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Autore: Purplewitch    14/07/2020    2 recensioni
Era passato un anno ormai, da quando Yui Komori, colei che apparentemente sarebbe dovuta essere una semplice sposa sacrificale, aveva pugnalato il suo cuore con quella lama d’argento, donatole da Subaru. Un anno, da quando aveva lasciato la vita da umana, per abbracciare quella di creatura della notte. Era diventata una vampira, come i sei ragazzi che per mesi si erano nutriti del suo sangue. Qualcosa in lei, era morto per sempre. Ma qualcos’altro era rinato, proprio nello stesso secondo in cui lei aveva trafitto il propio cuore. Qualcosa che per secoli era rimasto dormiente, e che si era finalmente risvegliato.
Un nuovo arrivo non previsto scombussolerà la quotidianità di quella villa.
Una ragazza senza memoria, la cui esistenza è ignorata dal mondo. Una ragazza, inconsapevole che al suo risveglio, si ritroverà a dover fronteggiare una verità incomprensibile. E nemici che non sapeva di avere.
————
Prima parte della saga "the girl who Time forgot".
Storia successiva agli eventi avvenuti nella prima stagione di Diabolik Lovers.
Genere: Erotico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Sorpresa, Yui Komori
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Triangolo
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Chapter two - In the wolves’ den

 

Buio totale. Ecco cosa mi avvolgeva in quel momento, non serviva a nulla girarsi. Ovunque mi voltassi trovavo un nero denso ed insopportabile, che mi entrava fin dentro le ossa. Mi sentivo così sola, ed era come se quella solitudine non fosse nuova per me. Un angoscia insopportabile mi provocò una stretta soffocante al cuore, fino a che quella voce, una voce femminile che le appariva terribilmente familiare, ma allo stesso tempo estranea, non riempì quel luogo così silenzioso. "Non avere paura di ciò che sei, non sei da sola, Kurumi. " sentii nelle orecchie, prima che il terreno sotto i miei piedi sparisse nel nulla, lasciandomi cadere nel vuoto più totale. Ed automaticamente, il mio grido si fece largo in quell’oscurità angosciante. Ma nel momento in cui il mio occhio destro si aprì, mi accorsi di non star affatto precipitando. E di trovarmi invece, in una camera da letto, dall’arredamento classico, i cui colori predominanti erano il rosso e il nero. Appoggiai istintivamente una mano sul petto, proprio all’altezza del cuore. Ero confusa, terribilmente, ma il ricordo dei sei ragazzi, che la mia mente catalogava come vampiri, riapparve nei miei pensieri. Ricordavo di essere scappata fino all’ingresso, ma che qualcosa mi aveva impedito di fuggire. Avevo forse sognato tutto?
Mettendomi seduta, mi venne istintivo massaggiarmi il collo, quasi a costatare che nessuno mi avesse morsa. E per fortuna, il collo era privo di qualsiasi segno. Un sospiro di sollievo mi sfuggì dalle labbra, sempre più convinta che dovevo essermi sognata ogni cosa. Ricordavo ogni dettaglio riguardo quell’incontro, ma qualsiasi altro ricordo, era inesistente. Più mi sforzavo di far tornare qualsiasi elemento in mente, e più trovavo il nulla. Mi morsi il labbro, in un gesto di frustrazione, e proprio in quel momento mi sentii prendere per il mento, da una mano fredda come il ghiaccio, costringendomi a girarmi in quella direzione. Ed il mio occhio destro si sgranò, nell’incontrare due iridi smeraldine, dall’aspetto quasi felino. "Non era affatto un sogno.." pensai, anche se molto probabilmente, sarebbe stato più corretto definirlo un incubo.

« Finalmente ti sei risvegliata, Bitch-chan dormigliona. Iniziavo ad annoiarmi..~ »

Lo sentii dire, ed automaticamente cercai di liberarmi dalla presa che esercitava sul mio viso, e di allontanarmi il più possibile da lui. Ma prima ancora che potessi anche solo provare ad allontanarlo, la mano del rosso scese sul collo, stringendolo con forza, e togliendomi il respiro. Mi venne istintivo portare le mani intorno al polso del ragazzo, cercando in tutti i modi di anche solo fargli allentare la presa, ma non riuscii a muoverlo di un millimetro. Iniziai a respirare con maggior fatica, mentre la gola iniziava a bruciare ad ogni piccolo respiro. Il panico si impossessò di me.

