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Autore: Mrs_Grindelwald96    06/08/2020    1 recensioni
Martha Rosenberg ha un obbiettivo preciso: tornare nel 1901 per distruggere il Regno del Terrore del Sovrano Mascherato.
La sua ricerca la condurrà ad Hogwarts, dai gemelli Grindelwald. Gellert e Garion, diversi ma figli della stessa oscurità. E che dire della dolce Miriana, intrappolata in un'estenuante faida tra i due? Martha riuscirà a salvare Miriana e il suo mondo prima che sia troppo tardi o morirà provandoci?
Genere: Angst, Fantasy, Hurt/Comfort | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Gellert Grindelwald
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Seduta a gambe incrociate sul letto della grande stanza situata nel dormitorio Serpeverde, Martha Rosenberg osservava incuriosita una ragazza bionda dagli occhi verdi posare con cura una candela sul davanzale.  Che senso poteva avere un'azione del genere? Quelle finestre si affacciavano sul fondo del lago. Che volesse più luce? Martha sospirò. Non poteva credere di aver affrontato un salto nel tempo di quattrocento anni per arrivare a sospettare chiunque facesse qualcosa che risultasse un po'strano. Forse avrebbe dovuto dormire. Ma anche quella semplice azione le metteva un'ansia insopportabile. Il motivo? uno strano sogno che l'aveva accompagnata da quando aveva messo piede ad Hogwarts con in mano il documento (ovviamente falso) che certificava il suo passaggio da Ilvermony. Dopo aver superato l'esame di prova per poter essere ammessa ed essere stata collocata al settimo anno, nella Casata dei  Serpeverde, ogni sogno che faceva aveva elementi comuni: un ragazzo biondo, un bosco e una bandiera tedesca. Per quanto sembrasse assurdo, dopo ormai due giorni di ricerca, quella era ancora la sua unica pista.Nessuno degli adolescenti che aveva incontrato in quelle quarantotto ore sembrava così minaccioso da poter diventare un temibile despota in grado di creare una pozione così potente da togliere ad ogni babbano la facoltà di scegliere per sè, eppure se la giratempo della profezia era stata impostata ad Hogwarts nel millenovecentouno un motivo doveva esserci. Chiuse gli occhi, cercando di trattenere le lacrime. I ricordi di quel mondo contorto dal quale veniva la tormentavano. Maghi sottoposti alla pozione che tornavano in vita come non morti succhiasangue privi di poteri magici. I suoi genitori uccisi dal despota misterioso che aveva messo il  loro mondo in ginocchio. La pozione iniettata a lei,  poi la sorpresa. La scoperta di essere l'unica immune alla perdita dei poteri. La missione di tornare indietro  nel tempo per identificare il despota e fermarlo. La scoperta di non essere una nata babbana ma l'ultima esponente di una famiglia purosangue ungherese andata dispersa. La consapevolezza che suo padre non era un umano fortunato sopravvissuto al lavaggio del cervello ma un magonò con sangue puro. L'inquietudine di scoprire che il motivo per cui i suoi poteri non solo erano rimasti ma erano aumentati era quello di condividere il sangue del despota misterioso. Tutto questo l'aveva fatta sentire speciale, in grado di cambiare le cose. Ma ora si sentiva inutile. L'unico indizio era uno stupido sogno, non aveva un mezzo sospettato e aveva soltanto una settimana per poter risolvere il mistero. Una ad una le ragazze del dormitorio si erano addormentate e l'unica luce rimasta nella grande stanza era quella della candela. Che significasse qualcosa? Scosse la testa, sdraiandosi di lato e nascondendo il viso nel cuscino, impegnandosi con tutta se stessa per smettere di pensare e riuscire finalmente a dormire.


