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Autore: jarmione    27/07/2020    1 recensioni
[Lazy Town]
Il tubo postale partì a tutta velocità verso l’alto e sparì fra le nuvole.
“Speriamo sia stata una buona idea” pensò Stephanie e si allontanò dalla cassetta, andando a sedersi sul muretto del campo da gioco.
“Perché Sportacus mi ha fatto questo?”
Genere: Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Era l’alba e Lazy Town ancora sonnecchiava.
Il dirigibile di Sportacus aveva cambiato rotta ed era finito sopra al municipio.
Stephanie si alzò e andò in cucina; aveva dormito poco e le serviva una bella colazione per ristorarsi e sembrare più sveglia.
Giunse nella stanza con tanto di valige, perché voleva partire non appena concluso il pasto.
Suo zio Pacifico arrivò poco dopo.
“Buongiorno, Stephanie” salutò, emettendo uno sbadiglio.
“Buongiorno, zio Pacifico” salutò lei con un mezzo sorriso tirato.
Lo zio notò lo sguardo cupo della ragazza e si avvicino, accorgendosi solo in quel momento che c’erano anche delle valige.
“Ma…Stephanie…”
“Sportacus non vuole più vedermi” disse, emettendo un sospiro rassegnato “Prima mi aveva detto che sarebbe stata una nuova avventura, poi è tornato ieri sera alle nove per dirmi che mi aveva preso in giro e che non vuole vedermi mai più”
“Oh, cara…” il sindacò cercò di elaborare meglio le parole della nipote “Alle nove?”
“Si, lo so, sembrerà strano ma era proprio così”
“Oh, Stephanie, mi dispiace”
“Non fa niente, zio pacifico, Lazy Town è molto piccola ed è difficile non vederci, perciò…” deglutì “Credo che tornerò nella mia vecchia città, così non priverò la tua del suo eroe”
Il sindaco Pensabene rimase senza parole.
Avrebbe voluto alleviare il dolore della sua amata nipotina, ma si era reso conto che il consiglio datole la sera prima non aveva fatto l’effetto sperato e quindi non se la sentiva di dire altro.
Non voleva ferirla.
“Mi dispiace”
“Non devi dispiacerti, zio, non è colpa tua” sorrise abbracciandolo “Tu mi hai dato tutto ed il tuo consiglio era il migliore che potessi darmi”
Lo zio ricambiò l’abbraccio “Mi mancherai, Stephanie”
“Mi mancherai anche tu, zio Pacifico, ma non temere…” Stephanie si portò una mano sul cuore “…giuro che verrò a trovarti appena mi capita l’occasione”
Per quanto questo lo rincuorasse, avrebbe preferito averla vicino, ma sapeva che non poteva fermarla.
Stephanie era sempre stata una ragazzina molto coraggiosa e determinata, sempre pronta ad aiutare gli altri.
Metteva tutto in secondo piano se si trattava di rendere felici i suoi amici e anche ora stava facendo la stessa cosa.
Stava andando via per far felice Sportacus.
“Ti telefono appena arrivo, va bene?”
“Va bene” piagnucolò lo zio “Ma, che cosa dirò agli altri?”
“La verità” gli diede un bacio sulla fronte e, dopo aver preso le valige, se ne andò.
Rimasto solo, il sindaco si andò a vestire e poi uscì di casa.
Come poteva raccontare agli altri che Stephanie era andata via a causa di Sportacus?
Ci pensò molto, ma alla fine giunse alla stessa conclusione che aveva utilizzato con la nipote: meglio una dura verità che una vita di illusioni.
Giunto al campo giochi, venne accolto dai saluti di Pixel e Trixy.
“Salve, signor Sindaco!” salutarono sorridenti i due ragazzi.
“Oh, ciao ragazzi”
“Ciao a tutti!” salutò Ziggy, apparendo da dietro una delle case, seguito da Solomé
“Che sguardo cupo, signor sindaco, va tutto bene?”
L’uomo sospirò e scosse la testa “Purtroppo no, ragazzi”
I quattro si avvicinarono, pronti ad ascoltare il problema del sindaco “Che succede?”
“Stephanie è andata via”
“COSA!?” esclamarono in coro i ragazzi, assumendo uno sguardo scioccato.
“Eh sì” confermò il sindaco Pensabene “E’ partita stamattina presto”
“E come mai?” domandò Ziggy, sul punto di mettersi a piangere.
