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Autore: Carmaux_95    10/07/2020    10 recensioni
"Si concesse finalmente un risolino rilassato.
Fece un riepilogo mentale di quegli ultimi cinque minuti: non aveva mai conosciuto una persona più incoerente di quella ragazza, ma sebbene quest'ultima fosse decisamente più spigliata e disinvolta di lei, era bastato poco per sentirsi a suo agio in sua compagnia."
Per fare amicizia non importano né l’età né la situazione, né essere una persona particolarmente estroversa o l’anima della festa. A volte si deve solo ringraziare il caso.
[partecipa alla challenge Just stop for a minute and smile, indetta da Soul_Shine sul forum di efp]
[partecipa alla challenge Things you said, indetta da Juriaka sul forum di efp]
[scritta per il compleanno efpiano di Soul_Dolmayan]
Genere: Comico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Milano quotidiana'
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Per Soul!

Tanti auguri in ritardo! <3

 

Amichevoli contraddizioni


Lo sguardo concentrato sulla tavoletta grafica e un paio di cuffie in testa, Maia non si accorse della ragazza che le era passata davanti, lanciandole un'occhiata incerta, né tanto meno sentì la sua voce che tentava di richiamarla all'attenzione.

Avrebbe avuto lezione fra una mezz'oretta e, per ingannare l'attesa, si era seduta per terra, di fronte all'aula, intenzionata a portare avanti uno dei suoi progetti. Ingrandì il particolare sul quale stava lavorando e controllò per l'ultima volta il foglio, appoggiato in terra di fianco a lei, sul quale era stato composto il disegno che aveva deciso di prendere come modello. Lo aveva trovato su un banco di quella stessa aula una settimana prima: probabilmente doveva essere scivolato fuori dalla cartella di qualche altro studente. L'aveva studiato per qualche istante ammirando l'immaginazione che doveva esserci dietro a quel paesaggio così fantasioso e ben costruito e che, a giudicare dallo stile e dal tratto, Maia avrebbe attribuito ad uno studente dell'accademia di fumetto.

La decisione di riprodurre quello stesso panorama nel proprio stile di disegno era sorta quasi spontaneamente, dettata dalla curiosità di vedere quanto, alla fine, i due disegni sarebbero risultati diversi, per quanto simili.

La musica, della quale teneva il ritmo sostenuto scuotendo leggermente la testa, risuonava nelle sue orecchie, estraniandola dal resto del mondo, per cui ancora una volta non si accorse che quella ragazza, che già una volta le era passata davanti, si era abbassata sui polpacci di fronte a lei. Solo quando una mano entrò nel suo campo visivo per sottrarle il foglio il suo cervello registrò un'interferenza estranea.

Agì d'istinto: con un gesto più violento di quanto premeditato inchiodò il disegno in terra. Il rumore che scaturì da quello schiaffo fece sobbalzare la ladruncola che per poco non perse l'equilibrio rovinando a terra.

-Non ho finito!-, ruggì Maia senza nemmeno alzare lo sguardo dallo schermo fino a quando, con pochi gesti, non si ritenne soddisfatta del proprio lavoro.

Quando, alla fine, sollevò la testa, incontrò finalmente gli occhi leggermente sconcertati di una ragazza dai capelli neri.

-Scusa... non volevo disturbarti.-

Maia fece scivolare le cuffie sul collo: -Come dici?-

-Io, niente, solo che... quel disegno...-

-È tuo?-

-Sì, io... credevo di averlo perso: è da una settimana che lo cerco-, balbettò la corvina facendo il gesto di recuperarlo, ma tirando subito indietro la mano, timorosa.

-Ehi, forse non sembra, ma non ti mordo.- Maia si accorse dello sguardo incerto della ragazza, che sembrava sottintendere un genuino quanto preoccupato “Davvero?” e, come gesto di buona fede, liberò finalmente il disegno dalla sua presa ferrea. Tuttavia, al posto di restituirlo alla legittima proprietaria, alla quale fece, invece, cenno di sederlesi accanto, tornò ad esaminarlo. -È bellissimo! Mi piace molto il tuo tratto! E poi mi piace la sensazione della carta appesantita dai colori, dalla grafite e dall'inchiostro.-

-Sì...?- indagò la corvina, sedendosi riservatamente al suo fianco.

