Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: alida    16/08/2009    7 recensioni
Severus riaprì gli occhi, nelle sue orecchie c'erano ancora le parole di Lily "Saremo amici per sempre, promesso!", e per un attimo non potè fare a meno di pensare che non era stato il solo a tradire la loro amicizia. I personaggi appartengono a J.K.Rowling, la ff non ha scopo di lucro. QUESTA FF è IL SEGUITO DI "VIVERE".
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente, Harry Potter, Severus Piton
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Harry era rimasto con la mano incollata a Silente tutto il tempo, sia prima di viaggiare attraverso il camino sia successivamente.  Non voleva lasciarlo, temeva che se lo avesse lasciato andare, lo avrebbe perso per sempre e con lui avrebbe perso anche la possibilità di salvare Severus.

Harry sapeva che le persone che muoiono non ritornano indietro, ma Silente gli aveva detto che forse se fossero tornati loro indietro allora si poteva evitare che Severus morisse. Gli aveva spiegato che per mezzo di uno strumento chiamato “Il giratempo” avrebbero potuto cambiare il corso degli avvenimenti.

Tuttavia era uno strumento molto pericoloso, perché il suo scorretto utilizzo poteva portare alla pazzia! Avrebbero dovuto agire di nascosto, senza che nessuno, nel passato, vedesse loro. Harry acconsentì a viaggiare indietro nel tempo e Silente gli domandò di scegliere il momento della sua vita in cui, secondo lui, era meglio intervenire.

“ Quanto tempo possiamo tornare indietro?” domandò Harry.

“Un paio di ore, al massimo uno o due giorni ma non di più altrimenti cambierebbero troppi avvenimenti e non possiamo giocare con il tempo!”.

“Peccato!” rispose il bambino che avrebbe voluto tornare indietro di anni e anni per aiutare il giovane Severus che aveva offeso sua madre, così magari anche i suoi genitori sarebbero stati vivi e il professore di pozioni non avrebbe dovuto vivere con i suoi sensi di colpa.

Silente intuì qualcosa e accarezzandogli la mano, che stretta dentro la sua sembrava tanto piccola, gli disse: “Sì, è un peccato. Anche io sarei voluto tornare indietro tante volte ma non è stato possibile!”.

Harry pensò e ripensò e poi decise in quale momento era giusto intervenire. “Dobbiamo tornare indietro fino al momento in cui ho accettato che Jekky fosse il mio servo. Se non lo fosse diventato magari non avrei ascoltato i suoi consigli!”.

“Sei sicuro, Harry! Tu ascoltavi Jekky già da prima. Già da Natale, quando ti regalò la stele, tu eri sicuro che lui fosse buono!” gli fece notare il preside.

Harry annuì, Silente aveva ragione. La verità era che lui aveva sempre creduto a Jekky, fino alla fine e perciò lo avrebbe ascoltato anche se non fosse diventato suo servo. Bisognava intervenire in altro modo.

“Sai cosa potremo fare?” domandò Harry con gli occhietti che gli brillavano “Potremo entrare nella mia camera a Spinner’s End e prendere la bacchetta da sotto il mio cuscino, così quando la cercherò per lanciare l’Avada a Severus non trovandola non sarò in grado di fargli del male!”.

“Mi sembra un’ottima idea!” affermò il preside che, prese il giratempo, diede due girate al contagiri e assieme ad Harry tornò a Spinner’s End passando per il camino.

“Chi è?” domandò Severus dalla sua camera mentre Harry riposava nella sua.

“Vieni, Harry!” disse Silente stringendo la mano al bambino, “Severus non ci deve vedere!”. Giusto il tempo di smaterializzarsi dal soggiorno e ricomparire nella camera di Harry , e Severus era già in soggiorno controllando con sospetto che qualcuno non fosse entrato.

Harry osservò se stesso che riposava nel letto, Silente lo guardò, si vedeva che non comprendeva appieno ciò che stava succedendo. Comunque il bambino si avvicinò al suo letto e con molta delicatezza sfilò la bacchetta da sotto il cuscino.

In quel momento Severus bussò alla porta. “Harry, Harry fammi entrare! C’è qualcuno con te in camera?”.

Il piccolo Harry addormentato nel letto si stiracchiò facendo tremare Silente e il giovane  mago. “Harry adesso dobbiamo andare! Tieniti forte!”  e in un attimo si smaterializzò. Severus, non sentendo nessuno rispondere, pensò che Harry fosse ancora adirato con lui e non insistette, ma decise fare un bel bagno rilassante e poi di andare a trovare Silente per parlargli della reazione che Harry aveva avuto nei suoi confronti.

Silente e Harry rientrarono in breve nell’ufficio del preside.

“Ora, Harry, devi fare da solo. Severus sa che tu sei nella tua camera ma lì non c’è nessuno, perché tu sei qui. Passa per il caminetto e senza farti vedere raggiungi il tuo letto”.

