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Autore: Ruthainak    22/07/2020    1 recensioni
[Dungeons and Dragons - gioco di ruolo]
Il mondo dove è ambientata la mia storia è interamente ispirato a D&D, ne sgue le regole e tutto insomma, tanne per alcune doverose eccezioni necessarie alla trama e frutto del mio genio, ad esempio un incantesimo che in D&D non c'è di mia esclusiva invenzione. importante è notare che questo non è nessuno dei mille e più mondi D&D già creati da altri ma una versione giapponese/giapponesizzante frutto esclusivo dela mia creatività (Ciò nonostante, dato che praticamente riprendo tutto da D&D, non è una storia originale). Qui abbiamo sei valorosi personaggi, in punto di morte dopo la battaglia decisiva per la salvezza del mondo. Nel prologo spiego come e perchè su Kirin si è dovuto combattere e si è arrivati a questo punto. I sei capitoli interni sono dedcati ognuno ad un personaggio esaminando a fondo gli eventi, i pensieri, i ricordi ed ogni altra cosa che lo riguardi durante il suo essere in punto di morte. Infine l'epilogo chiarisce com'è andato a finire tutto quanto una volta per tutte. Salvo seri o gravi imprevisti dovrei riuscire a fornire esattamente un capitolo a settimana, corretto intendo, in questo stesso giorno. P.S:: Io amo molto D&D.
Genere: Fantasy, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Note dell’autrice: So benissimo che l’incantesimo “Allucinazione mortale” uccide all’istante di paura se si falliscono i tiri salvezza sulla volontà e sulla tempra (so anche che i guerrieri sono molto scarsi nei tiri salvezza sulla volontà, salvo oggetti magici ad aiutarli, e molto valenti in quelli sulla tempra) ma qui voglio e devo assolutamente prendermi la licenza poetica di far durare questo tipo  mote almeno qualche minuto….ovvero abbastanza a lungo perché questo capitolo non finisca subito (Assolutamente per Itami voglio che muoia con quest’incantesimo!è un’idea che ho dall’inizio e,per brutta che qualcuno possa trovarla,non l’abbandonerò. Anche se a dirla tutta i mezzi drow hanno un po’ di resistenza magica ma vabbè….è un must che Itami fallisca ambedue i tiri salvezza e muoia!).
L’ultima licenza che mi prendo è quella di mettere alcune cose prima che Itami sia effettivamente moribondo (voglio fare così e concedetemelo…ma saranno poche le cose che metterò prima, davvero poche, sennò snaturerei il senso stesso del racconto) e devo purtroppo postare un capitolo non revisionato (Altrimenti sarei tentata di cancellarlo). Posto qui adesso come test….e vi prometto di revisionarlo per bene e correggerlo se mi direte sinceramente che non fa schifo. Per chiarire: “Allucinazione mortale” uccide di paura mostrando al soggetto il suo più grande terrore in assoluto (tiro salvezza sulla volontà per accorgersi che è un’illusione, se fallisce tiro salvezza sulla tempra quando toccati dall’illusione per non morire di paura ma anche se il tiro salvezza sulla tempra riesce si prendono comunque dei bei danni.). Sia chiaro: Non lo revisiono ora, quindi lo vedrete pieno di refusi ed errori vari?, perché mi conosco!Se ci provo finisce che lo cancello ritenendolo brutto INVECE voglio e devo avere il vostro oggettivo giudizio (per voi magari è bello!) Quindi giudicate la sostanza per piacere e non la forma!Quella si può poi correggere se mi dite che la sostanza è OK. Tenete anche conto che Sian è oberata di lavoro poverina quindi non gliel’ho girato, ma ho fatto da sola stavolta. Da ultimo tenete in conto che ho cambiato idea stanotte e, dopo una velocissima rilettura che non posso chiamare revisione quanto piuttosto una toccata e fuga che mi ha comunque permesso di scovare qualche errore, l’ho pubblicato qui e adesso mentre nel forum avevo scritto che volevo aspettare qualche giorno.
 
 
Io e Yuki siamo stati separati dagli altri nel corso della battaglia ma continuiamo a combattere con lo stesso vigore e lo stesso indomito coraggio che se fossimo ancora tutti insieme, a volte affiancati altre volte…quelle rare volte in cui i nemici ci circondano…combattiamo schiena contro schiena per coprirci l’uno con l’altra. Al solito sembra che Yuki danzi, tanto è agile e aggraziata, mente combatte. Non posso non ripensare a quando siamo giunti qua, sembra sia passato un secolo, anche se in realtà non è molto, la primissima cosa che feci fu di ringraziare Heironeus per essere giunti tutti in tempo prima che i sigilli cedessero del tutto…li abbiamo proprio visti esaurirsi completamente mentre ci preparavamo a combattere, preparativi che includevano gli incantesimi di Masayoshi...
Poi però, non troppo tempo dopo, qualcosa è cambiato drasticamente: abbiamo avvertito tutti distintamente che ogni incantesimo si dissolveva….per un po’, con sgomento, ci sembrò che anche tutto il nostro equipaggiamento avesse perso i suoi incanti ma….almeno per quello l’effetto si rivelò temporaneo….
In seguito siamo stati divisi ma almeno Yuki e io siamo ancora insieme. Strano che io mi soffermi a ripensare queste cose proprio ora ma ciò non mi accora: i ricordi non stanno interferendo con la mia concentrazione in battaglia. Nei momenti in cui siamo schiena contro schiena, riusciamo a percepirci distintamente pur attraverso le armature, ciò è importante per coordinare i movimenti. I capelli così corti di Yuki che percepisco sulla mia nuca mi fanno ripensare a quando li hanno tagliati a tutte quelle che erano reclutate…ciò per impedire che i nemici usassero i capelli per afferrarle e ucciderle…Yuki li aveva già corti, li teneva già così da anni proprio per questo motivo….questo era parte integrante del suo addestramento.
 
Giunti qui non ci aspettavamo che questi mostri, o almeno alcuni tra essi, sapessero usare la magia….del resto nessuno sapeva niente di loro: ogni memoria storica e scritta, semmai ve ne furono, che ne parlasse esaustivamente dev’essersi persa molto tempo fa. Non saprei dire di preciso né quanto è durato di preciso quel campo antimaga né quanto a lungo dopo abbiamo combattuto normalmente né quanto dopo hanno finito per dividerci e neanche dopo quanto tempo una fitta oscurità è calata nella zona dove io e Yuki stiamo combattendo. Sapevo benissimo che era di natura magica perché la mia visione crepuscolare, che mi deriva dal mio avere in parte sangue drow, non riusciva a penetrarla e mi sono ritrovato anche a pensar quante volte in passato mi aveva tratto d’impaccio. Io e Yuki abbiamo dovuto combattere nell’oscurità per un tempo che non dev’essere stato lungo ma è sembrato infinito in un certo qual senso, ricordo quando Yuki riusciva sì a combattere benissimo ma con un solo stocco….adesso è così valente con due di essi, uno incantato per essere veloce e l’altro per portare gelo ai nemici, che sembrano quasi prolungamenti naturali delle sue braccia.
 