“Perché la mia amica se né andata?” domandò Solomé, portandosi le mani al volto “Fino a ieri non aveva nessun motivo per andarsene”
“Purtroppo ne ha trovato uno” rispose sconsolato il sindaco “Ieri sera, sul tardi, lei e Sportacus hanno avuto una discussione e lui non vuole più vederla”
“COSA!?”
“Così, per non creare problemi, ha deciso di andarsene e non privare Lazy Town del suo eroe”
“Ma non è possibile!” esclamò Pixel “Sportacus non esce di sera sul tardi!”
“E invece pare lo abbia fatto” ribadì il sindaco Pensabene “Stephanie mi ha raccontato che avevano parlato prima delle 08:08 e poi lui si è ripresentato verso le nove e le ha detto che non voleva più vederla”
“ALLE NOVE!?” esclamarono di nuovo tutti in coro.
“No no no no!” disse Solomé, scuotendo la testa e incrociando le braccia al petto “Sportacus va a dormire alle 08:08!”
“Quindi, chiunque sia stato a dirle quelle cattiverie, non era il vero Sportacus!” Affermò Ziggy
“Esatto!” seguì Trixy “Ma perché Stephanie ci ha creduto?”
“Vedete, ragazzi, Stephanie, la mia amata nipotina, si è innamorata”
Solomé sembrò disgustato, mentre Ziggy, Trixy e Pixel erano meravigliati ed emisero un sonoro “Aaawww”
“Innamorata di Sportacus” Trixy aveva la voce sognante “Che meraviglia, ma adesso dobbiamo fermarla e dobbiamo chiamare Sportacus!”
Non fecero in tempo a muoversi, che qualcuno arrivò alle loro spalle.
“Qualcuno mi ha chiamato?” era Sportacus, nella sua tipica posa da supereroe.
I ragazzi rimasero spiazzati, non lo avevano ancora chiamato e già era arrivato.
Si guardarono negli occhi, ma pensarono che forse era meglio così; magari era già nei paraggi.
“Sportacus devi aiutarci!” disse Ziggy avvicinandosi.
“Ah sì?” domandò perplesso “E che succede?”
“Dobbiamo fermare Stephanie!” disse Solomé
“Sì, è andata via” proseguì Pixel
“Dice che tu ieri sera le hai detto che non volevi più vederla, ma noi lo sappiamo che non è vero e che non sei stato tu a dirle quelle bugie” concluse Trixy.
“Bugie?” domandò Sportacus “Io non dico le bugie e vi confermo quanto…quanto la vostra amica ha detto”
“COSA!?” Persino il sindaco si aggiunse al coro
“Sportacus, ma che ti prende?” domandò Pixel
“Stephanie è amica mia!” disse Solomé e non ti permetto di dirle queste brutte cattiverie!”
“Lei mi ha detto una cosa ed io gliene ho detta un’altra” si difese Sportacus “Ho detto che non voglio più vederla. Così è e così sarà!”
Ziggy scoppiò a piangere “Stephanie è andata via, ed io adesso sarò di nuovo solo”
“Non sei solo, Ziggy, ci siamo qui noi” lo consolò Pixel, lanciando poi un’occhiataccia a Sportacus “Vergognati, Sportacus!”
“Già! Vergognati!” ribatté Trixy aiutando Pixel a portare via Ziggy da lì, prima che gli venisse una crisi di pianto isterico.
“Non ti voglio più come amico!” concluse Solomé, seguendo gli altri “Venga con noi, signor sindaco” aggiunse prendendo sotto braccio il sindaco Pensabene e portandolo via da lì.
L’uomo era rimasto talmente scioccato che non aveva spiccicato parola.
Sportacus alzò le spalle, come per dire che non gli importava “Andate pure, non mi servono amici come voi” fece qualche mossa da supereroe e se ne andò saltando qua e là, fino a rintanarsi dietro ad un muretto.
Una volta sicuro che nessuno lo stesse osservando, scoppiò a ridere malignamente.
“Perfetto, meraviglioso!” disse “Adesso che tutti sono convinti che Sportacus sia cattivo, lo cacceranno via da Lazy Town e questa città tornerà pigra come una volta!” si sfregò le mani “Il mio piano sta funzionando meglio del previsto! Io, Robbie Rancido, diventerò il re di Lazy Town! Muahahah”
  
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