[Breve flash
aggiuntiva]
7# Chiromante
(298 parole)
La madre di
Natsume aveva sempre nutrito e coltivato due passioni: la danza e la
chiromanzia.
Per la prima
aveva aperto una scuola di danza, scuola che gestiva insieme al marito durante
il giorno.
Per la seconda
partecipava occasionalmente ai programmi televisivi e se invitata anche a
qualche fiera importante, dove piazzava il suo banco per prodigarsi nella
lettura attenta e minuziosa delle mani altrui.
Da bambino,
Natsume l’accompagnava spesso nel suo lavoro e se ne stava quieto in disparte a
osservarla parlare con la gente riguardo alla loro vita e al loro
futuro.
Per alcuni
prevedeva cose belle, per altri meno piacevoli.
I capelli di sua
madre erano del suo stesso colore: ricadevano lunghi e fluenti sulla schiena
ammantata da un vestito fatto di pizzi e merletti. Talvolta ella portava
un’unica treccia, talvolta li abbelliva con un velo trasparente per custodire un
alone di mistero intorno alla sua figura snella.
Finché Natsume
non ha raggiunto l’età per scegliere lui cosa indossare, la donna sembrava amare
il fatto di vestirlo da bambina.
A suo parere
appariva più grazioso.
Di certo,
Natsume non rimpiange minimamente la gonna e le scarpette, però i suoi
insegnamenti, perché sua madre è una donna davvero saggia, li custodisce come un
tesoro: il suo esempio lo ha spinto a sperimentare con una certa curiosità nuovi
composti chimici, cerchi alchemici sempre più precisi, o giochi di prestigio per
stupire i fan degli Switch durante i festival accademici.
Una cosa che la donna gli ripeteva spesso e volentieri riguardava il fatto che le sue mani recassero la stessa linea del destino che aveva anche lei, quindi non era affatto preoccupata perché riteneva che al figlio sarebbero accadute soprattutto cose positive.
Avere una chiromante nella sua vita, per Natsume, è sempre stato e sarà un modello insostituibile.