A questo proposito, anche se non è certo la volta più importante in cui il mio potere mi è stato utilissimo, mi torna in mente quando tre ragazzini volevano, perché a detta loro non ero altro che un mostro, suonarmele di “santa ragione”, così dissero, venni inseguito ed era pieno giorno allora ma fui abbastanza svelto e furbo da rifugiarmi in una cantina non illuminata…presi com’erano dalla loro foga non sono stati lì a pensare e mi sono venuti subito dietro comunque. Poveri illusi!Anche se erano in tre contro uno, ormai era a mio vantaggio la situazione, anche se era prima che io iniziassi il mio addestramento da guerriero. Io ci vedevo e loro no, riuscii persino a farli combattere tra di loro.
 
Tutta la vita io ho dovuto combattere contro i pregiudizi altrui perché mi ritenevano simile ai drow, simile soprattutto a quel bastardo di mio padre che violentò mia madre ma come possono pensarlo davvero?A volte la gente è strana e assurda nei suoi pregiudizi. Di norma si aspetta che un figlio sia cresciuto prima di dirgli una cosa del genere e così avrebbe voluto fare mia madre ma purtroppo…io venni a sapere la verità perché certe persone presero a rinfacciarmelo…ancora e ancora e mia madre non ebbe cuore di negare, avrebbe voluto ma non ci riusciva….sarebbero comunque bastate le sue lacrime a smentire la sua bugia. L’assurdo, a proposito di pregiudizi, è che persino il modo in cui me ne difendo, questa maschera… questo incappucciarmi, può a sua volta generare pregiudizio. Merito del mio addestramento e la mia ferrea disciplina se né questi ricordi né i miei sentimenti hanno potuto, possono né potranno mai anche solo leggermente offuscare le mie capacità in battaglia.
 
L’incantesimo d’oscurità ora si è esaurito e combattiamo di nuovo normalmente. Le cose vanno avanti così per un po’, non saprei dire quanto, poi…la vedo venire verso di me, la mia peggiore paura in assoluto…la peggiore nemica che potrò mai avere, venuta a dare man forte a questi potatori d’apocalisse, come ha fatto…come ha potuto liberarsi dall’abisso in cui Corellon Larethian l’ha relegata per sempre? Non me ne capacito eppure è qui, innegabilmente davanti a me sul campo di battaglia, la regina demone dei ragni... Lolth. Sono addestrato a controllare la paura, quelle rare volte ormai che la provo, e a mantenere sempre il sangue freddo ma adesso…il mio più grande terrore è proprio qui di fronte a me…così vicina che i nostri respiri si sfiorano: venderò cara la pelle, anche se contro di lei non so forse benissimo di non avere alcuna possibilità?
 
Non urlo nonostante il terrore che mi pervade tutto….almeno questa soddisfazione non gliela darò prima di uccidermi1 Voglio ancora illudermi che la batterò….o almeno che la farò morire insieme a me, so che è assurdo pensare ciò, oh non per me stesso ma almeno per salvare Yuki. Inizio a combattere con lei eppure il terrore cresce…a dismisura sempre di più fino a che…Lolth mi tocca ed è allora che varie cose accadono all’unisono: il mio cuore inizia a cedere, in pratica sto avendo un infarto causato dal terrore avuto fin qui e anche se adesso diventassi la più calma delle persone ormai il danno è fatto e morirò comunque di attacco di cuore….
Posso sentire i battiti che rallentano mano a nano. Un’altra cosa che accade perfettamente all’unisono è  che sento, finalmente me ne rendo conto cioè ma chissà da quanto lo era già,il mio ciondolo, donatomi dal mio caro mentore nonché padre putativo affinché mi proteggesse da attacchi magici di tipo mentale, essersi attivato…lo scopo era proteggermi ma non è bastato per questo contemporaneamente capisco, anche se ahimè ormai troppo tardi, che Lolth non è davvero qui….che è solo un’illusione mentale per uccidermi. Nel momento in cui capisco che è un’illusione Lolth svanisce ma è ormai troppo tardi per salvarmi e al contempo mi rendo anche conto che Yuki è stata vittima della stessa malia solo che nel suo caso la sento mormorare che non era davvero un tarrasque quello. Anche lei non ha per niente gridato.
 
Sia il mio ciondolo sia l’anello, con lo stemma della sua nobile famiglia, indossato da Yuki avrebbero dovuto proteggerci da incantesimi di questo tipo….ne provo un ovvio gran rammarico che abbiano fallito, soprattutto ne soffro molto che debba morire lei e che non conosco la sorte degli altri, ma al contempo provo anche un grandissimo sollievo….sia perché chi ce li ha dati non avrà mai modo di conoscere questo fallimento e quindi non avrà motivo di sentirsi in colpa  sa perché ora posso vedere con i miei occhi l’essere che ci ha lanciato contro questa malia morire, mentre ancora ride di noi ed è circondato da strane fiamme, trafitto da vari colpi inferti da un guerriero che non conosco, uno dei moltissimi qui a combattere….di primissimo acchito sento come se io e Yuki fossimo stati vendicati però no….questa non è vendetta e non voglio ch lo sia!Questa è giustizia nonché una lotta per salvare Kirin ed ogni vita innocente in esso….anzi tutte le vite!Perché, come mi hanno insegnato i miei cari, in special modo Yuki e Kodai, c’è del buono in ogni persona, persino nel peggiore degli assassini può esserci una luce di bontà da tirare fuori che lo cambi….ma questo vale per le persone non per  mostri!
 
