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Autore: Elena 1990    22/07/2020    0 recensioni
L'immortalità è un dono e una maledizione. Shadow e Knuckles lo sanno meglio di chiunque altro, e benchè la vivano in modo diverso, essa li ha uniti come non avrebbero mai immaginato.
In un futuro lontano e con una nuova minaccia alle porte, difenderanno il loro mondo. Devono. Lo hanno promesso.
Ma quanto vale una promessa vecchia un millennio?
E soprattutto, ciò che li attende è davvero un nemico come tanti?
Genere: Avventura, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Knuckles the Echidna, OC, Shadow the Hedgehog, Silver the Hedgehog
Note: Otherverse | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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Capitolo 20: L'arrivo dei Golem (parte 2)

Aveva smesso di piovere. La terra si era trasformata in fango e la tarda sera in una notte scura e profonda.
- Comandante! Siamo a corto di munizioni! - urlò un soldato
- Chaos...Spear!
Il golem di arenaria vacillò al colpo di Shadow, e fu allora che Tera lo colpì, facendolo cadere oltre il bordo dell'isola.
Erano riusciti a mettere un po' di distanza tra sé stessi ed il golem rosso, per poter dare supporto a chi respingeva i golem di arenaria.
Con quella tattica lui e Tera erano riusciti a togliere di mezzo i cinque golem danneggiati dal Chaos Blast, ma ne rimanevano molti altri ancora.
Shadow era esausto, Tera piena di lividi e stanca.
- Sono troppi! - urlò Nadia dall'avamposto - Non riesco a fermarli!
Poi, udì una voce familiare, farsi strada nei suoi pensieri.
Nadia, tesoro. Se mi senti, crea un campo elettrico intorno all'avamposto, una volta che Shadow e Tera saranno tornati all'interno.
Un campo elettrico? Come una barriera?
Lei si morse il labbro, respingendo un altro golem con un fulmine. Non so se posso farlo.
Puoi farcela. Fidati di me.

Shadow

Il riccio nero sobbalzò ma i golem non gli diedero che un attimo di tregua. Ne colpì uno con lo Spin Dash.
Silver, odio quando mi parli nella testa. Lanciò una Chaos Spear ad un altro golem.
Ascoltami. Ho un piano. Torna con Tera all'interno della barricata. Fidati di me.
Shadow rimbalzò su un golem, facendo uno spin dash. Una volta a terra, le sue gambe lo tradirono e cadde in ginocchio.
Nella sua testa regnava il silenzio.
- Spero sia un buon piano. - ansimò – Perchè io sono davvero alla frutta... amico mio.
Cercò Tera con lo sguardo, pronto a seguire gli ordini di Silver.
Fu allora che udì il grido, e che il sangue si gelò nelle sue vene.

L'isola urlava nella sua testa come una creatura vivente. Il Master Emerald brillava di luce accecante.
Entrambi esigevano la fine delle ostilità, il suo intervento come guardiano.
Ma non poteva lasciare la posizione. Non poteva abbandonare il suo ruolo. Se aveva imparato qualcosa nella Resistenza era che se qualcuno prendeva l'iniziativa, il più delle volte mandava tutto a puttane.
Ma stava già andando tutto a puttane.
Alexi era al sicuro a Sky Sanctuary e Knuckles era più che deciso a farlo rimanere dov'era.
Poteva convogliare le energie dei super smeraldi in sé e raggiungere la forma Hyper, ma non con l'energia del caos così instabile e rabbiosa, avrebbe finito col fare più danni che altro.
Knuckles
Conosceva quella voce.
Silver?
Ascoltami attentamente: ora che la gente è al sicuro a Sky Sanctuary, quando Shadow e Tera saranno dentro all'avamposto, io lascerò liberi i cinque golem nell'accampamento.
Ricevuto. Hai un piano o cosa?