« Vedi, Bitch-chan, non dovresti giocare troppo con il fuoco. Ti bruceresti dolorosamente. »

Mi sussurrò all’orecchio, prima di leccarlo con lentezza, producendo, in tutta risposta, un brivido, che percorse tutta la mia schiena. Ogni cosa mi consigliava di non oppormi ancora, e probabilmente avrei dovuto ascoltare la testa.

« Io non ho paura di te.. »

Mormorai, sapendo che la mia provocazione avrebbe potuto peggiorare la mia situazione. Ed infondo, non era nemmeno vero. Ero a dir poco terrorizzata, eppure cercavo ostinatamente di portare sul viso quella maschera da coraggiosa, indifferente dinanzi al pericolo. La sua forza era incommensurabile, rispetto alla mia. Non avevo alcuna speranza contro di lui. Lo sentii allentare la presa, e per un attimo, mi illusi che mi avrebbe lasciata stare, che forse non mi avrebbe fatto del male. Ma proprio mentre iniziavo a pensare ciò, lo sentii sfiorare la pelle immacolata del mio collo con la lingua, e le sue mani mi strinsero, in una morsa fatale, a lui. Ero in trappola.

« Ne avrai, Bitch-chan. È arrivato il momento per te, di essere educata. Questo sarà solo l’inizio della tua lunga punizione. »

Il suo tono mi raggelò il sangue nelle vene, facendo allo stesso tempo, battere il mio cuore furiosamente. Poi, il dolore arrivò con violenza. Una fitta insopportabile al collo, il cui dolore mi tolse il respiro per una manciata di secondi, ed inutilmente cercai di staccarlo. Mi stava mordendo, e potevo chiaramente sentire il mio sangue, che veniva succhiato dal vampiro, scorrendo velocemente verso il collo. Con la coda dell’occhio, lo vidi chiaramente sgranare appena le iridi feline, in un’espressione di sorpresa, ma che sparì poco dopo, dato che lo sentii mordere poco più in basso rispetto a prima.

« Wow, Bitch-chan..~ Non provavo un sangue così eccezionale, da quando Yui-chan è arrivata qui.

Dovetti mordermi con forza le labbra, per trattenere il minimo gemito di dolore. Provai a portare le mani sul suo petto, cercando di allontanarlo, ma mi risultava impossibile anche solo spostarlo di un millimetro.

« L..lasciami immediatamente. Mi stai facendo male... Basta! »

Cercai di dire, dimenandomi, ma arrecandomi soltanto più dolore. Non potevo dargliela vinta, era più forte di me, oppormi a quel feroce tentativo di sottomissione. Probabilmente quel mio tentativo di ribellione lo provocò ancora di più, poiché subito dopo mi prese con forza per i polsi, facendomi finire completamente distesa sul letto e bloccandomeli sopra la testa. Il cercare di oppormi, unito alla quantità di sangue che aveva bevuto, non potè che farmi sentire ancora più debole di prima, ed automaticamente, la testa iniziò a girarmi. Sarei morta così? Prosciugata del mio sangue? Lo sentivo bere con violenza, e probabilmente non aveva alcuna intenzione di fermarsi. Iniziavo a sentire le forze che venivano meno, quando una voce femminile, che a me arrivava ovattata, non disse al ragazzo di fermarsi.

« Basta così Laito-kun, o la ucciderai. »

Era una voce dolce, ma che in quel momento aveva assunto una certa sicurezza. In risposta, il rosso staccò finalmente le zanne dalla mia pelle, limitandosi a leccare i morsi fatti.