Con mio orrore vedo quel valente e coraggioso guerriero morire insieme al mostro che ha appena trafitto….lo vedo morire riportando le esatte ferite che egli ha inferto al nemico, chiaramente un effetto anche questo di un incantesimo e non mi è difficile dedurre che c’entrassero quelle strane fiamme. Mi dispiace per lui e prego per la sua anima mentre muore. Io e Yuki combatteremmo ancora, pur morenti, se il corpo reggesse…ma avere in corso un infarto ci toglie tutte le energie e ci fa afflosciare al suolo come sacchi di patate!Be’ no non proprio tutte le energie…quelle fisiche certamente ma quanto a quelle mentali no! Anzi paradossalmente le nostre menti sono più prestanti che n qualsiasi altro nostro momento passato proprio adesso che stiamo morendo ormai, forse proprio grazie al fatto di stare morendo? I corpi ormai deboli e decadenti non ci permettono granché ma, grazie agli dei per questo, riusciamo almeno a stringerci per mano e sussurrarci, non abbiamo voce per far più che sussurrare, quanto ci amiamo. Sento la maschera cadermi dal viso ma ormai non importa più: non ne avrò mai più bisogno. Erano in pochi comunque a sapere che sono un mezzodrow e adesso lo sapranno tutti….solo questo mi contraria un po’ specialmente sapendo che i più mi giudicheranno solo per la mia razza, senza conoscermi, nonostante io stia morendo anche per loro. Sì un po’ sono contrariato ma non ne provo tristezza o rancore…un tempo invece le avrei provate queste emozioni. Ora il mio unico vero dolore non è neanche per me stesso ma solo per i miei cari.
 
Flussi di ricordi, pensieri ed emozioni m’invadono in ordine sparso senza per questo farmi perdere il contatto con il presente. Come primissima cosa rivivo quella volta alla locanda. Lo rivivo come stesse accadendo adesso. Loro non possono sapere che con il mio fine udito li sento! Certo a voler essere del tutto giusto devo riconoscere con me stesso di non poterli del tutto biasimare visto come me ne vado in giro…non che io abbia molta scelta in effetti ma provo a mettermi nei loro panni: se io non fossi stato da sempre vittima di pregiudizi ma fossi un normalissimo essere umano che penserei di uno che fa di tutto per mascherarsi?Davvero riuscirei a non fare di questi discorsi?
 
Però apprezzo intimamente che Masayoshi e Nozomu prendano le mie parti e la cosa più importante è che appunto mettendomi nei loro panni….non ce l’ho con nessuno di loro. Finora mi sono tenuto così isolato, per i miei buoni motivi ma che possono saperne, che questa è, in un ceto senso, la prima vera interazione sociale, sebbene a loro insaputa , che ho con loro e benché non provi nei loro confronti alcun rancore, ci mancherebbe!, non posso neanche dire che la primissima impressione di sé, al di fuori dei combattimenti in cui ho visto il loro grande valore, non sia delle migliori. Ho sentito gente dire, in passato ma non ricordo esattamente quanto tempo fa, che servono sette buone impressioni per controbilanciare una prima impressione negativa, be’ certo neanche io ho dato loro una buona prima impressione così conciato ma nel mio caso: quale scelta migliore avevo? Naturalmente non do a vedere di aver sentito e subito dopo cena mi ritiro in camera mia.
 
Ora sto invece rivivendo quella volta a palazzo, durante le fasi di reclutamento, in sostanza tutti, con rarissime eccezioni, sono valutati da uomini del re, ce ne sono un bel po’ a tale scopo e, infatti, le procedure vanno svelte, solo dei rarissimi casi particolari vengono potati dinanzi al re in persona. Lo sa il cielo se io sono un caso particolare! Sospiro….sono venuto qua con il mio mentore, ci aspettavamo che avrei avuto bisogno di qualcuno che garantisse per me, ma il mio cuore sperava di no in realtà, rassegnato mentre mi dicono, o meglio mi è imposto, di togliermi la maschera, altra precauzione presa inutilmente a quanto pare, e il cappuccio…a loro dire le persone dal volto nascosto sono sospette e inoltre, certo sempre a loro dire ma non so se credergli o no in questo, c’è una legge del regno che espressamente vieta di celare il proprio volto. Già prima mi guardavano con sospetto ma quando mi svelo, è anche peggio.
 
Sono risoluti a escludermi ma le procedure impongano che tutti i casi in cui sono in forte dubbio o pensano concretamente di escludere siano portati dinanzi al re in persona per parlamentare. Ovviamente mi è fatto divieto assoluto di recare armi nella sala del trono e sto essendo scrupolosamente perquisito, forse anche con un eccesso di zelo.
La perquisizione non è durata poi troppo e ora eccomi, dopo aver percorso a passo marziale un corridoi con questa gente di “scorta” eufemisticamente parlando e il mio mentore accanto a me, dinanzi al re e ai suoi, consiglieri, uomini d’arme e altri cortigiani lì presenti. Non ho il dono di legger nel pensiero ma mi basta guardare le loro facce per capire, durante questi moment di silenzio attonito e imbarazzante che sento quasi calare su di me come una cappa, cosa gli passa per la testa.
Infatti poco dopo inizia il loro vociare ed è una specie di coro, fuori tempo, con frasi, non mi ci soffermo ad ascoltarle tutte con attenzione giacché sono tute di questo tenore quindi molte le sento senza neanche ascoltale davvero e mi scivolano via come gocce di pioggia, come: “Come osi venire qui mostro?” o “Tornatene tra la tua gente nel sottomondo” o anche “muori,cane” be’ almeno non passano ai fatti anche perché a questo punto il re leva un braccio per zittire tutti e, riconoscendo il mio padre putativo, dà a lui la parola, quasi come se io non contasi o non potessi parlare per me da solo, affinché si spieghi. Almeno è disposto ad ascoltare lui molto attentamente, dovrebbe ascoltare me in effetti ma non me la prendo…ci ho fatto il callo ormai ad essere malgiudicato, mentre pala in mio favore.
 
Si schiarisce la voce ed inizia a parlare: “Per quei pochi tra voi che non mi conoscono sappiate che io sono un chierico di Heironeus, diventato maestro d’armi e che ha al suo attivo l’aver addestrato quasi tutti i più valenti combattenti passati e presenti tra gli uomini del re. Vengo qui oggi al solo scopo, anche se in cuor nostro speravamo comunque non ce ne fosse bisogno, di garantire per lui”
A questo punto mi indica per poi proseguire dopo una breve pausa e noti che mentre parla guarda negli occhi ora l’uno ora l’altro dei suoi ascoltatori ma soprattutto il re, so che lui e il re si conoscono benissimo da anni. Prosegue dicendo:
 
“Voglio che sia ben chiaro a voi, vostra maestà, e tutti gli altri qui presenti fino a che punto io mi fidi, stimi e voglia bene a questo giovanotto, senza che per questo il mio affetto offuschi il mio giudizio su di lui in alcun modo. Credo in lui al punto che sono disposto a darvi in pegno la mia vita”.
Al suo dire questo vi sono mormorii tra la folla, io non vengo ancora interpellato e soprattutto dinanzi al re è bene tacere se non interpellati, ma lui alza una mano solennemente a zittirli tutti e infatti torna il silenzio. Poi prosegue:
 
“Sì vostra maestà e signori qui presenti!Mi fido di lui al punto che,sapendola una cosa impossibile, semmai egli dovesse uccidere o recar danno ad un innocente io,in primis, sarei pronto a risponderne pagando con la vita il suo crimine”
Questa volta non ci sono mormorii né qualcuno sembra intenzionato a interromperlo in alcun modo ma so perché ciò nonostante lui resta zitto per un po’…vuole dare alle sue parole il tempo di fare massimamente effetto su di loro prima di proseguire. Entrambi sappiamo che la sua vita non è a rischio perché conosciamo il mio cuore puro a differenza degli altri, a tal proposito non posso non pensare che se non ho mai dubitato né avuto mai paura di poter diventare malvagio un giorno… né avrò mai questa paura in gran parte lo devo a lui e a mia madre oltre che ovviamente a me stesso,ma mi sento commosso, davvero molto, al sentire quelle parole perché so che le intende sul serio…che morirebbe per me.
 
