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Autore: Andrea Micky    16/07/2020    1 recensioni
[A tutto reality presenta: Missione Cosmo-Ridicola/Total Drama presents: The Ridonculous Race]
Oggi ricorre l'anniversario della mia vacanza studio in Inghilterra e per festeggiare degnamente la ricorrenza, propongo una mia vecchia fan fiction ambientata nella capitale inglese.
THE RIDONCOLOUS RACE and relative characters are copyright of FRESH INC.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Fumo di Londra
by Andrea Micky

“Salve, cari telespettatori. Qui é il vostro presentatore Don, che stavolta vi parla dalla sempre elegante Inghilterra. Dopo il successo della nostra puntata a Roma, 2 anonimi finanziatori (firmatisi A.M. e K.F.51) ci hanno inviato il denaro per ambientare una puntata del mio show nella capitale di un paese che hanno visitato in passato. Quindi mettetevi comodi sul divano, perché sta per iniziare una nuova puntata speciale di Missione: Cosmo Ridicola ”.

SIGLA D'APERTURA DI RIDONCULOUS RACE

Don si trova in un aeroporto inglese e dice “Per questa sfida abbiamo recuperato 7 squadre della sfida italiana, ovvero: gli spericolati (Kick e Star), le prime della classe (Lisa e Kendall), i malvagi (Mal e Bill), i cuochi (Spongebob e Bob), le ricche ereditiere (Pacifica e Tiara), gli avari (Stan e Krabs) e i capi (Jorgen e Monogram)”.
Mentre il presentatore parla, un aereo atterra sulla pista e ne discendono le 7 squadre annunciate da Don, a cui ne seguono però altre 5.
“Proprio così, cari telespettatori. Abbiamo pensato di aggiungere delle nuove squadre, per dare più brio alla sfida londinese” spiegò Don, rivolgendosi al pubblico a casa.

“La prima nuova coppia é formata da Bart Simpson e Louise Belcher: ecco a voi i monelli”.
Ed ecco che Bart e Louise scendono dall'aereo.
BART: Tutti continuavano a ripetere quanto Lisa fosse stata mitica, così ho deciso di partecipare anch'io, per dimostrare chi é davvero mitico.
LOUISE: Però potevano trovarci un nome migliore; non siamo mica in un film di Charlot.

“La seconda nuova coppia (che molti hanno insistito per avere) é formata da Mabel Pines e Ferb Fletcher: ecco a voi i richiestissimi”.
Ed ecco che Mabel e Ferb scendono dall'aereo.
MABEL: Io e Ferb siamo una coppia perfetta, perché mentre io parlo, lui agisce.
FERB: (rimane impassibile).
MABEL: (dandogli un buffetto sul braccio) Ecco cosa intendevo.

“La terza nuova coppia é formata da Mrs Turner e Honey Chiapposky: ecco a voi le super-mamme”.
Ed ecco che Mrs. Chiapposky e Mrs. Turner scendono dall'aereo.
SIGNORA CHIAPPOSKY: Vedere mio figlio in azione mi ha spinto a partecipare a questo programma.
SIGNORA TURNER: E dal momento che sentivo il bisogno di eccitazione, mi sono iscritta con lei.

“La quarta nuova coppia é formata da Heinz Doofenshmirtz e Sheldon J. Plankton: ecco a voi i cattivi”.
Ed ecco che Doofenshmirtz e Plankton scendono dall'aereo.
DOOFENSHMIRTZ: Tutti i cittadini di Danville e dintorni vedranno in azione il loro futuro signore e mi temeranno ancora di più.
PLANKTON: E lo stesso accadrà ai cittadini di Bikini Bottom, che  frequenteranno il Chum Bucket per non incorrere nella mia ira.

“La quinta nuova coppia é formata da Patrick Stella e il Signor Cocco: ecco a voi le zucche vuote”.
Ed ecco che Patrick con il Signor Cocco in mano scende dall'aereo.
PATRICK: Sono stato furbo, perché ho scelto come partner uno dei veterani della prima stagione, che é arrivato fino al 23° episodio.
SIGNOR COCCO: ....

Mentre le coppie scendevano dall'aereo, ebbero luogo le prime interazioni fra i vari componenti.
Le ricche ereditiere stavano per entrare nella sala d'aspetto dell'aeroporto, quando vennero raggiunte dai richiestissimi.
“Ehi Pacifica, non lasceremo che questa competizione rovini i progressi del nostro rapporto, vero?” domandò Mabel.
“Tu sei amica di quella matta?” domandò incredula Tiara.
“Amica é eccessivo...ammetto che Mabel non é male” precisò la giovane Northwest.
“Probabilmente avresti preferito che ci fosse Dipper al posto mio. Sai, il mio fratellino che una volta hai abbracciato” la punzecchiò Mabel.
“Ma Pacifica...” protestò Tiara, mentre la giovane Northwest sgranava gli occhi.
MABEL: Non vorrei aver messo Pacifica in imbarazzo con la sua compagna di squadra.
FERB: Si. Si, lo hai fatto.
TIARA: Hai abbracciato un plebeo? Bleah!
PACIFICA: È stata l'estasi del momento. E comunque, non c'é assolutamente nulla fra me e Dipper (sottovoce) purtroppo.
TIARA: Cos'hai detto?
Invece le prime della classe vennero raggiunte dai monelli.
“Ehi ciuccellona, sei pronta per una bella batosta?” chiese Bart alla sorella.
“Oh Bart, aver scelto una tua omologa in gonnella non ti darà certo la vittoria” rispose calma Lisa.
“A me non importa nulla della vostra rivalità. Spero solo di vistare White Chapel, il quartiere in cui operò Jack lo squartatore” ammise Louise, ridendo sinistramente.
Alla scena avevano assistito anche i cuochi.
“Signor Belcher, quella bambina mi fa paura” ammise Spongebob, mentre abbracciava il suo compagno.
“Quella é mia figlia” spiegò Bob.
“Ciao papà” lo salutò innocentemente Louise.
BOB: So che mia figlia certe volte é un po' macabra, ma é una brava bambina.
Nel confessionale si ode la risata satanica di Louise.
SPONGEBOB: (saltando in braccio a Bob) Aaaahhh!!!
BOB: Louise, smettila!
Invece i cattivi ebbero a che fare coi capi.
“Ti tengo d'occhio, Doofenshmirtz” avvertì Monogram.
“Fai pure: tanto stavolta ho un alleato” ribatté lo scienziato, indicando Plankton.
“Anche io ne ho uno” rilanciò Monogram, indicando Jorgen.
Doofenshmirtz rimase interdetto per alcuni secondi, prima di ammettere “Questo round lo hai vinto tu!”.

