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Autore: Lady_Light    15/07/2020    0 recensioni
01/06/2019
Ormai è un mese che mi trovo a New York ma non sono ancora riuscita a mettermi sulle tracce dell'Alpha, sospettavo che sarebbe stato difficile rintracciarlo ma il tempo stringe e tutti i lupi sono in pericolo. Devo assolutamente trovarlo per avvertirlo del pericolo, radunare i più forti branchi d'America per stringere un'alleanza e aiutarli nella battaglia.
Insomma, svolgo la normale vita di una ventenne…
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
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D: "chi sei?" Il ragazzo mi guarda dritto negli occhi, facendo mutare i suoi di un rosso intenso e brillante, cercando di usare il suo potere da Alpha per farmi sottomettere a lui, ma con sua grande sorpresa non ci riesce. Di: " Il mio nome è Diana, non sono un pericolo per il tuo branco, anzi voglio solo aiutarvi, tra poco ci sarà un eclissi lunare e senza le adeguate protezioni il vostro branco sarà un bersaglio facile" D:" e chi ti ha detto che non siamo preparati a gestire la situazione? Non so chi tu sia, dimmi perché dovrei fidarmi di te" Di: "per il momento non posso darti altre informazioni sul mio conto, ma tu sai che non sto mentendo, puoi puoi percepirlo, dal mio battito cardiaco, non sono un pericolo per voi" D:" cosa sei? Non sei un lupo, non sei nemmeno un'umana o qualsiasi altra razza soprannaturale che conosca" Di: " mi spiace ma è una storia troppo lunga, per il momento dovete fidarvi di me, dobbiamo rafforzare le difese del branco, una volta passata l'eclissi vi spiegherò ogni cosa" D:" d'accordo, ma fino ad allora ti terremo d'occhio, resterai qui con Alessandro, e se dovrai andare da qualche parte lui verrà con te" Di:" va bene, posso capirlo, devo solo prendere le mie cose a casa e se per lui non è un problema resterò qui" A:" a me va bene, possiamo andare subito a casa tua" D:" d'accordo, io torno a casa, ho delle faccende da sbrigare, ci vediamo domani" Detto questo se ne va. Tutto sommato è andata bene, pensavo che sarebbe stato più difficile convincerlo, ma evidentemente al momento la sua priorità è la sicurezza del suo branco A:" okay, dove dobbiamo andare?" Gli passo il mio indirizzo e ci dirigiamo alla sua auto, una Bugatti Chiron nera con delle strisce arancioni sul cofano, troviamo un po' di traffico ma appena arriviamo a casa vado subito in camera mia e inizio a preparare il borsone con i vestiti, nel frattempo sento che Alessandro sta girando per casa, probabilmente alla ricerca di qualche indizio che possa fornirgli qualche informazione in più sul mio conto. Purtroppo per lui non troverà molto, sono stata ben attenta a non lasciare nulla in giro che possa far risalire le altre persone alla mia identità e al motivo per cui sono qui. Appena finisco di mettere i vestiti, le scarpe e il caricatore per il cellulare nel borsone vado in bagno e prendo i trucchi, lo spazzolino da denti e i vari prodotti per il bagno, chiudo il borsone e lo porto in salotto dove trovo Alessandro affacciato al balcone, lo ignoro e mi dirigo verso la mansarda per prendere il borsone con le armi, vari libri e il pc appena torno indietro prendo il borsone che avevo lasciato sul divano. Di: "sono pronta, possiamo andare" A: "d'accordo, dammi pure i borsoni, li porto io" Decido di non fare storie e di accettare il suo aiuto, e insieme torniamo a casa sua. Prima non ci avevo dato peso ma scendendo dall'auto mi resdo conto di quanto sia bella la casa di Alessandro, ha un vialetto con un giardino molto curato con piante e fiori di vario tipo, entrando lo stile della casa è molto moderno e i colori che prevalgono sono il bianco e il nero, sulle pareti ci sono varie foto, su molte di queste posso riconoscere Alessandro insieme a Derek e alla ragazza di questa mattina, alcune sono abbastanza recenti, altre li ritraggono da bambini. Alessandro mi porta al piano superiore e mi guida attraverso il corridoio, mi mostra la sua stanza, il bagno, una sala con il biliardo, il calcetto e altri giochi, ed infine mi mostra quella che sarà la mia stanza per la prossima settimana. La camera e molto bella, e spaziosa e luminosa, inoltre ha un balconcino che da sul bosco dietro casa, ringrazio Alessandro e appena esce dalla stanza inizio a sistemare le mie cose. Scendo in cucina scendo in cucina e trovo Alessandro appoggiato al tavolo mentre cerca un programma interessante alla televisione. Di:"ehi" A:" Diana, non ti ho sentita scendere, ti sei sistemata?" Di:" sì, ti ringrazio per l'ospitalità, anche se so che non è stata una tua libera scelta" A:" non c'è problema, a proposito, come fai, si insomma, come sapevi di me e degli altri?" Di:" intendi dire come ho fatto a trovarvi? Beh devo dire che non è stato così semplice, ormai è un mese che vi sto cercando, e fino a questa mattina avevo ottenuto degli scarsi risultati, siete davvero bravi a nascondere le vostre tracce e a confondervi fra gli umani. Ma oggi deve essere il mio giorno fortunato, vi ho sentito parlare per caso da Starbucks questa mattina, ero seduta al tavolo accanto al vostro e senza volerlo ho sentito parte della vostra conversazione, mi ci è voluto poco per capire che eravate le persone