Poi lo sento raccontare di quando mi conobbe, lo sento spiegare che sebbene esistano degli incantesimi in grado di celare o camuffare la propria aura io di ceto non potevo avervi avuto accesso né mai l’avrò….lo sento dire in tono così accorato come non avesse percepito alcuna ombra di male in m ma anzi tanto bene, sebbene frammisto a del caos. Racconta poi di come mi ha conosciuto meglio, molto meglio, via via che i giorni, le settimane, i mesi e gli anni passavano durante il mo addestramento….racconta, io ascolto commosso e l’unico suono che esce da me è il mio respiro, di come ormai conosca a menadito ogni petalo della mia anima, anche grazie al fatto che mi sono sempre confidato proprio su tutto con lui e con mia madre….altri con cui farlo non ne avevo.
 
A questo punto il re e gli altri sono, credo, almeno un po’ ben disposti verso di me. Il re sì informa sulla mia prestanza come guerriero da coloro che prima mi hanno esaminato in tal senso, per assegnarmi conformemente a un gruppo certo. Sono molto valente come guerriero ma io per primo so di non essere tra i più valenti quindi resto sorpreso quando mi informa che sono assegnato ad uno dei gruppi con membri più valenti di me. Chiedo spiegazioni sul perché e questa e la risposta che ne ottengo:
 
“perché ancora non ci fidiamo di te” mentre lo ascolto resto deluso ovviamente e al contempo mi chiedo se stia parlando a nome di tutti o semplicemente usano il plurale maiestatis. Conoscendolo so che anche Chie è molto deluso da queste parole del re,specie dopo che ha parlato così a cuore aperto per me, ma i nostri visi non lo danno a vedere mentre seguitiamo ad ascoltare il re dire:
 
“Tu sarai camuffato con loro tutto il tempo per nascondere cosa sei o ti svelerai…in entrambi i casi diffideranno di te e staranno all’erta….abbastanza, confido, perché tu non possa ucciderne neanche uno a tradimento nel sonno e quanto alle ore di veglia….per questo sarai il più debole tra tutti!Non potresti sopraffane uno in singolar tenzone e ucciderlo neanche fosse l’ultimo rimasto”
 
A queste parole Chie risponde indignato:
 
“Vostra maestà! Anche Itami è seguace di Heironeus come me ed è un guerriero pieno di coraggio, onore e valore…di qualsiasi cosa vogliate ostinarvi a sospettarlo..anche delle cose più turpi, sospetti che non merita affatto, riconoscetegli almeno il suo onore! Non c’è onore nell’uccidere qualcuno nel sonno perciò l’accusa che avete testé mosso dovreste ritirarla!Noi siamo tutti uomini d’onore qui a prescindere da che sospetti possiate avere nonostante il mio aver garantito per lui….almeno gli dovete….”
 
Qui non intendeva interrompersi lui ma sono i dignitari di cote a interromperlo e uno in particolare con voce forte e chiara rimarca che io non sono un uomo! A questo punto faccio mio malgrado, io ne ho passate così tante... ho fatto il callo a tante cose…perché adesso non ci passo sopra restando zitto accidenti?,una cosa che non dovrei in presenza del re….parlare senza permesso!Dico:
 
“Io sono e mi sento uomo tanto quanto tutti voi altri!Certo ci sono differenze, come ad esempio il fatto che io sono diventato adulto a vent’anni mentre tutti gli altri della squadra divennero adulti già a quindici anni e quindi sembro più vecchio di loro pur non essendolo, e poso vedere al buio... sentire meglio... altre piccole cose, utili in battaglia per altro, ma mi sento dentro, io per primo odio il sangue drow che mi scorre nelle vene e se potessi me ne libererei, e dico nonostante tutti i pregiudizi e le angherie che ho dovuto e dovrò ancora subire….mi sento in cuor mo pienamente appartenente al consorzio umano!”
 
Almeno il re non se l’è presa per questa mia infrazione all’etichetta, forse inizia a comprendere davvero il mio stato d’animo e a fidarsi almeno un po’?Di certo è con voce più addolcita che si rivolge direttamente a me, ora sì che ho il permesso ufficiale di parlare, se davvero in cuor mio ho piena fede in Heironeus e seguo sempre i suoi dettami. Mi chiede se potrei giuralo sulla mia anima. Io non ho bisogno di pensare a cosa dire e così gli rispondo di getto:
 
“Sì e no vostra maestà, dipende!” Prima che lui o chiunque altro possa interrompermi, mi spiego meglio: “Se tale giuramento dovesse ricomprendere tutti gli anni della mia vita fin dalla nascita, allora non potrei mai farlo perché sarei uno spergiuro! Se invece è inteso che questo giuramento debba coprire solo gli ultimi anni, all’incirca partendo da un anno e mezzo dopo aver conosciuto Chie allora sì!Sarei e sono prontissimo a giurare non solo sulla mia vita ma sulla mia anima immortale”.
 
Noto facce sorprese e dubbiose ma nessuno mi interrompe così dopo una breve pausa e l’essermi schiarito la gola proseguo a dire:
 
“Il fatto è che all’inizio ero seguace di Heironeus senza una vera, profonda, fede…solo perché lo erano e lo sono tutti dalle mie parti. Quando ho cominciato sul serio a interrogarmi sui grandi quesiti della vita e su tante altre cose be’ devo confessare, anche ma non soltanto a causa di com’ero ingiustamente trattato” sento mugugnare alla parola ingiustamente ma non mi fermo: “Che la mia fede ha vacillato e forse con gli anni l’avrei anche potuta perdere del tutto, in fondo come ho appena ammesso, era una fede debole... non di quelle profonde e meditate, se non fosse stato per il mio maestro qui presente. Quanto al seguire tutti i dettami di Heironeus nella mia vita vale più o meno lo stesso discorso o quasi…nel senso che in passato ho fatto cose di cui non vado fiero, nulla di criminale ceto né di veramente gravi siatene certi, ma in fono chi non le ha mai fatte in tutta la sua vita? Da qualche anno però posso in tutta onestà dire di aver vissuto in modo puro. C’è qualcuno tra voi che può giurare di non aver avuto mai peccati?Io, che gli dei mi assistano, spero di mantenermi così come sono ora, puro, e confido di riuscirci…per il resto dei miei giorni. Che la mia vita debba finire con questa missione o durare quattrocento anni come altri della mia genia…io di certo voglio e vorrò continuare su questa strada”.
 
