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Autore: OtakuWriter99    03/08/2020    0 recensioni
Titolo breve: That time I woke up in a fantasy world
Moto Shinzo è un ragazzo giapponese come tanti, e la sua vita prosegue normalmente fino al giorno in cui un inaspettato incidente pone fine alla sua vita. Nonostante questo, per il ragazzo è tutt'altro che finita: in seguito alla sua morte si ritroverà reincarnato in un mondo parallelo. In questo mondo la magia ed i mostri non sono solo immaginari, ma esistono veramente. Come sarà la sua nuova vita in questo mondo fantastico? Questo è l'inizio delle avventure di Shinzo, un eroe non molto eroico con poteri che lo rendono particolare anche in mezzo agli utilizzatori di magia!
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Shinzo vedendo che l’uomo non aveva preso per niente bene quella situazione, decise di non fargli domande per il momento. Tutta quella situazione era troppo strana, ma finché andava a suo vantaggio non aveva eccessivo bisogno di sapere altro. O meglio, a prima vista poteva sembrare una situazione vantaggiosa, ma era davvero così? Soprattutto a che pro far evadere uno come Shinzo? Tutte queste domande gli balenavano in mente, ma non aveva il coraggio di farle al momento: preferiva non disturbare Hartmod, lasciandolo con i suoi pensieri, e non si sarebbe sentito a suo agio a fare domande ai due uomini incappucciati. Tutto quel che poteva fare era tenere gli occhi aperti per evitare più guai posibili.

Passò diverso tempo, probabilmente qualche ora, ma finalmente la carrozza si fermò. Shinzo era stato lì seduto in silenzio per tutto il tempo, e come minimo non vedeva l’ora di scendere per sgranchirsi le gambe. I due uomini incappucciati scesero dalla carrozza, e Shinzo scese a sua volta sperando di non star facendo niente di non dovuto e che non succedesse niente. Dopo di lui fu Hartmod a scendere.
Guardandosi attorno, Shinzo poté constatare che al momento si trovassero in quello che pareva essere una villa… anzi una vera e propria tenuta con una grandissima abitazione circondata da un giardino che non pareva avere fine. Tuttavia non parevano trovarsi in città essendo che non vi erano altre abitazioni in vista.
Nemmeno il tempo di ammirare quello splendido paesaggio, che uno degli uomini fece cenno ai due di seguirlo all’interno dell’abitazione. Come ci si poteva aspettare, l’interno era lussuoso ed elegante, con grandi scale, lunghi corridoi, e qualsiasi cosa ci si potesse aspettare già vedendo quell’edificio dall’esterno. Shinzo ed Hartmod furono condotti al piano di sopra ed iniziarono a camminare lungo un corridoio pieno di porte. Come al solito Shinzo si stava fidando di Harmod, che sapeva bene o male cosa stava succedendo, almeno in minima parte. Arrivato di fronte ad una delle tante porte, l’uomo tirò fuori una chiave e l’aprì, indicandogli di entrare.
[?: Entrate, il capo verrà qui a momenti.]
Il primo ad entrare fu Hartmod, seguito da Shinzo. Appena varcata la soglia della porta, Shinzo poté osservare quella camera in tutto il suo splendore: per essere solo una camera era a dir poco enorme, e vi era un grosso letto a baldacchino, mobili, tappeti, quadri e vasi di lusso e ogni genere di cosa che si poteva trovare nelle case di un ricco. Ma soprattutto quel che più saltò all’occhio di Shinzo non era cosa vi era lì dentro, bensì chi vi era: sul letto vi era una donna pallida sulla trentina, con capelli lunghi e neri vestita con un’elegante vestaglia bianca, mentre verso Hartmod era corsa ad abbracciarlo una ragazza più giovane, sempre dai lunghi capelli neri e vestita con una vestaglia bianca smile a quella della donna: si trattava proprio di Lealia e di sua madre Adeline. Dopo tante avversità finalmente la famiglia era riunita, e vi era anche un terzo… anzi un quarto incomodo lì dento. O almeno era quel che Shinzo pensava: infatti dopo aver finito con il padre, Lealia corse anche ad abbracciare lui, prendendolo alla sprovvista. Quella reazione fece di certo molto piacere a Shinzo, ma allo stesso tempo lo faceva sentire anche a disagio: essere abbracciati da una ragazza carina era senz’altro una bella sensazione, soprattutto per lui che non era molto abituato, ma allo stesso tempo era anche leggermente eccitante… il pensiero di essere a contatto con una ragazza e la sensazione del suo seno contro il suo petto gli stavano facendo venire pensieri non molto carini… e di certo le due settimane di astinenza a causa della prigione, di certo non aiutavano. “Stai giù, non farmi fare la figura del pervertito!” pensava tra se e se cercando di trattenersi. Per fortuna la ragazza lo lasciò andare prima che la situazione si facesse più dura… letteralmente, e guardandolo negli occhi gli urlò contro quasi in lacrime.
[L: Mi hai fatto preoccupare! Perché l’hai fatto?]
Per fortuna che Lealia non era il tipo di ragazza che ti dice di essersi preoccupata e subito dopo ti tira un pugno nello stomaco, o adesso Shinzo le avrebbe prese e non ci avrebbe fatto una bella figura a causa della sua bassissima soglia del dolore.
[S: Vabbè… ormai è andata…]
Disse Shinzo distogliendo timidamente lo sguardo. Non sapeva cos’altro dire in realtà, e non capiva nemmeno tutta la preoccupazione che Lealia aveva per lui. Dal suo punto di vista era solamente un ragazzo con cui aveva trascorso sì e no qualche ora di tempo e che aveva appena rivisto dopo due settimane. Eppure non solo lei, anche i suoi genitori avevano preso a cuore Shinzo, essendo colui che aveva salvato la vita della loro figlia, e più di una volta per di più.
[H: Ti ringrazio ancora per il tuo gesto eroico, ora sono ancora più in debito di prima!]
[A: Già, anch’io devo farti i miei più sentiti ringraziamenti per tutto quello che hai fatto… ehm… Shanzo?]
[S: Shinzo… comunque tutto quel che ho fatto è stato agire di istinto, senza contare che non ero nemmeno convinto di aver fatto la scelta giusta… non credo di meritarmi tutti questi ringraziamenti…]
[H: Quel che conta sono le azioni, e tu per ben due volte hai compiuto azioni altruistiche!]

Tutti erano riuniti e tutti erano grati a Shinzo che non sentiva di meritare a pieno la gratitudine, erano in una stanza lussuosa all’interno di una gigantesca tenuta, ma Shinzo ancora si chiedeva come fosse arrivato a tutto ciò e qual era la situazione corrente. Erano stati accolti molto bene, ma allo stesso tempo erano dei prigionieri essendo chiusi a chiave in quella stanza. Shinzo aveva molte domande, ma prima che potesse aprire bocca, il primo a fare la sua domanda fu Hartmod.
[H: Comunque Lealia, cosa sta succedendo esattamente? In cosa ti sei immischiata?]
L’atmosfera da allegra che era, al momento si era fatta molto più seria. Tutti tornarono seri, e Lealia abbassando la testa con sguardo pentito iniziò a rispondere alla domanda raccontando gli avvenimenti che erano accaduti dopo la loro fuga.
   
 
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