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Autore: 8iside8    30/07/2020    2 recensioni
Sono tornati dall'Oltretomba da una manciata di giorni e, finalmente, Emma e Killian posso vivere la loro storia. Un nuovo male arriva, però, ed è proprio indirizzato ad Emma e la sua famiglia, per un evento accaduto molto tempo addietro. La Salvatrice dovrà affidarsi a chi ama e ad un nuovo alleato per permettere a tutti di uscirne e non perdere il Lieto Fine, da tutti tanto agognato.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: David Nolan/Principe Azzurro, Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Mary Margaret Blanchard/Biancaneve, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Il Vero Amore è sempre la risposta'
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Arrivati al margine del bosco, si fermarono a guardarsi.  
Biancaneve aveva il suo arco, pronta ad incoccare la freccia.  
David aveva la pistola in mano e la torcia puntata sull'oscurità.  
Henry aveva la spada stretta nella mano.  
Zelina aveva le mani sollevate, pronta a difendersi. 
Regina imitava la sorella, scrutando tra gli alberi.  
Emma aveva la pistola e la torcia puntate verso quel buio, che pareva denso, tangibile. Il suo potere fremeva per uscire.  
Avanzarono tutti insieme nel bosco, cercandosi con lo sguardo per non perdersi di vista. Poi ci fu una luce accecante, tutti si potessero gli occhi e... Henry si trovò solo. Chiamò ogni singolo familiare e compagno di avventura, ma nessuno rispose. Non potevano essere scomparsi. Si fermò a pensare, facendo respiri profondi. No, la sua famiglia era lì, solo che il dio delle illusioni li aveva celati ai suoi occhi. Avanzò qualche passo, certo di questo. Poi udì uno scricchiolio. Sollevò la spada e scrutò il buio. Un ruggito alle sue spalle lo convinse a correre avanti. Correva come il vento, la foresta non sembrava impedirglielo. Nessun ramo a intralciargli la strada.  
≪Non è possibile...≫ sussurrò Henry. Anche solo a camminare avrebbe dovuto graffiarsi, non era davvero possibile. Allora era... un'illusione di Loki?  
 
Biancaneve si voltò e vide che la sua famiglia era sparita. Incoccò una freccia e tese la corda dell'arco. Si guardava attorno, ma non sentiva niente. Proprio niente. In un bosco non poteva esserci così silenzio!  Alle sue spalle uno scricchiolio la fece girare. Biancaneve stava mirando in mezzo agli occhi rossi dell'enorme lupo che sbavava e ringhiava davanti a lei. Lo osservò bene e seppe che non era Ruby, era un lupo ed era lì per ucciderla.  
Ma se era strano quel silenzio, e il lupo era l'unica cosa che si muoveva, non era la realtà! Era Loki!  
 
Regina urlava alla ricerca del figlio.  
≪Henry!≫  
Con le mani sondava l'aria, per capire dove quella luce avesse portato tutti, ma non percepiva niente.  
Un rumore e un ringhio alle sue spalle la avvisarono che non era sola e che non era amico. Sollevò una mano e diede vita a una barriera, appena in tempo per impedire ad un lupo grande come un orso di aggredirla. 
≪Allora, enorme palla di pelo, chi sei? Ti ha mandato Loki, il dio dell'inganno?≫ si fermò a riflettere sulla parola "inganno", perché intrappolare le persone nei sogni era semplice e furbo... La mente riflette le ferite sul corpo, come nei sogni di Emma e Uncino, quindi... Era bloccata col lupo! E, soprattutto, aveva l'anello che andava distrutto! Doveva trovare un modo per svegliarsi. Fece comparire un pugnale sul suo palmo, poi lo strinse forte e si lasciò penetrare la carne dal metallo. Speravo che il dolore la svegliasse, ma era chiaro che non era così.  
 
Zelina stava camminando sola per il bosco, teneva un cauto silenzio e cercava una falla nell'illusione. Sì, perché lei aveva capito subito che era un'illusione di Loki, così la Salvatrice sarebbe stata davvero sola. Tuttavia, le illusioni, per quanto ben costruite, hanno sempre una falla. Toccava gli alberi e le piante, ma tutto sembrava perfetto. 
Uno scricchiolio. Zelina si voltò. Un enorme lupo le si stava avvicinando e, d'un tratto, balzò verso di lei. La perfida strega emanò una luce verde dal palmo e uno scudo smeraldino la circondò. Il lupo non avrebbe potuto ferirla, ma avrebbe avuto il tempo di pensare a una soluzione. 
 