Il re è pensoso adesso e così resta per un bel po’ di tempo poi mi dice:
 
“E sia! Ma siccome ancora, spero comprenderai, non ci fidiamo di te non ti dispiacerà, se il tuo cuore è così puro come dici, sottoporti ad un incantesimo speciale prima della partenza” io lo guardo senza capire perché si è interrotto per un po’ senza spiegarmi, poi prosegue: “Quest’incantesimo…farà in modo che, se tutti gli altri cinque membri della tua squadra dovessero morire tutti quanti per tua colpa, come temiamo, o anche senza colpa, nel qual caso accadesse ci dispiace sinceramente, allora anche tu nel momento in cui l’ultimo morisse….esaleresti l’ultimo respiro! Naturalmente hai la nostra parola che tale incantesimo, non vogliamo tenerti a vita con questa minaccia sul capo ma è solo una precauzione per la missione, verrebbe disfatto al vostro ritorno sani a salvi….non che dobbiate tornare proprio tutti, sarebbe un miracolo tornaste tutti vivi pensiamo, ma farà fede la testimonianza dei tuoi compagni su come ti sarai comportato in più per allora avremo avuto tutto il tempo ed il modo di indagare su di te fin nei minimi dettagli di ciò che ci sarà dato scoprire,siine certo, dalla tua nascita fino ad ora. Accetti questa condizione….? O così o niente missione per te…ci abbiamo pensato solo ora ma in fede nostra, infatti, non vorremmo dover ricorrere a tale incantesimo!Potresti moire per esso senza colpa alcuna….”.
 
Chie è indignato ma io gli rispondo che per me va bene, anzi benissimo così, che capisco molto bene il re e tutti gli altri, il loro punto di vista e perché debbano trattami ingiustamente così e soprattutto che ormai ho fato il callo a certe cose. Poi rivolto al re dico che accetto la sua condizione di buon grado ma che ho una piccolissima ed innocente richiesta in cambio
 
“Di che si tratta ragazzo?” mi chiede forse è solo la mia immaginazione o davvero c’è un ombra ancora di sospetto nella domanda? Cos’altro può temere dato che mi sottoporrò di buon grado a questo suo incantesimo di sicurezza?
 
Io gli rispondo che se dopo tutte le indagini e testimonianze su di me, se dopo aver scandagliato tutto il possibile e sentito le testimonianze dei miei compagni su di me al ritorno sul mio agire palese, nel mentre penso a quanto vorrei farmeli amici ma a come invece sarò mio malgrado costretto a restare solo perché se tentasi di avvicinarli e poi scoprissero….il mio cuore frattanto potrebbe affezionarsi al punto da non reggere la loro reazione dopo?O peggio ancora: potrei compromettere la missione se osassi cercare di farmeli amici e scoprissero tutto?Potremmo non riuscire più a combatter bene in gruppo?Ciò mi accora più che la mia stessa sofferenza…dovrò stare sulle mie, se dopo tutto quanto dovesse cambiare idea su di me….allora io vorrò, e mi aspetto che m ne dia parola qui e adesso che lo farà, le sue scuse pubblicamente davanti ad una folla riunita come quando fa i suoi discorsi pubblici.
 
Il re non solo accetta di buon grado ma aggiunge queste parole:
 
“sappiamo che potresti morire quindi ti do la mia parola di re che in questa vita o in una prossima reincarnazione se avremo avuto torto ci scuseremo pubblicamente con te davanti ad una folla. Sì sappiamo che in genere i reincarnati non ricordano ma pregheremo con il più ardente fervore, sempre se è vero che ci reincarniamo e non si finisce tutti nel nulla, di ricordare almeno questo, te lo dobbiamo se abbiamo torto,e soprattutto di ritrovarti in quell’altra vita e riconoscerti se e quando ciò avverrà….per poterci alfine scusare davanti ad una folla!Sappi anche che la parola di un re non va indietro!Ciò è stato detto e sarà mantenuto!”
 
A quel punto vengo sottoposo all’incantesimo, sono informato che non è possibile eseguirlo senza il consenso effettivo i chi ne è vittima ecco il perché della richiesta…. Mentre mi stavo proprio chiedendo perché non farmelo di nascosto, poi vengo condotto ad incontrare gli altri miei compagni in una sala apposita, durante il tragitto in corridoio mi camuffo nuovamente mentre do il mio saluto di commiato a Chie troppo vecchio ormai per il fronte, e solo allora mi vengono ridate le armi, ci presentiamo e partiamo per la missione.
 
Ora rivivo un altro ricordo come fosse adesso e quindi anche come se non conoscessi che accadrà poi…cioè quando Yuki, unica tra tutti fino ad un certo punto poi anche altri lo hanno fatto grazie al cielo, nonostante tutto il mio starmene volutamente in disparte ha iniziato ad essermi cara. Rivivo come mi veniva sempre vicino, come saggiamente parlava ed operava affinché mi aprissi con lei. Sto rivivendo vari momenti di quella nostra prima preziosa amicizia, la mia prima vera amica…all’inizio era solo questo, niente di più, chi avrebbe mai potuto immaginarlo ci sarebbe stato dell’alto? Tutti i momenti più salienti in un turbinio i ricordi, pensieri ed emozioni ma ce n’è uno in particolare su cui la mia mente e il mio cuore si soffermano ora…un episodio che forse per chiunque altro sarebbe insignificante ma per me ha contato….moltissimo!
Yuki ed io siamo da soli a un tavolo a parlare, certo io ho iniziato ad aprirmi da un po’ ma sono ancora un po’ ritroso a quest’amicizia, che pure sento mi sta scaldando il cuore così tanto, chiedendomi che succederà se e quando mi toglierò la maschera davanti a lei…mi capita di ripensare a quella prima impressione non proprio al top, al fatto del sette e che ad ora lei mi ha dato molto di più che solo sette impressioni positive per bilanciare quella prima. Per come la conosco ora so che, non che sia riuscita a convincere fermamente anche me di questo ad ora ma non escludo del tutto che potrebbe forse riuscirci in futuro…di certo so che anche Kodai ha questa convinzione granitica sebbene con lui io non abbia ancora iniziato a legare, secondo lei in tutti c’è del buono…anche nel peggiore dei criminali. A questo punto così di botto, non so neanche io il perché esattamente, mi viene da chiederle se io sarei per caso, secondo lei, uno di quei criminali in cui trovare comunque del buono…se è per questo che mi sta vicino. Un attimo dopo mi pento di averlo detto e la guardo in viso preoccupato. Lei mi sorride e dice:
 
