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Autore: Funlove96    01/08/2020    0 recensioni
Nel Sakura Cosmos non si può mai stare davvero tranquilli. Lo sanno bene i nostri eroi che, sulla Edens, pensavano di passare una giornata in completo relax.
Questa fanfiction è stata scritta in partnership per un evento su Tumblr. Maggiori informazioni all'interno.
Spero vi piaccia, e buona lettura.
Genere: Avventura, Azione, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Questa fanfic è stata scritta per l'iniziativa ideata da Edens Zero Big Bang, e fatta in collaborazione con l'utente Water Lock, che ha realizzato il color a cui è ispirata la storia.
Attenzione: Alcune scene sono ambientate nel capitolo 83 del Manga, ma alcuni avvenimenti sono stati cambiati.
Ringrazio sia i creatori dell'evento che il mio partner per la magnifica esperienza.
Buona lettura.




L'astronave si fiondava sempre più veloce contro l'altra, colpendola e scagliandola via violentemente. Con essa, anche tutto ciò per cui aveva combattuto fino a quel momento veniva scaraventato lontano. Tutto quello che doveva fare era superare l'ultimo ostacolo che lo separava dal suo obiettivo, ma qualcuno, da qualche parte -o per meglio dire lì, di fronte a lui- aveva deciso che non poteva raggiungerlo.
Almeno, non in quel momento.

Fu così che Shiki vide svanire la sua ultima speranza, finendo a guardare impotente la sua cara e fedele astronave schiantarsi... sul pavimento della sua cara e fedele astronave....
Aveva perso. Di nuovo!

La bionda non era brava solo coi videogiochi, e lui lo stava imparando a sue spese -non che fosse comunque un asso, negli scacchi come in qualsiasi altro gioco- che non conveniva sfidare Rebecca, mai.
Persino Hermit non era mai riuscita a batterla, il che era tutto dire.
"Ho vinto! Sai cosa significa?" la voce della ragazza si fece largo nelle sue orecchie, risvegliandolo dallo stato contemplativo della sconfitta, che lo vedeva per lo più a fissare il pavimento grigio della sala relax della Edens, più precisamente la porzione che ospitava la riproduzione in scala della nave.
Shiki sapeva cosa significava, soprattutto perché aveva proposto lui il pegno da pagare in caso di sconfitta. Un mese di video garantiti per la giovane B-Cuber, in cui ovviamente non sarebbe stato semplicemente a guardare. Oh, no davvero!
Avrebbe dovuto affrontare tutte le sfide lanciate dai fan nei commenti.
Nel corso del tempo, la popolarità della ragazza era cresciuta molto, e il numero dei followers continuava ad aumentare, superando la soglia del milione di persone. Peccato che alla maggior parte di loro piacesse vedere gente alle prese con le cose più orribili di sempre. Dai ragni, alle cavallette, fino agli scarafaggi. Erano davvero strani!

Negli anni, il giovane Re Demone aveva imparato a conoscere i vari aspetti dell'animo umano, ma gli sfuggiva ancora come ci si potesse sentire soddisfatti nel vedere esaudite richieste del genere.
"F-Facciamone un'altra! L'ultima n-non la p-perderò!" balbettò il moro, tremando già all'idea di quello a cui andava incontro. Nella sua mente, il quesito sul perché avesse proposto quel pegno da pagare regnava prepotente, trovando una sola, unica, risposta: Era davvero sicuro di vincere.
Non si era certo allenato con Sister per niente! Non avrebbe mai più dimenticato i suoi "metodi d'insegnamento". Mai più....
Era molto determinato ad assicurarsi la vittoria. Non avrebbe mai permesso a nessun essere dotato di più di quattro zampe di avvicinarsi a lui!

Se questa non era una motivazione valida per farsi torturare da Sister...