David aveva la spada rivolta verso il gigantesco lupo che aveva davanti. Si era ritrovato senza nessuno della compagnia, ma quel canide troppo cresciuto lo aveva tenuto troppo impegnato per permettergli di cercare chicchessia. Il lupo balzò verso di lui e David si lanciò dietro un albero, ma la bestia spezzò con estrema facilità il tronco. 
Il Principe Azzurro si fece inseguire tra gli alberi, finché non vide di aver distanziato il lupo, allora si girò e gli corse incontro. Il lupo spalancò le fauci, deciso a fare dell'uomo la sua cena, ma David si lasciò scivolare sotto la bestia e, quando fu all'altezza del torace, vi affondò la spada. L'animale guaì e cadde di lato.  
 
Killian si guardava attorno smarrito. Emma gli aveva detto che non lo voleva più, ma com’era possibile? Aveva attraversato gli inferi di Ade per lui, aveva usato il potere del Signore Oscuro per salvargli la vita… non poteva essere così. Tuttavia, Emma gli stava urlando quanto l’avesse fatta soffrire, per ogni bugia, per ogni aspettativa disillusa.
≪Swan…≫ la guardava disperato.
≪Neal era il mio solo e unico amore! Tu sei stato un sostituto!≫ ringhiava lei fra le lacrime.
Uncino era ferito, quelle parole facevano male, ma nella sua testa sentiva la voce di Emma, che gli diceva che aveva paura a lasciarsi andare con lui, perché tutti quelli con cui era stata erano morti e che non poteva perdere anche lui. Poi gli comparve davanti agli occhi il momento in cui, negli inferi, avevano pesato il cuore di Emma, la sua Emma che era scesa a riprenderlo dal mondo dei morti, scoprendo che il loro non solo era amore, ma Vero Amore. No, quella che gli urlava contro non era la sua Emma, la sua guerriera intrepida.
 
Emma non vedeva nessuno. Avanzava lentamente, tenendo la torcia ben puntata. Una piccola luce azzurra danzava dietro un albero e lei la raggiunse. Era il fuoco fatuo del sogno. Era arrivato il momento.  
La fiammella le fece strada fra gli alberi, fino a giungere a una radura, dove la fiamma divampò e divenne Loki.  
≪Ah, Salvatrice. È un piacere conoscerti!≫ aveva una voce suadente.  
Al centro della radura c'era Killian legato ad un palo. Dietro di lui c'erano i suoi genitori, Henry, Regina e Zelina.  
≪Cosa hai fatto? A loro, cos'hai fatto?≫ ruggì lei.  
≪Oh, Killian Jones è sotto l'effetto della mia più bella illusione. Tu che lo lasci perché pensi che non sarà mai buono davvero. Tu che gli dici che non puoi stare con una persona così attirata dall'oscurità. La sua sofferenza è la tua, di conseguenza lo è dei tuoi genitori. Ergo, è la mia gioia.≫ 
≪Killian sa che il nostro è Vero Amore, non cederà.≫ disse Emma fra i denti.  
≪Ma, cara, lo sta facendo. Se capirà che è un illusione, si sveglierà! Al contrario degli altri, che si sveglieranno solo quando lo deciderò io. Adesso stanno tutti affrontando mio figlio Fenrir il lupo, all'interno delle loro illusioni. Regina ha provato a ferirsi per svegliarsi, ma il solo risultato ottenuto è che gli sanguina una mano!≫ rise.  
≪Non è stato mio padre a decidere o suggerire la tua punizione! Non è con noi che dovresti prendertela, Loki!≫ tentò Emma.  
≪Oh, ma ha dato l'informazione che ha portato alla mia prigionia.≫ la voce di Loki era calma e più pericolosa che mai ≪Per questo devo fare tutto ciò. Tu cercherai di svegliare il tuo amato, ma non basterà, perché... Se i tuoi amici stanno affrontando l'illusione di Fenrir, tu dovrai affrontare il vero Fenrir.≫ così dicendo schioccò le dita.  
Dagli alberi emerse un enorme lupo nero, con due rubini al posto degli occhi. Si scagliò contro Emma, ma rimase bloccato a due metri da lei.  
≪Che diavolo...≫ ringhiò Loki.  
≪Sono stato io.≫ la voce di Gold arrivava dalle spalle di Emma.  
≪Com'è possibile che tu abbia superato il mio incantesimo di illusione?≫ il dio era curioso.  
≪Vuoi davvero saperlo?≫ sorrise Gold ≪Io sono il Signore Oscuro. Su di me non hanno effetto queste illusioni. Sono piuttosto puerili. Credo che anche Regina o il Principe Azzurro siano stati in grado di capirlo.≫ 
≪Non puoi farli risvegliare.≫ sorrise Loki.  
≪Io no, ma lei sì. E uno di loro è sia suo figlio che mio nipote. Quindi... Capisci che entrambi faremo di tutto per liberarlo?≫ Gold sorrideva a sua volta.  
Emma aveva lo stomaco in subbuglio, veder litigare due maestri dell'inganno e della truffa era troppo male in un solo posto.  
≪Emma,≫ le si rivolse Gold dandole due fiale ≪io terrò a bada il lupo e Loki, tu pensa ad Uncino e agli altri. Le fiale contengono un veleno per il lupo, nel caso io...≫ 
≪Perché lo fai?≫ chiese Emma.  
≪Perché posso rendere questo un posto migliore per mio figlio, ma anche per mio nipote.≫ le fece un sorriso appena accennato, ma tanto bastò perché Emma prendesse le fiale e corresse da Killian, mentre Gold cercava di chiudere in enormi sfere di potere il lupo e il dio.  
 
