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Autore: elelunare    10/08/2020    1 recensioni
Terza storia da me edita dopo "Questa volta lo farò io" e "L'isola dove tutto si complica". Zoro, Sanji, Robin e Nami cercano di nascondere il proprio comune segreto ma una sfida incredibile attende tutta la ciurma...riusciranno ad approdare a God Valley, l'isola dove si scontrarono i Rocks e Gold Roger? E che cosa lì attenderà lì?
Ps: Contiene qualche spoiler sulla vera trama di OP, mentre la storia, i dettagli e le vicende sono del tutto inventate. I personaggi e il mondo di OP sono copyright di Eiichiro Oda.
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nami, Nico Robin, Roronoa Zoro, Sanji, Trafalgar Law
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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“Sushi di gelato?!.. Muffin al ragù?.. Sorbetto di ramen!?.. E questi sono solo i dolci! Ma è fuori di testa?! Cos'è sta roba?!.. E poi non abbiamo tutto il necessario!”

Sanji stava consultando la lista data da Rufy per la serata e stava già dando di matto. Attaccata dietro a lui, Robin, con le braccia incrociate, sospirò.

“Beh, dovrai dare il meglio di te. Da dove iniziamo?”

“Diosanto...ok!” fece lui lanciando il foglietto per aria.

“Ah..la lista!” le fece notare lei, che da dietro non aveva notato che l'aveva lanciata lui.

“Non serve, ho tutto a mente. Iniziamo! Vai avanti e apri il frigo...dovrebbero esserci delle carote, dei pomodori e delle cipolle tritate...”

Robin si mosse e per poco il cuoco non caracollò su di lei. Si aggrappò al bancone per non finirle addosso. Bene, dovevano cercare un modo per muoversi contemporaneamente senza che nessuno si facesse male. Un bell'impiccio!

“Scusa, Robin-chan! Perdono!”

“ No, è colpa mia..quindi adesso mi muovo...tu cammina come un gambero. Anzi! Dobbiamo immaginare di essere un granchio! Noi due...formiamo un granchio assassino da adesso”

“Un granchio assassino?...daccordo..un granchio..”

Sanji cercò di concentrarsi su quell'immagine assurda (solo da Robin poteva nascere una cosa simile!)..e non su quel contatto che sentiva laggiù in fondo. Quelle erano o non erano le natiche dell'archeologa?.. E che carne soda!

Il cuoco scosse la testa: stava impazzendo?! Quei pensieri con tutto quello che doveva fare e con una persona che non era la sua Nami-san?!

“Stupido idiota, muoviti!” si disse ad alta voce.

“Ce l'hai con me, biondino?” si girò la mora.

“Oh, no! NO! ...Lasciami perdere, Robin cara..Tu vai avanti che ti seguo..”

Chopper, che li controllava da lontano, un po' stava crollando dal sonno e un po' se la rideva sotto i baffi. Il cuoco era alle solite e sarebbe stata una giornata assolutamente divertente, però lui doveva rimanere serio, aveva una missione segreta da compiere!

 

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Sù in palestra iniziò anche peggio..

“Senti qua! Visto che dobbiamo fare sta cosa, la faremo bene! E per far sì che riesca in modo decente dobbiamo iniziare subito! Io non voglio fare una figuraccia per colpa tua!” urlò la rossa.

“Allora FATTI MALE!! Se non facciamo un minimo di riscaldamento, non arriverai A STASERA!! CAPISCI SI' o NO?!” gli sbraitò dietro il verde.

“Ma tu come riscaldamento intendi un ora di addominali e roba simile e io non ci sto! Mi stancherei e basta! Allora sì non arriverei a stesera!!”

“Ma finiscila! Un ora di addominali! Chi ha parlato di un ora di addominali?! Il caldo ti dà alla testa!”

“Esatto! Fa pure caldo, quindi non farmi INCAZZARE!”

“Potresti spogliarti se hai caldo..” si intromise Brook, che stava accordando la chitarra.

“Cos'hai DETTO, SCHELETRO?!” Si girò verso il musicista, imbestialita.

“Ah, nulla...sorryy!”

“Ma proprio con voi due dovevo capitare?!” fece, tironando la corda che aveva lagata ad un braccio.

Zoro imprecò mentalmente. Ogni volta che la rossa lo faceva, la corda che aveva legata alla sua gamba, non si sa perché, gli stringeva i calzoni e, diosanto, di conseguenza anche...! Lo spadaccino respirò a fondo.

“Nami. Uno: finiscila di dimenarti. Due: iniziamo perché sto perdendo la pazienza” disse, guardando un punto fisso della palestra. La rossa si voltò verso di lui, rise fintamente.

“Ha. Ha! Quale pazienza?! Tu non ce l'hai mai avuta la pazienza!”

Erano daccordo solo su una cosa: sarebbe stata una lunga giornata.

 

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“Ce la fai? Sicura Robin-chan? Non ci sono problemi, lo faccio io dopo”

“No, Sanji, va bene. Continuerò a mescolare questa..cosa finché non mi dirai di fermarmi, ok? Se potessi usare il frutto sarebbe tutto più facile..”

“E' che.. se ti muovi così...è un po' difficile fare quel che devo..”

“Oh! Cercherò di stare più ferma possibile allora...Mah, non credo di farcela, è troppo...dura questa cosa! Ma sarà commestibile?”