Quando tutti i concorrenti furono nella sala d'aspetto dell'aeroporto, Don annunciò “Da questo momento inizia la sfida. Prendete la dritta di viaggio dal Don-Box”.
E tutti i concorrenti si lanciarono sul Don-Box e presero la dritta, che diceva “Raggiungi il grande occhio di Londra e usalo per trovare il faro”.
“Il grande occhio é sicuramente il London Eye. Ma non ci sono fari a Londra” rifletté Kendall.
“Ci penseremo dopo. Adesso corri” la esortò Lisa.
Tutte le squadre corsero fuori dall'aeroporto, ma non appena varcarono la soglia della porta, si udì il suono di una sirena.
“Oh, già! -si ricordò Don- Qui in Inghilterra ci sono delle ferree leggi sugli animali provenienti da fuori, perciò tutti coloro che hanno come compagno un animale dovranno essere messi in quarantena”.
“Cooosa?” domandarono all'unisono tutti i concorrenti.
“Ma non preoccupatevi: la quarantena durerà solo 40 minuti e potrete tentare di fuggire. E chi ci riesce, troverà un bonus sotto forma di taxi che lo condurrà alla meta” spiegò Don.
E così, mentre avari, ricche ereditiere, cuochi, cattivi e zucche vuote venivano chiusi in dei trasportini su misura, i capi, i monelli, le prime della classe, gli spericolati, i malvagi, i richiestissimi e le super-mamme proseguivano la sfida.
Ma una volta usciti dall'aeroporto, i concorrenti si trovarono avvolti in una fittissima nebbia.

“Ma non si vede niente” protestò Kick.
“Proprio così. Per non rendervi le cose troppo facili, abbiamo scelto la giornata più nebbiosa degli ultimi mesi” spiegò Don. “Per fortuna non riesco a vederti, sennò ti mollerei un bel pugno” disse Louise.
La maggior parte dei concorrenti cercò di chiamare un taxi, mentre i richiestissimi si allontanarono in silenzio.
MABEL: Grazie al suo senso d'inglese, Ferb sa orientarsi anche in mezzo alla nebbia. (Ferb la guarda perplesso) Massì, il senso d'inglese...é come il senso di ragno di Spider-Man.

Nel frattempo, le altre squadre erano ancora in quarantena. “Fatemi uscire: sono troppo ricca per essere trattata così” protestò Tiara.
“Questa situazione mi ricorda la Columbia” ammise nostalgico Stan.
“Ma andiamo. Io ho solo un piccolo protozoo con me” protestò Doofenshmirtz, allungando fuori dalla gabbia la mano in cui stringeva Plankton; questi, realizzando la situazione, aprì la prigione del suo compagno.
“Ehi, Plankton sta scappando” notò Spongebob che, attraversando le sbarre, finì affettato ma riuscì ad uscire.
“Bella mossa ragazzo. Adesso libera anche noi” gli ordinò Krabs.
“Ma Mr. Krabs, noi non siamo in squadra insieme” obbiettò la spugna.
“Oh, ma allora hai già dimenticato i bei tempi trascorsi al Krusty Krabs?” domandò tristemente il granchio.
“E va bene: formeremo un alleanza con voi” promise Stan.
“E dopo libera anche noi. Ti pagherò bene” promise Tiara, agitando un assegno.
Immediatamente Krabs tagliò le sbarre con le sue chele e liberò le ricche ereditiere, a cui disse “E adesso l'assegno”.
“Certamente. Te lo lascio in bianco, così ci scrivi sopra l'importo che vuoi” disse Tiara, porgendogli il pezzo di carta.
“Wooo-ooh!” esultò Krabs.
PACIFICA: Guarda che ho visto che quell'assegno é posdatato al 2050.
TIARA: Si, ma lo bloccherò comunque.
“Adesso sei libero, Patrick” disse Spongebob, aprendo il trasportino del suo amico.
“Grazie, Spongebob. Io e il mio compagno non avevamo ancora trovato un modo per liberarci” ammise Patrick.
PATRICK: (tenendo il Signor Cocco in mano) Dobbiamo impegnarci di più se vogliamo vincere. E non guardarmi così.

Intanto, i richiestissimi stavano ancora correndo in mezzo alla nebbia.
Ad un certo punto però, Ferb si fermò e guardò indietro.
“Che c'é? Qualcuno ci segue?” domandò Mabel.
Ferb annuì mentre indicava un bidone della spazzatura, dietro cui sbucavano le orecchie da coniglio di Louise.
“Tana per i monelli” gridò Mabel.
“Maledizione” brontolò Bart.
BART: Non sapendo nulla di questa città, abbiamo deciso di seguire il nativo di qui.
I richiestissimi ripresero la loro marcia tampinati dai monelli, ma ad un certo punto l'urlo di Louise echeggiò nell'aria.
“Che succede?” le chiese Bart.
“Le mie orecchie. Qualcuno me le ha rubate” rispose Louise, coprendosi la testa con le mani.
“Tutto qui? Riprendiamo la gara” brontolò Bart.
Ma Louise lo ignorò e si guardò intorno, cercando il ladro...che vide poco distante mentre agitava la sua cuffia.
“Torna qui, Furfante” ringhiò la piccola Belcher, inseguendo il lestofante (che i telespettatori sanno essere Mal).
MAL: Noi e i monelli abbiamo avuto la stessa idea. Ma siccome non vogliamo seccatori fra i piedi, ho creato un diversivo, mentre Bill si occupa di qualche altro concorrente. Del resto, adoro prendermela con i più deboli.