≪Killian! Killian!≫ Emma lo scuoteva con tutte le sue forze. Con la spada tagliò le corde. Non capiva come svegliarlo, ma la voce di Sygin giunse chiara, come se fosse accanto a lei.  
≪L'Amore è sempre la risposta a tutto.≫ 
Emma prese Killian per il bavero e lo baciò, come lo aveva baciato la prima volta, sull'Isola Che Non C'è. Con passione e desiderio. Allora non sapeva ancora quanto quel pirata sarebbe penetrato nel suo cuore, ma adesso lo sapeva. Sapeva che non voleva stare un solo momento della sua vita senza di lui, per questo era corsa all'inferno.  
Emma sentì la mano di Uncino stringerla forte a sé. 
≪No!≫ ringhiò Loki, ma Gold lo stringeva in una morsa magica.  
≪Emma!≫ Uncino sorrideva, mentre la baciava ancora.  
La Salvatrice fu pervasa da un'energia fortissima. Era con Killian, ma non aveva più sintomi. Il suo cuore era bollente e divenne tutta d'oro bianco. Killian continuava a baciarla, come se non riuscisse a saziarsi di lei. L'oro bianco investì la radura.  
Henry fu il primo a ridestarsi, seguito da tutti gli altri. Regina si rovistò nella tasca, poi urlò.  
≪Uncino! Fallo adesso!≫ 
Loki provò a raggiungere Emma, ma l'energia pura da lei scaturita lo bruciava.  
Killian guardò negli occhi la sua amata.  
≪Ti amo.≫ e le posò la mano sul petto. Le sue dita penetrarono la carne morbida e, quando le tirò verso di sé tra dita aveva la spada di Sygin. 
Era tutta d'oro brillante. L'elsa aveva morbide linee e la lama era lunga e sottile.  
≪Emma!≫ urlò ancora Regina lanciandole l'anello.  
Loki imprecò. Tremotino strinse la stretta.  
Emma sollevò la Spada della Vittoria e colpì l'anello ancora in volo.  
Il bianco del potere di Emma si fuse con l'oro di quello della Spada della Vittoria, dando vita a un'energia tanto luminosa che perfino Loki dovette coprirsi gli occhi.  
Silenzio, calma.  
Quando tutti riaprirono cautamente le palpebre, Gold era seduto a terra davanti a Loki privo di sensi e al lupo Fenrir ansimante. Henry si guardò intorno, poi vide Uncino stringere tra le braccia...  
≪Mamma!≫  
Emma era priva di sensi, con uno squarcio nel ventre che perdeva sangue. Nessuno poteva sopravvivere a una ferita del genere. Regina e Zelina si gettarono su di lei per guarirla coi loro poteri, ma sembrava resistere loro. Biancaneve era vicino a Uncino.  
≪Ti prego, Regina, fa' qualcosa. Non posso perdere mia figlia!≫ 
≪Non funzionano i nostri poteri.≫ 
≪Ma certo che no!≫ disse rauco Loki ≪Pensavate che un mortale potesse usare il potere della Spada senza conseguenze?≫ rideva sguaiato.  
≪Sygin ci ha ingannati...≫ disse Uncino, fissando Emma affranto.  
≪No, non vi ho ingannati e sono qui per questo.≫ la dea della Vittoria avanzava nella radura, il suo abito era lungo e fatto di fibre di oro puro. I capelli erano una cascata di seta aurea. I suoi occhi azzurro ghiaccio brillavano sopra il sorriso più dolce che avessero mai visto ≪Sono qui per fare la parte di lavoro che non può fare la Salvatrice e per rendere questa battaglia una vera vittoria.≫ si rivolse a Regina e Zelina ≪Non potere salvarla con la vostra magia, ma io posso. Regina, dammi il cuore della Salvatrice.≫ Regina lo prese dal petto di Emma e glielo porse ≪Zelina, dammi la Spada della Vittoria≫ la Perfida Strega la prese dalla mano di Emma, che ancora la impugnava, e la porse alla dea ≪Ecco, ora ho tutto quello che mi serve per salvare la Salvatrice.≫ 
Sygin posò la punta della Spada della Vittoria sul cuore di Emma. Uncino tremava, dalla preoccupazione, dal terrore, dalla speranza. Il cuore di Emma brillò della sua magia bianca e la Spada iniziò a penetrare lentamente, scomparendo al suo interno. Sygin si chinò e ripose il cuore di Emma nel suo petto immobile. Un inspiro profondo e la Salvatrice si svegliò. Killian si lanciò su di lei, stringendola in una stretta che diceva senza parole che non l'avrebbe più lasciata andare. Emma ricambiò l'abbraccio, sconvolta. Sapeva di essere morta. Aveva visto il passaggio per passare oltre, eppure era lì, tra le braccia di Killian. Erano salvi.  
≪Grazie per aver salvato mia mamma.≫ disse Henry e solo allora Emma la vide. Sygin.  
≪Grazie Emma Swan. Hai salvato il tuo amore, facendo molto più di quello che nella sua vita ha fatto una dea come me. Hai la mia stima. A suo tempo, il grande Odino a decidere di mettere la mia Spada della Vittoria nel tuo cuore. Oggi comprendo quanto fosse stato saggio e ho deciso di seguire il suo insegnamento, rimettendo la Spada della Vittoria nel tuo cuore e aggiungendo la mia protezione su di esso. Avrai una lunga vita da assaporare, con la tua famiglia. Il vostro è Vero Amore e il Vero Amore può fare qualunque cosa.≫ 
Tutti la ringraziarono con fare reverente e Sygin si voltò verso il marito e il lupo. Tese una mano verso di loro e tutti e tre scomparvero in una nuvola di cristalli di neve.  
Henry strinse sua madre. Erano davvero salvi.  
 
