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Autore: la_pazza_di_fantasy    08/08/2020    0 recensioni
William è stato costretto a diventare un cacciatore di elfi all'età di sette anni allontanandosi dal suo villaggio.
Insieme ad Apollon, suo migliore amico, verrà mandato nel suo villaggio natale per provare ad impedire agli elfi di attaccare il villaggio al confine del regno.
Sarà li che incontrerà Julian del quale si innamorerà irrimediabilmente.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: Mpreg
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-quella si che era una ragazza sexy- disse Apollon una volta che i due furono entrati nella casa che era stata quella dei genitori di Will prima della loro morte.
-è la figlia di Meshach e Caren- rispose Will con un filo di voce.
-quelli che ti hanno cresciuti prima che ti venissero a prendere- disse Apollon annuendo a quelle parole. Apollon e Will non avevano segreti tra di loro. Entrambi sapevano tutto dell’altro e la cosa non aveva fatto altro che rafforzare la loro amicizia.
-vedrai che riuscirai a spiegare le tue ragioni- gli disse Apollon mettendogli un braccio sulle spalle, entrambi erano alti uguali.
-lo spero. Odio essere trattato in questo modo solo perché per sopravvivere sono stato costretto ad accettare di diventare un cacciatore di Elfi.-
-lo capiranno una volta che spiegherai le tue ragioni, ne sono sicuro.- Apollon sorrise per poi andare dritto verso la cucina cercando qualcosa da mangiare. Ma per loro sfortuna nella cucina completamente piena di polvere non c’era niente. -secondo te se andiamo a chiedere qualcosa a quelli del villaggio ci linciano?- chiese Apollon mentre William scoppiava a ridere.
-ci ammazzano- rispose il castano scuotendo la testa. -dovremmo appoggiarci alla vecchia e buona caccia-
-che nervi, odio dover cacciare- borbottò Apollon prima di incamminarsi a passo svelto verso la porta di quella casa. Prima si sbrigavano e meglio era.
-hai detto che avremmo parlato questa sera con il capo, ma precisamente quando vuoi farlo?- 
-quando vivevo qui mi ricordo che la sera si riunivano tutti nella piazza centrale accendendo un grande fuoco parlando sia di questioni importanti che di cose frivole. Era l’unico momento nella giornata in cui tutti potevano vedersi- il sorriso di Will si era fatto nostalgico al pensiero di quelle sere passate per lo più a rincorrersi con Gwen o con gli altri bambini.
-quindi vorresti tranquillizzarli sulle nostre buone intenzioni quando ci sono tutti- disse Apollon iniziando a capire perfettamente la scelta di William.
-secondo te ci crederanno? Robert e Gwen non sono stati molto felici nel vedermi con questa divisa- sussurrò il ragazzo non tanto perché era triste, quello lo era a prescindere, ma perché aveva appena visto passargli davanti ben due conigli e se tutto fosse andato bene sarebbero stati la loro cena.
-io odio la carne di coniglio- sbuffò Apollon mentre tendeva la corda dell’arco, quella sarebbe stata l’arma che avrebbe permesso loro di prendere la loro cena. Era vero, un minimo movimento del vento poteva tranquillamente spostare la freccia facendo scappare la preda ma Apollon, per via della sua natura, era l’unico tra i due ragazzi che sarebbe riuscito tranquillamente a prendere il coniglio nonostante il vento impetuoso. Il rosso fece arrivare la mano destra, che teneva saldamente la corda, vicino all’angolo della bocca e prese la mira con la punta argentea della freccia. Il ragazzo rimase fermo in mira per pochi secondi prima di scoccare la freccia con un movimento di rilascio perfetto. La freccia andò perfettamente a conficcarsi nel collo del povero coniglio bianco che cadde a terra ormai morto.
Will però non andò subito a prendere il coniglio, ma aspettò pazientemente al fianco di Apollon. Il rosso così poté tranquillamente scoccare la sua seconda freccia e quindi prendere in pieno anche il secondo coniglio. Fu allora che Will corse verso il loro cibo e lo prese al volo. Sapeva perfettamente che li nei paraggi si aggiravano parecchi lupi e di certo non voleva che la loro cena venisse presa facilmente da quei predatori.
-bene andiamo a cucinare, però li pulisci tu!- disse Apollon riponendo l’arco dietro la schiena e stirandosi un poco i muscoli della schiena indolenziti.
-tranquillo, mi ricordo perfettamente che sei schizzinoso- rise Will ricevendo un pugno sulla spalla da parte dell’amico.
-non sono schizzinoso, è solo che non mi piace pulire gli animali morti- si scusò il rosso mordendosi il labbro inferiore.
Will non continuò la conversazione e i due ragazzi arrivarono nella loro casa dove Will, senza nemmeno cambiarsi, andrò dritto in cucina per poter pulire i conigli. Per quanto erano grosse le loro prede potevano anche mettere sotto sale la carne che sarebbe di sicuro avanzata per non dover andare nuovamente a cacciare la mattina seguente. I due ragazzi mangiavano poco e quindi alla fine sarebbe bastato anche solo un coniglio, ma non se ne erano minimamente accorti prima.
Apollon invece posò l’arco e mentre si toglieva gli scarponi saltellò verso il bagno per farsi una bella e meritata doccia. Non aveva assolutamente voglia di puzzare quella sera anche perché voleva assolutamente fare bella figura con tutte le ragazze li presenti.
Apollon lottò un bel po’ con le cinghie di cuoio che costituivano la loro divisa prima di potersi definitivamente spogliare ed entrare nella dolce e agognata doccia fregandosene altamente di aver lasciato tutti i vestiti sporchi di fango e sudore. Will gli avrebbe gridato contro per il suo disordine come sempre, tanto sarebbe stato sempre il povero castano a ripulire tutto il disordine del rosso.
I pensieri di Apollon scomparirono completamente quando l’acqua calda iniziò a scendergli per tutto il corpo facendolo sospirare di sollievo. Alla base non aveva mia usato una doccia con acqua calda, questo perché essa era presente solo i primi dieci minuti e il rosso non era mai riuscito a fare la doccia per primo per quanta gente c’era li dentro. Quella per lui era una cosa nuova ma allo stesso tempo fantastica e che lo faceva sentire benissimo.
-APOLLON!- fu il gridò che fece ridere il rosso mentre l’acqua continuava a scorrergli addosso. Sapeva perfettamente che quella sarebbe stata la reazione del castano e non poteva far altro che esserne felice. Adorava innervosire William.
 

 
   
 
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