                                                                              {Mezz'ora  dopo}

Martha si svegliò improvvisamente. Era sicura di aver sentito una voce dire ''Sono un esponente del Macusa, sono qui per verficare che Martha Rosenberg sia chi dice di essere''. Poi nulla, il silenzio più assoluto. Che avrebbe fatto ora? La sua missione sarebbe stata vanificata. Avrebbe voluto strapparsi ogni capello, ma rimase tranquilla. Respirò a fondo, si alzò dal letto,stando attenta a non svegliare nessuno. Una volta arrivata abbassò la maniglia della porta, uscendo in corridoio. Ciò che vide la lasciò incredula. In un angolo nascosto, ad aspettare l'esponente del Macusa, c'era la ragazza che poco prima aveva acceso la candela. La situazione era davvero assurda, ma stava per diventarlo molto di più. Sotto i suoi increduli occhi l'aspetto dell'agente  cambiò, mutando in quello di un ragazzo sui diciott'anni. Si avvicinò stando attenta a non fare rumore, nascondendosi per poter assistere senza essere beccata. ''Non possiamo più andare avanti Gellert, io sto con tuo fratello...'' la ragazza sembrava essere sull'orlo di una crisi di pianto. Nonostante questo, Gellert sorrise sornione, avvicinandosi a lei e sussurrando sul suo collo: ''Lui non ti fa sentire come ti faccio sentire io...''  lei sembrò quasi arrendersi al tocco, ma fece un passo indietro. ''Tu sei un fuggitivo, hai ucciso una persona e questa storia dell'odio per i babbani è troppo per me'' aveva bisbigliato concitatamente la ragazza, incrociando le braccia al petto e abbassando lo sguardo verso il pavimento. Bingo! pensò Martha. Un fuggitivo che odiava i babbani, aveva ucciso una persona e bramava la ragazza del fratello. Se quello non era  il sospettato perfetto chi altro avrebbe potuto esserlo? L'espressione sul viso di lui cambiò completamente, diventando fredda, quasi diabolica. Si limitò a guardare la sua interlocutrice negli occhi, sussurrando con fare diabolico ''Non lascerò che tu lo scelga. Sarai mia, costi quel che costi''. Ella rimase a bocca aperta, cercando di dire qualcosa, ma Gellert prese nuovamente l'aspetto dell'esponente Macusa, facendo un inchino, sorridendole e aggiungendo ''Buonasera, signorina, mi è stata molto d'aiuto, ci rivedremo presto''.

                                               {Il mattino successivo}

 Martha si era svegliata poco prima della colazione per recarsi in biblioteca, cercando delucidazioni riguardo al  sogno. Dopo aver sfogliato quasi mezzo libro stava per arrendersi, ma  qualcosa attirò la sua attenzione. Aveva scelto un libro di fiabe scritto da un mago tedesco, che riportava i titoli e i testi in lingua originale e  quelli tradotti. Al centro della pagina era raffigurata una grande foresta.Il titolo era 'In der Wald',  letteralmente ''Nella Foresta''. Ma che significava? doveva cercare il Sovrano Misterioso nella foresta? che aveva  a che fare questo con il fuggitivo? Lesse tutta la fiaba ma non trovò nient'altro di interessante, così chiuse il libro, riponendolo sul ripiano dal quale l'aveva preso e dirigendosi verso la Sala Grande con fare rassegnato e stanco.