A casa di Emma tutti si riposavano. Regina e Zelina procurarono cibo e acqua con la magia. Emma e Killian non riuscivano a togliersi gli occhi di dosso. Gold aveva preso da parte Emma e lei lo aveva ringraziato per averla aiutata, mentre lui la ringraziava a sua volta di averglielo permesso. Solo verso mattina Emma e Uncino rimasero soli, Henry dormiva da un paio d'ore e gli altri erano tornati a casa. Killian la stava stringendo a sé e pensò che fosse arrivato il momento. Trafficò nella tasca ed estrasse una piccola scatola rossa, poi la portò a sedere sul divano, le loro ginocchia si toccavano.  
≪Emma, oggi abbiamo rischiato di perderci ancora, ma ancora una volta ci siamo ritrovati. Non mi sono mai sentito accettato in tutta la mia vita, ma da quando ti conosco ogni giorno mi hai reso parte di qualcosa. Questo qualcosa è caldo e mi avvolge come una coperta, in cui sto bene. Ti ho protetta e ti Proteggerò sempre e mi piacerebbe metterlo scritto nero su bianco.≫ Emma lo guardò, con occhi ingranditi dall'emozione, inginocchiarsi davanti a lei. ≪Emma Swan, il mio unico Vero Amore, vorresti continuare a fare quello sappiamo fare per il bene delle favole, ma come mia sposa?≫ 
A Emma scoppiava il cuore dall'emozione, mentre Killian apriva davanti a lei una scatolina rossa. Al suo centro c'era un anello in oro bianco, con un diamante sulla sommità.  
≪Killian Jones, mio unico Vero Amore, ti amo.≫ e lo baciò con calma, assaporando il momento, poi gli sorrise ≪Sì... Sì, non voglio altro!≫ 
Killian la strinse a sé, per con quell'anello che le aveva appena messo al dito prometteva amore eterno. Il suo amore imperituro.  



*Questo era l'ultimo capitolo (ma sto già lavorando a un seguito), spero che vi sia piaciuta. Grazie per aver dedicato del tempo alla mia ff.*
   
 
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