Sentì la voce ridacchiare nella sua testa.
Una specie. Voglio che tu convogli le energie degli smeraldi su di me, e mi faccia diventare Hyper.
Knuckles sgranò gli occhi.
Sei impazzito?
Sono lucidissimo.
Silver, è una quantità di energia enorme. Una volta il tuo corpo l'avrebbe sopportata, ma ora...
Ora sono vecchio
lo interruppe la voce. Lo so.
Potrebbe ucciderti. Anzi no, sono quasi sicuro che ti ucciderà.
É un prezzo che ritengo accettabile.
Ma-
Knuckles. Ho vissuto quattro vite in questo mondo. Sono stanco di fuggire. Di tagliare i ponti ogni volta, di ricominciare sempre da zero senza mai arrivare alla fine. Voglio ricongiungermi ai miei cari. Voglio rivedere Blaze, e dirle quanto la amo.

Il cuore di Knuckles correva. Sentiva le lacrime pungere il bordo degli occhi, minacciando di cadere. Quindi... non vuoi...
No, Knuckles. Basta così.

L' echidna ringhiò E Tera allora? Vuoi lasciarla da sola?
Non è sola. Ha due bravi genitori, tanti amici, e i due maestri migliori del mondo.

Knuckles rimase in silenzio.
I miei ragazzi sono in buone mani. E la pace tornerà di nuovo. Non potrei essere più contento di così.
Vado io!
No. Tu devi mantenere il controllo sull'energia. Altrimenti mi consumerà prima che possa muovere una mano. E Shadow è troppo provato dallo scontro per reggere. Lui non è sacrificabile. Io, invece, non ho nulla da perdere, e molte vite da salvare.

Il guardiano si morse il labbro, le mani tremanti, le lacrime che infine cadevano.
Per favore Knuckles.
Nelle profondità di Hidden Palace, una nuova crepa scalfì la superficie del vero Master Emerald.

-Tera!
Vide la piccola sfera lilla scaraventata a terra, dopo aver preso in pieno il martello del golem rosso. La riccia rotolò per un paio di metri, poi rimase distesa a terra, immobile.
L' occhio rosso del golem si fermò su Shadow per lunghi attimi, poi si spostò sulla riccia a terra.
Shadow corse, mentre il golem sollevava il martello.
- Lasciala stare!
Mise il suo corpo tra quello inerte di Tera e la temibile arma del golem rosso.
Lo schiocco delle ossa e della carne lacerata risuonò insieme ai rumori della battaglia e nessuno lo udì.
Poi Shadow cadde. Ma nel suo ultimo istante di coscienza si allungò verso la riccia, deciso a farle da scudo fino alla fine.
Le prime luci dell'alba accarezzarono la pelliccia d'ebano, e chi era rimasto nell'avamposto, alzò lo sguardo verso il cielo.
Una creatura sorgeva insieme all'astro e ai colori dell'alba, fluttuando in aria.

Hyper Silver sembrava davvero un essere divino. Bianco, luminoso e dai riflessi cangianti come quelli di un opale.
Il martello del golem ricadde sul nulla. Tera e Shadow comparvero dall'altro lato della barricata e i soldati prestarono loro le prime cure.
Hyper Silver sapeva di avere poco tempo a disposizione e le forze per un solo, devastante attacco.
Quindi sollevò un braccio verso l'alto e concentrò tutte le proprie forze per sollevare ogni golem presente sull'isola, con la sua telecinesi.
Ma questa volta non li scagliò lontano.
Li sbriciolò pezzo per pezzo, schiacciandoli con la sola forza della sua mente, comprimendo, deformando, riducendo in polvere.
Per quelli rimasti a terra fu uno spettacolo liberatorio e macabro al tempo stesso.
Esultarono, ma al tempo stesso temettero la forma luminosa del riccio sopra di loro.
Il golem rosso fu l'ultimo a sparire, da sempre più forte e corazzato degli altri. Il suo occhio rosso lampeggiò verso Silver con quello che poteva essere odio, prima di scomparire a sua volta.
La figura in nero vide la scena dal basso, e senza dire una parola, come se non fosse importante, sparì in un portale a forma di anello, con il fagotto tra le braccia. Nessuno lo vide. Nessuno provò a fermarlo.
Poi, il silenzio regnò.
Un solo attimo di puro trionfo.
In quel silenzio, Hyper Silver sorrise. Chiuse gli occhi.
E si lasciò andare.
  
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