Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: blackjessamine    27/07/2020    8 recensioni
Ispirato all'inarrivabile raccolta di racconti "Eleven Kind of Loneliness" di Richard Yates, questo vuole essere il ricamo di undici vite, undici esistenze raccontate nei loro momenti più vulnerabili.
Personaggi diversi che si muovono in momenti diversi, tutti accompagnati dalla stessa solitudine.
Di Richard Yates, Alfred Kazin dice che lui "riassume la nostra epoca con più spietatezza di ogni altro, ma anche con più pietà". La stessa pietà con cui spero di sfiorare le solitudini dei miei personaggi.
1. Capitolo Indice
2. Petunia Evans [Storia partecipante al contest "Sincero (non mi odi più) indetto da Giunia Palma/Lady Palma sul forum di EFP]
3. Mirtilla Malcontenta
4. Severus Piton
5. Priscilla Corvonero
6. Barty Crouch Jr. [Storia partecipante al contest "Citazioni in cerca d'autore (Oscar Edition)! - II Edizione", indetto da Rosmary sul forum di EFP]
7. Helena Corvonero [Storia partecipante al contest "Una biblioteca in disordine", indetto da Marika Ciarrocchi/Angel Cruelty sul forum di EFP]
8. Andromeda Tonks
Genere: Generale, Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mirtilla Malcontenta, Petunia Dursley, Severus Piton
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Personaggi: Andromeda Tonks, Ninfadora Tonks
Genere/i: Malinconico
Avvertimento/i: tematiche delicate (appena accennate)
Nota/e: nessuna
Contesto/i: II Guerra Magica, Pace
Rating: giallo
Lunghezza: flash
Introduzione: “La lunga notte di Andromeda comincia quando si vede costretta a osservare  in silenzio sua figlia imparare la vita del soldato”.
N.d.A.: la storia partecipa all’iniziativa “A scatola chiusa”, indetta dal gruppo facebook “Caffè e calderotti”, e si basa sulla traccia di Rosmary: “Soldati. Ossia scrivete un racconto che abbia come protagonista un personaggio che ha scelto di combattere per qualcosa in cui crede e narratene valori, emozioni, sensazioni, istanti – tutto ciò che volete, purché sia legato a questa scelta compiuta”.
 



 
Sono fiera di te



 
Quando Dora fa domanda per diventare Auror, non ce lo dice.
Lo scopriamo solamente quanto tutti i test sono stati superati, e la nostra bambina si sta preparando a mettere via l’infanzia per imparare la vita del soldato. 
 
È troppo pericoloso.
Devi stare attenta.
 
Essere genitore significa avere sempre una candela accesa al centro del petto, una fiamma sporca di paura a tenere viva l’apprensione per quella creatura che è parte di te, ma a cui non puoi nascondere il mondo.
Quando vedo per la prima volta Dora con la divisa da Auror, capisco che la mia candela non si spegnerà mai più.
 
Sono fiera di te.
 
***
 
Mentre io cerco una spiegazione a una scelta tanto difficile, Ted ride. Ride, e afferma che nostra figlia non avrebbe potuto avere destino diverso: l'essere una combattente ce l'ha nel sangue, anche se sua madre non ha mai alzato la bacchetta per scagliare un incantesimo offensivo. 
 
Ho sempre combattuto per la mia famiglia.
Per Ted, e per il nostro diritto di essere felici. 
Ho combattuto contro il mio stesso istinto, decostruendo ogni residuo di quell'educazione distorta che aveva rischiato di deformarmi, affinché mia figlia conoscesse solo la libertà e una mente sempre aperta.
Ho combattuto per la serenità di mia figlia, quando l'ho vista spegnersi accanto a un uomo che temevo non l’avrebbe mai fatta felice.
 
È troppo pericoloso.
Devi stare attenta.
 
E poi ho combattuto tutti i miei pregiudizi, imparando a guardare Remus attraverso gli occhi limpidi di Dora.
 
Sono fiera di te.
 
***
 
Teddy è un peso caldo fra le mie braccia.
Dora è una maschera di gelida lucidità – è l’Auror Tonks che mi sta davanti, non c'è più posto per la mia bambina.
“Tienilo tu, mamma. Vi voglio bene. Diglielo per tutta la notte".
 
È troppo pericoloso.
Devi stare attenta.
 
Ho combattuto per tutta la vita, ma quella notte non combatto abbastanza.
Combatto la guerra sbagliata. Non quella che avrebbe tenuto la mia bambina al sicuro, accanto a me e accanto a Teddy.
Quella notte so soltanto arrendermi davanti alla determinazione nei suoi occhi, davanti alla certezza che Dora non avrebbe mai il coraggio di guardare suo figlio in viso, se non facesse la sua parte per cercare di raddrizzargli il mondo.
 
A Teddy mormoro il nostro amore per tutta la notte, e per tutte quelle a venire.
 
Non posso perdonarla.
 
***
 
“Guarda, nonna, ho trovato la mamma!”
L'orgoglio smisurato che illumina il faccino sporco di cioccolato  di Teddy non è sufficiente a lenire il mio dolore, ma il sorriso  di Dora su quel cartoncino è il sorriso di una madre che ha suo figlio ha fatto il dono più grande.
 
Dora a Teddy ha regalato un mondo che non ha più bisogno di soldati.
 
Sono fiera di te.
 
 



 
Note:
È una storia scritta molto più frettolosamente di quanto avrei voluto, ma ci tenevo a partecipare all’iniziativa del gruppo: forse è anche una tematica che si presterebbe molto di più ad essere approfondita in una storia  più lunga, e magari prima  o poi, perché no, la riprenderò anche.
Questa storia, nelle intenzioni, vorrebbe parlare di due soldati, e di due diversi modi di combattere: uno è ovviamente Tonks, che forse è soldato nel senso più tradizionale del termine, e l’altro è Andromeda. Che forse non ha mai usato la bacchetta  in una battaglia, ma ha vissuto tutta la sua vita lottando con le unghie e con i denti per le persone che amava, e che non ha mai smesso di farlo, nemmeno dopo aver perso tutto.
Nelle intenzioni (perché poi mi rendo conto che niente di tutto questo è passato nella prosa) questa storia vorrebbe anche essere un’esasperata risposta a tutti coloro che criticano Tonks (un’Auror, un soldato di mestiere, addestrata per questo) per essere andata a combattere pur avendo un bimbo piccolo, ma non emettono mezzo fiato su Remus, che pure fino a prova contraria ha lo stesso grado di parentela con Teddy, e che per di più, pur essendo sicuramente un mago abile, tutto era tranne che un Auror. Ma tanto chissenefrega, i bambini hanno bisogno solo della mamma, no? *inserire facepalm qui*
   
 
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: blackjessamine