Come un fiume in piena, le squadre reduci dalla quarantena uscirono dall'aeroporto.
“Don aveva detto che c'era un veicolo pronto per noi” ricordò Doofenshmirtz.
“Già, ma dove si trova?” domandò Pacifica.
“Da questa parte, prego. Il mio bus é a vostra disposizione, ma dovrete accomodarvi al piano superiore ” disse un uomo che apparve improvvisamente dalla nebbia, indicando un caratteristico bus inglese a 2 piani.
Tutte le squadre si fiondarono al piano superiore del veicolo e non notarono che il conducente alzava la visiera del suo berretto, rivelando 2 occhi gialli luccicanti.

Dopo una lunga attesa, le super-mamme si stavano spazientendo.
“Non si é fermato nessuno” brontolò Mrs. Turner.
“Ci toccherà cercare un mezzo alternativo” propose Mrs. Chiapposky, che tendendo le orecchie aveva sentito il Tamigi scorrere vicino a loro. 

Intanto, un taxi si fermò e le prime della classe ci si infilarono dentro, ma gli spericolati fecero altrettanto, col risultato di finire tutti pigiati sul sedile posteriore del veicolo.
“Scendi dal nostro taxi, Clarence” protestò Kendall.
“Non ci vedo sopra il tuo nome, Kendall” replicò Kick.
Per placare gli animi, Lisa pensò di chiedere al conducente chi avesse ragione, ma questi, avendo intuito che aria tirava, aveva provvisoriamente alzato la barriera divisoria.
“Questo giro in taxi sarà molto lungo” borbottò Star, mentre Kick e Kendall continuavano a litigare.

Capendo di essere rimasti indietro, Jorgen si caricò Monogram sulle spalle e corse alla cieca nella nebbia...andandosi a schiantare contro un muro che stava proprio davanti a loro.
“Per fortuna non ci ha visti nessuno” si consolò Monogram, nello stesso momento in cui un gruppo di turisti si metteva a scattare loro delle foto col flash.
“Oh, ma dai!” protestò il maggiore.
 
Il bus a 2 piani si stava dirigendo verso una strada troppo bassa per poterci passare.
“Ehi, stiamo per schiantarci” avvisò Plankton.
“Lo so. Grazie per aver scelto la Bill Cipher Trasporti” replicò il conducente, dal cui corpo uscì Bill.
“Ma che succede?” chiese l'uomo, nell'istante preciso in cui il suo bus veniva spaccato in 2; la parte superiore del veicolo cadde a terra e dai suoi resti emersero i concorrenti ammaccati.
Grazie alle sue dimensioni ridotte però, Plankton uscì indenne dalla situazione e ordinò al suo compagno “Muoviti, Doofenshmirtz! Tutti gli altri sono KO”.
“Veramente mancano quel granchio rosso che detesti tanto e il vecchio che lo accompagna” obbiettò lo scienziato.
“Krabs non c'é? E dov'é andato?” domandò inviperito Plankton.
In quel momento, gli avari erano a bordo del taxi promesso da Don.
STAN: Avevo intuito che qualcosa non andava con quel tipo. E poi, Don aveva parlato di un taxi e non di un bus.
 
Dopo aver raggiunto un parapetto, Mal lanciò via il suo bottino, con grande disperazione di Louise.
“Nooo!” gridò la piccola Belcher, mentre tentava di scavalcare il parapetto, oltre il quale si sentiva il Tamigi scorrere.
Ma Bart la fermò afferrandola per un braccio, mentre Mal si lanciava all'inseguimento dei richiestissimi.
“Sei impazzita? Non puoi buttarti di sotto per recuperare una stupida cuffia” la rimproverò Bart.
“Ma io non posso vivere senza” spiegò Louise.
Allora Bart prese un giornale che giaceva su di una panchina e lo modellò fino a farne un berretto di carta, che mise in testa a Louise dichiarando “Problema risolto!”.
“Non é proprio la stessa cosa, ma immagino di dovermi accontentare” disse tristemente lei.
“Adesso però che abbiamo perso i richiestissimi, come facciamo a raggiungere il London Eye?” brontolò il giovane Simpson.
In quella, i fari di una macchina fenderono la nebbia, illuminando un vecchio mobile che giaceva abbandonato sul marciapiede.
“Ho un'idea” disse Bart, sorridendo furbescamente.

Rialzandosi tutto dolorante, Doofenshmirtz notò un tassista che stava parcheggiando il suo veicolo davanti ad un pub.
E dopo essersi scambiato uno sguardo d'intesa con Plankton, lo scienziato si fiondò sulla macchina e si mise al posto di guida, dove l'autista aveva lasciato le chiavi.
“London Eye, stiamo arrivando” dichiarò Doofenshmirtz, mettendo in moto la vettura.
“Stiamo arrivando” gli fece eco Diamond Tiara, mentre lei, Pacifica e i cuochi salivano sul retro del veicolo.
“Ma questo non é rubare?” domandò perplesso Spongebob.
“No, é solo prendere in prestito qualcosa senza dirlo al proprietario” gli rispose Plankton.
“Allora va bene” si rilassò la spugna.
Doofenshmirtz premette con forza la frizione, ma il cambio era inserito sulla retromarcia e così, il taxi sfondò la vetrina di un fish and chips che stava dietro di esso; Doofenshmirtz inserì la prima, ma la vettura schizzò in avanti e buttò giù la vetrina del pub in cui si trovava il proprietario del veicolo.
Ma prima che questi potesse dire o fare qualcosa, lo scienziato riuscì a rimettere il taxi sulla strada e a dirigersi verso la meta designata.
Mentre il veicolo spariva nella nebbia, Pacifica chiese “Non sarebbe meglio consultare il navigatore satellitare?”.
“Figurati. Ho un senso dell'orientamento perfetto” assicurò Doofenshmirtz.
Subito dopo, si udì il rumore del taxi che cadeva nel Tamigi.

