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Autore: paige95    29/07/2020    13 recensioni
Alla Vigilia di Natale del 1997, il silenzio fa da padrone a Godric’s Hollow. Due amici ascoltano in silenzio i propri pensieri e si infondono conforto attraverso i gesti.
Genere: Hurt/Comfort, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Harry/Hermione
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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La storia nasce dal pacchetto assegnatomi da Nirvana_04 sul gruppo Facebook Caffé e calderotti:
Prompt: Più che a guardarle le mani s’impara ad ascoltarle. E a tradurle. Nel modo che hanno di muoversi mentre si parla, si tace, non si fa nulla. (obbligatorio)
Coppia: Harry/Hermione (bromance)
Avvertimento/nota: hurt/comfort

 











 

Godric’s Hollow, 24 dicembre 1997
 
Avrei creduto fosse più semplice fronteggiare la lapide di marmo bianco della famiglia di un amico e fingere che ciò non mi sfiorasse. Non posso anche io abbandonarmi al dolore che nasce nel mio cuore, come se qualche fiocco di neve fosse penetrato nel petto e mi avesse privata all’improvviso di tutta la felicità; come se in qualche angolo di questo cimitero un Dissenatore fosse in agguato e stesse svolgendo il suo lavoro sotto mentite spoglie. Quale felicità può infondere un luogo simile? Il capo chino di Harry è il primo dettaglio ad infondermi tanta amarezza per il destino che sta affrontando; non capisco se stia pregando o se senta il peso della colpa schiacciarlo. È storia che Lily e James si siano frapposti tra l'adorato figlio e il male che stava marciando verso di loro. Harry lo sa, lo ha imparato negli ultimi anni a sue spese e non in assenza di dolore.
Non è solo. Sicuramente da quando lo conosco, io sono stata al suo fianco. Mi rendo conto stia fronteggiando una battaglia di proporzioni colossali, la stiamo affrontando con lui. La sto affrontando con lui, attualmente sono sola insieme ad un amico sconfortato davanti alla tomba dei suoi defunti genitori. Il bambino che è sopravvissuto lascia il posto ad un giovane uomo addolorato. Harry, vorrei dirti che ti capisco, non ho perso i genitori, ma da quando ho cancellato ogni ricordo che contemplasse me dalla loro mente, è come se avessi davvero pronunciato un addio. Non proferisco alcuna parola, Harry, sarebbe imbarazzante per me paragonare la tua infanzia alla mia, mettere a confronto le nostre mancanze.
Le tue mani tremano, ma non capisco se sia il freddo, la rabbia, la sete di vendetta o le campane a festa che annunciano la nascita di Cristo Redentore – questo ferisce anche me. Dovrei essere altrove in questa Vigilia di Natale, eppure so di essere nel posto giusto, nell’unico luogo nel quale sento che la mia presenza possa tornare utile. Catturo qualche falange della tua mano sinistra, intreccio le nostre dita; sussulti come se ti avessi risvegliato da uno stato di trance. Sei vulnerabile. Poche volte il tuo palmo è stato così gelido; la mano che ora sto stringendo è collegata al tuo cuore e attraverso di essa io sento i tuoi battiti accelerati. Il tuo animo gentile mi sta ringraziando attraverso un semplice contatto. Mi stringi come se stessi cullando un’àncora di salvezza: la nostra amicizia.
Ti inginocchi davanti alla lapide, sfiori le lettere e i numeri. La tua dolcezza prende il sopravvento, il tuo dolore è così fresco e lancinante da far credere a chiunque che siano morti solo da poche ore. Ci siamo solo tu ed io, Harry, in questo cimitero che racchiude così tanto della tua vita e della nostra missione. Accarezzi il marmo come se stessi sfiorando i loro volti. Ti scontri con un muro gelido, composto da eternità e irreversibilità. Ti poso un palmo sulla spalla, mi inginocchio al tuo fianco, ricordandoti che ora hai solo bisogno di calore umano e di non cercarlo laddove ormai si è dissolto da tempo. Tu per primo capisci, mi accarezzi a tua volta le falangi; sei colmo di gratitudine verso chi ha alleviato i colpi inferti dal destino.
Ti interroghi sulla scritta che accompagna il loro sonno eterno.

 
L’ultimo nemico che sarà sconfitto è la morte.[1]
 
Ti spiego che possiede un senso lieto, loro continuano a vivere altrove. L’incisione può essere stata il desiderio di un amico, un amico che non desiderava credere alle anime dei due giovani coniugi perse per sempre.
Harry, non vedevo le tue mani tremare, raffreddarsi e stringersi a pugno dalla morte di Silente e prima ancora dalla dolorosa perdita di Sirius. Hai subìto tanti lutti, porti i loro nomi incisi sulle stesse mani che, secondo il tuo parere, non hanno saputo fare abbastanza per salvarli. Eppure sei sempre tu ad aver salvato me, sei tu a cullarmi nella tua presa protettiva, amichevole; sei tu a farmi credere di non essere la Nata Babbana indegna di questo Mondo. Anche quando pensi di fallire, tu vinci, forse perché sei frutto dell’Amore che ha trionfato sull’Oscurità. Ho fiducia in te e sono certa il loro Amore viva ancora nel tuo cuore, non sono morti veramente se una parte di loro risiede in te.
Ora però siamo noi a combattere in prima linea, siamo noi contro il Mondo.
Insieme, sempre.
 
