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Autore: flatwhat    07/08/2020    2 recensioni
Atlas è caduta.
Oscar si sacrifica ai Grimm.
Ruby parte insieme a Ozpin, a cui è stata data miracolosamente una forma, per salvarlo.
[Rosegarden; Cloqwork; Scritta prima che iniziasse il volume 8 e quindi ha preso una piega del tutto diversa.]
Genere: Angst, Hurt/Comfort, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Altri, Jaune Arc, Oscar Pine, Ozpin, Ruby Rose
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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   Sentiva solo urla incessanti nella sua testa.


Non aveva pensato - non aveva voluto pensare - alla possibilità che ci fossero altre voci nella sua testa.


E ora quelle voci erano in preda al panico tanto quanto lui, per quanto facesse finta di non esserlo.


Aveva avuto la sensazione che una parte di sé stesso fosse stata strappata via.


Tra tutte quelle voci, non sentiva Ozpin, per quante volte sussurrasse il suo nome e le sue scuse. Aveva condannato lui e tutti loro a soffrire qualunque destino li attendesse.


Salem lo aveva circondato con una specie di barriera magica. Oscar supponeva che la sua funzione fosse quella di non fargli sentire il bisogno di mangiare o dormire, perché la strada da Atlas era lunga e lui doveva essere trasportato da un Grimm dalle sembianze di una scimmia alata per tutto il tempo. 


Sentiva lo stesso le vertigini per essere trasportato in volo, a chilometri da terra. Ma forse si sarebbe sentito anche peggio senza la barriera magica. Grazie agli Dèi, per quanto si potesse ringraziare quei due stronzi! Avrebbe preferito che Salem lo avesse ucciso su due piedi - le voci urlavano, i ricordi che non erano suoi gli sussurravano che avrebbe reso la sua fine lenta e dolorosa e Oscar aveva paura paura PAURA! - ma da lì poteva vedere il volto di Salem. Era al suo fianco e cavalcava un Grimm cavallo volante, e Oscar non riusciva a vedere nemmeno una traccia di sadismo nei suoi lineamenti. Era più... Confusione?


La sua ipotesi venne confermata quando atterrarono per la prima volta


Lei continuò a mantenere la barriera su di lui, anche ora che era spinto sul terreno dalle scimmie, ma poi gli parlò.


"Sentiti libero di riposare, se vuoi".


Mi prendi per il culo.


Oscar le rivolse un'occhiataccia, le voci che si erano abbassate a sussurri.


"Sei stato molto coraggioso a sacrificarti in quel modo" continuò lei e il terrore si fece solo più forte in Oscar quando lui notò che il suo tono era genuinamente gentile. "Come saprai, di solito offro nessuna pietà a quel disgraziato, ma non sono così scortese da torturare un ragazzino".


Sai dove puoi infilarti la cortesia.


"In ogni caso" e cominciò a gesticolare come se stesse facendo una conversazione con un vicino, o qualcosa del genere. "Ammetto che non sarei stata altrettanto gentile, se avesse detto qualcosa, ma sembra essere del tutto assente, o mi sbaglio?".


Ah, quindi aveva notato almeno la parte dei suoi problemi che se ne stava silenziosa.


Salem si inginocchiò di fronte a lui e gli alzò il mento con una mano, gelida come quella di un cadavere. Oscar trattenne il respiro, nel tentativo di non mettersi ad urlare come le voci che adesso avevano ripreso la loro insopportabile cacofonia.


"Che sta combinando?" chiese lei, con un'espressione confusa che era talmente fuori posto in una faccia come la sua, da risultare esilarante.


"Non ne ho la più pallida idea" balbettò Oscar.


Lei rimosse la mano e si rialzò. Forse quella risposta l'aveva convinta.


Rimasero ancora sulla terra. Oscar osò rivolgerle una domanda.


"Che cosa stai aspettando?"


E lei sorrise in modo terribile. Un sorriso mostruoso che lo fece tremare da capo a piedi.


"Non vorrei dare uno svantaggio ai tuoi piccoli amici".

 

"Ti senti bene?"


Ozpin armeggiò con i suoi occhiali, Ruby barcollava al suo fianco, respirando a fatica. Lui provò di nuovo a zittire le voci nella sua testa, senza successo.


"Sto benissimo" mentì Ozpin, sapendo benissimo che lei si sarebbe accorta che stava mentendo. "E tu?"


"Benissimo" mentì Ruby, sapendo benissimo che lui si sarebbe accorto che stava mentendo. Stava zoppicando, esausta dopi aver passato un giorno e mezzo tra il volo tramite Semblance e la marcia quando non poteva più volare, e non aveano neanche raggiunto il confine.


