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Autore: funny1723    14/07/2020    0 recensioni
Dal testo:
"Berlino guarda Nairobi con quello sguardo un po’ dolce e un po’ famelico che fa venire a Palermo l’irrefrenabile voglia di vomitare."
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Berlino, Nairobi, Palermo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I'M STILL STANDING
 








O que me dói não è
O que hà no coração
Mas essas coisas lindas
Que nunca existirão…









Berlino guarda Nairobi con quello sguardo un po’ dolce e un po’ famelico che fa venire a Palermo l’irrefrenabile voglia di vomitare.
Non che quello sguardo sia una novità comunque. Da quando lo conosce, Palermo ha visto Berlino innamorato un numero infinito di volte. E sa che la storia finisce sempre allo stesso modo. Berlino è una di quelle persone che quando amano lo fanno con tutta l’anima, con irruenza e furia e una passione scottante. Berlino innamorato è come un uragano estivo: potente, ma destinato a finire in fretta.
Non è cattiveria la sua, semplicemente perde interesse per le cose, per le persone, come un bambino per un vecchio giocattolo.
Palermo è sempre stato convinto che sia stata questa sua caratteristica ad averlo portato verso la criminalità in primo luogo. Il non essere mai soddisfatto, il non sapersi accontentare, la costante mancanza di stimoli per contrastare la noia.
Quindi sì, Berlino guarda Nairobi con quello sguardo un po’ dolce e un po’ famelico e a Palermo viene da vomitare, ma si trattiene. Dopotutto si dice che presto cambierà idea. La storia con Nairobi ormai va avanti da troppo tempo. E allora Palermo stringe i pugni e sospira, perché sa di avere ragione, di dover pazientare solo un altro po’.
E allora Palermo continua a stringere i pugni e a sospirare anche quando Berlino inizia a parlarle di figli o quando Nairobi progetta la casa in cui andranno a vivere. Palermo stringe i pugni e sospira mentre Berlino le parla dell’Italia e del monastero vicino a Firenze, del loro monastero.
Palermo continua a stringere i pugni e a sospirare ancora e ancora e ancora, perché se smettesse, se aprisse gli occhi – se li aprisse veramente – si renderebbe conto che Berlino a Nairobi la ama sul serio, la ama con la a maiuscola e tutto quanto. E questo sarebbe semplicemente troppo da accettare. Perché Palermo a Berlino lo conosce da sempre. Palermo sa cosa gli piace, cosa odia. Palermo sa riconoscere se Berlino è infastidito o meno dal modo in cui inclina le sopracciglia, sa che lo urtano le persone che non sanno versare bene il vino, sa che vuole sempre dormire con il letto vicino ad una finestra così da poter godere della brezza estiva senza mai ritrovarsi con il sole in faccia. Sa che ama cantare e che odia quando le persone lo interrompono. Sa che adora la sensazione che prova nel passare i polpastrelli sulla stoffa delle camice appena stirate.  
Palermo a Berlino lo conosce da sempre e da sempre lo ama. Perché Berlino è elegante e arrogante e violento e talentuoso. Lo ama perché amare lui gli permette di amare se stesso. Lo ama perché il non farlo sarebbe impossibile, inaccettabile. Lo ama perché amarlo è l’unica cosa che sa fare.
Lo ama perché l’alternativa sarebbe odiarlo. Lo ama anche se lo fa soffrire, anche se vederlo baciare Nairobi gli fa venire voglia di ucciderli entrambi con un colpo alla tempia, anche se sa che Berlino non lo ricambierà mai. Non come vorrebbe lui, non per davvero.
E allora Palermo stringe i pugni .
E sospira.
E finge di non vedere.      
 
   
 
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