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Autore: Asmodeus    22/07/2020    3 recensioni
Raccolta di brevi one-shot incentrate principalmente sui rapporti tra Martino/Niccolò e il resto del gruppo, ideale spin-off di "Come sorridono le giraffe?"
Una carrellata di clip sulla vita di questo variegato gruppo di amici, tra demenzialità e momenti di dolcezza o intimità, con l'unico obiettivo di strapparvi anche oggi un sorriso.
- Questa raccolta partecipa alla challenge "Just stop for a minute and smile" organizzata da Soul_Shine sul forum di EFP.
- I capitoli #4 e #5 partecipano anche alla challenge "Slot machine" organizzata da Juriaka sul forum di EFP.
- Il capitolo #5 partecipa anche alla "Challenge delle Parole Quasi Intraducibili" organizzata da Soly Dea sul forum di EFP.
Genere: Demenziale, Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Elia Santini, Giovanni Garau, Luca Colosio, Martino Rametta
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Musica e il resto scompare

MERCOLEDÌ
15:17
22 luglio 2020



Elia non se ne intende troppo di tecnologia o Premi Nobel, ma se esiste un premio per le migliori scoperte tecnologiche, beh, spera vivamente che esso sia andato all’inventore delle AirPods.
Anzi, all’inventore cinese degli auricolari bluetooth tarocchi: grazie San Steve Jobs per tutte le tue invenzioni, ma per qualcuno come lui che non può permettersi né un’iPhone né cuffiette da più di 100€, il Nobel della Tecnologia se lo merita sicuramente di più chi gli fornisce più o meno le stesse comodità a un prezzo cinque volte più basso.
Il sole del primo pomeriggio gli sta già abbrustolendo la pelle nonostante sia uscito dall’acqua da nemmeno cinque minuti, ma almeno ora può farsi un’abbronzatura come si deve senza dover scegliere tra l’avere il segno del filo degli auricolari o il sorbirsi le urla dei bambini della spiaggia.
Il caldo soffocante ha tenuto lontani dalla spiaggia un po’ tutti: le varie coppiette – Marti e Nico, Gio ed Eva, Luchino e Silvia – sicuro stanno dormendo (o più probabilmente, scopando, soprattutto gli ultimi due) in casa al fresco; invece Fede, Sana e Malik e i suoi amici sono voluti tornare a Gallipoli, e chissà quando torneranno; Filippo infine è rimasto con sua sorella, per il semplice gusto di rompere le scatole a lei e ad Edo.
Elia non se l’è presa più di tanto, però: dopo una settimana sempre insieme agli altri, anche lui ha bisogno di stare un po’ da solo coi propri pensieri, rilassandosi sotto al sole senza nessuno intorno a parte la sua musica.
«Oh fra’! Passa passa!»
O meglio, a parte la sua musica e i bambini dei vicini di ombrellone, che non sembrano soffrire a sufficienza il caldo, visto che continuano a urlare giocando a pallone troppo vicino al suo asciugamano: il brutto di una spiaggia libera piena di cafoni insensibili al solleone.
Se mi lanci di nuovo addosso la palla o della sabbia, vedi poi cosa ti passo io” minaccia mentalmente il biondino riccioluto che due giorni prima ha pensato bene di sparargli il pallone da calcio contro mentre stava dormicchiando serenamente. Non può vederlo, sdraiato a pancia in su e con gli occhi chiusi per proteggersi dal sole, ma quella voce fastidiosa non può che essere la sua.
Altre urla, altre minacce mentali, poi finalmente si convince ad alzare il volume della musica in modo da sovrastare gli altri rumori ambientali e godersi il suo meritato momento di tranquillità dal resto del mondo.