La bionda stava per accettare, certa di vincere anche la partita successiva, quando uno scossone scaraventò sul pavimento il tavolo e, di conseguenza, anche la scacchiera, che si schiantò emettendo un forte tonfo, accompagnato da quelli, un po' più leggeri ma egualmente violenti nella caduta, delle pedine che i due erano impegnati a muovere poco prima.
L'allarme della Edens scattò, facendoli alzare dal divano dove si erano appena "scontrati" per precipitarsi verso la sala comandi, dove le Stelle erano già intente ad individuare la minaccia.
Witch era impegnata davanti agli schermi verde scuro dei radar, dove quello spicchio rosso si spostava cercando di palesare loro il nemico, mentre Sister ed Hermit facevano correre veloci le dita sulla tastiera, attivando gli scudi della nave, e il sistema di sicurezza, che presto rilasciò l'Ethere che avrebbe riparato la fiancata. Non era un danno così grave -lui si stava solo scaldando- e in breve, la Eden's tornò in perfetto stato, pronta a rispondere al fuoco nemico.
I radar segnalarono finalmente l'enorme nave che si avvicinava sempre più minacciosa. L'equipaggio della Edens -a cui, nel frattempo, si erano uniti in sala comandi anche Homura, Weisz, Pino e Moskov- era già pronto a combattere la Beliar Gore ancora una volta. Il Re si posizionò sulla postazione centrale della sala, affiancato da Pino, la quale analizzava la situazione, riferendogli ogni variazione nell'Ethere del nemico. Rebecca in poco tempo si recò al comando del cannone destro della nave, e Homura a quello sinistro. Weisz sostituì Sister ai comandi degli scudi, mentre lei si recava, accompagnata da Moskov, in una delle camere della nave, quella dove riposava, ancora in stato di incoscienza, Kleene, sorvegliata da suo fratello. Quel maledetto non aveva perso tempo a farsi di nuovo vivo, ma non gli avrebbero permesso di riportarla su quella nave! Shiki, in particolare, aveva fatto una promessa.

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I suoi scagnozzi stavano per tagliare il braccio di Weisz. Con una ferita così profonda sarebbe morto dissanguato in breve tempo, ma quel sadico voleva vederlo soffrire più di quanto già stesse facendo. Shiki poteva solo guardare impotente, legato come tutti i suoi amici, i cui occhi erano colmi di lacrime. Era davvero quella la fine del Re Demone e dei suoi compagni? L'arma stava per cadere, diretta verso la spalla destra del biondo, pronta a colpire, lasciandolo in un mare di sangue e dolore, tra le risate divertite di Drakken e dei suoi uomini.
Ma la lama non incontrò mai la pelle del ragazzo...
Il braccio di quello che avrebbe dovuto essere il suo aguzzino fu fermato dalla mano di Jinn, che si era avvicinato silenziosamente a lui, fermandolo appena in tempo. Gli uomini di Drakken lo avrebbero circondato immediatamente, se un vento troppo forte non li avesse spinti lontano.
Aveva attivato il suo Ether Gear per respingere chiunque volesse avvicinarglisi, mentre l'arma che avrebbe dovuto infliggere così tanto dolore a Weisz finì in un punto sconosciuto della stanza.
Il dito del castano -tenuto fermo sul grilletto- scivolò per sparare un colpo, e sarebbe stato fatale per il Re Demone, se il proiettile non fosse stato risucchiato dal nulla, o meglio, dal vento.
Drakken si lanciò verso Rebecca con l'intento di afferrarla, ma lei, Weisz e Homura sparirono in un vortice creato da Kleene poco dopo avergli impedito di colpire a morte il moro.
Intanto, Happy e Pino, rinchiusi in una discarica, in un punto imprecisato della Belial Gore, ebbero la stessa sorte, sparendo in un altro vortice. Kleene fece molta fatica, ma riuscì nel suo intento di sottrarli tutti alla furia di Joe. Aveva capito cosa volesse fare suo fratello e si lanciò a dargli man forte.
Jinn si era avvicinato a Shiki, liberandolo, per poi tornare velocemente accanto a sua sorella, la quale stava iniziando ad accusare il malessere della battaglia, mentre Drakken l'aveva designata come nuovo obbiettivo della sua furia.
Lo scagliò via con una ventata violenta, mentre Kleene gli cadeva tra le braccia priva di sensi. Per quanto si sforzasse di mostrarsi forte, la ragazza era già provata dall'esposizione a quel dannato fermaglio, che tutto era, tranne che un semplice accessorio. Maledetto Drakken! Ma avrebbe strappato sua sorella dalle sue mani, ora che finalmente aveva trovato un degno alleato.

La prima volta che si erano affrontati aveva avuto il sentore di aver trovato, finalmente, la persona giusta. Odiava ammetterlo, ma non poteva sconfiggere Drakken, e per il bene di sua sorella aveva dovuto arrendersi all'idea di starle semplicemente accanto, senza poterla liberare da quel mostro. Adesso però, quel ragazzino poteva essergli d'aiuto.