Ozpin aveva pregato che non avessero dovuto andare tanto lontano, che fossero riusciti a raggiungere Salem e i suoi Grimm prima di allora, ma in caso avessero dovuto attraversare il mare, si era... preparato... a richiamare i suoi poteri magici ma, Ddèi santi, le urla nella sua testa erano talmente isnopportabili e non sapeva ancora se era in grado di evocare una qualsiasi sorta di magia in quella forma, dato che tutti i suoi tentativi segreti erano stati interrotti dalla fatica, l'ansia, e le grida.


Doveva ammetterlo, e sapeva che anche Ruby stava pensando la stessa cosa: erano stati proprio due Imbecilli Patentati.


"Potrebbe essere un problema se non raggiungiamo Salem prima che attraversi l'oceano".


Ruby sbuffò.


"Lo so. Per questo ti ho detto che dobbiamo rimetterci immediatamente all'inseguimento".


"Cammini a stento" disse Ozpin, pur non essendo in una forma migliore lui stesso. "Non penso che la tua Semblance da sola possa portarci al di là dell'oceano".


"Lo so" rispose Ruby, bruscamente. "Stavo pensando di usare la tua magia, se non troviamo un'altra nave da rubare".


Si guardò intorno, mentre continuava affannosamente il cammino. Ozpin riuscì con dolore a seguire il suo passo. Si erano tenuti lontani apposta da qualunque villaggio o città, ma dovevano esserci aeronavi da qualche parte... O erano tutte dirette a Mantle, per aiutare? Maledizione, non avrebbero potuto pensare a un piano peggiore di questo, sempre che si potesse definire un piano.


"Anch'io avevo pensato a ricorrere alla magia" disse Ozpin, senza celare un ghigno. Lui, Ruby, Oscar... Avevano praticamente un solo neurone in tre. "Da quando siamo partiti ho provato, ma devo ammettere che non riesco a evocare alcun potere. Penso che Oscar sia il solo in grado di usare la nostra magia, al momento".


Ruby fece un verso di frustrazione.


"Penseremo a qualcosa!" esclamò, tirando fuori la sua pergamena dalla tasca. Avevano seguito il segnale di Oscar - Pietro aveva installato un segnale GPS in tutte le loro pergamene, per evitare un altro... incidente come quando James aveva sparato al ragazzo - e avevano notato che il piccolo puntino giallo che lo rappresentava si era fermato regolarmente.


Ozpin non ne era particolarmente contento. Sapeva cosa voleva dire: Salem stava giocando con loro.


Ma avevano anche notato altri puntini gialli alle loro calcagna, e, dopo due giorni di viaggio, la distanza tra loro non aveva fatto che accorciarsi ulteriormente.


Proprio per questo, Ruby era così seccata. Perché riusciva a sentire il rumore distante di una aeronave che si avvicinava repentinamente.


"Dovremmo aspettarli. Sarà più facile se andiamo tutti via aeronave".


Ruby continuò a camminare, non volendo gettare la spugna proprio ora.


Ozpin, che ora la seguiva alle sue spalle, scosse la testa divertito. Sapevano entrambi che questa missione di salvataggio si era rivelata un clamoroso fallimento, ma sospettava che Ruby non fosse mossa soltanto dal proprio orgoglio ferito.


Pazienza, pensò. Ci raggiungeranno a momenti, e quando lo faranno, ci sgrideranno, e poi riprenderemo la missione tutti insieme.


E infatti, qualche momento dopo, sentirono una voce, trasportata dalla sera.


"EHI, STRONZI!" urlò Jaune Arc.


Ruby continuò a zoppicare testardamente, ma Ozpin si voltò, ridendo di cuore.


I suoi studenti, Mr. Arc incluso, stavano scendendo verso terra, ciascuno con la propria strategia d'atterraggio, e Ozpin non poté non sentirsi grato che Oscar avesse trovato degli amici così leali, sempre pronti a salvare lui e tutti loro dalla loro stupidità.

 

Autrice: YO! Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto!
Già, il resto del gruppo ha raggiunto Ruby e Ozpin... Questa storia, partita come One-Shot, aveva una premessa che si poteva ritenere accettabile. Ma non avrebbe funzionato come long! XD

Sto continuando a scrivere ogni capitolo in inglese (che posto su AO3) per poi tradurlo in italiano, ma non sono sicura di riuscire ancora a reggere questo ritmo... Se riesco, continuerò così, altrimenti le mie altre possibilità sono: vedere se qualche amico ha voglia di aiutarmi in questa avventura; oppure finire la storia in inglese e tradurla dopo in italiano.

In ogni caso, non ho ancora deciso! Potrei continuare così, ma in caso contrario potete seguire la storia (con lo stesso titolo) su AO3, nel frattempo! Alla prossima!
  
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