La vita è strana. Ho passato così tanto tempo a piangere, a cercare di farti capire quanto tenessi a te, ma inutilmente. Mi hanno insegnato a essere forte per poter andare avanti nel mio lavoro, mi hanno insegnato incantesimi e maledizioni, ma nessuno mi ha mai insegnato come conquistarti.
Nessuno potrà mai capire quanto ho sofferto quando mi ignoravi, quando facevi finta di non capire, di non comprendere i miei sentimenti. Forse le lacrime non si addicono a una combattente come me, ma non mi preoccupo, le lacrime non fanno rumore, non macchiano, nessuno si accorgerà di loro, nessuno le vedrà.
Ci sono volute le loro morti perché mi accogliessi tra le tue braccia, nella tua vita. Ci sono volute le loro perdite perché mi accettassi, perché mi sposassi, perché mi donassi la gioia di diventare moglie e madre.
E va bene così, perché la felicità la si può apprezzare ancor meglio dopo il dolore, e nessuno scoprirà mai quanto abbia pianto prima di averti, prima di giungere a questa gioia.
Il resto, ciò che verrà, lo accoglieremo insieme, io e te.


Note dell'autrice: Salve di nuovo! XD
Anche questa piccolissima flashfic partecipa a un'iniziativa, "Scrivimi", indetta dal gruppo Facebook Caffè e Calderotti ( https://www.facebook.com/groups/556282841944578/?ref=group_header ).
Pacchetto proposto da La Babi ( https://efpfanfic.net/viewuser.php?uid=987703 )
Prompt (obbligatorio): "Le lacrime non macchiano/non se ne accorgerà nessuno/che ho pianto come un cane per averti" tratto dalla canzone di Levante "Le lacrime non macchiano";
Pg: a scelta;
Genere: introspettivo.
Spero di non essere andata fuori traccia e di aver reso almeno un minimo il dolore della povera Tonks per tutto il tempo in cui Remus ha fatto bellamente finta di ignorarla, cercando di proteggerla quando lei voleva solo essere amata.

Alla prossima!
Lina Lee