Intanto Drakken si ritrovò ai piedi del Re Demone, infuriato per tutte le lacrime versate dai suoi amici. In breve, una nube nera, inquietante, avvolse il corpo del moro, il quale aveva mandato al diavolo ogni proposito amichevole, guardandolo con tutto l'odio che non aveva mai provato in vita sua.
La nube nera si dissipò in poco, e quello che ne uscì di Shiki aveva solo le vaghe sembianze.
Lunghe corna nere si levavano ai lati della sua testa, con filamenti di Ethere rosso fuoco a percorrerle, come rossi erano i suoi occhi, e l'Ethere che gli scorreva sui segni presenti sul viso e sulle braccia.
Degli abiti di Shiki erano rimasti solo i pantaloni, strappati in gran parte, mentre il busto scoperto lasciava scorrere le linee di Ethere sui muscoli scolpiti del moro.
Drakken ebbe a malapena il tempo di rialzarsi, mostrando il suo ghigno beffardo, che un vortice gravitazionale si creò nella stanza, risucchiando tutto. Jinn utilizzò il suo fedele vento per proteggere lui e Kleene dal venire risucchiati, mentre Drakken spariva nel vortice, finendo chissà dove nello spazio.
Gli oggetti che avevano iniziato a volare per la stanza ricaddero sul pavimento mentre il vortice si richiudeva.
Drakken era sconfitto, almeno per il momento
...

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La Berial Gore speronò la Edens, mentre questa, dopo un primo momento passato a subire l'attacco, contraccambiò prontamente. Le navi presero a volare impazzite in quel pezzo di Cosmo, cercando di colpirsi a vicenda ed evitando gli attacchi. Il Re si stancò presto di quel farabutto che voleva fare del male alla sua nuova amica, da giorni ormai priva di sensi, e decise di mettere fine al regno di terrore di DJ Zombie una volta per tutte. Era stato magnanimo la volta precedente, ma quel dannato non aveva capito che non gli avrebbe mai permesso di fare del male a Kleene, come a tutti i suoi amici.
Non avrebbero pianto di nuovo!

Sister e Moscov raggiunsero la stanza di Kleene, dove Jinn saltò sull'attenti, posizionandosi per combattere. Dai rumori e lo sballottamento della nave, stava succedendo qualcosa, e lui avrebbe protetto sua sorella a qualunque costo.
Quasi non spiaccicò sul muro Moscov -Sister si era scansata in tempo, percependo l'aumento di Ethere dall'altra parte- poiché Jinn frenò in tempo il suo attacco.
Doveva a loro se Kleene aveva una speranza di sopravvivenza in fondo.

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Sulla Edens le stelle erano impegnate a fronteggiare i nemici. Avevano creduto di averli sconfitti, ma erano state ingannate, ed ora si ritrovavano in netto svantaggio, a pochi passi dalla sconfitta. Ormai anche la più piccola speranza che la situazione si potesse ribaltare era sfumata ma, come se La Madre avesse ascoltato le loro preghiere, due vortici si apriono nel bel mezzo della sala comandi, dove i nemici erano riusciti a spingerle, mettendole alle strette. Dal primo uscirono Rebecca e Homura, che si precipitò a sorreggere Weisz, ormai quasi svenuto per l'enorme perdita di sangue, mentre la bionda si precipitava ad afferrare Happy, uscito con Pino dal secondo vortice. Il gatto si trasformò, permettendo alla bionda di sparare sui nemici.
Homura si unì a lei dopo aver messo Weisz al sicuro, mentre le stelle approfittarono della distrazione dei nemici per passare al contrattacco. In poco vinsero, tornando ai comandi della nave, mentre Sister portava Weisz in infermeria.
Assistettero alla scomparsa di Drakken nel vortice gravitazionale di Shiki, mentre la Edens, con le ultime manovre, atterrava sulla Belial Gore per far risalire il suo Re.
Il moro tornò alle proprie sembianze, con gli abiti intatti, sorridendo a Jinn.
"Sai? Sei un ottimo amico!" Gli disse. "Vuoi unirti a noi?" Gli propose mentre quest'ultimo lo guardava stupefatto. Era vero che lo aveva aiutato, ma in realtà, lo aveva fatto per non perdere l'occasione di salvare sua sorella, come poteva quel ragazzino sorridergli dopo che Kleene aveva catturato due delle sue amiche, e lui lo aveva praticamente consegnato a Joe?
Nel mentre si guardavano, Kleene aprì appena gli occhi, mettendo a fuoco l'immagine del fratello e del moro l'uno di fronte all'altro, mentre le voci e i passi di Sister e Rebecca si avvicinavano. Jinn ebbe appena il tempo di accorgersene che lei li richiuse, tornando nell'oscurità.
Gli intrusi vennero riportati sulla Belial Gore mentre Shiki aspettava una risposta -sperava positiva- da Jinn. Intanto Sister, che aveva esaminato coi propri sensori lo stato di salute di tutti, si avvicinò a Kleene, con espressione preoccupata in viso. "Ha bisogno di cure, e in fretta! L'Ethere nel suo corpo si sta esaurendo!"
Quelle parole fecero sussultare Jinn che, solo per il bene di sua sorella, accettò di seguire il Re sulla Edens.
Una volta tornati tutti sulla nave, la Belial iniziò a tremare e le stelle si affrettarono ad impostare la rotta, facendo alzare in volo la Edens, da cui tutti assistettero allo smaterializzarsi della nave nemica.
Drakken non era ancora del tutto sconfitto, questo lo sapevano, ma in quel momento potevano solo riprendere il loro viaggio, la vera resa dei conti era ancora lontana.