“Io non penso per niente che tu abbia qualcosa di criminale!Anzi secondo me sei una persona molto dolce e buona. Per essere esatti….secondo me tu sei come quel cane”
 
“Quel cane?” Siamo in una locanda e non ci sono cani….la guardo basito senza comprendere anche perché al contempo il mio cuore pulsa di gioia adesso per le prime parole che ha detto su di me ma mi sento altresì molto confuso, oltremodo confuso n effetti, circa come si possa paragonare una persona ad un cane….ed in special modo come si possa paragonare me!Forse si riferiva alla fedeltà? O forse, mail mio cuore non osa sperare davvero tanto, era un’allusione, siccome il cane è il migliore amico dell’uomo, che io per lei adesso sarei il migliore amico? Le chiedo di spiegarsi meglio e questo è ciò che mi risponde:
 
“quand’ero piccola c’era un cane di cui tutti erano convinti fosse cattivo, molto cattivo, pe questo veniva sempre tenuto legato, tra le altre cose…poi non è che abbondasse il suo desinare e c’era gente che ne sparlava…gente che lo maltrattava….” Poi s’interruppe guardandomi per chiarire alcuni punti prima di proseguire il racconto:
 
“tu non vieni maltrattato, questo lo vedo da me…almeno da quando sei con noi..per il pregresso non saprei, però noi, e ti chiedo scusa di questo, a volte abbiamo un po’ parlato e sparlato di te…ho smesso quasi subito, credimi, quando mi sono resa davvero conto….e non sai fino a che punto io sia sinceramente dispiaciuta, vorrei che potessi sentirlo cos’ho dentro, in pratica, perché non l’ho capito subito?, mi stavo in un certo senso, sebbene mai ti abbia dato malvagio né finora l’ha fatto Hikari almeno che io sappia, comportando con te come altri con quel cane e solo perché sei mascherato ma ora so per certo che devi avere ottime ragioni!Vorrei solo ti aprissi almeno con me…ma non devi farlo se non vuoi!”
 
Ha proseguito per un po’ a chiarire e mi ha chiesto scusa e non ho difficoltà a perdonarla,la parte più difficile è stato invece fingere di cadere dal pero quando mi ha dettagliato cose che in realtà io avevo sentito quella sera e poi altre sere. Una volta chiarito tutto tra noi le chiedo, ora la curiosità m sta pungendo devo ammetterlo, di proseguire il racconto su quel cane. Lei mi risponde mentre io l’ascolto attentamente:
 
“Io allora ero ancora solo una bambina, forse s fossi stata più addentro alla disciplina militare con cui sono stata addestrata praticamente quasi tutta la mia vita non l’avrei fatto perché tra le altre cose ti inculano di non disobbedire mai?Chi può saperlo…chi potrà mai saperlo ormai…comunque io mi incaponì a dimostrare che in realtà quel cane era buono, che in tutti c’è del buono, anche se h poi scopeto, diventata più grande, che gli animali non sono mai classificabili né buoni né cattivi, quello vale per le persone, loro sono neutrali….fermo restando, questo sì, che ci dev’essere comunque almeno un po’ di buono in ogni persona e in ogni animale anche!Di questo sono certa!Comunque dicevo”
Si schiarisce la gola e beve un sorso d’acqua prima di continuare:
 
“Ero così testardamente risoluta a fare ciò che mi avvicinai a lui, sebbene in cuor mio provassi comunque tanta paura che gli altri avessero ragione, senza averlo detto a nessuno…pian piano e poi, fattagli annusare la mano a palmo in su, iniziai ad accarezzarlo e a fraternizzare con lui giorno dopo giorno…settimana dopo settimana….mese dopo mese. Spesso lo liberavo e spesso mi rimproveravano e punivano per questo ma a me non importava e ormai gli volevo tanto bene. Questa storia andò avanti finché visse… vedi io non so perché vai in giro mascherato, né vorrò mai saperlo se tu non vuoi o altrimenti…se vuoi ne sarei contenta, ma tu hai molto in comune con quel cane nel senso del pregiudizio….per te è la maschera….per lui erano quelle vili e false accuse!A cui però i più credevano! Che io ricordi quella fu in assoluto la prima volta che misi in pratica nei fatti, nella vita, un precetto di cui sono stata sempre e comunque sommamente convinta e lo sarò sempre..cioè che in tutti c’è del buono!Ceto avevo paura all’inizio, molta paura..se mi fossi sbagliata potevo finire anche sbranata e lo sapevo, ma l’ho fatto. Vederti così solo e bistrattato all’inizio, mi ha ricordato quel cane e prima che tu mi chieda se l’ho fatto per pietà, ti dico di no!Assolutamente…be’ forse all’inizio un pochino c’entrava anche la pietà e c’entrava anche tutto l’affetto che nutro ancora per quel cane benché morto, ma soprattutto l’ho fatto per te!Perché ci tengo davvero comunque e perché io non lascerei mai….mai!Un compagno da solo o indietro!Tu sei mio compagno, nostro compagno, e stavi venendo lasciato indietro nel senso di isolato, sebbene nel tuo caso sia volontariamente che stai un po’ sulle tue, ma io non posso e non voglio lasciare indietro un compagno o un suddito del mio feudo, tu sei entrambe le cose, non lo farò mai!”
 
A queste sue parole adesso mi viene da pensare che io e Yuki siamo gli unici fra i sei ad abitare nello stesso regno, questo regno, solo che lei è l’unica figlia dei nobili che regnano sul feudo di cui io e mia madre siamo cittadini….lei nobile, io popolano. Mi ha toccato molto la storia del cane anzi a essere del tutto sincero con me stesso mi ha toccato molto anche tutto ciò che ha detto su di me. Lei è davvero un’amica, la mia prima vera amica e a questo punto mi decido, prendo il coraggio a due mani e vado con lei in un posto appartato, spiegandole che voglio mostrarmi. Siamo giunti e mi tolgo la maschera lei reagisce benissimo e quando le chiedo se ha paura mi risponde:
 
“No!Perché sei sempre tu!” *
 
A queste parole il mio cuore si colma di gioia come mai prima. Sì lei è davvero una cara e fidata amica la mia prima e, almeno finora, unica! Non posso contare Chie come amico…lui è come un padre per me!
 