« Come sei noiosa, Yui-chan..nemmeno tu ti fermeresti al mio posto. »

Controbatté lui, leccandosi le labbra ancora sporche del mio sangue, prima di lasciarmi i polsi ed alzarsi dal letto, dirigendosi verso la porta. Non prima però di rivolgermi un'occhiolino, al quale io risposi con un'occhiataccia.

« A dopo, Bitch-chan.~ »

Concluse poi, prima di sparire nel nulla, così come era arrivato. Odiavo quel sopranome, lo trovavo terribilmente poco consono alla mia persona. Rassicurata dal fatto che se ne fosse andato, mi misi seduta, ma probabilmente mi mossi troppo velocemente per le mie condizioni, poiché mi girò la testa con violenza. La ragazza, che mi aveva praticamente salvata, mi si avvicinò per aiutarmi, ma mi venne spontaneo scostarmi ancor prima che potesse toccarmi.

« Tranquilla, non voglio farti del male..sono Yui Komori. »

Si presentò lei con un sorriso rassicurante, ed io potrei finalmente mettere a fuoco la mia salvatrice. Dei riccioli biondi le incorniciavano il viso delicato, ma ciò che più catturava l’attenzione, erano gli occhi rosa, da cerbiatta. In quella casa sembravano essere tutti dalla bellezza inequivocabile. Ma lei non mi trasfise alcuna inquietudine, quanto invece tanta tranquillità.

« Hanno preso anche te? »

Chiesi istintivamente, non notando però alcun segno di zanne sul suo collo. La vidi assumere uno sguardo più malinconico, prima di annuire impercettibilmente alla mia domanda.

« Si, ma è successo tanto tempo fa.. devi stare tranquilla. Se non cercherai di fuggire, nessuno ti farà del male. »

Farmi del male? Mi aveva appena salvata da un perverso vampiro che aveva tentato di prosciugarmi e mi diceva che nessuno mi avrebbe fatto del male? Stavo piano piano recuperando la lucidità, ed a quel punto ricordai la frase che Laito aveva rivolto alla bionda. Che cosa aveva voluto dire con "nemmeno tu ti fermeresti"? Realizzando il motivo, indietreggiai, soprattutto quando la ragazza si sedette accanto a me.

« Sei come loro..? Una vampira..? »

Domandai ancora, sperando di non essere passata dalla padella alla brace. Ma qualcosa mi sussurrava di non avere paura di lei, qualcosa nel suo sguardo realmente preoccupato la faceva apparire diversa, ai miei occhi, dai ragazzi che avevo conosciuto nel salone.

« Si, lo sono diventata..ma ti prometto che non ti farò mai del male. Non sono mai riuscita a mordere nessuna nuova sposa..alla fine ero una di voi. »

Rispose lei, con un sorriso malinconico. La guardai incuriosita, ma decisi di non continuare la conversazione con quell’argomento, sembrava un tasto delicato. Mi sfiorai istintivamente uno dei due morsi, e mi ritrovai subito a dover soffocare un lieve lamento. Bruciavano da impazzire, e mi sentivo terribilmente sporca, a causa del sangue che aveva appena macchiato i vestiti. La ragazza sembrò accorgersi del mio disagio, perché la vidi subito alzarsi e dirigersi verso l’armadio presente nella stanza.

« Dove ci troviamo, di preciso? Ti suonerà strano ma..non ho nemmeno la più pallida di come io sia arrivata qui. »

Rivelai, sentendo che la mia fiducia sarebbe stata ben riposta, con la bionda. Ella mi guardò, fermando quella ricerca, a me ignota, tra i vestiti contenuti nell’armadio.

« Ci troviamo in Giappone, nei pressi di Tokyo, per essere precisi. Non hai completamente alcun ricordo? »

Mi chiese poi, con una leggera curiosità, cercando allo stesso tempo di non apparire invadente. Io mi limitai a negare con la testa, rabbuiandomi appena. Era come se la mia mente fosse completamente vuota, in essa non sentivo più nemmeno la voce femminile sentita al mio risveglio. Tutto era avvolto nel più totale silenzio, silenzio che mi terrorizzava. Vidi Yui fare spallucce, prima di avvicinarsi nella mia direzione e porgermi un costume da bagno. Mi ritrovai a corrucciare le sopracciglia in un’espressione confusa. Cos’era quell’indumento? Non poteva coprire nulla! Yui parve vedere la mia espressione, e ne rimase altrettanto confusa.