I giorni passarono, e Kleene fu salvata in extremis da Sister, che aveva ristabilizzato i livelli di Ethere nel suo corpo, mentre il Re Demone aveva promesso a Jinn, ormai suo amico -senza che egli accettasse apertamente la sua amichevole proposta- che finché sarebbero stati sulla Edens nessuno avrebbe sfiorato Kleene.
Nel frattempo lei, fuori pericolo, riposava senza ancora riaprire gli occhi. Almeno però non correva più nessun rischio.

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Sister controllava i valori di Kleene che, per fortuna, nonostante lo sballottamento, erano stabili. Moscov faceva la guardia, insieme a un Jinn i cui occhi si spostavano intorno a loro, in ogni punto che li circondava, attenti a scrutare qualunque minaccia.
Daichi era quello che lo preoccupava di più, con tutte quelle manie sulla tortura, e se Drakken era lì allora anche lui c'era.
Non poteva permettere che le facessero del male, e non lo avrebbe permesso, semmai fossero riusciti a penetrare le difese della nave avrebbero trovato lui e -doveva ammetere che l'idea iniziava a piacergli, non tanto, ma non gli era più del tutto indifferente- il suo amico Shiki.

La Edens schivò un raggio violaceo proveniente dalla Belial, lanciandone uno simile, ma di colore verde scuro, dai cannoni comandati da Homura e Rebecca. La carica dei cannoni era di molto inferiore alla metà, ma evitando di farsi colpire almeno non sarebbero stati indeboliti, per questo ogni volta che la nave schivava un colpo l'equipaggio poteva fare un respiro di sollievo, ma dovevano trovare il modo di battere quel dannato una volta per tutte. Il Re era determinato a tenerlo lontano dalla sua amica, e con voce dura ordinava cosa fare, mentre teneva gli occhi puntati sullo schermo principale della Edens, che riportava l'immagine della nave nemica, quel verme non le avrebbe più fatto del male.
I membri del suo equipaggio ricordavano di averlo visto così serio in volto davvero poche volte, e tutte quando qualche suo amico era in pericolo, infondendo loro la forza e la lucidità di lottare al suo fianco, erano fieri del proprio Re, e felici di combattere insieme a lui per la salvaguardia di quella che era anche loro amica, seppure non vi era stato tempo per chiarire questo punto con la diretta interessata.
Weisz esaminava la struttura della nave nemica, in cerca di qualche punto debole da usare a loro vantaggio. Avevano poche risorse e avrebbero dovuto sfruttarle al massimo, sperando che anche il loro nemico, almeno un po', risentisse della battaglia, se volevano averla vinta.
Una successione di attacchi tenne impegnate Rebecca e Homura, mentre Hermit cercava d'infiltrarsi nel sistema di controllo della Belial, purtroppo senza successo.

