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Autore: ShessomaruJunior    21/07/2020    0 recensioni
In questo universo esistono grandi imperi e ogni impero ha Guerriere Sailor potenti, ora anche la terra di Neo Quen Serenity ha scoperto ciò! [Crossover con termini dalla serie "Cronache del ghiaccio e del fuoco" e della fiction "Il trono di spade"]
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Usagi/Bunny
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la fine
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Sailor Prologo:

Era una bella giornata a Cristal City e la ex regina Neo Queen Serenity osservava dal un corridoio sopraelevato, assieme alle sue amiche e la sua famiglia, la nuova sala del trono del pianeta terra°.
Le grandi vetrate erano state murate ma la luminosità non ne aveva risentito grazie ad un grande lucernario a forma di cupola che raccoglieva i raggi del sole ampliandoli e illuminando ogni angolo della sala, alle pareti al posto dei delicati tendaggi erano stati appesi grandi arazzi che raffiguravano scene di battaglie tra vari tipi di creature umanoidi il cui aspetto rimandava a rettili, pesci, anfibi e vari tipi d'insetto.
I Troni della regina, del re e della principessa erano stati distrutti e accumulati in in angolo a prendere polvere e al loro posto c'era una mostruosità asimmetrica composta da bordi taglienti, estremità acuminate, metallo contorto e irto di punte e lame affilate.
Alla base del trono vi erano sedute su due sedie in legno due figure diverse:
quello alla destra del trono ospitava una creatura il cui aspetto ricordava quello di un gufo, anche se gli occhi il naso e la bocca erano umane, dal corpo bianco, occhi marroni, le ali terminavano con mani umane che tenevano ben stretto un grosso libro racchiuso in una copertina di legno su cui vi era dipinta un martello e un libro blu su sfondo nero, come abito egli indossava una lunga tunica verde con una cravatta blu, i piedi erano chiusi dentro scarpe di cuoio a righe blu e nere.
L'altra figura era uno scorpione umanoide dotato di braccia e gambe umane sebbene al posto delle mani vi erano due chele, chiuso dentro esoscheletro rosso sangue segnato da ferite e cicatrici, una lunga coda con un pungiglione era adagiata per terra anche se di tanto in tanto aveva degli scatti, a differenza del compagno egli indossava una semplice camicia nera e bianca con al centro uno scudo rotondo blu con su dipinte due spade rosse e alla vita una cintura di corda a cui era fissata una grande spada, egli aveva una testa umana senza capelli ed egli aveva solo una bocca umana e sopra di essa otto piccoli paia di occhi posti a semicerchio e fu proprio quest'ultimo a parlare rivolto al suo amico:

“Ehi Barni – Sama^ ma devo stare anch'io qui?”
“Certo che si perché?”
“Perché quello che ha studiato leggi, codici e cavilli legali per fare il Daimyo* sei tu mentre io ho passato il mio tempo ad allenarmi a combattere con spada, ascia, mazza e il corpo! Inoltre chi se non tu sai leggere numerosi alfabeti e parlare moltissime lingue? Io so parlare nell'Etomi Standard, leggere e scrivere solo nei caratteri dell'alfabeto Etomi!”
“Vero Achille – chan°° ma ricordati che siamo stati entrambi scelti personalmente dalla Hime^^ per governare questi barbari** mentre gli “stati generali” decidono cosa è meglio fare con questo posto e i suoi abitanti …  e poi sbaglio o quello che è precipitato su questo pianeta e ha riempito di botte tutti quanti i loro difensori facendo cosi finire la loro regina col sedere per terra sei tu?”
“Beh si è vero ma io credevo di essere nell'impero e che stava covando una ribellione e cosi ho agito! Non pensavo di far scattare il diritto di conquista.”
“Beh il diritto di conquista è valido e comunque amico mio presto sua maestà deciderà chi sarà il Daimyo che prenderà il posto di noi co – Daimyo e cosi io potrò tornare ai miei studi di legge e tu ai tuoi allenamenti!”
“Bene allora visto che ieri l'hai annunciato tu oggi lo faccio io e lo farò secondo la tradizione degli Scorpioni-di …. Guardie! Guardie!”

