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Autore: Slane999a    12/07/2020    0 recensioni
Un mondo vasto popolato da creature magiche e dalla tecnologia. Ma all’ombra di queste grandi città si nascondono spettri di persone avide, pronte a tutto per saziare i loro desideri, che siano egoistici o meno. Ma che mondo sarebbe senza la ricerca di potere? Un’antica razza magica ha questo potere. La domanda è bisogna collaborare con loro o domarli… Lo scoprirete tra queste semplici righe.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La nonna tirò fuori una bellissima arma avvolta in un panno, era un arco. L’arco era nero come la notte ma accesso da qualche sfumatura dorata infine la corda era arancione. Con le mani piene di rughe date dalla sua vecchiaia glielo porse.
<< Questo è l’arma di tuo nonno, non usarla con leggerezza. >> gli occhi di Lux non sì spostarono da quel capolavoro, anche solo reggerlo nelle sue mani era un dono.
<< Ma io pensavo che gli umani non armi così… Rudimentali. >> un sorriso adornò il volto della nonna.
<< Già, comunque dimmi cosa è successo. >> le labbra di Lux formarono una smorfia mentre gli occhi guizzavano qua e là evitando lo sguardo della nonna.
<< Lux devi essere onesto lo sai. >> gli occhi smisero di muoversi e si concentrarono sulla nonna. Con le mani tremanti e la bocca che balbettava compose una sola frase:
<< Bolg vuole che vada con lui. >> per un attimo la bocca della nonna cadde a terra per lo stupore.
<< Cavolo, non posso dire che non me l’ho aspettavo in fondo sei come tuo nonno. >> con un lieve accenno di sorpresa Lux perse la parola:
<< Nonna, tu non hai idea di cosa direbbe o farebbe papà. >> la vecchia avvicinò la sua mano alla guancia. Lux come sempre bloccò la mano, odiava anche solo le carezze.
<< Lux sai bene che non potrai fare sempre e solo ciò che ti dirà tuo padre, lascia che te lo dica non devi essere come lui. Tu non odi gli umani. >> le orecchie di Lux sì contrassero e gli occhi balzarono sul pavimento.
<< Nonna, io non provo odio per gli umani sembrano gentili, almeno Bolg ma papà sai che non sarà d’accordo. >> il suo volto divenne sempre più abbattuto.
<< Lux tu… >>
<< Aprite! >> tuonò una voce fuori dalla porta. Spostando la nonna, Lux spalancò la porta trovando davanti suo padre con un’aria seccata.
<< Figliolo dobbiamo parlare, è molto importante riguarda… >>
<< Al fuoco! >> urlò qualcuno. I membri della stanza sobbalzarono mentre l’odore di fumo arrivò alle loro narici.
<< Lux andiamo a vedere cosa succede. Mamma tu resta qui. >> Corsero via afferrando le armi, preoccupati del rumore proveniente da dal villaggio. Le loro preoccupazioni erano sensate, tre case andavano a fuoco illuminando le tenebre della notte e uomini armati fino ai denti con casacche nere uccidevano chiunque fosse a tiro. I loro sguardi erano pieni di orrore mentre assistevano a quel massacro senza fine. A un certo punto calò il silenzio, arrivarono tutti gli uomini del villaggio e una figura tra quegli uomini spiccò, era una donna. La sua casacca era nera come le altre ma una fascia blu al braccio lo distingueva da tutti. Aveva degli splendenti capelli biondi e gli occhi dello stesso colore del fuoco, sì muoveva a passo lento con un fucile in mano adornato da una piccola sfera blu al centro da cui fuoriuscivano piccole scariche elettriche.
<< Salve orecchie a punta. >> alzò il dito, come per dare un comando, e tutti gli uomini puntarono i loro fucili in avanti.
<< Allora dolcezze avete due possibilità: arrendervi pacificamente, e darci la linfa eterna o lasciare che i vostri cadaveri adornino le strade. >> l’intero villaggio rimase in silenzio.
<< Nessuno cederà alle vostre minacce. >> gli elfi drizzarono le orecchie mentre un anziano dalla tunica porpora avanzò in mezzo a tutti. La sua figura li sovrastava con aria cupa.
<< Nessuno sì piegherà alle vostre minacce, ora andatevene prima che le vostre vite si spezzino. >> le labbra formarono una smorfia mentre gli occhi divennero lucidi.
<< Io non prendo ordini da un’orecchie a punta, quindi farò ciò che voglio. >> sollevò il braccio destro.
<< Uomini, fatte fuoco e fiamme. >> sì udì un botto enorme e si alzò del fumo su quegli uomini, davanti a gli occhi increduli degli elfi.
<< Piaciuto il mio aiuto vecchio? >> Lux volse lo sguardo verso la voce. Era Bolg armato di un fucile più grosso della norma e un enorme bocca di fuoco.
<< Il mio cannone è servito. Adesso cosa farai Danica? >> il fumo cominciò a svanire.
<< Prenderò a calci il tuo culo da disertore. >> la nube scomparve e mostrò una sola figura… Danica con il fucile in mano e i cadaveri dei suoi “compagni” a terra.
<< Sai, non avete più scelte dopo questo. >> schiccò le dita e di fronte agli occhi spaventati degli elfi i cadaveri balzarono in piedi.
<< Alla fine quella pietra non era un falso. >> Danica strinse il fucile tra le braccia e l’aria parve fermarsi.
<< Eri uno dei migliori che ho cosciuto disertore. >> aprì il fuoco e dalle mani di Bolg cadde il cannone mentre la terra sì macchiò di sangue.
<< Vado da lui. >> strillò Lux e la battaglia ebbe inizio.

<< Angolo dell’autore >>
Eccomi tornato con il secondo capitolo. Allora ci tengo a dire che la storia è frutto di una collaborazione tra me e La_Pazza_di_Fantasy. Detto ciò vi ringrazio per la lettura e vi invito a commentare sono ben accette critiche costruttive.
 
 
   
 
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