Il taxi degli avari stava procedendo tranquillamente, quando investì qualcosa.
Immediatamente il conducente scese dal veicolo, trovandosi faccia a faccia coi monelli.
“Criminale. Hai investito la mia compagna” lo accusò Bart, chino su Louise, che emetteva dei sonori (e finti) gemiti di dolore.
In quella, Stan si affacciò al finestrino e domandò “Bart! Louise! Siete voi? State per caso cercando di fregare il tassista per avere un passaggio?”.
“Ehm...” dissero all'unisono i monelli.
“Forza! Salite a bordo” li esortò Stan, aprendo la portiera.
STAN: Bisogna sempre incoraggiare i giovani nei loro primi tentativi di frode. E poi, quei 2 hanno un certo potenziale.
Quando i monelli si accomodarono sul sedile, Krabs domandò “Ma la ragazzina non aveva una cuffia rosa sulla testa?”
Al che, Louise replicò isterica “Si, ce l'avevo finché un qualche BEEP me l'ha rubata. Ma un giorno lo troverò. Oh, se lo troverò”.
 
Don era in attesa presso il London Eye quando vide i richiestissimi arrivare di corsa, seguiti dai malvagi.
In quella, si udì il rombo di un motoscafo e dalla riva del fiume apparvero le super-mamme, mentre in direzione opposta 2 taxi scaricavano 2 squadre a testa.
“Molto bene. Visto che ci siete quasi tutti, potete cominciare” disse Don, facendosi da parte.
Kendall fu la prima concorrente a raggiungere una cabina, ma notando un cartello gridò “Ehi, ma qui c'é scritto che oggi il London Eye é fermo per un controllo”.
In quella, i capi scesero da un bus carico di turisti, mentre cattivi, cuochi e ricche ereditiere arrivavano bagnati fradici.
“Ma che vi é successo?” chiese divertito Don.
“Qualcuno ci ha fatto fare un tuffo nel fiume” brontolò Tiara, lanciando un'occhiataccia a Doofenshmirtz.
“Ma mi stai ascoltando, Don? Quel cartello dice che oggi il London Eye é fermo per manutenzione” brontolò Kendall.
“Oh, già! -si ricordò il presentatore- Dato che oggi il London Eye é fermo per manutenzione, i concorrenti dovranno arrampicarsi sulla struttura per completare la prima sfida”.
“Cosa? Ma é una follia” protestò Krabs.
“No, sono 135 metri” precisò Lisa.
“Basterà che vi fermiate a metà, quindi saranno solo 67 metri e mezzo” precisò Don.
“Incoraggiante” commentò sarcasticamente Lisa.
PLANKTON: Riflettendoci bene, quel tuo “vincisubitoinator” non era una cattiva idea.
DOOFENSHMIRTZ: Tanto la mia nemesi lo avrebbe distrutto prima di poterlo usare. A proposito, chissà se Perry l'ornitorinco mi sta guardando in questo momento.
 
“Beh, forza e coraggio” disse Kick, iniziando l'arrampicata.
“Qui servono muscoli, non cervello” disse Bart alla sorella, mentre si accodava all'aspirante stuntman.
“Sta a vedere, sbruffone” replicò Kendall, mentre si univa a loro. “Ehm, Pacifica...io non ho le mani e così....” disse Tiara. “Risparmiami la solfa” brontolò Pacifica, arrampicandosi da sola.
Jorgen invece non disse nulla, limitandosi ad iniziare l'arrampicata.
MONOGRAM: So che non ce l'avrei mai fatta a scalare il London Eye, ma apprezzerei se Jorgen avesse chiesto la mia opinione. Quel tipo se ne frega degli altri solo perché é un capo. (pausa) Che strano: tutto questo mi suona familiare.
STAR: Avrei voluto arrampicarmi anch'io. Ma abbiamo pensato che uno dei 2 risparmiasse le forze per la sfida successiva.
PACIFCA: E dire che avevo appena fatto una manicure da 5000 $.
BART: Non mi allettava l'idea di arrampicarmi, ma il tracollo psicologico di Louise non mi ha lasciato scelta.
In quella, anche Mrs. Chiapposky, Doofenshmirtz e Krabs, iniziarono la scalata, mentre Ferb si mise invece a frugare in una pila di attrezzi che stava li vicino.
Spongebob intanto estrasse dai pantaloni una confezione di bolle di sapone e ne fabbricò una abbastanza grande da contenerlo, in cui entrò per poi salire verso l'alto.
“Perdonatemi se non mi affanno come fate voi” disse Bill, che fluttuando in aria raggiunse la meta e ridiscese in pochi secondi, per poi correre via insieme a Mal.
“Li ci sono delle barche preparate apposta per voi” avvertì Don, indicando dei pedalò biposto a forma di cigno ormeggiati ad un vicino attracco.
Bill e Mal salirono a bordo del pedalò, ma subito dopo notarono un collare con una scatola nera intorno al collo del cigno.
“E questa che roba é?” chiese infastidito Mal.
“Oh, già. Quella é una piccola bomba che esploderà se non raggiungerete la meta entro 15 minuti esatti” spiegò Don.
“Quindi, se la bomba esplode, dobbiamo farci il percorso restante a nuoto” disse Bill.
“Esattamente” confermò Don alzando il pollice destro.