◦•●◉✿✿◉●•◦
 
Sarebbe stato dannatamente più doloroso se lei non fosse al mio fianco. Le mani di Hermione mi cullano, asciugano le lacrime che affondano nella neve fresca, contengono un dolore che non credo di aver mai avvertito in modo così amplificato. Davanti alla loro tomba ho il segno tangibile della loro morte; credo di aver provato una tale impotenza e consapevolezza solo al cospetto dello Specchio delle Brame, loro erano così irraggiungibili. Loro sono così … lontani. Eppure è la prima volta che sono così fisicamente vicino a loro, ai loro corpi, a ciò che di loro resta dopo sedici anni. Sento la mia anima vibrare e solo la salda presa della ragazza al mio fianco tiene insieme i cocci con le sue mani; con le stesse mani che hanno sempre guidato il mio cammino, mi hanno insegnato, a volte anche rimproverato. Lei è la sorella che i miei genitori non hanno avuto occasione di donarmi.
Sono giunto qui, nel luogo in cui sono nato a mani vuote, è tardi per rimediare alla mia mancanza, posso limitarmi solo a qualche carezza sul marmo. È tutto gelato intorno a noi, le foglie sulle piante sono solo un miraggio della stagione calda. Hermione lo sa, intuisce i miei pensieri; le sue mani minute afferrano l’impugnatura della bacchetta e disegnano un cerchio nell’aria. Una corona di elleboro sboccia davanti a noi. Hermione con un delicato tocco della mano è riuscita a cullare anche loro, il loro ricordo, a portare un omaggio.
 
James Potter, nato il 27 marzo 1960, morto il 31 ottobre 1981
Lily Potter, nata il 30 gennaio 1960, morta il 31 ottobre 1981[2]
 
Le vostre spoglie sono ormai antiche, inesistenti. Sono quasi certo resti poco o niente in questa tomba.
Dovrei provare gratitudine, mamma, per avermi amato così tanto da rischiare la tua stessa vita per portare in salvo la mia.
Dovrei esserti grato, papà, per essere stato accanto a noi e aver provato ad evitare l’inevitabile.
Il mio cuore invece è colmo di rabbia. Rappresentate solo le prime anime volate in cielo per difendere la mia vita. Non vi ho mai conosciuto, voi mi avete salvato, eppure conosco così poco di voi. So che vi amavate, so che l’amore che vi ha spinto a gettare al vento le vostre vite arde nel mio cuore. Mi avete insegnato ad amare e sappiate che lo sto facendo. Amo una ragazza che, se Merlino vorrà, potrò riabbracciare, ma non potrò mai presentarvi. Amo le persone che mi sono accanto, che lottano insieme a me e che spero di riuscire a proteggere, come voi avete azzardato a vostro tempo.
Ora riposate in pace e insieme, come credo avreste sempre voluto. Avete già combattuto la vostra battaglia.
Anche tu, Hermione, stai attraversando un pessimo periodo, eppure sei qui. Raccolgo la corona di fiori che hai evocato e la accosto alla base della lapide. È inutile indugiare, per loro non posso più fare niente, se non imprimere i loro nomi nella mente. Mi alzo e finalmente poso lo sguardo su di te e sull’aspetto che abbiamo deciso di assumere per giungere fin qui. Dal modo con cui mi sfiora riconosco la mia amica, mi faccio bastare quello, a parte le nostre voci siamo irriconoscibili. Ci siamo scambiati poche parole, abbiamo lasciato che il silenzio del campo santo scendesse tra noi. Un silenzio rispettoso, carico di parole sottese, di affetto e di forza che insieme riscopriamo. Ti vorrei ringraziare, Hermione, per essere rimasta al mio fianco sempre e comunque, per essere stata un po’ una madre per me, per avermi liberato spesso dai guai. Penso tu lo sappia già e per questo sei qui. Sei la parte razionale in questo periodo di puro smarrimento, mi sfiori e mi infondi la ragione delle scelte che compiamo, mi indichi la strada da percorrere, anche quando persino a te non è del tutto nitida. Sei luce nel buio, sei calore nel gelo, sei la migliore amica che io abbia e penso la migliore che avrò in futuro. Se mai un futuro sarà destinato a noi.
In questo preciso istante non è lei, ma noi conosciamo le nostre identità e non ci sentiamo comunque soli. Le cingo le spalle e Hermione mi passa il braccio intorno alla vita. Lei capisce che sono pronto a separarmi di nuovo da loro. Quando ci voltiamo il monumento ai Caduti passa sotto i miei occhi, l’obelisco è coperto di nomi, ma fino a poco fa, durante il nostro passaggio, si è trasformato in tre statue imbiancate dalla neve soffice: la famiglia che avevo e che ora non ho più da troppi anni. Rivolgiamo un ultimo sguardo alla lapide dei miei genitori, superiamo la tomba della madre e della sorella di Silente e ci avviamo verso il cancello del cimitero.
Insieme, sempre insieme, nonostante tutto.
 
 


Salve a tutti, cari lettori e care lettrici!
Appena mi è stato proposto questo prompt e questa coppia ho pensato a questo frangente tratto dai Doni della Morte; sono una grande fan della loro amicizia e credo che essa sia stata fondamentale ai fini della saga, compresa la forza che si sono sempre trasmessi l’un l’altra.
Ringrazio di cuore
Nirvana_04 per il prompt e tutti coloro che sono giunti fin qui <3
Un abbraccio grande
-Vale
 
[1] Harry Potter e i Doni della Morte, Capitolo 16 - Godric’s Hollow.
[2] Harry Potter e i Doni della Morte, Capitolo 16 - Godric’s Hollow.
   
 
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