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Autore: Red Drago    16/07/2020    10 recensioni
Questa è la continuazione ideale dell'altra mia storia "il tuo cuore che batte ".
Alain è in Normandia, fa il contadino e ripensa a ciò che è successo dopo che i suoi amici sono morti.
Genere: Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alain de Soisson
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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15 luglio 1799


Sta suonando mezzogiorno. In effetti ho molto appetito, anche perché ieri non ho mangiato niente.
Ieri era il decimo anniversario della vostra morte, comandante.
Neppure adesso riesco a non chiamarvi così: comandante fino alla fine.
Forse se lui non se ne fosse andato...
Forse sareste diventata " solo " una donna, o forse no.
Mi scappa una lieve risata amara ripensando a voi due.
Voi e vostro marito, André, il mio amico.
Mi ricordo che quando lo conobbi capii subito che soffriva per amore.
Una sofferenza profonda che gli lacerava l'anima.
Io non riuscivo a capirlo, non ero mai stato innamorato, donne tante, amore mai.
Ricordo anche la strana richiesta che mi fece: farlo entrare nei Soldati della Guardia Metropolitana.
Lui sembrava così a modo, che bisogno aveva di un lavoro come quello?
Lo capii a metà aprile, quando arrivaste voi Oscar François de Jarjahyes a ricoprire la carica di comandante.
Ai miei occhi diventaste due libri aperti.
Lui vi amava da sempre e voi anche, ma ancora non lo sapevate.
Non so se le cose sarebbero andate diversamente se non fosse scoppiata la Rivoluzione, so solo che voi, nobile di spirito e non solo di sangue, non avreste mai sparato sulla folla, così vi schieraste col popolo, ma prima accettaste l'amore di André, anzi lo ricambiaste, diventando la sua donna.
Avreste dovuto andare via dopo esservi scambiati le vostre promesse, invece siete rimasti.
Leali fino alla fine.
Ma la vostra lealtà vi è costata cara, vi è costata le vostre vite.
Voi, amici miei, siete il motivo per il quale non festeggio mai quella che è diventata la nostra Festa Nazionale.
Mi chiudo in casa, al buio e aspetto che questo giorno, infausto per me, passi.
Voi che siete state le prime vittime di quella follia umana che è stata la rivoluzione, siete stati seguiti da migliaia di vittime, più o meno illustri.
Era giusto che il popolo avesse un trattamento equo ma il prezzo è stato pagato in vite umane
Non so se vi sarebbe piaciuto vedere tutta quella violenza, a volte gratuita a volte necessaria.
Dopo una sola ora dalla vostra morte, Oscar, la Bastiglia è caduta, forse voi non avreste permesso che Launay, il Governatore della fortezza fosse linciato, e non avreste neppure permesso la barbara uccisione di Jacques de la Flesselles, e forse neppure il resto...
Eravate amica di Maria Antonietta l'avreste difesa, io non amavo l'Austriaca ma, credo, sarebbe stato sufficiente condannarla all 'esilio.
Voi e André, probabilmente, siete stati fortunati a non assistere a quella terribile tempesta che fu la rivoluzione, siete morti nel giusto.
Adesso, dopo la tempesta, la Francia sta rialzando la testa, la vita è andata avanti per tutti...
Quasi per tutti, non per me che mi sono isolato qui in Normandia e sono diventato il guardiano del vostro sonno, insieme al sonno di mia madre e della mia sorellina.
Mi asciugo il sudore e tolgo l'ampio cappello di paglia che ripara il mio capo da questo sole impietoso, lascio andare la zappa e la pianto nel terreno sabbioso che mi ostino a coltivare, prima di consumare il mio pasto frugale andrò a dare un saluto alle vostre tombe, in cima alla collina che finisce scoscesa sul mare agitato e freddo che bagna queste coste.
Volgo le spalle al campo e inspiro l'aria salmastra, sì è un buon posto dove riposare.
Il rumore di una carrozza mi fa voltare, questa giunge e si ferma a ridosso del campo.
Ne scendono due vecchie conoscenze che non vedevo da dieci anni: Rosalie e Bernard.
Chissà cosa vogliono.
Di nuovo i ricordi bussano alla mia memoria ostinati.
Adesso che la tempesta è passata restano solo piccoli brandelli di memoria, ma sono così vividi che è ora che io li condivida con qualcuno.
Vado loro incontro, divideró il mio pasto con loro parlando di Oscar e André gli eroi della Rivoluzione.


N.d.A.
Nella storia originale non sono passati dieci anni dalla presa della Bastiglia all'incontro di Alain con Rosalie e Bernard bensì cinque, mi sono preso una licenza poetica. Grazie a chi arriverà fino qui.
   
 
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