                                                      {Poco Dopo}

Martha si diresse verso la sala grande, sbadigliando. Avrebbe dovuto essere felice di avere delle novità, ma si sentiva in colpa per quella ragazza. Era evidente che  non fosse consapevole di quanto tossica fosse la situazione in cui si era infilata. Aveva dato false speranze ad un fuggitivo psicopatico che non si sarebbe fermato davanti a nulla pur di averla,mettendosi in serio pericolo. Certo, forse  non era sua responsabilità ma ella era  in qualche modo vittima di Gellert, e se lui fosse stato  il Sovrano Mascherato  allora anche quella ragazza faceva parte delle persone che doveva salvare , di conseguenza era lì anche per lei. Non poteva credere di starsi preoccupando per una che aveva una tresca col fratello del suo ragazzo. Vista la sua situazione c'era da supporre che non fosse esattamente una santa, no? Eppure sentiva una sensazione schiacciante nel petto, qualcosa che le suggeriva che ci fosse qualcosa di più grande sotto, che non era  affatto come poteva sembrare. Svoltò distrattamente l'angolo, trovandosi davanti una  scena era davvero bizzarra: la ragazza della candela e due fantasmi che bisbigliavano animatamente in un punto nascosto alla vista. Stretta nel suo mantello Serpeverde, la bionda dal viso appuntito si mordicchiava il labbro. ''Non so davvero come fare... credevo di aver perso Gellert e mi era sembrato di rivederlo in Garion, ma lui...'' la ragazza sospirò pesantemente, aggiungendo ''Lui è un despota, e non fa che farmi pesare il fatto che mi ama anche se non sono una purosangue!". Uno dei due fantasmi prese la parola, la  donna vestita di bianco con lunghi capelli neri. Sorrise con fare dolce, quasi materno, carezzando una guancia alla sua interlocutrice,guardandola dritta negli occhi. ''Miriana, tu sei molto buona, ma devi capire che l'aspetto non è l'unica cosa che i gemelli Grindelwald hanno in comune...scappa a Beauxbatons, finisci i tuoi studi e non voltarti indietro, prima che sia tardi''  le parole fluivano armoniose dalle labbra della  donna come una melodia angelica e cantilenante, e a Martha quasi mancò un battito.Ecco qual era l'indizio del sogno. In der wald...somigliava nella  a  Grindelwald! Nel frattempo, il fantasma accanto  si stizzì, intervenendo con fare melodrammatico nella discussione. ''Fai sul serio, Helena?'' sbraitò egli concitatamente. La donna lo zittì premendosi un dito sulle labbra e guardandosi attorno circospetta. L'uomo sbuffò,avvicinandosi a  Miriana per sibilarle vicino all'orecchio il consiglio opposto. ''Non ascoltare Helena, vuoi finire come lei?'' un sorriso diabolico si dipinse sul suo volto, dopodiché terminò il suo  monologo. ''Garion e Gellert sono due maghi molto potenti, dà a uno dei due tutto il tuo amore e ti proteggerà dall'ira dell'altro'' Martha alzò gli occhi al cielo. Quell'uomo era così insopportabilmente pomposo! ''Beh, peccato che tu non avessi un gemello caro Barone, magari mi avrebbe protetto da te!" esordì velenosamente la donna. ''Helena, ti ho detto che mi dispiace! Che altro devo fare per avere un'occasione con te? Mi sono persino ucciso per poterti restare accanto!'' a queste parole, Helena scoppiò a ridere. ''Sei proprio un buono a nulla! l'unica cosa giusta che avevi fatto, darmi pace lontano da te, l'hai distrutta due minuti dopo perchè sei un codardo!'' ebbene sì. I due fantasmi avevano cominciato a bisticciare tra loro rinfacciandosi a vicenda eventi del passato, mentre Miriana osservava disorientata e imbarazzata  quella scena da sit-com. Martha si scosse: era ora di fare la propria mossa. Le informazioni ricevute mettevano in dubbio la sua teoria: se questo Garion aveva lo stesso temperamento del gemello avrebbe potuto benissimo essere lui il Sovrano Mascherato. Era evidente che Miriana fosse la più vicina ad entrambi, quindi era fondamentale per la missione, e vedendola così imbarazzata anche la persona più disinteressata del mondo sarebbe intervenuta. Si mise  quindi a correre verso il gruppetto, prendendo Miriana per un braccio. ''Miriana devi venire con me, è un'emergenza! una Grifondoro pazza ha trasformato la mia colazione in fango perchè crede che io abbia baciato il suo ragazzo, ed io ho fame!" esclamò poi la nuova arrivata, concitata. ''Wow, questa è roba seria, scusate ragazzi ,devo andare!" come previsto, Miriana  prese la palla al balzo, allontanandosi velocemente insieme alla sconosciuta. Ovviamente, i due fantasmi erano troppo presi dalla disputa per salutare Miriana, e continuarono a battibeccare come se nulla fosse, dimenticandosi completamente di lei. ''Ti ringrazio davvero'' una volta arrivata davanti alla sala grande, Miriana sorrise alla sconosciuta dai capelli castani portati a caschetto con frangetta, giochicchiando con la treccia bionda ed aggiungendo timidamente ''Ti va di fare colazione insieme?''. Un guizzo attraversò gli occhi grigi di Martha, mentre prendeva la bionda sottobraccio spalancando la porta e replicando con fare enigmatico: ''Con molto piacere''.



