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Autore: Fiore di Giada    28/07/2020    0 recensioni
[Uchuu no Kishi Tekkaman Blade]
[Uchuu no Kishi Tekkaman Blade] Gli ultimi pensieri di Marlo prima di morire tra le braccia del suo amico Balzac.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Il dolore dilania il mio corpo e mi costringe a restare disteso su questo suolo pietroso..

Presto, la mia vita finirà.

Non ho scampo.

Quell’artiglio di Radam ha squarciato il mio corpo e il sangue sgorga impetuoso dalle mie ferite.

Eppure, riesco a sentire i boati della battaglia.

Esplosioni si sommano a grida, ora di dolore, ora di vittoria.

Cosa succede? Balzac, cosa ti è accaduto?

Cosa ne è stato del fermion? Chi ha preso quel prezioso metallo?

Non deve finire nelle mani degli alieni, che, da anni, tengono sotto scacco la Terra.

Non capisco. E questa incertezza mi tormenta più della sofferenza fisica.

Non voglio che tu muoia, amico mio.

Il fermion non deve finire nelle mani di quegli esseri crudeli.

Se questo accadesse, per la Terra sarebbe la fine.

E i nostri sogni non si potrebbero concretizzare.

Il nostro lavoro sarebbe inutile.

Ad un tratto, uno scalpiccio di passi giunge alle mie orecchie.

Chi si sta avvicinando?

Sento delle braccia cingere il mio corpo e sollevarlo.

Marlo! Marlo! – urla una voce a me nota.

E’ la tua voce, Balzac.

Riesco ancora a riconoscere il tuo tono, amico mio, e a percepire le note di lavanda del tuo profumo, mescolate all'odore della combustione e dell'olio.

Sospiro. Questo mi consente di respirare meglio e di parlare.

Alzo la testa e fisso i miei occhi nei tuoi.

Forse tu potrai dirmi cosa ne è stato del carico da me difeso.

La mia operazione è servita a qualcosa?

Ti prego, amico mio, non lasciarmi con questo orribile dubbio.

Cosa ne è stato del fermion? – chiedo.

Non preoccuparti! E’ salvo! – rispondi.

Sorrido. L’ansia svanisce dal mio cuore e lascia il posto ad una dolente serenità.

Gli alieni non avranno quel prezioso minerale.

Il mio pensiero si sposta su di te. Non angosciarti, Balzac.

I nostri progetti possono essere realizzati.

Io so, amico mio, che tu ci riuscirai.

Potrai godere di quella vita che, per tanti anni, abbiamo sognato.

Vedo le lacrime nei tuoi occhi cerulei e il mio cuore è stretto dall'angoscia. Non voglio vederti piangere, amico mio.

Tante, troppe volte hai conosciuto la fame, la sete e la solitudine.

Come me, sei un figlio della strada e ricordi bene il dolore di quei lontani giorni d'infanzia.

Non pensare a quelle giornate crudeli, che sembravano non finire mai.

Ne sono sicuro, conoscerai la ricchezza e la fama.

Pensa ai piaceri che ti attendono.

Ti conosco bene e so che nulla ti fermerà.

Sei troppo testardo per cedere, qualsiasi sia la difficoltà, amico mio.

Sollevo la mano verso di te. Il mio corpo urla di dolore, ma voglio sentirti, prima di morire.

Ho bisogno di un ultimo contatto con te.

Sei stato la mia isola, in questi lunghi anni.

Tanti ricordi, pieni di dolore e di gioia, mi legano a te, negli anni dell'infanzia.

Tu giungerai al comando... – dico.

Tu comprendi il mio desiderio e la tua mano si stringe attorno alla mia.

Malgrado i guanti da te indossati, posso sentire il calore della tua pelle.

Le tue dita sono capaci di un tocco tanto fermo, seppur delicato, ma non esitano a colpire o sparare con letale precisione.

Tu puoi avere la mia fetta di potere e di fama... – proseguo, la voce sempre più debole.

Cerco di sorriderti e di trasmetterti un messaggio positivo, ma il mio tentativo è patetico.

Desidero che tu smetta di piangere, ma non ci riesco.

Le lacrime sgorgano dai tuoi splendidi occhi cerulei e bagnano le tue guance, d'un innaturale pallore.

Sento il tremito del tuo corpo, che pure stringe il mio.

Non riesci a vedere questo evento da un altro punto di vista, amico mio?

Mi si stringe il cuore a vederti così disperato.

Io arriverò alla vetta a qualsiasi costo! Non importa a che prezzo! Non importa a che prezzo! – prometti.

E la stretta attorno alla mia mano, ormai quasi priva di sensibilità, aumenta.

Manterrai la tua promessa, amico mio.

Nella tua voce, pur dilaniata dal dolore, è manifesta la tua volontà decisa.

Finalmente, posso morire col cuore libero da rimpianti.

E le forze, ad un tratto, mi abbandonano.

Ormai, il mio tempo è scaduto.

Addio, Balzac.


   
 
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