Ora rivivo, con dolore e paura proprio come fosse adesso e non conoscessi il seguito, la volta che Yuki finì avvelenata. Fino a quel giorno, anzi fino a quel momento, avevo creduto che lei fosse solo una cara amica per me ma quanto mi sbagliavo! Nel vederla lì così, come fosse condannata a morte….capisco! Io in realtà la amo! La amo moltissimo e voglio essere il suo tutto come lei per me, se ricambia, non deve..non può morire..non adesso…non così…voglio che viva ed esserle devoto sempre, non solo perché è Heironeus a voler che si sa devoti alla propria amata anima e corpo ma perché lo voglio io! Poi….sento Masayoshi dire che lo’unico antidoto è l’infuso di Akai Hana e a questo punto ringrazio tutti gli dei buoni, in particolare Heironeus ed Eilistraee per il fatto che una volta il mio maestro insistette tanto perché imparassi, com’ero svogliato su quel punto allora….cosa fregava a noi guerrieri e ad un vecchio chierico non più in grado di combatter in prima linea….di quel cavolo di fiore?, a preparare l’infuso di Akai Hana dicendo che forse un giorno ciò mi avrebbe potuto salvare la vita, be’ su un punto si sbagliava….salverà la vita di colei che amo e non la mia ma per me vale molto di più, giacché era l’unico antidoto ad un particolare veleno. Io non avevo capito subito che era proprio quel fiore..proprio quel veleno….mi offro di tutto cuore per salvare Yuki del resto io sono il meno valente tra tutti noi….la mia assenza per salvarla non tornerebbe troppo a detrimento per gli altri. Hikari dice cose che mi feriscono ma non ho il tempo né la voglia di stare a fare discussioni inutili! Ogni minuto è prezioso! Infatti Masayoshi e Nozomu chiudono subito perentoriamente la questione! Presi i nostri due cavalli, dando parola d’onore che li raggiungeremo poi dovessimo cavalcare a tappe forzate, a uno dei quali è legata Yuki perché non cada…galoppo verso la zona dove crescono gli Akai Hana….galoppo più velocemente di quanto abbia mai fatto in tutta la mia vita nel mentre sperando e pregando di fare in tempo a salvarla.
 
Lei delira ma a un certo punto riesce a dirmi parole intelligibili e mi confessa i suoi sentimenti, anche lei a capito i suoi veri sentimenti fino in fondo solo in questa situazione al cardiopalmo tra la vita e la morte, io le dico che ricambio….le ragioni razionali che eventualmente io o lei o chiunque altro potrebbe addurre contro l’istaurarsi ed il proseguire di una relazione tra una nobile ed un plebeo non hanno alcun senso di esistere per me….di certo non adesso…non così e non di fronte alla morte. Io la amo troppo per rischiare che muoia senza neanche sapere ciò che davvero provo per lei e le sono troppo devoto per rinunciare a lei senza combattere….non mi riferisco solo a questa mia corsa contro il tempo, oh lo so bene, ma al fatto che lotterei contro i suoi…contro il re in persona e chiunque altro dovesse opporsi, senza uccidere nessuno ovviamente…una lotta d’altro genere, pur di stare con lei e questo è davvero notevole! Specialmente considerando che a noi guerrieri è inculcata, quasi fin da subito, l’obbedienza agli ordini. Sarà forse anche per questo, non posso fare a meno di chiedermi, che sono particolarmente vulnerabile ad assalti mentali e il mio caro Chie ha voluto e dovuto donarmi il ciondolo che mi preme sul petto?Ma per Yuki io sono disposto a lottare!
Grazie agli dei arrivo in tempo perché l’infuso la salvi e riusciamo anche a riunirci agli altri nell’ultima città baluardo prima della Zona Oscura.
 
Ora rivivo un ricordo di una battaglia che, se non fosse per il fortissimo senso disgusto a cui è indissolubilmente legato il suo ricordo particolare, mai mi sarebbe rimasta impressa tra le tante battaglie fatte….mi è rimasta persino più impressa, quante cose può l disgusto che non possono altre emozioni o sentimenti, di quella in cui abbiamo rischiato di morire tutti.
 
Rivivo dunque, con rinnovato mio sommo disgusto,quando ho dovuto ingoiare una goccia di catrame ed un ragno vivo, tutti e due insieme in un sol boccone senza masticare…il ragno doveva restare vivo per un po’ dentro il mio stomaco, quale componente materiale per l’incantesimo “Movimenti del ragno”.  Hanno scelto me perché tra tutti sono sempre il meno eccelso ed è meglio lasciare gli altri a combattere in prima linea, questa volta siamo in una stretta gola, che è un passaggio obbligato, e siamo attaccati da mostri, per la precisione sono uomini-rettile, su entrambi i lati. Masayoshi deve rimanere al centro, il posto più sicuro essendo un mago, gli altri quattro si sono disposti due sul davanti e due da dietro e io scelto per arrampicarmi su una sporgenza, con le mie sole abilità fisiche non avrei mai potuto…ecco perché l’incantesimo, di roccia e da lì tirare frecce contro i nemici essendo abbastanza in alto da essere sicuro di non colpire i miei compagni ma non troppo in alto da rischiare di mancare i miei bersagli. La notte non è lontana ed io non posso portare una torcia e arrampicarmi nello stesso tempo ma la cosa non ha nessuna importanza data la mia visione particolare…semmai importa che se fosse giungerà la notte e io avessi continuato a mirare ottimamente senza una torcia con me…qualcuno si sarebbe fatto due domande..ecco questo mi accora sì, nel corso della battaglia senza però togliermi la concentrazione ma non si arriva a tanto grazie al cielo!
 