che stavo cercando, volevo venire dorettente a parlarvi ma non ho fatto in tempo a ritirare il mio Frappuccino che voi eravate già usciti dal locale, ho cercato di seguirvi ma ho fatto giusto in tempo a vedere la ragazza che saliva in macchina" A:" e come hai fatto ad arrivare a casa mia?" Di:" ho rintracciato la targa della tua auto e ho trovato i tuoi dati e il tuo indirizzo" A:" okay, e per quanto riguarda il branco, cosa sai?" Di:" non so molto del vostro branco, se non che siete il più forte d'America, ma conosco molto bene chi minaccia la sicurezza di tutti i branchi d'America, per questo sono qui. Ora però concentriamoci sul problema dell'eclissi. " A:" che intendi? " Di:" non è ancora il momento, perfavore fidati di me, vi spiegherò tutto a tempo debito" A:" d'accordo, in questo caso pizza o sushi?" Di:" cosa?" A:" hahah cosa vuoi mangiare?" Di :" oh, beh direi pizza" A:" perfetto, la ordino subito, accomodati pure in salotto nel frattempo" Alessandro si allontana per ordinare le pizze e io vado a sedermi sul divano, nel frattempo controllo il telefono e mi accordo di avere un nuovo messaggio da parte di mia madre. Messaggi: M: ciao tesoro, come stai? Hai delle novità? Di: ciao mamma, io sto bene, tu come stai? Com'è la situazione a casa? Di: finalmente sono riuscita a trovare l'Alpha di New York, adesso sono ospite a casa del suo beta, non si fidano ancora di me, mi stanno tenendo d'occhio ma è normale, spero che le cose cambino in fretta M: è una buona notizia, devi convincerli a fidarsi di te, raccontargli tutto se necessario, hai sempre meno tempo la profezia si sta compiendo, dovete essere pronti a combattere Improvvisamente Alessandro arriva in salotto, spengo lo schermo del telefono senza rispondere a mia madre e lo metto in tasca, si siede accanto a me sul divano e cambia nuovamente il canale della televisione. A:" hai qualche preferenza sui film?" Di:" mi piacciono gli horror e i fantasy" A:" fantastico, sono anche i miei generi preferiti. Ti andrebbe di guardare The Midnightman?" Di:" certo, non l'ho ancora visto ma dal trailer sembra carino" Mi sorride e mette il film, dopo circa dieci minuti sentiamo il campanello della porta, Alessandro stoppa il film e si alza per andare ad aprire, subito dopo torna con le pizze e le posa sul tavolino di fronte al divano A:" birra o coca cola?" Di:" coca cola perfavore" Va in cucina e torna con una birra e una coca, poi torna a sedersi accanto a me, facendo ripartire il film. Passiamo una bella serata, e appena finisce il film Alessandro mi rivolge una domanda a cui non mi ero ancora preparata a rispondere. A:" prima hai detto che è da un mese che ci cerchi, in più non ti ho mai vista da queste parti, da dove vieni?" Prima che io riesca a dire qualsiasi cosa sentiamo un forte tonfo provenire dall'esterno, subito scatto in piedi, tutt'intorno alla casa si sente un forte odore di marcio e zolfo, con la coda dell'occhio noto un'ombra informe passare davanti alla finestra, Alessandro fa uno scatto come a voler uscire di casa per affrontare la creatura ma subito lo fermo Di:"aspetta, non sai nemmeno che cos'è..." Mi blocca prima che io possa finire di parlare A:" è questo il problema non so cosa sia, ma è pericolosa, devo andare" Di:" fermo io so cos'è. È un demone minore, un Behemoth, è informe, enorme e viscido, ha una doppia fila di denti che corre lungo la lunghezza del suo corpo. Si nutre di qualsiasi cosa, carne umana e soprannaturale inclusa, bere il sangue soprannaturale lo rende più forte. Può teletrasportarsi ed il suo muco è letale, è Semicorporeo, ed è molto difficile da uccidere. Inoltre è in grado di guarire le sue ferite, ma così facendo spreca energia. Il suo punto debole è il cuore, ma contrariamente a ciò che potresti pensare si trova fra i suoi due occhi gialli, infine quando viene ucciso lascia dietro di se una pozza di liquido verde, cerca di non toccarlo, ti brucerebbe la carne come acido. " Okay, sembravo un'enciclopedia, e non so quanto Alessandro possa ricordare di tutto ciò che ho detto ma rischia troppo ad uscire, devo andare io. Lui si farebbe male, io invece so già come batterlo, non sarebbe la prima volta. Vendolo ancora sbalordito mi volto e vado verso l'uscita, dopo un attimo lui mi segue all'esterno. Cerco di convincerlo a rientrare ma è troppo tardi, un forte rantolo mi fa voltare verso il bosco, mi giro lentamente, affianco a me Alessandro si trasforma in un lupo enorme dal manto nero e gli occhi azzurri, il simbolo dei beta, e pronto a saltargli addosso ma mi paro davanti a lui fermandolo. Di:" se tocchi il muco di cui è ricoperto sei un lupo morto! Dobbiamo attaccarlo con delle armi" Detto ciò estraggo la mia spada corta dallo stivale e saettando da una parte all'altra corro verso il demone cercando di confonderlo. Il mostro cerca di afferrarmi ma sono troppo veloce e con un balzo conficco la mia spada esattamente fra i due occhi del demone, quest'ultimo lancia un sibilo acuto ed esplode in un liquido viscido e nero. Mi volto e torno verso Alessandro che è ancora nella sua forma di lupo, è alto quanto me, mi fissa negli occhi e improvvisamente la mia mente viene inondata dalla sua voce A:" cosa sei?"
   
 
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