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Autore: Sapphire_Raven    31/07/2020    0 recensioni
Tema di letteratura che si è misteriosamente (o forse non tanto) trasformato in una fanfiction, ovvero: come sarebbe la seconda Cantica dal punto di vista della nostra guida preferita?
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Dante Alighieri, Virgilio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Passiamo alla Cornice successiva e il mio protetto ancora non dice una parola. Noto che tiene la testa bassa, gli occhi rivolti a terra. Forse è stato uno sbaglio sottovalutare il suo turbamento. Gli chiedo cosa sia successo di tanto grave da renderlo così pensieroso e lui dice di aver sognato una donna dall’aspetto mostruoso che guardandola diventava sempre più bella. Nel sogno, Dante afferma di avermi visto strappare le vesti di quella donna per rivelarne il ventre putrido e di essersi svegliato a causa dell’odore nauseabondo che ne usciva. Dopo averci pensato su, arrivo alla conclusione che quella donna doveva essere il simbolo dei beni terreni che, pur sembrandoci indispensabili, in realtà spesso conducono alla perdizione.

La mia intuizione potrebbe essere corretta, visto che la quinta Cornice è quella degli avari, eccessivamente legati alle ricchezze materiali, e dei prodighi, che al contrario sperperavano tutti i loro averi. I penitenti, sdraiati a terra, hanno le mani e i piedi legati e ricordano esempi della loro colpa punita e di virtù premiata. Mentre attraversiamo la Cornice, penso a quanto le condizioni di vita degli uomini siano destinate a cambiare nei prossimi secoli: in futuro, il benessere aumenterà per la maggior parte della popolazione, perciò l’avarizia sarà sempre meno diffusa, soprattutto tra i ceti medi. Ad aumentare sarà, al contrario, la prodigalità, poiché le persone avranno più soldi da spendere. Spesso useranno il denaro per acquistare cose non essenziali per il semplice gusto di farlo, senza pensare a coloro che faticano a guadagnare abbastanza per sopravvivere. Ci saranno anche figli di persone ricche e famose che, approfittando del benessere della propria famiglia, si lasceranno andare agli eccessi, rischiando persino di finire sul lastrico. Tra questi, ci sarà un certo Lapo Elkann, nipote del fondatore di una nota casa automobilistica: nonostante l’influenza della sua famiglia a livello mondiale, userà il suo denaro in modo sbagliato e sarà portato a pensare che la ricchezza sia infinita, ma si renderà conto del suo errore solo quando, dopo aver finito i soldi, arriverà a mettere in atto un finto rapimento per ottenere il riscatto da parte dei parenti. È proprio vero che, più una cosa è abbondante e facile da ottenere, meno valore le si attribuisce.

All’improvviso un terremoto scuote tutto il monte e le anime intorno a noi iniziano a cantare e a gridare lodi a Dio. Ci fermiamo, aspettando che la terra smetta di tremare. Vedo Dante rimanere immobile, come congelato, perciò cerco di rassicurarlo, nonostante anche io sia spaventato. Mi chiedo cosa possa aver generato tutte queste scosse.

Una volta cessato il terremoto, riprendiamo a camminare. So che Dante vorrebbe conoscere la causa del fenomeno a cui abbiamo appena assistito, ma purtroppo non posso dargli una risposta. Più ci avviciniamo alla cima del monte, più mi rendo conto di quanto le mie conoscenze si stiano rivelando insufficienti a soddisfare la curiosità del mio protetto, nonostante il mio compito di guida sia quello di fornirgli tutte le spiegazioni che desidera. Quello che Dante sta cercando nel suo viaggio è qualcosa che va oltre le mie capacità, per cui cerco di fare tutto ciò che posso, anche se so che non potrò essergli molto d’aiuto d’ora in poi.

Ci appare un’ombra, l’anima di un penitente, a cui decido di chiedere spiegazioni sull’origine del terremoto, sicuro di ottenere la riposta che Dante desidera. Ci rivela che, ogni volta che un’anima completa l’espiazione, si generano delle scosse. Scopriamo che ad essere diventato degno di salire al cielo è proprio lui, che dice di chiamarsi Stazio. In vita è stato un poeta e dichiara di essersi ispirato all’Eneide per la stesura delle sue opere. Afferma inoltre di essere diventato cristiano per merito mio, dato che, secondo alcune interpretazioni, la mia quarta Egloga avrebbe predetto la nascita di Cristo. Mi volto verso Dante e gli lancio un’occhiata, pregandolo silenziosamente di non dire nulla: sono sempre stato una persona piuttosto riservata e non sono abituato a ricevere così tanti complimenti insieme. Il mio protetto, però, non può fare a meno di lasciarsi sfuggire una risata a sentire tutte le lodi che Stazio sta tessendo senza sapere di avermi davanti. L’anima, insospettita, gli domanda il motivo del suo comportamento. Rassegnato, consento a Dante di rivelare la mia identità a Stazio, il quale si offre di accompagnarci per quanto rimane del nostro viaggio. Sono contento che ora ci sia qualcuno che possa chiarire tutti i dubbi di Dante che io non posso risolvere, ma non posso fare a meno di sentirmi un po’ tagliato fuori: loro hanno avuto la fortuna di conoscere il cristianesimo e hanno la possibilità di arrivare in Paradiso, mentre io, anima pagana del Limbo, non potrò mai comprendere pienamente tutto ciò che rende loro così felici.

˜˜˜˜˜˜˜˜˜

Sì, ho messo Lapo Elkann in Purgatorio. E no, non me ne pento! XD

   
 
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