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Autore: Funlove96    14/07/2020    3 recensioni
Natsu Dragneel è un giovane pilota della Magnolia Airlines.
Un giorno finisce su un'isola deserta e, vagando per la stessa, nota sulla spiaggia una bottiglia che, stranamente, si muove da sola. Deciderà, incuriosito, di prenderla, segnando l'inizio di una delle avventure più incredibili che il ragazzo abbia mai vissuto. Tra incantesimi non proprio riuscitissimi e un segreto da mantenere, riuscirà il pilota a resistere al fascino della bella genietta con cui si ritroverà a convivere? E soprattutto, riuscirà a non impazzire con tutti i personaggi strambi che si susseguiranno?
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Storia ispirata alla sitcom "Strega per amore", piccola avvertenza, non ripercorrerò gli episodi passo passo, ed alcune avventure le inventerò completamente. Non posseggo i diritti ne dei personaggi di "Fairy Tail" ne della trama di "Strega per amore". Spero vi piaccia questa pazzia nata dall'aver trovato una fanart, si, sono davvero così matta.
La storia è ambientata ai giorni nostri.
Buona lettura.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo uno: Incontro.



Camminava da ore il rosato, iniziando anche a pensare che sarebbe morto su quella stessa isola. Se solo il motore dell'aereo non si fosse guastato, non si sarebbe ritrovato sotto il sole, sudato e stanco, a petto nudo -la maglia era di troppo con quel caldo, finendo relegata a mero straccio adibito ad asciugarsi il sudore dietro il collo- in mezzo alla sabbia, con la compagnia solo di qualche palma e il rumore placido e costante delle onde, a cercare nemmeno lui sapeva bene cosa.

Si sedette in riva al mare, portandosi le ginocchia al petto, guardando il sole ormai quasi tramontato, quando nell'acqua qualcosa si agitò, portandolo a posarvi lo sguardo non appena sentì il leggero rumore che il movimento causava.

Era bravo ad avvertire ogni più piccola cosa, si era allenato per ogni evenienza -tranne, evidentemente, un motore guasto- e anche grazie a questo aveva raggiunto il suo obbiettivo, quello di seguire le orme di suo padre Igneel, pilota esperto, iniziando anche a lavorare per una delle compagnie più famose di tutta Fiore. Quanto avrebbe dato per rivedere la sua amata Magnolia in quel momento. I colleghi lo prendevano in giro, approfittando del fatto di essere anche amici nella vita, sul fatto che le sue Domeniche il rosato preferisse passarle a sorvolare il Pacifico, a bordo dell'aereo che era solito noleggiare. Come se non gli bastasse passare la maggior parte delle sue ore durante la settimana a bordo degli aerei di linea. Eppure lui, di volare tra le nuvole, non era mai sazio. Peccato che quella Domenica fosse incappato in quel guasto, ed era stata una fortuna che avesse i nervi abbastanza saldi, e avesse anche il dono di ricordare le mappe così bene, per effettuare un atterraggio d'emergenza senza rischiare di rimanerci secco.

Il rumore dell'acqua, agitata da quello strano oggetto, lo risvegliò dai suoi pensieri, facendolo alzare e avvicinarsi per vedere meglio quella macchia violacea dalla forma strana. Si fece coraggio, immergendo le mani nell'acqua salata fino a toccarlo, intuendo che, dalla forma, doveva essere una specie di bottiglia. La estrasse osservandola meglio, mentre essa non si agitava già più da quando era nelle sue mani. La bottiglia aveva una forma particolare, così come le decorazioni che l'adornavano. Era viola con delle decorazioni dorate, larga sul fondo, che andava a stringersi fino al collo, laddove alloggiava un tappo del medesimo colore a sigillarla. Sembrava uno di quegli oggetti preziosi con cui i Maharaja indiani erano soliti abbellire le proprie dimore. Incuriosito, tolse il tappo, che venne via non prima di qualche tentativo e un bel po' di sforzi, per vedere cosa vi si celasse. Pessima mossa, si disse il ragazzo dai capelli Sakura, mentre dalla bottiglia iniziò ad uscire una nuvola rosa, che andò a concentrarsi di fronte a lui, dissolvendosi dopo poco, e facendogli strabuzzare gli occhi verde scuro.

Di fronte al pilota apparve una donna vestita da odalisca, e beh, quelle vesti lasciavano decisamente poco all'immaginazione. Aveva un top rosa confetto, legato dietro al collo, che si fermava poco sotto il seno, andando ad annodarsi dietro la schiena, lasciata nuda escludendo quelle due parti a reggere la stoffa. I pantaloni, larghi alle caviglie, andavano a stringersi man mano che si saliva, allacciandosi all'altezza delle anche. I capelli lunghi, biondi come il grano appena maturo, pronto per essere raccolto, erano legati in una coda al lato destro, tenuti da un fiocco, del medesimo colore del vestito, e scendevano, ondeggiando appena a causa del leggero vento che si era alzato, lungo il corpo formoso -il ragazzo non poté evitare di notarlo che si, era davvero bella- mentre le scarpe basse, rosa anch'esse, le fasciavano i piedi, immersi appena nell'acqua del mare. E fu quando la ragazza gli rivolse due grandi pozze marroni, con quello sguardo irresistibile da cerbiatta, che Natsu smise per qualche secondo di pensare alla situazione in cui si era ritrovato.

"مرحبا سيد"*

Pronunciò la bionda, risvegliandolo dai suoi pensieri, che erano per lo più vietati ad un pubblico di minori. Era un uomo anche lui, e come tale, non poteva rimanere indifferente a tale bellezza. Scosse la testa, cercando di guardarla negli occhi e non da altre parti, che attiravano decisamente la sua attenzione, non tanto però, quanto gli occhi color cioccolato. "C-Come? I-Io?" Conosceva abbastanza la lingua araba -aveva viaggiato molto, nonostante la giovane età, appena venticinque anni- per capire quelle poche parole che lo spiazzarono. Non era certo l'appellativo con cui si aspettava di essere chiamato.

"ماذا تريد سيد؟"**

Gli domandò, e il ragazzo, un po' per scherzo -aveva bisogno di spezzare lo scombussolamento che gli dava la situazione- si ritrovò a risponderle con un sarcastico "Che parlassimo la stessa lingua".
E fu lì che, se non era svenuto fino a quel momento, rischiò davvero di farlo quando, dopo aver fatto schioccare medio e pollice della mano destra, la bionda gli rivolse un sorriso, per poi domandare "Va bene così padrone?"

Cosa accidenti stava succedendo?



*Salve padrone.
**Cosa desideri padrone?
Chiedo perdono per eventuali errori di traduzione, spero di non aver scritto cavolate.



Angolo autrice.
Eccomi ad imbarcarmi in una nuova avventura! Si, sono completamente pazza ad iniziare tutto da una fanart, questa, ma hey, ne approfitto finché non mi mettono la camicia di forza. Quindi partiamo!
Grazie per aver letto.
❤️Ciao❤️
   
 
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