Mentre i malvagi salpavano, la bolla di Spongebob era già a metà strada e fu a quel punto che la spugna s'imbatté in Mr. Krabs, che gli domandò “Ehi Spongebob, aiuteresti il tuo vecchio capo?”.
“E io no? Una ragazza va sempre aiutata” intervenne Kendall, pochi metri più sotto.
“Anche io avrei bisogno d'aiuto” precisò Pacifica.
“E io sono l'unico lasciato indietro?” protestò Bart.
Allora Spongebob, sempre accondiscendete alle richieste altrui, riutilizzò la sua confezione di bolle per crearne una più grossa, che inglobò tutti i concorrenti vicino a lui.
L'intera scena non sfuggì a Kick, a sua madre e a Jorgen, che disse “Ehi, ma quelli stanno formando un'alleanza globale”.
“E allora facciamolo anche noi” suggerì Kick, che gli chiese “Com'é la tua mira?”.
“Molto precisa” rispose Jorgen, intuendo le intenzioni di Kick.
In basso, anche Bob Belcher aveva visto tutto e chiese “Spongebob, ma che stai facendo?”.
“Do una mano agli altri” rispose la spugna.
“Oh, no!” gemette Bob, dandosi una sonora pacca sulla fronte. “Vorrà dire che vi dobbiamo un favore” disse Stan.
BOB: Spongebob é un bravo dipendente ed una brava persona, ma é anche troppo buono.

Intanto, Ferb aveva finito di assemblare una specie di fucile a rampino e dopo aver preso la mira, il giovane Fletcher sparò una corda che si fissò a metà della ruota panoramica londinese.
A quel punto, a Ferb non restò altro da fare che prendere la bombola di una fiamma ossidrica ed usarla come propellente per raggiungere il punto fissato; ma non si rese conto che Plankton aveva visto tutto e si era aggrappato alla sua cintura.
Una volta giunto sul London Eye, Ferb vide un segnale luminoso in lontananza, su cui capeggiava il logo RR (Ridonculous Race) e fu a quel punto che Plankton mollò la presa e urlò “Andiamo, Doofenshmirtz. So dove si terrà la prossima sfida”.
“Adesso me lo dice” brontolò Doofenshmirtz, che dovette scivolare giù dal punto faticosamente raggiunto arrampicandosi e che, a causa dell'attrito, si bruciò i palmi delle mani.
Contemporaneamente a questi fatti, la bolla di Spongebob era a pochi metri di distanza da Ferb, quando Jorgen lanciò Kick su di essa e sfruttandone l'elasticità, il ragazzino balzò in alto e vide il logo luminoso, per poi scendere senza problemi usando la corda di Ferb. 
E una volta ricevute le indicazioni, spericolati capi e super-mamme corsero verso i pedalò.
“Ehi, laggiù c'é un bel po' di movimento” notò Bart.
Studiando la posizione del segnale, Kendall disse “Se non mi sbaglio, quella luce proviene da una delle torri del Tower Bridge, il celebre ponte mobile spesso confuso con il London Bridge”.
“Allora é là che andremo” stabilì Pacifica.
Mentre la gigantesca bolla scendeva verso terra, Don disse “I nostri concorrenti hanno scoperto dove si terrà la prossima sfida e dovranno arrivare sul posto navigando sul Tamigi. Ma cosa riserverà loro il celebre fiume inglese? Per scoprirlo restate con noi, qui a Missione: Cosmo Ridicola”.

“Siamo sempre qui, a Missione: Cosmo Ridicola. I concorrenti, dopo aver capito dove si terrà la prossima sfida, navigheranno sul Tamigi per raggiungere la meta. Ma dovranno fare in fretta, perché al 15° minuto di navigazione, la loro barca esploderà” ricapitolò Don al pubblico a casa.
Dopo essere saliti sui pedalò, i concorrenti salparono quasi contemporaneamente, ma subito i capi passarono in testa.
JORGEN: Con le mie capacità atletiche, sarà un giochetto arrivare in tempo.
“Forza! Pedaliamo più in fretta, o ci supereranno” esortò Pacifica, che notò che la sua compagna non stava facendo nulla.
“Che c'é? Pedalare é faticoso” si giustificò Tiara.

Il pedalò dei monelli venne quasi travolto da un battello carico di turisti, che Louise si mise ad inseguire.
“Ma che stai facendo?” le chiese Bart.
“Guarda là: quel ragazzino sul battello ha le mie orecchie” spiegò Louise, indicando un ragazzino che indossava la sua cuffia.
“E allora? Noi dobbiamo raggiungere il Tower Bridge in 15 minuti” le ricordò Bart.
“Anche noi stiamo andando in quella direzione: se ci seguite, farete più in fretta” li avvertì un membro dell'equipaggio.
“Rivolete questa?” chiese il ragazzino indicando la cuffia.
“Si, ma daccela pure quando saremo a destinazione” gli rispose Bart, che aveva notato la foga di Louise nel pedalare.
Al che, la piccola Belcher gli disse “Bart, sei un vero bast...”.

Anche i cattivi stavano cercando di guadagnare terreno, ma vennero presto raggiunti dai richiestissimi e dalle prime della classe.
“Coraggio. Dobbiamo arrivare primi” esortò Plankton, alzandosi in piedi.
“Oh, ma che carino. Con quell'unico occhio, sembri proprio un piccolo pirata” esclamò Mabel intenerita.
“Come osi, piccola impertinente. Stai parlando con i concorrenti più terribili in gara” sbraitò Plankton.
“Veramente i malvagi sono un bel po' avanti” precisò acidamente Kendall.
DOOFENSHMIRTZ: Ho come l'impressione che gli altri concorrenti non ci rispettino né come squadra, né come cattivi.
PLANKTON: (sarcastico) Tu dici?
 