Dal portone principale fecero capolino due iguane umanoidi che indossavano armature a piastre ed erano armati di due alabarde che attesero ordini assicurandosi di tenere il portone chiuso.

“La corte è aperta! Fate entrare i firmatari!”

a quelle parole i due soldati abbassarono il capo e aprirono il portone facendo entrare una figura che aveva la testa, il busto e le mani da donna mentre il resto del corpo era quello di ragno con tanto di otto zampe che reggeva un grosso rotolo e che precedeva una piccola folla di creare dall'aspetto vario, quindi schiaritasi la gola essa fece:

“La corte di giustizia è ora aperta! Ora io Aracnia segretaria del Co – Daimyo Francesco Barni della città Aviaria di Pergine e del Co – Daimyo Achille Pelide della città Aviaria di Pergine città del pianeta Ghis e attuali reggitori del trono del pianeta terra
Ora io leggerò il nome del firmatario ed esso esporrà il suo caso ai rappresentati della Hime Turandot Targaryen Regina dei Pisces, guida degli Aviari, generatrice degli insectiani, maestra degli Andali, presidentessa dei Rhoynar e imperatrice dell'Impero Acheo!
Possa essa vivere a lungo e la sua tela essere sempre piena di prede!”

Quindi essa iniziò a srotolare il rotolo leggendo un nome a cui rispondeva una creatura che avanzava s'inginocchiava al trono si presentava quindi esponeva il suo caso e ascoltava ciò che i due decidevano e andava via.
I casi esposti erano vari come le creature si andava da problemi di uso dei terreni tra due vespe, a problemi legati ai soldi dell'impero che in momenti diversi e per motivi diversi un giovane rospo, una grossa Cernia umanoide dotata di braccia e gambe, un anziano granchio avevano cercato di usare per pagare scoprendo che esso non era accettato dagli abitanti locali (e regolarmente i due signori condannavano chi aveva rifiutato ad essere frustato a sangue con Achille che eseguiva la condanna) o due scarabei che credevano di aver acquistato il diritto di sfruttamento minerario dello stesso lotto di terra salvo non riuscire più a trovarlo e Barni fattosi portare le mappa catastali del territorio aveva scoperto che essi avevano acquistato i diritti su due terreni differenti ma a causa di problemi di lettura il sistema di navigazione aveva portato le due navette quasi a scontrarsi.

“Uffa qui non si finisce più! Almeno ci fosse stato qualcuno da processare e mandare ad Bestias o alla forca!”
“Calmati Achille … Aracnia quanti altri Achei abbiamo da sentire?”
“Mio lord solo una firmataria e un gruppo!”
“Bene sentito Achille? Abbiamo finito …. lo so che sono tre ore che sentiamo lamentele ma i capi siamo noi e dobbiamo decidere!”
“Si almeno gli indigeni si rendessero utili … sai ho provato a prepararli come soldati ma non ho avuto volontari e cosi ho dovuto ricorrere alla coscrizione estrattiva obbligatoria, caso unico nell'impero Acheo visto che in genere basta che il capo chiami e tutti arrivano armati di tutto punto e bisogna solo scegliere una figura per famiglia, e dei cento chiamati nessuno ha soddisfatto le mie più basse aspettative!
Insomma dico loro di andare in giro a pattugliare armati ed essi lo fanno ma senza armi, li schiero per prepararli a uccidere e tutti vomitano a vedere un po' di sangue, dico loro di pestare ladri ed essi non lo fanno … ma è mai possibile che esista un popolo senza desiderio della gloria ottenuta su un campo di battaglia?”
“Forse perché non esiste un popolo come il tuo! Dove tutto, dalla poesia all'arte e perfino alle case  ruotava intorno ad un'unica cosa … la guerra! Ricordo che a scuola quando dovevano comporre poesie tu cantavi di eroi e di battaglia o quando si doveva costruire qualcosa tu qualunque cose ti fosse dato creavi armi!”
“Sono l'ultimo maschio rimasto di quel popolo quando morirò o quando una delle quattro femmine rimaste sparirà non ci sarà più niente di noi se non le canzoni e le gesta! Maledetto Maegor Targaryen possa tu affogare negli abissi della non morte con tutta la tua progenie!”
“Beh è facile visto che prima al torneo di Ashford tu per fare giustizia hai ucciso suo figlio Aenar chiarafiama e poi alla sfida di Camelot per la corona ti sei battuto con lui uccidendolo dopo uno scontro durissimo che ti ha lasciato quelle ferite beh Aracnia fai entrare chi di dovere!”