La colazione fu molto più piacevole di quanto Martha si aspettasse. 
Temeva di rimanere incastrata in una di quelle  conversazioni in cui chi socializza con la nuova arrivata non fa altro che indicare ogni persona presente raccontando aneddoti di cui non fregava nulla a nessuno, ma il suo dubbio si era diradato durante i primi tre minuti di conversazione. Miriana Spoillmann era una  diciottenne molto interessante e  arguta, in grado di catturare l'attenzione del proprio interlocutore. Le rivolse molte domande su Ilvermony, parlarono a lungo delle proprie preferenze in fatto di magia, e di base non smisero di parlare un minuto dal momento in cui avevano appoggiato il fondo schiena sulla panca. Quindici minuti  più tardi  la conversazione fu interrotta bruscamente. Un ragazzo che indossava i colori del Grifondoro si diresse infatti con disinvoltura al loro tavolo, diretto verso Miriana. Durante la camminata dispensò saluti, sorrisi e occhiolini  a gente appartenente ad ogni casa. Tutti lo salutavano allo stesso modo ''Hey Garion, come va? Sei un grande!''.  Garion Grindelwald, in persona. I suoi lineamenti erano a dir poco identici a quelli di Gellert, ma qualsiasi buon osservatore li avrebbe saputi distinguere ad un miglio di distanza. Il viso di Garion era pulito e glabro, i capelli biondo sabbia tagliati in perfetto stile millenovecento,tranne per un piccolo particolare. Al contrario di quanto la moda dei tempi comandasse  la parte dei capelli posta a destra della riga non era appiattita, ma fluiva libera e voluminosa come una spiga di grano al vento. Le sopracciglia erano tonde e ben delineate, mentre  l'assenza di barba rendeva ancor più giustizia ai punti forti del suo aspetto. I grandi occhi azzurri sembravano più luminosi, mentre i lineamenti disegnati da un artista. Si avvicinò a Miriana mettendo in mostra il sorriso più bello che aveva, appoggiandole la mano sulla spalla e  schioccandole un bacio sulla guancia. ''Ciao Principessa, perchè non mi hai aspettato?'' fece una pausa passandosi una mano nel ciuffo, aggiungendo ''Mi sembrava di averti detto che come coppia abbiamo il dovere di arrivare  insieme''. Martha strinse i pugni sotto al tavolo, combattendo  l'istinto di tirargli un ceffone. Se l'atteggiamento di Gellert era  da vero colpevole, quello di Garion era -se possibile-persino più irritante. Era ovvio che fosse abituato a trattare tutti come gli pareva, nascondendo la sua arroganza dietro a quel sorrisetto stucchevole da bravo ragazzo. ''Sono stata tirata nuovamente in mezzo alle questioni di Helena e del Barone, perdonami amore mio! Questa ragazza mi ha salvato ,quindi per sdebitarmi ho deciso di mangiare con lei, siamo nella stessa Casa'' aveva spiegato Miriana, alzandosi e stampando  un bacio sulle labbra di Garion. ''Ma non importa, non ho più molta fame, andiamo a coccolarci nel nostro angolo preferito!" squittì poi, sorridendo a Martha in segno di saluto e promettendole che si sarebbero viste più tardi. Rimasta sola,la viaggiatrice nel tempo sospirò, appoggiando una mano sulla  guancia. Di male in peggio. Adesso c'erano due malvagi sospettati con due caratteri diversi, entrambi di nome Grindelwald, che rientravano a pennello nel modus operandi del Sovrano Mascherato, e una ragazza bella e simpatica nel mezzo. Come avrebbe potuto risolvere il mistero prima che quest'ultima rimanesse invischiata nel tutto? Doveva pensare, e alla svelta. 


