Anime & Manga > Lady Oscar
Ricorda la storia  |      
Autore: angel77    12/07/2020    3 recensioni
"Doveva dirglielo. Non c'era più spazio o tempo per il silenzio. Doveva dirglielo."
Un momento di introspezione. Una presa di coscienza. Perché trovare le parole non è mai facile. È un atto di coraggio.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Oscar François de Jarjayes
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Doveva dirglielo. Non c'era più spazio o tempo per il silenzio. Doveva dirglielo. Perché tacere ormai era solo un'inutile tentativo di nascondersi. Era tradirlo assecondando le sue paure. Tradire ciò che erano sempre stati e che non avevano mai smesso di essere. Su questo non aveva più alcun dubbio. Era scappata. Oscar doveva avere il coraggio di ammetterlo. Prima di tutto con se stessa. Era scappata, spaventa da un sentimento così forte che l'aveva travolta e messa a nudo. Quella sera, che ormai sembrava così lontana, il suo egoismo l'aveva resa insensibile. Così concentrata su sé stessa, sulla propria anima di donna, non riconosciuta e profondamente umiliata, non aveva colto nessun segnale. Non aveva voluto vedere. Aveva riversato su André prima la sua freddezza . Poi, quando lui con la sua sincerità disarmante le aveva ricordato che non si fugge da se stessi lo aveva travolto con la sua rabbia. Cieca, non aveva riconosciuto la sofferenza sul volto che conosceva quasi più del proprio. Quel che era successo poi non era stato altro che un' inevitabile conseguenza. Un attimo , solo un attimo nel quale André per una volta aveva messo sé stesso al primo posto, e per non farsi distruggere le aveva urlato con rabbia tutto il suo amore. Un attimo che, come un terremoto, aveva rivoluzionato gli equilibri del loro mondo. Perché loro insieme erano un mondo, questo lo avevo sempre saputo. Ma mai aveva avuto il coraggio di ammetterlo. André l'aveva obbligata a guardare la realtà priva di maschere. Nella sua bellezza e imperfezione. E lei si era sentita così travolta da tanta passione, così spaventa che non aveva saputo far altro che fuggire. In Normandia prima, nei Soldati della Guardia poi. Una fuga che aveva costruito tra loro un muro di silenzio. Eppure...Quel silenzio in fondo non aveva fatto altro che avvicinarli nuovamente. In quel silenzio lei aveva capito, senza ombra di dubbio, che la voce di André era sempre nei suoi pensieri. Che il suo modo pacato è sicuro di guardare il mondo era lo specchio nel quale rifletteva la propria irruenza , il metro che la aiutava a scegliere, il centro di gravità che ordinava il caos dei suoi pensieri. André era il suo porto sicuro. Era l'amore, nelle sue mille e più sfaccettature, che aveva dato senso alla sua vita. Da sempre, l"aveva accompagnata silenzioso. Con lui aveva costruito la sua vita e modellato la sua anima. Solo che fino a poco tempo prima Oscar non ne aveva avuto consapevolezza. Lui c'era sempre. E questo bastava. Le permetteva di non porsi domande. La lontananza fisica e poi la gioia sottile di ritrovarlo inaspettatamente tra i soldati l'avevano aiutata a comprendere. Lei lo voleva nella sua vita. In ogni attimo. Voleva averlo vicino. Sempre. Voleva le due braccia ad accogliere le sue paure, e le sue mani a stringerla. A farle coraggio. Mai come la notte dell'aggressione a Saint Antoine aveva avuto paura. Paura di perdere tutto. Per sempre. Perdere lui era come perdere se stessa, senza possibilità alcuna di ritrovarsi. Ormai era consapevole di questo sentimento così totalizzante. Fatto di complicità e tenerezza, ma anche di confronto e scontro. Una marea che travolge e muta in continuo. Ma che rimane sempre fedele a se stessa, alla sua natura. Una marea che oggi la faceva sentire piena di desiderio è passione ogni volta che erano semplicemente vicino. Doveva dirglielo. Oggi. Ora. Riempire di parole i loro silenzi. Quelle parole che erano rimaste sospese così a lungo. Si stava facendo sera. Oscar si alzò con decisione dalla propria scrivania. Prese un respiro profondo, perché questo pensiero le toglieva il fiato più di ogni altra cosa, e uscì a cercarlo. In fondo al corridoio André le stava andando incontro, probabilmente per consegnarle il rapporto della giornata. La luce del tramonto rendeva sfocata ogni cosa intorno. E Oscar non vedeva altro che il verde dello sguardo di quell'uomo che la guidava come un faro. Come sempre era stato. Come doveva essere. "Comandante..", il suo saluto sull'attenti. Ma ora non era più il tempo delle distanze. "Sto per tornare a casa André. Accompagnami, te ne prego". E senza neanche accorgersene le sue mani erano corse a cercare quelle di lui, ora abbandonate lungo i fianchi. Non c'erano più distanze ormai, solo le loro dita intrecciate che sgretolavano dubbi e confini. E lo stupore, e la gioia di colpo illuminò i loro volti. Entrambi sapevano di essere già a casa. Una casa costruita dall'amore che accoglie e ti da il coraggio di partire.
   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Lady Oscar / Vai alla pagina dell'autore: angel77