“Va bene! Ma se dovesse vedermi, cosa succederebbe?” domandò Harry.

“Niente di grave, ma sarebbe difficile da spiegare! Pensi di farcela?” chiese il preside.

“Sì, penso di sì” rispose poco convinto Harry “Comunque tenterò!”.

Harry prese un po’ di polvere e comparve nel soggiorno, sentiva Severus prepararsi in bagno. Era pronto ad andare in camera sua quando Jekky gli comparve innanzi.

“Cosa fai qui? Vattene! Non mi convincerai a fare del male a Severus!” urlò contro l’elfo.

“Cosa ci faccio io qui? Cosaci fai tu! E cosa hai fatto!” gli rispose Jekky “Sei tornato indietro nel tempo per salvare il tuo amico Severus, uno sporco mezzosangue!”.

“Non chiamarlo così!” lo interruppe Harry rendendosi conto che il suo servo sapeva del giratempo. Lo stupore fu evidente negli occhi del bambino e Jekky disse: “Sì, il mio vecchio padrone mi istruì su tutti i mezzi magici per intervenire nel tempo e io so riconoscere gli  effetti di un giratempo!”.

“Davvero?” domandò Severus comparendo all’improvviso “E quali sarebbero?”.

Jekky , guardandolo con disprezzo, rispose: “Le persone si comportano in modo strano con chi gli ha convinti ad agire in un certo senso e commentano in anticipo fatti che non sono ancora accaduti!”.

-Accidenti!- pensò Harry –Non avrei fare nessun riferimento al male compiuto su Severus!-.

“E che cosa avrebbe commentato Harry?” domandò cercando di stare il più tranquillo possibile.

“La tua morte!” fu la risposta di Jekky “La tua morte per mano sua!”.

Severus lanciò un’occhiata interrogatoria ad Harry che, con voce tremula, rispose: “Mi dispiace, io non conoscevo gli effetti di quell’incantesimo, volevo solo che smettessimo di litigare e andassimo d’accordo. Credevo che Jekky fosse sincero, invece mi usato per i suoi scopi!”.

Severus sembrava sconvolto ma non aveva nessuna intenzione di voltare le spalle ad Harry, era solo un bambino che si era trovato in una storia più grande di lui. “Non ci pensare Harry, adesso sai qual è la verità e cioè che Jekky non è affidabile”.

“No!” urlò Jekky “Ti vuole portare via da me, ti vuole convincere che io sia cattivo ma non è così. Io sono buono e ti voglio bene, ma tu meriti di più Harry. Non meriti di rimanere con una persona che ha tradito i suoi amici. Il suo sangue è sporco!”.

“Ti sbagli Jekky, non è il suo sangue a essere sporco, è il tuo cuore!” lo corresse Harry.

Severus vide che Harry stava indurendo il suo cuore, che non era disposto a perdonare Jekky e sapendo che ciò non andava bene, con molta fatica aggiunse: “Tuttavia questo non significa che tu non possa essere un servo sincero e fedele, del resto gli elfi jekky sono famosi per la loro lealtà verso chi gli ha sempre dimostrato amore. E Harry ti ha voluto bene!”.

Jekky era veramente confuso, Harry che prima gli voleva bene adesso lo accusava, mentre Piton, che aveva tradito Voldemort, era pronto a dargli un’altra possibilità. Il mondo era cambiato, non erano  più il potere e la forza a comandare ma l’amore e il perdono, quell’amore che gli aveva permesso di avere un amico straordinario come Meddy, e quel perdono che ora gli veniva servito su un piatto d’argento e gli prometteva un dolce futuro.

Di fronte a queste emozioni il colore del sangue gli parve davvero poca cosa, e con gli occhi gonfi di lacrime si buttò a terra e disse ciò che Meddy aveva ben capito: “Volevo solo un po’ d’amore! Un po’ d’amore e di considerazione per un piccolo elfo! Solo un po’ d’amore!”.

Harry gli si avvicinò e asciugandogli le lacrime gli disse: “Non te ne farò mancare mai!”.

Severus osservava il tutto e si sentì soddisfatto, si domandò anche come avesse fatto Harry a usare un giratempo  l’arrivo di Silente attraverso il camino gli suggerì la risposta. Silente vide Harry che consolava Jekky e Severus con le braccia conserte che lo fulminava con il pensiero.

“Bene, bene!” disse il vecchio preside “Sbaglio o è l’ora del tè?”.

Severus sospirò, alcune cose potevano cambiare, altre non sarebbero cambiate mai.

Tutto proseguì per il meglio, Jekky si rivelò un servo simpatico e fedele e nel tempo libero riprese la sua attività di fabbro e marmista. Il suo primo lavoro fu un elfo di marmo a dimensione naturale con in testa una corona e in mano una targhetta dove c’era scritto: In ricordo di Mastro Elfo Meddy, amico sincero oltre il dovuto.