« Tutto bene? Sembra che tu non abbia mai visto un costume da bagno! »

Mi disse, con tono scherzoso, ma il mio viso ancora scioccato la fece ammutolire. No, non avevo mai visto nulla del genere, in realtà, e la ragazza lo capì, evitandomi di mettermi ancor più a disagio.

« Cosa dovrei farci? Non sembra adatto a sostituire un vestito.. sembra biancheria intima! »

Risposi io, guardando l’indumento, che la bionda mi porse, scettica. Yui mi guardò affettuosamente, prima di riprendere la parola.

« Ciò che ti serve al momento è un bagno rilassante, e se posso darti un consiglio..beh è meglio non farlo da nuda, in questa casa. Sono certa che ti farà stare meglio. »

Mi consigliò lei, indicandomi poi dove trovare il bagno. Per fortuna, non era affatto distante rispetto alla camera, anzi, era la porta accanto. Nel guardare la ragazza che si dirigeva verso la porta però, mi apparve di vedere qualcosa di diverso, sbattendo le palpebre. Per una manciata di secondi, non vidi la dolce ragazza dai capelli biondi, minuta e dagli occhi rosa, ma una donna dai lunghi capelli viola e dagli atteggiamenti provocanti. La voce nella mia testa tornò, e sembrò sussurrarmi un nome: Cordelia. E senza accorgermene, lo pronunciai ad alta voce. Ma giusto il tempo di finire di dire quel nome, bastò per far sparire la figura, sostituendosi invece a Yui, che mi guardava con gli occhi sbarrati, come se avesse visto un fantasma.

« Che hai detto? »

Mi domandò, facendo trapelare la sua totale confusione. Sembrava così agitata, e quasi spaventata. Socchiusi le labbra ed agitati subito le mani imbarazzata, scuotendo appena la testa. Iniziavo ad odiare quella voce.

« N-no niente! Grazie per l’aiuto, Yui.. »

Le sorrisi con sincera riconoscenza, sperando di non averla turbata in qualche modo. La biondina finse di essersi tranquillizzata, e mi salutò, prima di uscire dalla camera, dirigendosi invece in un’altra delle camere. Sospirai, ormai sola, ancor più confusa di prima. Avevo le allucinazioni? O forse ero semplicemente pazza? Mi morsi il labbro, e senza guardarmi indietro uscii dalla stanza, per dirigermi al bagno. Ma una voce, la voce di Yui, proveniente da una delle camere presenti in corridoio, mi bloccò. Stava parlando con qualcuno, e dalla sua voce, sembrava spiazzata. Mi avvicinai a quella porta e riuscii a riconoscere la seconda persona con cui ella stava parlando. Reiji, riconoscevo il suo modo di parlare, elegante e composto. Stavamo parlando di me. E ciò che riuscii a sentire, mi diede la medesima impressione provata nel sogno. Mi sembrò di non avere più la terra sotto i piedi. 

 

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Salve a tutti! Scusate per l’immenso ritardo nel caricare il secondo capitolo, purtroppo ho avuto un sacco di impegni. Ma prometto che dal prossimo, caricherò più frequentemente!
Che dire, Kurumi ha avuto la sfortuna di provare il morso di uno dei vampiretti, ovvero Laito, che si era legato al dito lo schiaffo. Fortunatamente è sopraggiunta Yui per salvarla! Che sia una possibile amica per la protagonista?
TAN TAN TAN, tutto precipita quando Kurumi la chiama Cordelia, ma come fa lei a conoscerla? E cosa avrà sentito dire a Reiji e Yui? Lo si scoprirà nel prossimo capitolo!
Un sentito ringraziamento a tutti i lettori silenziosi, ma soprattutto a Nephertiti e stardust98, per aver recensito e messo la storia tra le seguite.

Al prossimo capitolo!
un bacio,
-your little witch.

   
 
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