Gli avari stavano pedalando alla massima velocità, quando cominciarono ad avere il fiatone.
Fu a quel punto che i cuochi li superarono e Krabs chiese “Ehi Spongebob, non potreste trainarci per un po'?”.
La spugna stava per rispondergli di si, ma Bob lo bloccò scuotendo la testa.
“Andiamo. Possiamo formare un'alleanza” propose Krabs.
“La cosa non mi convince” ammise Bob.
“Perché? Non ho forse la faccia di una persona affidabile?” domandò risentito Krabs, subito prima che un NO a lettere cubitali gli apparisse sulla faccia.
“Ehi, bell'effetto speciale” ammise Stan.
“Guardi che non abbiamo fatto niente” precisò un cameraman.
I cuochi non dissero nulla, limitandosi ad aumentare la velocità del loro pedalò.

Pedalando alla massima velocità, gli spericolati riuscirono a superare molte altre squadre, ma quando sorpassarono le prime della classe, la ruota a pale della loro imbarcazione sollevò numerosi schizzi, che inzupparono Lisa e Kendall da capo a piedi.
Quest'ultima sbraitò “Clanrece, lo hai fatto apposta”.
Kick si voltò per risponderle ma si ammutolì, perché Kendall stava scrollando la testa, facendo così volteggiare i suoi lunghi capelli biondi, col risultato di apparire bellissima.
“Kick, ma che ti prende?” gli chiese Star.
“Niente” rispose lui, ancora imbambolato.

Ormai ultimi, i cattivi deviarono improvvisamente il loro percorso.
“Ehi, che stai facendo?” chiese Plankton al suo compagno.
“Prendo una scorciatoia” rispose Doofenshmirtz, mentre il pedalò entrava in uno scolo fognario.
“Ma sei sicuro di quel che fai?” domandò Plankton.
“Fidati del mio istinto” lo rassicurò lo scienziato.
E subito si udì il suono di numerosi sciacquoni, a cui seguì l'urlo disgustato dei 2 concorrenti.

La nebbia si stava diradando, quando i malvagi raggiunsero il punto d'attracco nei pressi del Tower Bridge.
Fluttuando, Bill raggiunse il Don-Box, ma a causa della sua intangibilità non riuscì a premere il pulsante; e proprio in quel momento, sopraggiunse il pedalò dei capi, da cui Jorgen (dopo aver afferrato Monogram) spiccò un balzo che lo fece finire proprio davanti al Don-Box.
Dopo aver preso la dritta, Jorgen lesse “Uno fa e l'altro guarda: tenendo un libro in equilibrio sulla testa, un concorrente deve attraversare il Tower Bridge e una volta finito, raggiungete di corsa Buckingham Palace”.
“Proprio così! -spiegò Don- Visto che l'Inghilterra é famosa per l'educazione, i nostri concorrenti dovranno attraversare il London Bridge cimentandosi nel celebre esercizio per il portamento. Inutile dire che se i concorrenti faranno cadere il libro o lo toccheranno con le mani, dovranno ricominciare daccapo. E la cosa sarebbe davvero spiacevole, visto che il Tower Bridge é lungo 242 metri”.
In quel preciso istante, i pedalò degli altri concorrenti raggiunsero la meta, mentre il pedalò dei cattivi sbucò fuori da un condotto fognario.
“Te l'avevo detto che era una scorciatoia” ripeté Doofenshmirtz a Plankton, che non ebbe il tempo di rispondergli, in quanto la bomba sul pedalò si mise a ticchettare, per poi esplodere.
DOOFENSHMIRTZ: Io...
PLANKTON (alzando un braccio) No comment!
Osservando la scena, Don commentò “Uh, i cattivi hanno fatto un bel botto. Chi altro lo farà?”.
E neanche a farlo apposta, in quel momento anche il pedalò delle ricche ereditiere esplose, costringendo Tiara e Pacifica a completare il percorso nuotando.
TIARA: Non sono ma stata umiliata in questo modo.
PACIFICA: Se qualcuno avesse pedalato con più impegno, non sarebbe successo nulla.
TIARA: Hai ragione. Ma visto che sono buona, ti perdono.
PACIFICA: Aaaaargh!
DOOFENSHMIRTZ: Almeno non siamo stati i soli a saltare in aria.
PLANKTON: (fingendo entusiasmo) Urrah!
Mentre Mal e Jorgen iniziavano la sfida, arrivarono tutti gli altri concorrenti, che presero la dritta dal Don-Box.
“Io non faccio cose da femminuccia” protestò Bart dopo aver letto la dritta.
“Ma tu sei il più adatto, perché con la forma piatta della tua testa, ti sarà più facile portare il libro” disse Louise.
“Mi sa che hai ragione” ammise Bart.
“Tiara, visto che finora ho fatto tutto io, questa sfida la sosterrai tu e non voglio sentire scuse” ordinò Pacifica alla sua compagna, che annuì in silenzio.
Doofenshmirtz invece passò un libro a Plankton, ma vedendolo schiacciato dal peso eccessivo disse “Sarà meglio che questa sfida la affronti io”.
“Quando vivevo ancora a Mewni, mamma ha provato a farmi fare di queste cose, quindi sarà meglio che faccia io” si offrì Star, che però fece subito cadere il libro per terra.
“Ehi, attenti con quei libri. Sono molto preziosi” avvertì Don.
“Ma sono una tua biografia” obbiettò Lisa.
“E io che ho detto? Sono libri preziosi” ripeté Don.
E così, Bart, Star, Tiara, Ferb, Spongebob, Kendall, Krabs, Doofenshmirtz e Mrs Chiapposky si misero un libro sulla testa e dopo alcuni infruttuosi tentativi, si misero in marcia, mentre i loro partner li attendevano dall'altra parte del Tower Bridge.