-Assolutamente! Inoltre... che figo questo tatuaggio!- La ragazza si interruppe a metà del discorso e, senza porsi problemi per quanto riguardava oltrepassare i confini dello spazio interpersonale, le sollevò la corta manica della t-shirt. -L'hai disegnato tu?-

-Io, sì, l'ho fa...-

-Anche mio zio ha un tatuaggio, qui sul torace, un po' sotto l'ascella. Non mi piacciono molto i tatuaggi, ma trovo interessanti i loro significati.-

-Oh,- la corvina, un attimo intontita da quella fiumana di parole che sembravano contraddirsi a vicenda, corrugò la fronte, scostandosi appena. -l'ho fatto con la mia migliore amica. Significa...-

-Hai scelto tu questo colore?- Incurante che si fosse leggermente discostata, Maia usò il pennino della tavoletta grafica per indicare nuovamente la piuma tatuata e seguirne la sfumatura verde in prossimità dei margini del disegno. -È un gran bel verde! Io preferisco i colori caldi, sai, rosso, arancione... oppure i colori neutrali: mi rilassano.-

-La mia amica l'ha fatta arancione, la piuma.-

-Potresti guadagnarci qualcosa, sai? Hai davvero una buona mano. Il mio amico Gabriele fa il tatuatore e spesso mi commissiona dei disegni per alcuni dei suoi clienti: non si guadagna tantissimo, dopotutto la maggior parte del lavoro la fa lui, ma meglio di niente, no? Potrei presentartelo, se vuoi.-

-Io...- La ragazza, ancora più spaesata e frastornata da quel continuo bombardamento verbale, riuscì solo ad emettere un mugugno. -non so nemmeno come ti chiami tu...- Sorrise imbarazzata, sistemandoci un ciuffo ribelle che le era scivolato sul viso.

-Maia.-

-Giulia. Frequenti anche tu l'accademia di fumetto?-, domandò, contenta di essere riuscita a rallentare quella conversazione.

-Non proprio: seguo solo il corso di fotografia.-

-Il laboratorio “disegnare fumetti con le fotografie”? Volevo frequentarlo anche io nel prossimo semestre.-

-Fai bene! Non sono appassionata di fumetti, ma il tema del corso è davvero interessante.-

Giulia, davanti a quella risposta, rimase ammutolita: cosa ci faceva in un'accademia del fumetto se non era appassionata? Titubante recuperò il proprio disegno, sottraendolo finalmente dalle grinfie di quella strana ragazza, e lo infilò nella propria cartellina: -Di cosa ti occupi?-

-Videogiochi, per lo più: game art, scultura 3D, modellazione organica e inorganica, composizione di tavole e scene di environment... per questo mi piaceva il tuo disegno: riprodotto con uno stile un po' diverso potrebbe diventare lo sfondo di una schermata di gioco.-

Maia inclinò la tavoletta e, riducendo lo zoom dal dettaglio al generale, mostrò a Giulia l'opera nella sua interezza.

L'aspirante fumettista spalancò la bocca: era il suo disegno e allo stesso tempo era qualcosa di totalmente diverso; era il paesaggio da lei inventato, ma sembrava avere un'espressività così completamente diversa che, non fosse stata testimone dell'accaduto, non avrebbe mai riconosciuto il proprio disegno come modello originale. Questa era la cosa che più le piaceva: le infine possibilità dell'arte, il modo in cui una stessa immagine poteva descrivere personalità così diverse e farle incontrare come fosse la cosa più naturale del mondo.

Giulia si morse il labbro inferiore, indecisa se porre o meno quella domanda, sebbene Maia non si fosse certo presentata come una ragazza schiva e riservata: -Hai qualche lavoro svolto durante il laboratorio da farmi vedere?-

La ragazza, infatti, sorrise e le avvicinò nuovamente la tavoletta grafica, aprendo la galleria delle immagini.

-Per il momento stiamo studiando gli stili di diversi fotografi per capire quali siano più adeguati alle necessità compositive. Sostanzialmente si prende il modello che meglio si adatta alle esigenze del singolo artista e si sceglie lo stile di disegno più appropriato tenendo presente le caratteristiche di luce e composizione scelte dal fotografo. Alcuni saranno più idonei di altri a seconda dei tuoi progetti-, spiegò Maia, portandosi una ciocca di capelli castano chiari dietro l'orecchio e facendo scorrere, sullo schermo, diverse foto sulle quali erano stati presi rapidi appunti circa l'origine della fonte luminosa o sul bilanciamento dei colori.