                                                                {Quella Sera}

Quella sera, Martha tornò al dormitorio in anticipo per poter radunare tutti gli inidizi raccolti.
L'obbiettivo era giudicare chi fosse colpevole tra Garion e Gellert, arrivando ad identificare il Grindelwald che avrebbe portato al mondo tanti grattacapi. La conclusione logica a cui era arrivata era che entrambi avesserp il potenziale per essere il Sovrano Mascherato.L'unica miccia  che avrebbe potuto provocare la pazzia del despota anonimo doveva essere la scelta di Miriana. Chi era stato rifiutato?  Il carismatico e tossico Garion o il freddo e manipolatore Gellert? Forse aveva ragione Helena Ravenclaw, forse Miriana sarebbe dovuta scappare a Beauxbatons. Ma una cattiveria tale poteva davvero essere arginata così semplicemente? la giovane Rosenberg credeva proprio di no. In quanto prescelta era l'unica non morta ad essere tornata in vitasenza doversi nutrire di sangue e mantenendo la propria magia, ma gli altri maghi erano stati decisamente meno fortunati. La vita nel suo mondo era la più dura che  ella potesse immaginare, e il mondo magico   era pieno di micce che avrebbero potuto accendere in qualche modo la mente del futuro Sovrano Mascherato, chiunque egli fosse , Miriana o non Miriana. Ci doveva essere un modo per cambiare il corso degli eventi...Ma era quasi certa che non lo avrebbe trovato tramite la logica. Picchiettò la penna contro il foglio, mordicchiandosi  un'unghia.Forse avrebbe dovuto fare ciò che il suo cuore le diceva di fare,  difendere quella ragazza aiutandola ad uscire da una situazione spinosa.Forse era proprio quello il motivo per cui lei doveva essere lì, aiutare Miriana a mettere a posto le cose nella sua vita. O forse si stava facendo coinvolgere troppo. Non si era mai fatta molte domande sulla sua sessualità, ma da quando l'aveva vista la prima volta  non si era tolta il suo sguardo malinconico dalla testa unito al suo grande sorriso, le sue trecce biondo miele, il viso appuntito, i modi di fare così stravaganti.
Fantastico, mancava solo che anche lei si mettesse a volerla, povera Miriana, non riusciva proprio a salvarsi dal corteggiamento indesiderato da parte di persone problematiche.

                                                                      {Più tardi}

Miriana era senza parole. Come poteva Garion essere sempre così...non avrebbe nemmeno saputo definirlo. Ma eccolo lì, il principe del Quidditch, cocco di ogni Casa di Hogwarts,
perdere quel finto sorriso e quel savoir-faire che tutti pensavano facesse parte della sua natura in nome del pretesto insensato di turno. Secondo Garion, da quando Miriana era andata in Sala Grande da sola con la nuova era distratta e assente, e non aveva prestato l'attenzione necessaria ai discorsi dei suoi amici nel pomeriggio. Peccato che i suoi amici facessero solo discorsi razzisti nei confronti dei nati babbani, dimenticandosi simpaticamente quale fosse la sua origine. Garion  si era premurato di farle sapere che per essere una nata babbana lei era decisamente sopra la media, affermazione che non le era stata di alcuna consolazione. ''Tu proprio non capisci, Garion!'' sbottò allora lei, non riuscendo più a tenersi quella verità dentro. ''Sono io a non farcela più, sono stufa! stufa della tua doppia faccia, stufa delle tue ideologie arretrate, stufa del tuo cambiare idea ogni minuto''. Egli  continuò indisturbato a lamentarsi, come se lei non avesse detto nulla. ''Inoltre, non credo che sia appropriato sedersi in  quel modo davanti a un gruppo di maghi  purosangue, capisco che tu sia stata educata diversamente, ma non puoi permetterti di...''  un improvviso rumore lo distrasse, zittendolo.Garion alzò gli occhi al cielo non appena vide di chi si trattava, puntandole il dito contro. ''Tu! è colpa tua se la mia ragazza si comporta come una selvaggia! Che le hai messo in testa, stupida americana?''
Miriana si coprì il volto con le mani per l'imbarazzo. ''Garion, che diamine fai? Mi ha parlato una volta in vita sua, perchè dovrebbe...'' tentò di intervenire, ma le sue parole si persero, coperte dal delirio di onnipotenza del suo psicopatico pseudo fidanzato. ''Senti, Grindelwald, chiudi quella fogna e vattene a dormire'' fece quindi Martha con sufficienza, squadrandolo da capo a piedi come  un sacco della spazzatura. Garion ebbe uno scatto d'ira, avvicinandosi a lei e guardandola dall'alto in basso,  mentre un'ondata di puro odio attraversava i suoi occhi. ''Prova a ripeterlo'' la minacciò . Martha si limitò ad estrarre la sua bacchetta, affondando la punta nel collo di lui.''Vattene, Grindelwald, ti assicuro che  un Exulcero brucia anche se non lo lancia un purosangue'' Martha sostenne il suo sguardo, vomitandogli addosso silenziosamente tutto ciò che aveva dovuto passare. Che fosse Garion il Sovrano Mascherato o no, era chiaro che la pazzia scorreva nel sangue di quella famiglia, e lei non avrebbe lasciato che una ragazza brillante come Miriana venisse annullata dalla loro follia. Garion si limitò a serrare la mascella, sibilando ''Non finisce qui, cagna'' per poi sparire nel buio del corridoio. Senza dire nulla, Miriana era scivolata tra le braccia di Martha, singhiozzando rumorosamente. Martha l'aveva sostenuta, portandola con sé nella grande stanza e infilandosi nello stesso letto con lei, in religioso silenzio. Le aveva accarezzato i capelli, cullandola finché non si fu addormentata, e solo allora si addormentò.