Non ha idea di quanto tempo sia passato quando percepisce un’ombra sopra di sé a coprirgli il volto dall’abbraccio rovente del sole; quell’ombra gli sta anche parlando, ma tra il sonno e gli auricolari che rendono ogni cosa ovattata non capisce una ceppa.
Apre leggermente gli occhi, per un attimo accecato dalla luce che incorona la figura in piedi sopra di lui.
Continua a parlagli, vede le sue labbra muoversi e poi tendersi in una risata che non riesce a sentire, le orecchie inondate di musica.
Poi la figura si accuccia più vicino a lui, in ginocchio, una mano vicino al suo viso mezzo accecato, e sente l’auricolare sinistro scivolargli via dall’orecchio.
Filippo continua a ridere, divertito da qualcosa che lui non comprende, mentre si infila il suo auricolare nell’orecchio.
Cazzo!
Vorrebbe artigliare intorno a sé per trovare il telefono e stoppare la musica, ma sarebbe troppo palese e comunque troppo lento.
Si tira su a sedere, mettendosi allo stesso livello della faccia luminosa e spettinata di Filippo, d’un tratto seria nel tentativo di riconoscere la canzone che ora inonda anche le sue orecchie.
«Ma che è ‘sta roba?»
Filippo riprende a ridere, mentre Elia finalmente recupera il cellulare e stoppa Spotify, arrossendo visibilmente.
«Elì, ma che musica ascolti? Che è, rock cinese?»
«È giapponese» farfuglia, continuando ad avvampare.
Normalmente riesce a controllare bene le emozioni, ma essere preso così alla sprovvista lo ha disorientato.
«Beh, è uguale. Perché ti ascolti rock giapponese?»
Filippo continua a guardarlo con quello stupido sorriso divertito in faccia, le sue pupille che scintillano nella luce accecante.
«È la colonna sonora di un anime. Your Name. Ma è capitata per caso, io…» Elia cerca di difendersi, per poi decidere invece di attaccare e uscire dall’angolo: «E poi proprio tu mi parli di musica scusa?»
Gli punta l’indice contro il petto, sfiorandogli la maglietta rosa confetto con sopra un unicorno, nero e metallaro.
«Certo! Io offro solo musica di alta qualità, che credi? Non ti è piaciuta la playlist del viaggio?»
Elia stringe gli occhi, squadrandolo male.
«Non parliamo del viaggio, per favore. Al ritorno col cazzo che salgo su con voi, se sento un’altra volta Rain On Me mi do fuoco!»
Filippo scoppia di nuovo a ridere, e anche lui lo segue. In realtà la playlist di Niccolò e Filippo non gli è dispiaciuta, ma forse un po’ di varietà per alcune canzoni sarebbe stato meglio.
«Beh, parlami un po’ di sto anime. Non ce credo che t’è capitato per caso, che è, c’hai lo Spotify otaku
Elia rimane per un attimo interdetto da quella domanda, e Filippo lo incalza prendendolo per il braccio.
«E vedi di venire un po’ sotto l’ombrellone! Sei rosso come un’aragosta, meno male che so’ arrivato io o gli altri ti trovano bello che cotto!»
Elia si lascia trascinare dal ragazzo più grande, finendo finalmente all’ombra. Si guarda la pancia, notando effettivamente un colorito eccessivamente rossastro.
«Merda».
«Me sa che te sei proprio scottato caro. Stasera son dolori».
Filippo fissa insieme a lui la sua pancia, che rilascia il calore accumulato da tutto quel sole come un termosifone. Poi appoggia il suo indice appena sopra il suo ombelico, guadagnandosi un’occhiata di pura sorpresa.
«Cazzo tocchi?» lo sgrida, spostandogli la mano con uno schiaffo. Lì dov’era il dito, un alone più bianco appare sulla sua pelle teoricamente già ben abbronzata.
«Visto? ‘na bella aragosta, ecco che sei! Ti sei dato la crema prima?»
«Certo che me la son data! Ma che sei, mi madre?»
Si fissano per un attimo, per poi spostare lo sguardo sulla pancia di Elia e poi di nuovo l’uno sull’altro.
«Certo! Io so’ la mamma di voi tutti pischelli, che te credi? Dove andreste senza di me?» si pavoneggia il più grande, per poi scoppiare a ridere insieme a lui nello stesso istante.
Elia si passa una mano nei capelli, poi ringrazia l’amico arrossendo involontariamente di nuovo: «Beh, grazie per avermi svegliato allora, mamma».
«Di niente, bimbo».
Filippo lo guarda dritto negli occhi, come se stesse cercando qualcosa dentro di lui, di leggergli dentro. Si sente un po’ in soggezione, per cui Elia abbassa istantaneamente lo sguardo e cerca di recuperare il discorso musica.
«Comunque non credevo sapessi cos’è un otaku o un anime…»
«Scherzi? Ma con chi credi di parlare? Quand’ero alle medie me so’ visto Death Note ‘n botto de volte, volevo ammazzà il mondo intero!»
«E invece ora te lo vuoi fare. Come si cambia quando si invecchia eh?»
Elia è di nuovo all’attacco, le sue battute sugli altri come scudo per difendersi dal caos che sente dentro e impedire loro di provare a sondarlo.
«Ma come ti permetti! Piccolo stronzetto, viè qua che te lo do io!»
Filippo cerca di agguantarlo per un braccio per poi sfregargli la nocca sulla testa, ma lui riesce a divincolarsi appena in tempo, sbilanciandosi.
Il più grande ne approfitta, e cominciano una piccola zuffa sull’asciugamano che termina quasi immediatamente, quando un pallone irrompe anch’egli nella zuffa colpendo Filippo dritto in faccia.
Elia si volta di scatto in cerca del colpevole, individuando subito il biondino e i suoi amici poco lontano, che li guardano allarmati.
«’A deficienti! Ma che cazzo fate, state attenti!» gli urla contro. Vorrebbe fargliela pagare, ma c’è Filippo in mezzo e preferisce evitare.
E poi sono pur sempre dei bambini”.
«Tiratemelo ancora addosso e ve lo buco!» li minaccia, poi recupera il pallone e lo calcia via lontano dai ragazzi, che fuggono via.
«Hey, tutto bene?» si accuccia infine su Filippo, la faccia arrossata per il colpo improvviso. L’altro annuisce, ancora un po’ sconvolto.
«Sì sì tranquillo. Me sa però che è meglio se me levo dalla spiaggia ora. Tanto ti ho già salvato dall’insolazione…»
Elia ride a quelle parole, per poi ribattere: «Me sa che è meglio che te seguo. Vorrei fa’ un bagno, ma meglio che non prendo altro sole…»
«Vieni con me al baretto? Così me spieghi meglio de sto anime, e poi ho voglia di una birra ora…»
«Una birra? Ma a quest’ora?»
«Guarda che so’ quasi le cinque e mezzo ormai… quanto hai dormito?»
Elia lo squadra interdetto, poi controlla sul cellulare l’orario.
«Due ore! Madonna ma non me ne sono proprio accorto!»
«Ringrazia davvero che ce so’ io con te. Ora vieni con me al baretto, poi torniamo su, doccia fresca e crema rinfrescante all’aloe, sennò stanotte piagni…»
«Va bene mamma».
Si guardano per un ultimo istante ridendo, poi Filippo lo aiuta a raccogliere la sua roba e si avviano verso le loro meritate birre.