-E questa?-, indagò Giulia quando, dopo l'ennesimo scatto di Ansel Adams*, lo schermo restituì una fotografia decisamente più moderna con cinque ragazzi che guardavano dritti nell'obiettivo. -Chi sono?-

Di nuovo, Maia le regalò un sorriso. Si tolse le cuffie – dalle quali proveniva ancora un brusio musicale – e le fece indossare a Giulia che si trovò improvvisamente catapultata in un mondo di alternative rock che, già a quel primo e semplice impatto, non le dispiacque affatto:

We live and then we die as one

Yeah, we all live under the same sun

So I hit my head up against the wall

Over and over and over and over again, and again

'Cause I don't wanna be like them

-E questi appunti?-, si informò di nuovo, estremamente curiosa di scoprire cosa la fantasia di quella strana artista – così diversa dalla sua – avesse visto dietro ad una foto promozionale di una band inglese.

Maia recuperò la penna e disegnò una doppia freccia curva ai piedi del gruppo. -Immaginati la schermata di selezione del personaggio in un videogioco post-apocalittico: sarebbe perfetto. Si trovano in quello che potrebbe essere un vecchio magazzino ormai in disuso e poi...-

Giulia si concesse finalmente un risolino rilassato.

Fece un riepilogo mentale di quegli ultimi cinque minuti: non aveva mai conosciuto una persona più incoerente di quella ragazza, ma sebbene quest'ultima fosse decisamente più spigliata e disinvolta di lei, era bastato poco per sentirsi a suo agio in sua compagnia.

La proposta le uscì quasi spontaneamente: -Ti va di prendere un caffè insieme dopo le lezioni?-


 


 

*Ansel Adams è stato un fotografo statunitense. È noto per le sue fotografie in bianco e nero di paesaggi dei parchi nazionali americani (davvero molto belle).


 


 


 

Angolino autrice:

Buongiorno a tutti! ^^

Come avrete visto nella minuscola dedica ad inizio storia, questa piccola sciocchezza è un regalino di compleanno per i cinque anni efpiani della carissima Soul_Dolmayan! *^*

TANTI, TANTISSIMI AUGURI TESORO!!!

Perdonami per il ritardo! Kim mi è testimone che ho provato con tutte le mie forze a pubblicarla in tempo per farti gli auguri il giorno giusto, ma purtroppo non ce l'ho proprio fatta! ToT e, tra un impegno e l'altro, tra esami e problemi, per poco non andava a finire che lasciavo passare un mese intero! T____T

Che dirti? ^^ Innanzitutto SCUSA AHAHAH perché è davvero una sciocchezza molto fine a se stessa... è proprio una stupidaggine... ma spero che vedere interagire questi nostri due personaggi originali ti abbia strappato almeno un piccolo sorriso! :)

[Per chi non la conoscesse, Giulia è un dolce personaggio creato dalla mente di Soul: vi consiglio di andare a recuperare le storie che la vedono protagonista! ^^]

Era da una vita che volevo fare incontrare Giulia e Maia e, Soul, ne avevamo parlato un sacco anche per messaggio XD così alla fine ho deciso di aspettare il tuo compleanno per provarci! ^^

Ho volutamente lasciato generica l'ambientazione di questa storia, di modo che non cozzi con i tuoi progetti per Giulia ^^

Per quanto riguarda la canzone... un altro piccolo regalino per Soul :-P immagino che l'avrai riconosciuta! XD E ti dirò di più – ti faccio un terzo regalino AHAHAHA – ho cominciato anche io ad ascoltare un po' di Nothing but thieves!!! ^^ (così potrò anche recuperarmi tutte le tue storie in propositoooo *^*) SII CONTENTA!!! AHAHAHAHA

Infine... credo che una minuscola spiegazione sia dovuta per quanto riguarda la storia della schermata di selezione del personaggio di un videogioco. Stavo cercando qualche immagine dei NBT da mettere qui nella storia quando mi è comparsa sotto gli occhi questa...
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non so quale connessione astrale ci sia stata nella mia testa, ma mi ha subito fatto tornare in mente la schermata di un vecchio gioco del Signore degli Anelli per xbox a cui giocavo tanti anni fa...
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e niente, ho dovuto condividere un po' della mia follia! AHAHAHAHAH

Io, beh, Soul, non posso che farti ancora tantissimi auguri e ringraziarti non solo per le bellissime storie che ci regali, ma anche perché sei sempre pronta a incoraggiare e sostenere quando manca l'iniziativa, il coraggio o anche solo la convinzione! <3

Di nuovo tantissimi auguri efpiani!!! Ti aspettiamo al traguardo dei dieci anni! <3

 

Tornando a noi, so che forse non sarà niente di che, ma ringrazio tutti quelli che sono arrivati fin qui! ^^

Mando un grosso abbraccio e un bacione a tutti! :-*

A presto!

Carmaux

  
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