Aveva tutto, la sua vita era bella, non aveva nulla di cui lamentarsi eppure sentiva che c’era qualcosa che le mancava.

Certo la sua vita era andata avanti, aveva realizzato uno dei suoi più grandi obbiettivi, aveva preso la laurea e aveva trovato un ottimo posto di lavoro. Era diventata molto brava nel suo lavoro, questo la rendeva fiera e orgogliosa di se stessa.

Aveva avuto qualche relazione nel corso degli anni, ma niente di significativo, niente che ne valesse davvero la pena.

Il destino è strano, agisce quando meno te lo aspetti e fa cose assurde.

Toronto, 23 luglio 2020

La sua giornata ha inizio esattamente come tutte le altre: si alza, sistema casa, fa colazione, si prepara e va a lavoro. 

Arrivata a lavoro viene salutata da tutti i suoi colleghi, scambia qualche parola con loro e poi si dirige verso il suo ufficio.

Stava lavorando a qualche caso, roba piccola furti, divorzi affidamento dei figli.

Era un ottimo avvocato, tra i migliori in città e faceva il suo lavoro in modo preciso e meticoloso.

Finito di sistemare le varie scartoffie per i processi usci da lavoro e si diresse verso il parco.

Aveva sempre amato la natura e andare al parco la rilassava molto.

Sentiva però che qualcosa nella giornata che stava vivendo era strano.

Ed è quando cominciò a piovere e si diresse verso il bar più vicino che capi il perché.

Apri la porta di quel bar che le sembrava un mix tra antico e moderno, e vide la sua adolescenza passarle davanti, come un treno in corsa.

Si ritrovò davanti tutti quei volti che avevano condiviso con lei quell’esperienza che cercava in tutti i modi di dimenticare.

Eppure erano tutti li, i partecipanti di a tutto reality, sia quelli che conosceva sia quelli che non aveva mai avuto l’occasione di conoscere.

Pensò di sgattaiolare via senza farsi notare ma, proprio in quel momento uno di loro alzò gli occhi e si accorse della sua presenza, quegli occhi erano così penetranti, così intensi  che sentiva le sue gambe cedere.

Si guardarono per circa 10 secondi, che a lei parvero interminabili.

“Cortney anche tu qui?”

A quella frase tutti si girarono verso di lei con un espressione tra lo sbalordito e l’incredulo.

“Ciao ragazzi che ci fate tutti qui?!”

A risponderle fu sierra “ se avessi risposto al telefono lo sapresti”

“Scusate è che sto lavorando molto in questo periodo “ rispose.

Questa volta a risponderle fu Duncan “ sono anni che lavori molto”

“Non ci rispondi mai” aggiunse Heather.

“Beh ok forse vi ho evitati un po..” ammise un po in imbarazzo.

Quella città non le era mai sembrata così piccola fino a questo momento.

ANGOLO AUTRICE
Non scrivevo più qui da un po ma l'altro giorno mi è presa l'ispirazione e ne è uscito sto schifo😂. Spero non vi faccia così cagare come fa a me.