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Autore: Soul Mancini    29/07/2020    5 recensioni
[Anche se in ritardissimo, ecco una shottina idiota per il compleanno di John&Daron (anche se loro nemmeno appaiono, ma fa lo stesso XD)! Auguri tesori miei ♥]
Shavo si prende il capo tra le mani e sospira, mentre legge per l’ennesima volta il biglietto che ha trovato incastrato nell’amplificatore del suo basso: SOS locale e buffet. Sente già un principio di mal di testa pulsargli nelle tempie, sta per avere una crisi di nervi.
La grafia è sicuramente quella di Serj e la cosa non lo tranquillizza affatto: qual è il problema stavolta? Perché SOS? Lo sapeva, se lo sentiva: ogni volta che cercano di organizzare una dannata festa a sorpresa per John e Daron, qualcosa deve sempre andare storto!
- Partecipa alla challenge "Just stop for a minute and smile" indetta da me sul forum di EFP.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Sako Karaian, Serj Tankian, Shavo Odadjian
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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SOS
 
 
 
 
Shavo si prende il capo tra le mani e sospira, mentre legge per l’ennesima volta il biglietto che ha trovato incastrato nell’amplificatore del suo basso: SOS locale e buffet. Sente già un principio di mal di testa pulsargli nelle tempie, sta per avere una crisi di nervi.
La grafia è sicuramente quella di Serj e la cosa non lo tranquillizza affatto: qual è il problema stavolta? Perché SOS? Lo sapeva, se lo sentiva: ogni volta che cercano di organizzare una dannata festa a sorpresa per John e Daron, qualcosa deve sempre andare storto!
“Ehi, fratello!”
Shavo sobbalza spaventato e si ficca in fretta il foglietto in tasca, non aveva sentito la porta della saletta aprirsi. Solleva lo sguardo e tira un sospiro di sollievo quando apprende che si tratta di Sako.
“Che faccia! Sono davvero così brutto da far paura?” esclama il tecnico, avvicinandoglisi per mollargli una pacca sulla spalla.
Shavo prende un profondo respiro prima di rispondere. “Ehi! No, è che temevo fossi uno dei festeggiati e… stavo leggendo un biglietto che mi ha lasciato Serj. Dev’essere successo qualcosa di grave!” Il bassista recupera il pezzetto di carta spiegazzato e lo mostra a Sako. “SOS locale e buffet. E non c’è scritto altro! Io a cosa dovrei pensare? Ora che cazzo è successo?” Il suo tono di voce, parola dopo parola, si fa sempre più agitato e isterico.
Sako afferra il biglietto e lo esamina, scettico. “E non gli hai chiesto spiegazioni?”
Ho provato a chiamarlo, ma non mi ha risposto! E ora sono qui e non so qual è il problema, e non posso fare niente! E se il tizio che doveva affittarci il locale ci ha dato buca? E se quelli del buffet hanno avuto un incidente e non possono consegnare il cibo in tempo? Io lo sapevo, questa festa è stata una pessima…”
Sako si porta l’indice davanti alle labbra, intimandogli di ammutolire. “Non strillare, John e Daron potrebbero arrivare da un momento all’altro! E non essere così tragico…”
“Come faccio a stare calmo? Serj mi ha scritto SOS!” Shavo prende a camminare avanti e indietro, torcendosi nervosamente il pizzetto a treccina.
“Che ansia e che palle che sei! Magari SOS non è una richiesta d’aiuto” suppone Sako, stravaccandosi su una poltroncina.
“Certo, e cosa dovrebbe significare?” sbotta il bassista, fermandosi di botto e fulminandolo con un’occhiata.
Sako si stringe nelle spalle; non capisce proprio perché il suo amico si faccia prendere tanto dall’agitazione, se Serj avesse avuto qualcosa di importante da dirgli l’avrebbe chiamato. “Magari sta per Sono Occupato, Scusa. Oppure per Shavo Odadjian, Sposami…”
“E cosa c’entrano il locale e il buffet?”
“Beh, se vi dovete sposare bisognerà pur pensare al ricevimento…”
“Ah, ma vaffanculo!” Detto questo, Shavo riprende a vagare per tutta la stanza, borbottando tra sé e portandosi di tanto in tanto una mano alla tempia.
“Beh, se ti fa più piacere, puoi sempre pensare che il locale è esploso e che il cibo del buffet ha preso vita ed è scappato a nuoto verso i Caraibi” rompe il silenzio Sako dopo qualche istante.
“Così non mi aiuti, lo sai?” grugnisce l’altro in tono lugubre.
“Dimmi cosa posso fare per esserti utile allora” replica il tecnico della batteria, per poi sbadigliare.
“Ricordami perché anche stavolta ho deciso di organizzare una festa a sorpresa.”
“Uhm… perché sei masochista? E comunque smettila di andare avanti e indietro, mi fai venire il mal di mare!”
Il trillo di un telefono riempie l’aria all’improvviso, facendo sobbalzare i due. Con il cuore in gola, Shavo afferra di tutta fretta il suo cellulare dalla tasca del jeans e quasi lo lancia in aria quando legge il nome del mittente. “È Serj!”
Sako solleva gli occhi al cielo. “Oh, finalmente! Serj, mio salvatore!”
Ma Shavo lo ignora e preme con forza il tasto verde, portandosi l’apparecchio all’orecchio. “Serj! Porca puttana, ho provato a chiamarti mille volte, mi hai fatto prendere un colpo! Si può sapere a cosa cazzo ti serve un cellulare se non rispondi mai?” comincia a sproloquiare, gesticolando nervosamente con la mano libera.
“Ehi! Io sto bene, grazie mille per esserti interessato” esordisce il cantante ironico.
“Non è il momento! Si può sapere cosa vuol dire quel biglietto che mi hai lasciato sull’ampli?”
Serj ridacchia con fare rilassato. “Come che significa?”
“Perché mi hai scritto SOS? Cosa è successo? Ci hanno tirato un bidone? Se vuoi mi metto subito a cercare un altro locale, conosco un tizio che…”
“SOS? E dove l’avrei scritto?”
Shavo sgrana gli occhi confuso. In un paio di falcate raggiunge Sako – che intanto lo scruta a metà tra il confuso e il divertito – e gli strappa il bigliettino di mano. “SOS locale e buffet! Quante interpretazioni può avere?”
Dall’altro capo del telefono cala il silenzio per qualche secondo. “Ehm… Shavo… quelle non sono lettere, sono numeri. È il prezzo totale dell’affitto del locale più il buffet: 505.”
Il bassista è completamente basito; il suo viso impallidisce sotto lo sguardo sempre più confuso di Sako. “Cinquecentocinque dollari…” riesce soltanto a biascicare.
Il tecnico della batteria spalanca la bocca, lancia un ultimo sguardo al biglietto e infine scoppia a ridere di gusto, accasciandosi nuovamente sulla poltroncina. “Io non ci voglio credere!”
Shavo si sventola il foglietto davanti al viso e lo osserva per l’ennesima volta – ormai lo conosce a memoria, ma ora assume tutto un altro significato. “Serj, fratello, fattelo dire: hai una grafia di merda.”
“Andavo di fretta!” si giustifica il cantante. “Dovevo forse prodigarmi in fronzoli gotici per abbellire i caratteri?”
“Ma cazzo, lo zero non è tondo, è ovale! E la linea del cinque è più squadrata nella parte alta!” sbotta Shavo.
Sako se la ride, Serj anche, e intanto lui per questa faccenda ha perso dieci anni di vita.
“Non è colpa mia se non sai leggere!” lo accusa il cantante.
“E non è colpa mia se non sai scrivere!” ribatte il bassista piccato.
A quel punto Sako, dopo essersi asciugato le lacrime che gli sono sfuggite per il troppo ridere, si rimette dritto sulla poltroncina e strappa il cellulare di mano a Shavo. “Ehi Serj! La prossima volta, al posto di mandargli un SOS, mandagli un SMS, almeno vi capite meglio!”
 
