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Autore: fenice64    04/08/2020    6 recensioni
La magia di un concerto di musica antica, a cui ho assistito, con le sue emozionanti atmosfere.
Genere: Generale, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 "Dove le parole non arrivano... la musica parla"

Beethoven

 

Tutto è pronto.

Solo un insistente brusio percorre la sala, dove gli spettatori attendono che gli artisti si presentino sul palcoscenico.

Ed ecco che finalmente l’ensemble si materializza e catalizza l’attenzione generale, mentre il silenzio, come per incanto, scende sul pubblico.

Il concerto sta per avere inizio.

E qui comincia un gioco di sguardi fra i concertisti, che non possono parlare per non rompere la suggestione creata dalla loro comparsa sul palco.

E la melodia prende il via e inizia a trasportare l’ascoltatore in un altro tempo e in un altro luogo, con le sue perfette geometrie dalle quali farsi cullare.

Ogni accordo, ogni ripresa e anche ogni assolo sono pilotati dagli scambi di occhiate, ora tese, ora divertite e infine rilassate, dei musicisti.

E’ un concerto fatto di sguardi, oltre che di note, poiché le parole non devono venire pronunciate per non interrompere quel filo che la musica sta intessendo così abilmente.

Sono tutti talmente amalgamati fra di loro da essere riusciti a costruire una sorta di bolla musicale, entro la quale riescono a portare anche lo spettatore, che si gode la magia che si sta creando.

Le abili mani degli strumentisti, come in un gioco si posano ora sulle corde del violino e ora su quelle del liuto, oppure danzano leggere sui tasti del clavicembalo.

L’intera sala è rapita dalla musica, che cancella per un momento i pensieri cupi e permette all’anima di ritrovare quella quiete che i rumori assordanti del nostro vivere quotidiano fanno scordare.

Ci siamo immersi nell’ascolto dimenticando il Tempo, che, ripresentatosi puntuale a fine concerto, liberandola dall’incantesimo che l’aveva avviata, ha però, riportato l’intera platea nel mondo di tutti i giorni, lasciandole la consapevolezza di aver assaporato un attimo di eternità, donato dalle note sprigionate dagli strumenti, facendole sperimentare così una unione universale fatta di suoni e di anima.

 

 

Nota dell’Autrice:

Un ringraziamento particolare a Lenovo2015 per l’assistenza ed i suggerimenti dati, volti a migliorare la fluidità del testo.

   
 
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