                                                              {Il mattino dopo}

Martha si svegliò con il profumo di Miriana  nelle narici ed un sorriso stampato in volto. 
Ma quando aprì gli occhi, di lei  non c'era alcuna traccia. Al suo posto c'era una nota ''Ti aspetto nella Sala Comune, ho una sorpresa, non farmi aspettare-Baci''. La nota avrebbe dovuto intenerirla, ma ciò che Martha sentì fu una morsa allo stomaco. Qualcosa non andava. Quella scrittura sembrava troppo frettolosa e rigida per appartenere alla sua dolce Miriana. Si diresse  verso il luogo dell'appuntamento, con la sua bacchetta  alla mano. Non appena arrivò si trovò davanti niente meno che Gellert  Grindelwald, che teneva La bacchetta premuta sul collo di Miriana, obbligandola a stare ferma. La  Serpeverde muoveva disperatamente le labbra come per comunicare qualcosa, ma non riusciva a produrre alcun suono. ''Sei tu il Sovrano Mascherato'' sibilò Martha, guardandolo in cagnesco. Gellert scoppiò a ridere, applaudendo e facendo levitare qualcosa fino alle sue mani. Era una sua  fotografia  assieme ad un altro ragazzo più basso, con capelli biondi ricci. Martha girò istintivamente la foto, e non appena lesse la scritta cominciò a girarle la testa.Essa recitava ''Per il bene superiore'' ,il motto del Sovrano Mascherato. In quel momento, qualcosa si spezzò dentro di lei, rendendo la sua espressione più dura che mai. Fece per alzare la bacchetta, ma Gellert anticipò la sua mossa, sorridendo sornione e recitando ''Confundus!" Improvvisamente, un grande dolore si impossessò di Martha. Cominciò a sentirsi disorientata, non capiva più dove si trovasse, né cosa le stesse succedendo. Non ricordava nemmeno in quale tempo fosse, o per quale motivo fosse lì. Poi i suoi occhi grigi si incontrarono con quelli di Miriana, come era successo la prima volta che l'aveva vista poggiare quella candela, acquistando quel poco di lucidità che le permise di superare l'effetto dell'incantesimo abbastanza a lungo per contrattaccare. ''Ascendio!" gridò, riuscendo a levitare abbastanza vicino a Grindelwald da poterlo colpire. Purtroppo, 
il mago aveva già predetto la sua mossa, e si preparava a scagliarle un altro incantesimo. 
''Petrificus Totalus'' pronunciò successivamente. Martha cadde a terra con un tonfo e lì rimase, immobile e rigida come una statua di ghiaccio. La risata di Gellert si diffuse per tutta la Sala Comune, ma il suo divertimento durò poco. Dalla porta spuntò infatti.... un altro Gellert. Miriana aggrottò le sopracciglia, confusa. Due Gellert? non era possibile, uno dei due doveva essere Garion. ''Quando la smetterai di prenderti tutti i miei meriti, mezzacalzetta Grifondoro?''  esordì allora il Grindelwald appena comparso, facendo chiarezza sull'identità del primo. ''Quando tu sarai bello la metà di me'' rispose ironico Garion, senza lasciare la  Miriana. ''Non hai mai avuto stile fratello, ecco perchè perderai sempre'' aggiunse il vero Gellert, simulando uno sbadiglio. ''Pensi che questa scenata da femminuccia ti renda forte? Hai scoperto chi era Martha soltanto leggendo il  mio diario, e sappiamo perfettamente chi di noi due è davvero il Sovrano Mascherato che cercava'' aveva aggiunto poi ,con arroganza. Osservando Martha e rubandole la giratempo, aveva infatti potuto constatare quale sarebbe stato il suo futuro. Uccidere Garion e Miriana, diventare un mago oscuro potentissimo, governare un mondo oscuro e opprimente. Così avrebbe dovuto essere, ma poi era arrivata Martha. La ragazza  aveva aperto gli occhi a Miriana su chi fosse davvero Garion, Martha che - come gli aveva confidato Miriana stessa prima di essere rapita, quella stessa mattina- sarebbe stata la sua scelta finale. Gellert  aveva quindi deciso di farsi da parte. Dopotutto Miriana non aveva scelto nessuno dei due, era giusto così. Ovviamente Garion non era stato dello stesso avviso, scegliendo di prendere il posto di Gellert  come Sovrano Mascherato.Ma Gellert non avrebbe permesso a nessuno di rubargli il futuro. Aveva rinunciato alle sue ideologie  scegliendo la felicità di Miriana , e nessuno aveva diritto di rovinare quel gesto. Puntò la bacchetta verso Martha, esclamando ''Finite Incantem!" poi la spostò  contro Garion e Miriana, scusandosi con lei prima di urlare ''Volate Ascenderai!".
 Il fratello e la ragazza furono scagliati in aria, cadendo in due punti completamente opposti della Sala. Nonostante le facesse male tutto il corpo, Martha riuscì a zoppicare fino a raggiungere Miriana, prendendola in braccio e appoggiandola su uno dei divani.''Ora siamo solamente noi due, fratellino...'' disse Gellert  facendo spallucce ed inclinando la testa di lato,sorridendo sinistro al gemello. ''Ma così mi fa davvero troppa impressione, i capelli lunghi e la barba non ti donano, torna al tuo taglio da damerino!"  annullò l'incantesimo che il fratello aveva fatto su sé stesso, facendolo tornare al suo aspetto originale. Seguì un duello senza precedenti, dove i due si lanciarono sempre più potenti. Durò pochi minuti, ma a Miriana sembrò un'eternità. Avrebbe voluto fermarli, ma Martha glielo impedì. ''Questa non è la tua guerra, Miriana'' aveva detto, stringendola a sé e osservando incredula la scena. Non poteva credere che uno come il Sovrano Mascherato potesse arrivare a mettersi in pericolo per salvare qualcuno. Fu ancora più sorpresa quando Gellert le restituì la giratempo,lanciandogliela. ''Andatevene, ora!'' urlò poi.Nei suoi si poteva leggere la volontà di lanciare un Avada Kedavra, la stessa volontà riflessa negli occhi di Garion. Lanciarono la maledizione mortale nello stesso momento, proprio mentre Martha avvolgeva Miriana  con la catena della giratempo per tornare avanti di quattrocento anni.''Arrivederci, Miriana, grazie di tutto'' queste furono le ultime parole del temibile Sovrano Mascherato, prima di esalare l'ultimo respiro insieme  
al suo gemello, sul freddo pavimento dei sotterranei di Hogwarts.-