"Mio Re, l'energia della nave sta diminuendo drasticamente!" si allarmò Witch che, ai comandi con Weisz, esaminava invece lo stato della Edens. La nave, attacco dopo attacco, si indeboliva sempre di più. "Dobbiamo ricorrere a quello Witch!" disse invece Hermit, e le due stelle si guardarono annuendo, forse era l'unico modo...
"Di che parli Hermit? Witch!" Shiki alternava lo sguardo tra le due confuso. Di cosa parlavano? Cosa c'era che non conosceva ancora delle sue stelle?
Ma non vi fu tempo per le spiegazioni, perché l'ennesimo attacco nemico riuscì a colpire il fianco destro della Edens, scaraventando i membri della crew a terra a causa dello scossone che subirono, mentre Rebecca e Homura non si fecero attendere, contrattaccando subito.
Le stelle si rialzarono in fretta tornando al proprio posto, ed Hermit digitò qualcosa, incomprensibile a Shiki e Weisz, appena rialzatisi, che comparve sullo schermo centrale della nave....

Moscov e Jinn si erano rotrovati a terra -Kleene avrebbe fatto la stessa fine se Sister non lo avesse impedito tenendola al letto, dopo aver avvertito l'Ethere che aveva colpito la Edens in avvicinamento- non capendo bene cosa fosse successo.
"Moscov! Vieni qui, sta accanto a Kleene!" lo richiamò e in un attimo egli le fu accanto, mentre anche Jinn si rialzava.
In seguito la stella diresse fuori dall'infermeria, correndo chissà dove...

"Pronti alla modalità Unison Stars! Attivazione fra tre...." recitò Hermit, quasi come una formula, mentre Sister entrava di corsa nella sala comandi, raggiungendo le altre stelle "... due...." e le tre si misero una accanto all'altra "... uno...."
Una luce verde avvolse le stelle, spandendosi per tutta la sala, e poi l'intera Edens. "Unison Stars attivo!"
I cannoni spararono senza che le due ragazze facessero nulla, e la nave si avvicinò ad alta velocità a quella nemica, i colpi della Belial si infrangevano su una barriera di colore verde che aveva ricoperto la nave, senza arrecarle alcun danno, e prima che potesse schivarla, la Edens la colpì violentemente.
La Belial venne scaraventata via con uno squarcio sul lato sinistro, con l'intero equipaggio a terra, mentre la Edens la tempestava di colpi senza sosta, preparandosi già ad un ulteriore attacco.

Joe era in seria difficoltà, forse per la prima volta in vita sua -e aveva vissuto davvero a lungo- ed era troppo debole per farvi fronte. Era messo male e non poteva far altro che dare ordini, restando seduto e immobile. Era uscito male dall'ultimo scontro con Re Demone -doveva ringraziare di essere miracolosamente vivo- e compiva sforzi enormi per non vedere, ma la voleva... Voleva Kleene e, se anche assorbirla non sarebbe servito a salvarlo dalla fine, ormai davvero vicina, era troppo assetato di potere per ragionare lucidamente....
La Edens si scagliò ancora addosso all'altra, quando un vortice rosso si creò dal nulla, frapponendosi tra le due, facendo frenare la corsa della Edens, ed entrambe le crew -intanto Rebecca e Homura avevano raggiunto gli altri in sala comandi- guardavano esterrefatte ciò che comparve quando il vortice si dissolse. Un'imponente nave nera, grande quasi quanto la Belial, era lì, di fronte a loro.
Altri nemici, oppure validi alleati?
Questa la domanda che albergava nelle menti di tutti, ed entrambi gli equipaggi si ritrovarono a unirsi nello stesso quesito.

"Drakken, ti dichiaro in arresto, arrenditi!" e mentre tutti si chiedevano di chi fosse la voce che era appena risuonata -si capiva solo che fosse una donna- il castano rise, rise maleficamente, spaventando anche il suo stesso equipaggio per l'alone di pazzia che emanavano i suoi occhi.
Homura intanto riconobbe nella voce quella della donna che aveva incontrato su Digitalis, quella che aveva preso il suo posto... Amira....
"Che diavolo ci fa qui?" esclamò facendo scattare i compagni, ma la voce tornò ad attirare la loro attenzione... "Siete circondati, è inutile opporsi!" annunciò mentre altri vortici si formavano, svelando ai loro occhi una serie di navi identiche alla prima, tutte coi cannoni puntati sulla Belial. Che fosse quella, finalmente, la fine dell'impero di Joe? Era il pensiero generale mentre il castano si ritrovò una pistola puntata alla base della nuca, che lo fece smettere di ridere, per guardare la persona che aveva osato tanto... "Sentito? Arrenditi!" gli intimò Laguna, facendo aderire la fredda canna dell'arma alla pelle del castano, e gli scagnozzi di Drakken guardarono la scena ammutoliti, senza riuscire a muoversi.
"Traditore!" sussurrò appena Joe, incapace di credere che quel moccioso potesse aver fatto il doppio gioco, e ancpra di più di ammettere di essere stato così cieco. "Non sono un traditore, non sono mai stato dalla tua parte!" esclamò l'altro in un sorriso soddisfatto.