Quindi fu letto un nome ed entrò una grossa falena umanoide avvolta in abiti di seta adornata di perle.

“Miei signori sono Madam Butterfly amministratrice del bordello Mille Paradisi”
“Non lo conosco … Barni ricordi se è tutto in regola?”
“Certo! Tutto è in regola dai permessi ai contratti di lavoro e lo so per certo perché è tutto roba mia!”
“Si miei lord ...”
“Non sono ne un lord ne un Ser .. Barni è il lord!”
“Ma eserciti il potere quindi secondo la legge dei titoli sotto sezione 15A coma 22B la gente deve mettere il titolo di Lord davanti al tuo nome!”
“UFFA e va bene … Madam ci scusi cosa stavi dicendo?”
“Che sono l'amministratrice dell'unico bordello presente sul pianeta e al mio servizio lavorano le sacerdotesse dell'isola del piacere di Meeren, le migliori visto che esse si sono diplomante a pieni voti alla Scuola d'amore dove solo coloro che servono le dee Venere, Afrodite e Isthar vanno … ebbene da quando siamo qui non abbiamo avuto un solo cliente visto che gli indigeni fanno di tutto per impedire ai clienti di sapere dov'è il centro e fanno petizioni atte a  proibire la mia libertà di esercitare l'attività quindi da due anni terresti i conti sono in rosso!”
“Beh cambia le sacerdotesse e fai presenti agli indigeni di questo pianeta che è un tuo diritto di poter lavorare!”
“Non è cosi semplice! Sai qui non amano i bordelli!”
“E allora Barni – sama? Neanchè a me piacciono ma non per questo pianto grane! Se c'è chi vuole andarci ci può andare e nessuno ha il diritto di opporsi! Beh ho capito ci penso io …. Tosca prova a fare un po' di pubblicità e se i nativi di questo pianeta faranno ancora storie manda qualcuno da me che mi occuperò di mozzare qualche testa, far fare il ballo della corda, scorticare, sbudellare, friggere nell'olio bollente, mettere alla tortura o defenestrare!”

Quindi lo scorpionide fece segno alla segretaria di proseguire ed essa iniziò a leggere i quattro nomi dei firmatari che furono Tosca, Aida, Amneris e Liù!
A sentire quei nomi egli scattò in piedi e messa la mano sulla sua spada la sguainò e fisso le quattro figure che si rivelarono essere esponenti femminili della sua  razza (visto i loro corpi snelli e dai tratti femminili) quindi parlò:

“Silenzio!”
“Ma noi …!”
“Silenzio ho detto! Non parlate! La mia risposta è no! NO! E POI NO!”
“Ma se non hanno detto nulla!”
“So benissimo cosa vogliono! E io dico no! Quando sono diventato Guerriero Sailor ho fatto un giuramento sul mio onore e nessuno potrà darmi dello spergiuro!”