 
 
 
:D :D :D
 
 
Prompt per la challenge “Just stop for a minute and smile”:
16. "Smettila di andare avanti e indietro, mi fai venire il mal di mare!"
31. "Ho provato a chiamarlo, ma non mi ha risposto!"
 
Ehm… sì, sono LEGGERMENTE in ritardo per i compleanni di John e Daron, ma cosa ci possiamo fare, l’idea mi è venuta in ritardo… e che idea AHAHAHAHAHAHAH
Quanto mi sono divertita a scrivere questa cosa, QUANTO!!! E quanto mi mancava scrivere di questi cretini *_______* chebbello che è questo fandom! Certe volte mi dimentico di quanto siano divertenti i System XD
E potevo non rendere partecipe della vicenda Sako, il nostro tecnico della batteria preferito? Qualcuno doveva pur sorbirsi Shavo in preda all’ansia AHAHAHAHAH
Per quanto riguarda la dubbia grafia di Serj, ho preso ispirazione da me stessa: molto spesso quando scrivo i numeri sembrano lettere, cioè se scrivo “200” sembra che io abbia scritto “ZOO”, e allo stesso modo se scrivo “505” sembra “SOS” AHAHAHAHAH perché ho una grafia molto “rotonda” e tendo a smussare tutti gli spigoli! Quindi ho voluto costruire un malinteso demenziale su questa mia ennesima deficienza!
So che sono in ritardo massimo, ma spero che gli auguri per la Jarohn… ehm… John e Daron siano ancora validi! TANTISSIMI AUGURI ai ragazzi che da troppo tempo mi hanno rubato il cuore e non me l’hanno mai restituito, GRAZIE DI ESISTERE!!!!! ♥
E grazie a voi lettori che siete giunti fin qui, spero di avervi strappato un sorriso!!!! :3
Alla prossima! *________*

   
 
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