[1500w.]

 

🐺🎼🦄

[Prompt 13. "Ma che musica ascolti?]

Buon pomeriggio a tutti ed eccomi qui con la seconda clip della raccolta!

Ancora una volta in tema vacanze, visto che il gruppetto dei ragazzi si trova ancora in Salento (beati loro!), ancora una volta con un Filippo molesto di mezzo, ma stavolta intento a dar fastidio al suo Elia! >:) Ebbene sì, shippo un sacco gli #Elippo come coppia, anche se Elia alla fine della 4^ stagione per me è ancora ben lontano dal capire che effettivamente tra lui e Filo potrebbe anche esserci qualcosa. Anzi, mi piacerebbe vedere (magari proprio anche in parte con questa raccolta!) come evolve il loro rapporto nel tempo (la vogliamo poi fare una 5^ stagione Netflix?) per cui per ora mi limito a questo, ma poi ... Chissà!

La citazione a Your Name nasce proprio perché stavo ascoltando il suo soundtrack mentre scrivevo: ho avuto la malaugurata di vedermi quel capolavoro l'altra sera, ed ora sono perso a capofitto con quelle splendide musiche T_T (Se non lo conoscete, recuperate assolutamente questo gioiello di anime!) Non so se sia OOC per il personaggio di Elia, perché credo che sebbene non sia sicuramente un giapponofilo, così come Filippo dopotutto, lui abbia una personalità sufficientemente poliedrica e aperta per potersi godere anche gli anime di tanto in tanto, almeno quelli più famosi. Sappiamo così poco su di lui come persona dopotutto, che ci potrebbe stare un po' tutto no? (insomma Netflix, sta 5^ stagione la facciamo allora???)

Detto questo, spero che questa clip vi sia piaciuta e vi ricordo che le recensioni sono sempre apprezzatissime! Vi aspetto presto con la prossima clip! ;)

   
 
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