                                                {2 mesi dopo}

''Buongiorno amore, che ci fai sveglia?'' chiese Martha alla sua fidanzata Miriana, stropicciandosi gli occhi e sedendosi sul letto. Miriana si sedette sul bordo, accerezzandolo incerta.''Ecco, io...''  farfugliò, evidentemente turbata. ''Hey, va tutto bene, sono qui per te...dimmi'' aveva risposto Martha, appoggiando il palmo della propria mano sul dorso di quella di Miriana. ''Qualsiasi cosa sia, la supereremo insieme'' sorrise teneramente. '' Sono incinta'' disse allora Miriana tutto d'un fiato. Martha ridacchiò sotto i baffi, sussurrando sarcastica ''Sicuramente il padre non sono io!'' Miriana scosse la testa, tirandole una cuscinata in pieno volto. ''Hey, è roba seria!" Martha si intenerì, avvicinandosi a lei ed accarezzandole il volto. ''Anche se non sappiamo di chi è, se è maschio lo chiameremo Gellert, in onore del sacrificio che ha fatto per darci questo nuovo mondo...'' Miriana si commosse, lanciandosi tra le sue braccia e lasciando che le sue labbra si posassero su quelle della propria amata, assaporandosi quel momento di felicità. Ciò che Martha aveva detto era vero...la scelta che Gellert aveva fatto aveva cambiato tutto. La legge di segretezza era caduta, e ora i magici e i non magici condividevano il mondo equamente, aiutandosi a vicenda per creare insieme un futuro migliore. In un mondo così, chiunque avrebbe potuto crescere felice, persino il figlio del Sovrano Mascherato...

                                                                                            {FINE}


   
 
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