Quindi egli piantò la spada per terra e inginocchiatosi davanti al trono iniziò a parlare:

“Udite le mie parole, siate testimoni del mio giuramento.
Cala la notte, e la mia guardia ha inizio.
Non si concluderà che alla mia morte.
Io non avrò marito, non possederò terra, non sarò madre di figli.
Non porterò corona e non vorrò gloria.
Io vivrò al mio posto, e al mio posto morirò.
Io sono la spada nelle tenebre.
Io sono la sentinella che veglia nella luce.
Io sono il fuoco che arde contro il freddo, la luce che porta l'alba, il corno che risveglia i dormienti, lo scudo che veglia sui domini degli Achei.
Io consacro la mia vita e il mio onore alle Guerriere Sailor.
Per questa notte e per tutte le notti a venire.”

quindi calò il silenzio finché Barni non parlò

“Lo so benissimo che dice il giuramento delle guerriere Sailor! Sono stato testimone, assieme a Turandot, quando Sailor Pui, la Sailor Comandante, assistita dalle sette sailor bianche ti ha unto con i sette oli sacri poi ha alzato la sua arma e l'ha poggiata sulle tue spalle recitando la formula e poi facendoti recitare il giuramento.
Dopo che ti aveva fatto vegliare nel tempio dei quattro elementi per sette notti e sette giorni, anche se tu segui la religione degli Scorpioni-di.
Solo che il giuramento è per le donne, tu sei il guerriero sailor e potresti non essere legato al giuramento … ragazza scusate esponete il vostro problema!”

Quindi una delle quattro si avvicinò ai due mostrando delle carte mentre un'altra parlava

“Sebbene ridare vita alla nostra razza sia il nostro scopo e per deporre le uova servono quattro femmine e un maschio, visto ciò cerchiamo di farli avere la delega per avere figli, questa volta siamo qui solo per chiedere il permesso di trasferirci qui in modo da poter aprire un locale di canto! Abbiamo qui i certificati penali e i permessi da parte dei Borgomastri, dei cavalieri con terra, dei piccoli lord, dei grandi lord e dei Daimyo dei vari pianeti da cui proveniamo e l'autorizzazione della sovrana!”
“Ehm che c'è scritto … Barni – sama tu sai leggere questi scarabocchi?”
“Sono scritti nell'alfabeto Arabesco, strano che non sai leggerlo visto che viene insegnato alle accademie!”
“Come ti ho già ricordato io parlo e leggo solo l'Etomi stand art! Non so leggere altro alfabeto e non parlo altra lingua! Comunque dimmi che c'è una qualche irregolarità nei documenti cosi non ne parliamo più!”
“Va beh però cosi facendo fai la figura del somaro e dell'ignorante!”
“Non intendo stare tutto il tempo seduto su uno dei troni ma combattere le minacce magiche!”
“Va beh … mi dispiace deluderti ma qui è tutto in regola, anche i permessi per riparare il karaoke e ….!”

Davanti agli occhi di tutti il trono brillo e su di esso apparve una farfalla umanoide bianca come la neve, avvolta in abiti di seta multicolore, occhi sfaccettati azzurri, due lunghe antenne, ali multicolori, un bel nasino e una bocca umana, tutti s'inchinarono e sentirono la sua voce.

“Nobili sudditi è stato deciso chi sarà colui che potrà sedere su questo trono come nostro rappresentante ed egli è …..”

continua ...

Note:

° pianeta terra = nel manga si fa intendere che Neo Queen Serenity sia solo una regnante e che esistono più monarchi sul pianeta mentre il cartone fa capire che c'è  un solo monarca, io ho preferito questa lettura.
^ Sama = è una particella onorifica che si aggiunge al termine del nome della persona di cui si ha rispetto.
*Daimyo = si tratta della carica feudale più importante tra il XII e il XIX in Giappone. Il termine vuol dire “grande nome”
°° chan = è una particella giapponese di rispetto che si può mettere o alla fine di nomi femminili o come forma di rispetto per una persona più giovane o come vezzeggiativo per una persona con cui si è in buoni rapporti.
^^ Hime = parola giapponese che vuol dire principessa.
** barbaro = parola di origine greca antica che era usata per indicare tutti quei popoli che non parlavano greco e vuol dire letteralmente “I Balbuzienti”.
   
 
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