Il giovane e la Luna
Se ne stava tormentosamente appoggiato
il giovane dubbioso
sul balcone di casa sua.
Il dolce sonno non voleva accoglierlo
fra le calde braccia, e sveglio lo lasciava
a meditar sulla strada sua,
levando gli occhi
sulla candida Luna.
“È dunque giusta la via che ho scelto?”
s'interrogò il giovane
“Di voler salvare vite scelsi, di studiare
per medico diventare;
ma tanto difficile e tortuosa è la via,
tanta frustrazione ho provato, tanto
sconforto, alle volte ho fallito.
Così mi son chiesto: sono davvero adatto
a questo ruolo?
La vita da medico, il compito suo
di strappare le persone alla morte
è davvero giusto per me?”
Le stanche palpebre richiuse.
“Amata Luna, cara compagna
di notti insonni
so di star dialogando da solo,
so che io soltanto ho la parola qui
so che tu, silenziosa e splendida,
non aprirai mai bocca per
darmi risposte”
Girò i tacchi e per rincasar fece,
quando credette di percepir sulla schiena
un lieve tocco.
La melodiosa voce gli parve di udire
dell'eterea fanciulla,
che con la delicatezza
e l'intimità della candida Luna
lo cinse in un abbraccio.
“Non aver timore” sussurrò ella
“Hai scelto la via tua ascoltando il tuo
cuore, il tuo intimo desiderio
e la realizzazione che senti
ogni volta che fai del bene.
Tu scegliesti di voler diventare medico
per donare sorriso e nuova vita
a chi tutto rischia di perdere.
Ed in base a tal nobile desiderio
persegui la tua via:
troverai difficoltà e sconforto e dolore,
ma nessun dispiacere è peggiore
del rimorso per aver rinunciato
troppo presto ad un sogno”
Alleggerita l'alma, il giovane sospirò
“Ammirar la tua figura
mi solleva e mi consola.
Grazie, amata Luna”
Angolo autrice
Era da moltissimo tempo che non tornavo sul questo sito.
Presa da un attacco di nostalgia, ho deciso di pubblicare la mia prima (e finora unica) poesia.
Fatemi sapere se vi piace e come potrei migliorare!
Grazie a tutti quelli che leggeranno, baci!