Ora rivivo alcune cose della mia infanzia in rapida successione e come se fossero legate tra loro da un filo invisibile. In primis quando da piccolo ho costruito un fortino sulla spiaggia, tutto da solo. Allontanatomi per andare a nuotare…al mio ritorno lo trovo distrutto e non ho bisogno di interrogarmi sul perché, semmai sul chi…su quali bambini lo hanno fatto in particolare, perché agli occhi di chiunque altro quello era “il fortino del mostro”. Poi rivivo quella volta che sono quasi annegato, ma questo, lungi dall’incutermi paura dell’acqua, mi motivò fortemente a imparare a nuotare…cosa che riesco a fare presto e bene da solo in fondo…non mi ci vuole troppo. Poi rivivo quando stavo andando in giro per la spiaggia in ceca di conchiglie, volendo fare una sorpresa alla mamma regalandole una collana, non cerco solo quelle già bucate, troppo rare, ma tutte quelle davvero belle…tanto so come fare loro il buco senza romperle. Sto continuando la mia ricerca mettendole tutte in un contenitore apposito che reco con me quando ad un tratto vedo un bellissimo castello di sabbia. Tali sono la sua bellezza e perfezione, almeno ai miei occhi, che gli manca giusto un ultimo, piccolo tocco decorativo….tale decorazione dovrebbero essere le mie conchiglie, anche se finora le ho raccolte per la mamma e anche se sono tropo poche per il castello…posso sempre trovarne delle altre sia per lei sia per il castello. Lo decoro attentamente con quelle che ho già e poi mi allontano per cercarne delle altre.
Al mio ritorno il castello è intatto, questo sì, ed è sempre lì meravigliosamente bello ma delle conchiglie con cui l’avevo decorato, non c’è più traccia. Mi adopero per cercarle e vedo una bimba, ben più piccola di me, che ci sta giocando….le rivoglio indietro e gliele chiedo,anzi devo essere onesto con me stesso le sto semplicemente pretendendo, forse troppo in malo modo oltretutto perché mentre mi allontano la sento piangere e singhiozzare, sì io ero nella ragione e lei una ladra ma adesso sono io che ci sto male…la mia coscienza non mi dà requie tanto più che lei mi ricorda quando a piangere ero io….per ben altri motivi certo ma….con la mamma che tentava invano di consolarmi, così torno indietro, oppresso dal senso di colpa anche se tecnicamente io sarei nel giusto e lei una ladra, oppresso anche dalla tristezza per perché in lei, volente o nolente, rivivo la mia prima infanzia…le ridò le conchiglie e mi scuso tanto, a più riprese, per la prepotenza e per averla fatta piangere.
La rassicuro che può tenerle e che io tanto ne troverò delle altre e anzi mi ci divertirò a farlo. A quel punto la mamma la esorta a ingraziarmi per averle regalato le conchiglie, che differenza da tutti gli altri questa donna….non solo non mi tratta come un mostro ma arriva a dire questo a sua figlia…per me però sarebbe troppo farmi ringraziare dopo che l’ho fatta piangere così me ne vado celermente. Un po’ mi spiace che una donna adulta non possa essere amica di un bambino piccolo come me…è la prima persona salvo mia madre a non  giudicarmi male a prima vista. L’ultimo ricordo che rivivo è la mia prima colpa e il motivo per cui l’ho commessa non mi scusa neanche lontanamente lo so:
Sono ancora un bambino piccolo e oggi mia zia, l’unica sorella di mia madre….anche per lei e i nonni io sono un mostro, mi ha trattato in maniera oltremodo crudele così ho deciso di vendicarmi facendole apposta qualcosa di cattivo…poiché comunque è già tanto convinta io sia cattivo. Rompo il suo vaso preferito e scappo via prima che possa prendermi, all’inizio sono soddisfatto ma poi ho i rimorsi e questa sera…la mamma si è messa a piangere…quindi sa.
 
Infine rivivo quella volta in cui Masayoshi, grazie a Nozomu, si è aperto completamente con me, Kodai e Yuki. Ciò mi ha dato lo sprone e la spinta finale, fino a quel momento tutto di me l’avevo detto solo a Yuki, in specie vedendo con quanto calore e conforto umano si rispondeva al suo dire….per aprirmi con tutti loro a mia volta. Io e Masayoshi siamo così simili, al punto che mi sto sentendo quasi uno stupido a non essermi confidato con lui prima! L’unica vera, sostanziale, differenza tra noi due non è che io ho sangue drow e lui di demone bensì il fatto che lui ha terrori che io non ho…e ora penso con un brivido che se le cose fossero andate diversamente nella mia vita ora forse quei terrori li avrei anch’io o peggio!Forse se la mia vita avesse seguito un corso completamente diverso, ben peggiore, sarei potuto io stesso diventare malvagio? Interrogo il mio cuore e la mia mente su questo….sinceramente riescono a rispondermi che non sarebbe comunque mai accaduto ma gli ci vuole un po’. Al che mi vien spontanea una battuta rivolto a Masayoshi, una detta con affetto di cui entrambi ridiamo poi:
“Ehi amico! vedi di non contagiami con la tua malattia.”
Ha capto benissimo….abbiamo capito tutti a cosa mi riferivo.
 
Eccomi tornato pienamente al presente finalmente, a me e a Yuki non resta molto tempo ormai. Ci teniamo la mano ma non riusciamo a voltarci per guardarci negli occhi…deboli come siamo, non possiamo ma stando schiena contro schiena e pure attraverso le armature….riusciamo a percepirci l’uno contro l’altra. Sto morendo senza rimpianti, sappiamo entrambi che finita questa missione….se necessario avremmo lottato contro il mondo intero pur di restare insieme e per tutto il tempo che abbiamo avuto, ci siamo amati tanto….quanto ai figli che non avremo…neanche loro mi sono motivo di rimpianto perché so che sebbene sarebbero nati completamente umani, ho visto figli nati da unioni di mezzelfi chiari e umani e per  mezzi drow non dev’essere diverso…loro erano pienamente umani, avrebbe sempre e comunque pesato su di loro chi era il loro pare, non ci illudiamo che non sarebbe stato così, per questo non rimpiango il non averne avuti.
 
Neanche ho rimpianto per gli altri, semmai l’unico rimpianto è che Kodai non sa qui a curarci e salvarci ma non posso definirlo un vero rimpianto sia perché stiamo avendo la più bella e onorata delle morti che un guerriero possa avere….sul campo i battaglia…….sia perché ad ogni modo tutti moriamo prima o poi….sia perché creo fermamente nella reincarnazione o metempsicosi che dir si voglia…sa perché sento i corni della vittoria, questa la mia gioia più grande ora…il mondo è salvo…la vita è salva…e sia perché sono convinto, me lo dice il mio cuore anche se da che siamo stati divisi durante gli scontri non ne ho più saputo niente, che loro tutti gli altri….stanno bene!Come ultimo desiderio, sentendo che con un filo di voce Yuki fa altrettanto, chiedo che possiamo reincarnarci insieme.
Poi raccomandando le nostre anime alle divinità, spiriamo serenamente.


* Nota doverosa dell’autrice: questa frase l’ho sentita anni fa in un fil d’animazione e mi rimase così tanto impressa che da allora be’ diciamo che aspettavo solo l’occasione propizia di inserirla in un mio racconto senza rovinarlo ma anzi caricandolo d’immenso grazie ad essa.
   
 
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