Le porte di Hogwarts si riaprirono ed Harry venne smistato tra i Grifondoro, maghi leali e coraggiosi.

L’amicizia tra Silente e Severus si rafforzò sempre più. “Albus, perché far tornare Harry indietro nel tempo? L’Avada Kedrava non funziona se chi la lancia non desidera veramente che chi la riceve muoia!”.

“Lo so, Severus. Eppure per un momento, vedendoti a terra, io stesso ho pensato che tu fossi morto! Evidentemente l’interazione della maledizione con il potere elfico ti aveva stordito. E siccome eri vivo, bisognava pensare ad Harry. Non gli sarebbe bastato sapere che eri salvo, voleva agire per salvarti! E perciò gli ho permesso di farlo!” spiegò Silente “Mi sarebbe piaciuto far tornare indietro nel tempo anche te, sai?”.

Severus, serio, rispose: “Lo hai fatto! Il figlio di Lily mi vuole bene e i suoi occhi verdi mi sorridono di nuovo!”.

“Se fosse vissuta, ti avrebbe perdonato per i tuoi errori!” gli disse il preside.

“Se fosse vissuta, gli avrei chiesto perché mi condannò, potrebbe sembrare egoistico ma è così. Non tanto perchè non mi perdonò per essere diventato un mangiamorte, questo potrei anche capirlo ma perchè non mi perdonò per quelle due parole dette. Perchè lasciò che due parole rovinassero la nostra amicizia?  Ma ora non ha più senso e se anche ritornasse in vita non avrei niente da chiedergli perché il perdono che concediamo agli altri cancella le condanne che subimmo  in parte anche quelle che infliggemmo perché quando il sole brilla, brilla su tutti. E  ora che conosco il sapore del perdono ti posso assicurare che non è poca cosa avere l’ombra di un sorriso sul tuo  futuro!”.

---------------

Le lezioni del primo anno stavano iniziando, il professore di pozioni entrò in classe e osservando i suoi venti giovani studenti, disse: “Oggi imparerete a distinguere le trenta erbe base che servono per i composti più elementari. Avete un’ora di tempo”.

Harry lo guardò con un ampio sorriso, era  a dir poco sorpreso che Severus avesse seguito un suo consiglio in riguardo al suo metodo di insegnamento.  Il professore fece comparire magicamente venti scatole da ciascuna delle quali uscirono trenta erbe che, avvicinandosi al proprio proprietario,  dicevano allegramente il loro nome.

“Ciao, io sono l'Aconito“ , “Ciao, il mio nome è Asfodelo“.

“Se volete che rientrino nella vostra scatola dovrete chiamarle per nome e loro torneranno da voi! Buon lavoro!”.

Gli studenti si divertirono, Severus fu soddisfatto dei risultati, anche i fantasmi di Hogwarts parvero gradire le gioiose risate provenienti dall’aula di pozioni, solo Gazza, a quanto disse Silente, domandò di poter infliggere qualche punizione extra agli studenti troppo chiassosi!

CIAO A TUTTI!

MIEI CARI LETTORI E LETTRICI, SIAMO ARRIVATI ALL’ULTIMO CAPITOLO!

E’ STATO MOLTO PIACEVOLE SCRIVERE PER VOI, SPERO CHE LA STORIA VI SIA PIACIUTA E NON ABBIA DELUSO I LETTORI DI “VIVERE”, DI CUI QUESTA FF ERA IL SEGUITO.

RINGRAZIO TUTTI COLORO CHE HANNO INSERITO LA STORIA TRA LE PREFERITE, LE SEGUITE E IN PARTICOLAR MODO TUTTI COLORO CHE ALMENO UNA VOLTA HANNO LASCIATO UNA RECENSIONE!

GRAZIE DI CUORE.

TRA I RECENSORI DI QUESTA CALDA ESTATE RINGRAZIO IN PARTICOLAR MODO SHIHO93, NON NE ABBIANO A MALE GLI ALTRI, MA LA DEDIZIONE CON CUI SHIHO93 MI HA SOSTENUTO è STATA ENCOMIABILE E MI HA SPINTO PIU’ DI UNA VOLTA A NON CEDERE ALL’AFA, E ALLE TEMPERATURE TROPICALI CHE MI DICEVANO DI STARMENE SDRAIATA A NON FAR NULLA!!

VI MANDO UN GROSSO BACIO! ALIDA

 

Risposte alle recensioni del capitolo precedente.

Shiho93: Esatto! L'avada kedrava non funziona se non si desidera la morte di chi riceve la maledizione, e il giratempo era l'unica soluzione per tornare indietro nel tempo! La storia è terminata, spero di avere presto il tempo per scrivere qualcos'altro, adesso però mi dedicherò alla lettura di altre ff. Questa storia è stata molto impegnativa, ti mando un forte abbraccio, Alida

 

 

  
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: alida