Camminando con passo spedito, i concorrenti raggiunsero Jorgen e Mal, entrando così nel vivo della competizione.
Ma quando il gruppo arrivò a metà percorso, il terreno si mise a tremare sotto i loro piedi e il ponte si aprì in 2, per far passare una barca che attraversava il fiume.
E Mal, eseguendo un difficile esercizio ginnico, attraversò il ponte proprio mentre si apriva.
“Ma come...” domandò Doofenshmirtz.
MAL: Tra le altre cose, Bill mi ha fatto un piccolo intervento che mi consente di usare le capacità delle altre personalità di Mike, come ad esempio l'agilità di Svetlana.
BILL: É stato un piacere per me. La mente di Mike é stata una delle più interessanti che io abbia mai visitato.
E Jorgen, per non essere da meno, spiccò un gran salto e atterrò esattamente a fianco di Mal.
Ma quando il ponte era ormai alzato a metà, Kendall si mise sul bordo ed eseguì un leggiadro passo di danza, che la fece atterrare ben più in là degli altri 2 concorrenti.
Da lontano, i concorrenti in attesa videro tutta la scena e si lasciarono sfuggire un verso di stupore, mentre Kick si limitò a spalancare gli occhi ammaliato.
KICK: (estasiato) Sapevo che Kendall era aggraziata, ma quello che ha fatto é stato veramente...wow!
STAR: Lei ti piace.
KICK: (rinsavendo) Non é vero! É una persona insopportabile.
MABEL: (entrando nel confessionale) Si, ti piace.

Mantenendo il passo svelto, Kendall arrivò per prima alla fine del ponte, seguita a breve distanza da Mal e Jorgen, che arrivano quasi contemporaneamente. 
A quel punto, i 3 concorrenti lasciarono cadere i libri in una cesta appositamente preparata e insieme ai loro compagni, corsero a procurarsi un mezzo di trasporto per raggiungere Buckingham Palace.
E dimostrando capacità non inferiori a chi li aveva preceduti, anche Mrs. Chiapposky, Ferb, Krabs e Spongebob giunsero al punto d'arrivo.
Bart, Star e Doofenshmirtz invece ebbero parecchi problemi a camminare senza far cadere il libro e arrivano per ultimi.

Una volta lasciato il Tower Bridge, la nebbia era quasi del tutto sparita e i concorrenti riuscirono a fermare dei taxi, che li condussero a Buckingham Palace.
Il primo dei taxi ad arrivare fu quello dei malvagi, seguito a ruota da quello delle super-mamme.
Nel frattempo spericolati, monelli e cattivi erano ancora al Tower Bridge, ma Kick e Star riuscirono a fermare un calesse.
Non appena il veicolo partì, Kick domandò “Non si potrebbe andare più veloce?”.
“Mi spiace, ma questa é la mia velocità massima” rispose il cocchiere.
Allora Star scostò il cocchiere, afferrò le briglie e disse risoluta “Ci penso io”.
STAR: Quando ero ancora una neonata ho guidato la carrozza di famiglia e mio padre dovette correre parecchio per raggiungermi.
Mentre avveniva lo scambio di conducenti, i monelli s'imbarcarono clandestinamente sul calesse e fecero appena in tempo, perché Star diede un tal colpo con le briglie al cavallo che questi schizzò veloce come una macchina da corsa.
All'ultimo secondo, Doofenshmirtz (con Plankton in tasca) afferrò l'asse posteriore del calesse, ma non riuscì a salire a bordo e così si fece tutta la strada di corsa.

Nel frattempo, i malvagi scesero dal taxi e Mal lesse la nuova dritta, che diceva “Uno fa e l'altro guarda: chi non ha portato i libri sul Tower Bridge dovrà fare la guardia reale. E poi, entrambi i concorrenti dovranno prendere il tè”.
“Esatto! -spiegò Don- In questa sfida, i concorrenti dovranno mettersi sulla testa un colbacco pieno di polvere urticante e restare impassibili come le guardie reali per un tempo limite di 15 secondi. Dopo di che, le squadre riceveranno un pacchetto contente tutto l'occorrente per apparecchiare un tavolino da tè che si trova nel giardino reale e che verrà poi valutato da questo cameriere, che darà un voto da 1 a 10. E i punti che mancheranno per raggiungere il massimo, corrisponderanno ad altrettanti cucchiaini di sale che verrà messo in un tè, che i concorrenti dovranno poi bere. E finalmente, tutti verso la zona ristoro. Chi arriva ultimo é fuori”.

Per velocizzare i tempi della sfida, i concorrenti ebbero a disposizione 3 colbacchi.
“Visto che devo partecipare io, dovrai prestarmi il tuo corpo” disse Bill a Mal.
Jorgen stava per prendere il colbacco, ma venne fermato da Monogram, che gli ricordò “Sono io quello che deve gareggiare in questa sfida”.
In quel momento, arrivò a folle velocità il calesse degli spericolati, i quali balzarono giù dal veicolo prima che questi capotasse e lo stesso fecero i monelli, mentre i cattivi mollarono la presa, per poi rialzarsi e dare di stomaco.
“Visto che ci siete tutti, cominciate” ordinò Don.
SEQUENZA DI MONTAGGIO: Usando il corpo di Mal, Bill si mette il colbacco sulla testa, ma resiste solo 5 secondi.
Mrs Turner invece supera la prova e così fanno anche Lisa e Bob.
Pacifica invece resiste solo 7 secondi, così come Stan.
Plankton indossa il colbacco venendo sommerso dalla polvere e dopo 3 secondi corre via grattandosi.
Sorte non migliore tocca a Monogram, che cede al 6° secondo.
Mabel si trattiene e supera la prova.
Seppur esitante, Louise si toglie la cuffia e indossa il colbacco, resistendo fino alla fine.
Bill-Mal riprova e stavolta riesce a resistere.
Per via delle sue dimensioni, Plankton viene coperto con la polvere usando un cucchiaino da tè e stavolta riesce a vincere.
Kick supera la prova al primo tentativo, sebbene verso la fine fosse sul punto di cedere.
Anche Pacifica riesce a recuperare col 2° tentativo, così come Monogram e Stan.

