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Autore: mikafreak95    13/07/2020    0 recensioni
Una bambina di 3 anni è stata l'ultima persona a vedere Hector vivo e 97 anni dopo lo racconta in TV
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Hector Rivera, Miguel Rivera
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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20 dicembre 2018
 Mancavano pochi giorni a Natale e casa Rivera era già completamente decorata; Miguel era felice perché quest’ultimo anno aveva già avuto tutto ciò che desiderava: l'approvazione della sua famiglia per il suo desiderio di diventare un musicista, il riconoscimento di papà Hector come il vero compositore dietro le canzoni di De la Cruz e la zapateria aveva acquisito nuove clienti e lui occasionalmente aiutava effettuando consegne. Tuttavia, gli sarebbe piaciuto trascorrere il Natale nella Terra dei Morti: voleva che il resto della famiglia incontrasse papà Hector e rivedesse anche  mamà Coco, in particolare la sua Abuelita che soffriva ancora della sua assenza; ma se avesse raccontato loro della collana, sicuramente non gli avrebbero creduto e quindi aveva deciso di scartare l'idea
"Mijo, stai bene?" chiese Enrique vedendo suo figlio assorto
"Sì certo, papà!" abbozzò un sorriso
"Bene, allora vai a lavarti le mani e unisciti a noi a tavola, Abuelita dice che la cena è pronta!"
Mentre mangiavano, guardavano la TV dove trasmettevano "Chi l'ha visto?", quando all'improvviso arrivarono notizie inaspettate:
"Ora cambiamo decisamente argomento! Torniamo a parlare del caso Rivera; 3 giorni fa una signora colombiana di 100 anni ci ha contattato perché aveva una storia molto interessante e commovente da raccontare: il suo nome è Alejandra Rojas e ora andremo ad ascoltare!" Miguel e gli altri si guardarono l'un l'altro ma non dissero una sola parola e, curiosi, continuarono a prestare attenzione al servizio
"Redattore di Chi l'ha visto? Chi parla?"
"Buonasera, mi chiamo Alejandra Rojas, ho 100 anni, vivo a Bogotà e chiamo per il caso Rivera!"
"Ma signora,  giustizia è stata fatta ora, non c'è altro da dire."
"Lo so, ma è una questione personale. Sono stata una delle ultime persone a vedere il Señor Rivera ancora vivo."
"Di cosa sta parlando?"
"Mi ha donato il suo sangue!"
"Vada avanti!"
"Era la sera del 20 dicembre 1921, mia madre era incinta di mia sorella Pilar e mio padre lavorava fino a tardi al bar; mi ero procurata un ferita al ginocchio che non sembrava molto grave ma per me che sono emofiliaca è un problema serio e quindi sono stato trasportata in ospedale per la molta perdita di sangue. Avevo bisogno di una trasfusione, ma c’era carenza del gruppo 00 negativo e si cercava un volontario per la donazione: lo cercarono per tutta la plaza e trovarono un ragazzo di 21 anni che accettò senza problemi. Dopo la trasfusione, mi sono addormentata per un paio d'ore e quando mi sono svegliata la mia mamma ha detto che il mio donatore voleva conoscermi e l'ho fatto avvicinare al mio letto. Ricordo ancora i suoi occhi, erano dolci come il miele ed è stato subito molto affettuoso con me: mi disse che si chiamava Hector Rivera, che era messicano, che era venuto in Colombia per cercare di diventare famoso con il suo amico e che aveva una figlia della mia età che gli mancava moltissimo; abbiamo parlato molto fino a quando il signor De la Cruz è venuto a prenderlo e non sembrava molto contento. Il giorno dopo tornò a trovarmi e mi regalò un cane di peluche dicendo che ne aveva preso uno anche per sua figlia e che sarebbe partito la sera stessa per tornare da lei, quindi l'ho ringraziato per quello che aveva fatto e gli ho detto addio promettendogli che gli avrei scritto; ci ho provato ma le lettere tornavano sempre al mittente e dopo un anno ho smesso; quando mesi fa ho saputo cosa gli era successo il mio cuore si è spezzato, come si può fare del male ad una persona così buona e gentile? Ma non ho avuto il coraggio di parlarne fino ad oggi e voglio solo che la sua famiglia sappia che aveva un cuore così grande, pieno di amore e che avrebbe potuto darne ancora di più se quel mostro non lo avesse ucciso . "
"Signora Rojas, grazie per questa testimonianza, sono certo che la famiglia Rivera sarà felice di sentire queste belle parole, specialmente Miguel!"
"L'ho visto in televisione. Ha i suoi stessi occhi e il suo stesso sorriso e se è anche dolce e generoso come lui, i suoi genitori devono esserne molto orgogliosi."
"È così infatti! Vi ringraziamo ancora una volta e arrivederci!"
"Arrivederci!" e terminò la chiamata. Miguel e la famiglia avevano tutti le lacrime agli occhi, specialmente Elena che fu la prima a parlare:
"¡Lo siento!"
"No Abuelita, non avremmo potuto saperlo!" disse Miguel  rendendosi conto che sua nonna si sentiva ancora in colpa per quello che aveva pensato di papà Hector in passato e l’abbracciò, seguito dagli altri
"Gracias a todos!" e asciugò le lacrime
"Dai, ti aiuterò a sparecchiare!" disse Miguel con un sorriso. E così fece mentre i suoi genitori, zii, cugini e nonni si sorrisero pensando che la signora Rojas aveva ragione: era davvero identico a Hector sotto tutti gli aspetti.
  
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