Se c'era una cosa in cui era bravo, oltre che trasformare le persone in acqua, era infiltrarsi, e questo grazie all'addestramento della GIA. I rinforzi arrivarono in fretta nella sala comandi della Belial e l'equipaggio dovette arrendersi, mentre li ammanettavano per poi portarli via. Intanto, tutti gli abitanti furono trattenuti per dei semplici interrogatori, la GIA aveva già predisposto un programma per trasferirli su un altro pianeta, in attesa di decidere cosa fare con la Belial.
Le stelle si accasciarono a terra, lasciando i comandi della nave, esauste per lo sforzo fatto, e furono portate subito in infermeria, mentre gli animi si tranquillizzavano.
Era finta davvero, DJ Zombie non avrebbe più terrorizzato nessuno, e dopo le dovute spiegazioni, la crew, ancora frastornata da ciò che aveva appreso, tornò a navigare per il Cosmo...

~~~~


Amira e Laguna erano agenti della GIA, che stava seguendo le tracce di Joe già da molto tempo, e si stavano preparando ad arrestarlo quando lui li aveva seguiti e poi catturati. Non potevano mandare a monte il piano, e quando Laguna aveva capito le intenzioni di Jinn e Kleene era riuscito ad allontanarsi di soppiatto per monitorare la situazione dal quartier generale.
Avevano dovuto modificare i loro piani, tenendo d'occhio la Edens, sicuri che Drakken sarebbe tornato all'attacco, e non furono delusi.
Laguna non era mai davvero stato al servizio di Drakken, infiltrandosi tra le fila del nemico, e comunicando ogni dettaglio ai suoi capi.


Il Re non poté che sorridere nel riavere le sue stelle di nuovo in forma, oltre che la sua nuova amica. C'erano però ancora tante cose che voleva sapere, prima fra tutte, la modalità in cui era entrata la nave. Sister, Witch ed Hermit gli avrebbero spiegato tutto, ma per il momento voleva solo godersi la ritrovata tranquillità...

"Shiki, avevamo una partita da fare se non sbaglio..." gli ricordò beffarda Rebecca ".... a meno che tu non voglia già metterti all'opera e fare amicizia con qualche cavalletta..." ghignò mentre il moro ebbe un tremito. "A-Andiamo... non perderò s-stavolta...."
Risero gli altri, e tornarono ognuno alla propria occupazione. Sister visitò di nuovo Kleene, accertandosi che stesse bene. Witch ed Hermit in sala comandi, a controllare lo stato della nave. Weisz e Homura invece seguirono Shiki e Rebecca per assistere alla partita che avrebbe segnato un'altra sconfitta del moro, già pronti a gustarsi qualche scena comica con protagonista lui e i suoi nemici.
Quelli si, a differenza degli altri, sarebbero stati sempre imbattibili per il povero Re Demone.

Tutto tornò alla normalità, mentre la nave si dirigeva verso Bluegarden, il pianeta più vicino, per permettere all'equipaggio di rifocillarsi prima di ripartire alla volta della Madre. E chissà quanti nemici ancora avrebbero dovuto affrontare, per il momento però, la Edens vagava per il Cosmo, godendosi la pace appena tornata.

Fine.

Almeno, fin quando non inizierà una nuova avventura. E ce ne saranno di nuove avventure, amici e nemici. Parola dell'oracolo del Sakura Cosmos.



Angolo autrice.
Come già detto, questa storia è stata scritta per il Big Bang di Edens Zero, e rinnovo i ringraziamenti agli ideatori dell'evento e al mio partner. Davvero è stata un'esperienza molto bella, e spero di ripeterne in futuro di collaborazioni così.
Ovviamente, grazie a tutti voi che siete arrivati fin qui. Vi informo inoltre che questa fanfiction la potete trovare anche su Tumblr e Ao3 in versione inglese, e su Wattpad in versione sia Italiana che inglese.
Grazie per aver letto.
❤️Ciao❤️

   
 
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