Una volta superata la prova, i concorrenti presero dei pacchetti messi vicino al cancello di Buckingham Palace e corsero nel giardino, dove trovarono dei tavolini rotondi da apparecchiare.
Man mano che i concorrenti finivano, il cameriere valutava il loro operato e metteva nel tè di ciascuna squadra la quantità di sale che riteneva adeguata.
Le prime a finire furono le super-mamme, che avendo fatto un lavoro perfetto bevvero del tè normale e poterono correre subito alla zona ristoro.
Ma anche le ricche ereditiere realizzarono il massimo e presto poterono unirsi alla corsa per il primo posto.
PACIFICA: Mi sono sorbita per anni le fisse dei miei genitori su come si apparecchia una tavola, quindi sapevo già a memoria come dovevo fare.
Leggermente meno bene andò a richiestissimi (9/10) e cuochi (8/10), che però riuscirono a bere del tè non troppo salato e a unirsi al rush finale.
Usando contemporaneamente il corpo di Mal, i malvagi (8/10) bevvero il tè e si lanciarono verso la zona ristoro.
Il perfezionismo di Kendall richiese molto tempo per essere soddisfatto, ma le prime della classe ottennero un ottimo risultato (9/10) e presto raggiunsero gli altri concorrenti.
Capi, avari e spericolati invece realizzarono un pareggio (7/10), lasciando monelli e cattivi indietro.
I monelli infatti avevano ricevuto una valutazione bassa (5/10) e dovettero faticare molto per non sputare il tè salato, perdendo così del tempo prezioso.
BART: Credevo che lavorando in un ristornate, Louise sapesse come si apparecchia una tavola.
LOUISE: Purtroppo sono una pessima dipendete.
Ma furono i cattivi a realizzare il punteggio più basso (3/10) e dovettero bere il loro tè una seconda volta per superare la prova.

Don era in attesa presso la zona ristoro, quando vide i concorrenti arrivare di corsa.
Il primo scaglione comprendeva malvagi, richiestissimi, super-mamme e ricche ereditiere; e tutti loro erano determinati ad aggiudicarsi il primo posto.
Il testa a testa fra le 5 squadre fu lungo e serrato, ma alla fine...
“Le super-mamme arrivano prime e si aggiudicano la puntata odierna, seguite da malvagi e richiestissimi” annunciò Don, mentre le squadre in questione raggiungevano la zona ristoro.
Subito dopo di loro, vennero le ricche ereditiere e i cuochi, che si aggiudicarono il quarto e il quinto posto.
“Sesti” dichiarò Jorgen , mentre tagliava il traguardo.
Ma Don tossicchiò ed indicò qualcuno alle spalle di Jorgen, ovvero il maggiore Monogram, che era rimasto parecchio indietro.
“Ops” esclamò Jorgen,la cui svista permise a spericolati, prime della classe e avari di accaparrarsi il sesto, settimo ed ottavo posto.
JORGEN: OK! Forse nella foga del momento, ho dimenticato di avere un compagno di squadra.
Monogram aveva appena raggiunto la zona ristoro, quando in lontananza apparvero i monelli e i cattivi.
“A quanto vedo, monelli e cattivi stanno lottando per evitare di finire all'ultimo posto. Chissà chi perderà?” domandò Don, mentre la telecamera zoomava sui cattivi.
“Perché inquadrate noi?” domandò infuriato Plankton.
“I signori del male di Danville e Bikini Bottom non saranno battuti da 2 mocciosi” dichiarò deciso Doofenshmirtz, mentre aumentava il passo.
A pochi metri dalla zona ristoro, le 2 squadre spiccarono un balzo in avanti che fece raggiungere loro il traguardo e Don, dopo aver studiato la scena per alcuni secondi, dichiarò “I monelli arrivano decimi e i cattivi undicesimi”.
“Noooo!” urlò Plankton.
“Sventura a voi, squadra dei monelli” dichiarò Doofenshmirtz. “Calma, miei cari “signori del male”. Voi non avete perso” disse il presentatore in tono calmo.
“Cosa? E perché?” chiesero all'unisono tutti i concorrenti.
“I cattivi si sono classificati undicesimi, ma le squadre che partecipano a questa sfida sono 12” spiegò Don, mentre uno degli assistenti di scena posizionava un televisore alle sue spalle.
“É vero: dove sono finiti la stella marina e la noce di cocco?” domandò Star.
“Qui” le rispose Don accendendo il televisore, che mostrò Patrick intento a sbattere ripetutamente contro un muro grigio.
“Certo che questa nebbia é davvero solida” ammise lui.
E parlando attraverso un microfono, Don gli disse “Patrick, sono Don. Tu e il signor Cocco avete perso la puntata odierna del mio reality”.
“Ma perché? Questo é un reality?” domandò sorpreso Patrick.
“Certo che lo é” confermò Don.
E sospirando sollevato, Patrick disse “Oh, meno male. Avevo capito che questo era uno di quei programmi in cui i concorrenti devono gareggiare in coppia per vincere una sfida”.
“Io ci rinuncio” dichiarò Don, chiudendo la comunicazione.

Rivolgendosi direttamente al pubblico, Don disse “Beh, anche per oggi ci siamo divertiti. Ma al mondo esistono molte altre locations dove disputare le nostre sfide. Quale sarà la prossima? Per saperlo continuate a seguire Missione: Cosmo Ridicola”.
E a quel punto, la telecamera zoomò su Patrick, che continuava a sbattere ripetutamente contro il muro...e che continuò a farlo fino a quando il Big Ben suonò le due di notte.
“Vogliamo finirla con questo rumore?” chiese un londinese infuriato.

FINE
 

   
 
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