Il cuoco deglutì. Troppo dura...sì, esatto, come quell'entità che era fra le sue gambe! L'archeologa continuava a muoversi e non si rendeva conto che si stava strusciando anche su di lui! Sanji era in seria difficoltà, quel caldo e quel contatto non gli stavano dando una mano...in più c'erano un botto di cose fa fare, doveva concentrarsi, doveva muoversi! Dio, era letteralmente impossibile!

Il biondo sbattè le mani sul bancone e la mora trasalì.

“Cuoco, qualcosa non va?” gli chiese, cercando di girarsi verso di lui.

“No! Non muov...cioè! Tutto. Sotto. Controllo... Ho tutto sotto controllo, non preoccuparti...Devo solo..respirare, credo. Si credo che.. respirerò”

“Chopper.. il cuoco si sente male” Robin avvisò la renna che stava per prendere sonno (altro che controllarli! Poverino.. aveva fatto la notte!)

“AH! Sta male? Chi?! Chiamate un dottore!...Ma sono io il dottore!” fece Chopper destandosi, poi corse dai due e la mora indicò dietro di sé.

“Sanji? Cosa c'è? Cosa ti senti?!” gli chiese agitato.

“No, tranquillo..non ho nulla...”
“Ma ma... Ma qualcosa c'è che non va! Sei GONFIO qui!! Devo visitarti!” disse la renna stupita, sbattendo gli occhioni.

“Ch..Chopper! Lasciami STARE! Sto BENE! Non lo vedi?!!!” urlò il cuoco, tra l'arrabbiato e l'imbarazzato.

Robin notò chiaramente dove fissava la renna..capì tutto e si tappò la bocca pur di non ridere. Ma come mai quella renna non aveva capito cosa stava succedendo? Era sul serio uno strano dottore!

“Qui il dottore sono io! E io dico che devo visitarti! Sei tutto rosso in faccia! Di sicuro è febbre e quella cosa devo analizzarla! Sarai stato punto da qualche insetto! Adesso fermerò la prova, avviserò tutti! Vado e torno subito con l'occorrente!”

Detto ciò la renna si precipitò fuori. Urlò come impazzito che la prova doveva arrestarsi, che il cuoco di bordo stava male, e lo sentirono tutti, anche i tre in palestra.

Intanto, in cucina era piombato un silenzio surreale, imbarazzante, tremendo. L'impasto che stava girando Robin era ormai da buttare, si era bruciato tutto perché la ragazza non l'aveva più lavorato. La mora aveva due mani davanti alla bocca, non ce la faceva più a trattenersi, stava rischiando di sentirsi male pure lei.

Alla fine rise.

“Sanji, scusami! Mfuh! Fuh! Fuh!! La cosa è bruciata! Mfuh! AH! Ah!AH! Però..Non è tutta colpa mia! Ha! Ha! Ha!”

Il cuoco si aprì un poco la camicia, voleva sprofondare.

 

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“Cosa dice? Cosa dice!!” fece la rossa, avvicinandosi velocemente verso la botola della palestra. Zoro sentì una fitta lì sotto, di nuovo.

“NAMI! Ma porca miseria!!” gli fece il verde.

“E muoviti! Devo sentire! Diceva 'cuoco' credo!” insistette lei tirando ancora.

Lo spadaccino afferrò la corda e la tenne ben salda. “Se speri così di farmi muovere sei un illusa”

Nel frattempo Brook tese un orecchio (si fa per dire) giù.

“Ohh..Chopper dice che il cuoco si sente male. La prova è sospesa”

“Che COSA?! Sanji sta male?!” si agitò Nami.

Zoro incrociò le braccia. “Questa è bella..”

“Sta zitto tu! Andiamo subito giù! Hanno detto che la prova non si fa!”

“E' sospesa...non vuol dire che non si farà” Puntualizzò Zoro.

“Giusto! Quindi nel frattempo io mi slego! E vado in cucina!” fece lei decisa.

“Ah-hà! No, non puoi slegarti, signorina! Ordini del capitano! Non ho sentito Rufy dire nulla quindi se ti sleghi se la prenderà con me!” fece lo scheletro.

“Daccordo, andiamo tutti giù! Sono curioso di vedere come schiatta” disse Zoro, cambiando idea e tirandosi sù in piedi. Lui in verità voleva controllare altro..

Dopo che la rossa lo mandò a quel paese, si calarono tutti e tre giù nella botola.

 

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“Ahhahaha! Io non so... come faremo! Non c'è neanche la metà di quello che vuole Rufy! Cavolo...adesso è più caldo di prima! Hahahah!”

“Beh, Sanji, togli la camicia! Tanto io non ti vedo! Ha ha ha ha!”

“Robin-chan..hahaha! Basta con queste battute! Ha ha!”

“Scusami! Hahaaha! Mi vengono naturali!”

“Haha! Posso sul serio? La tolgo, non ce la faccio più! Ma dov'è andata quella renna?!”

“E chi lo sa! Hahahh! Così questa corda mi stringe ancora di più la pancia..non riesco a ...ridere! Haha!”

“Non ridere, allora! Hahaha!”

“Te l'avevo detto che con una risata la tensione passava! Hahaha! E' proprio un forno qui dentro!”

“Ah! La tensione sì...”

“Mfuh!...”

Dopo alcuni secondi di silenzio in cui cercarono di trattenersi, i due esplosero a ridere ancora.

“HAHhahahhahah!!” “Haahhahahaha!”

I due ridevano, e un po' davvero si sentivano male tra il caldo e quella corda che li legava in modo troppo stretto. Tra una cosa e l'altra, non si accorsero che la cucina si riempiva di occhi e presenze..

Tutti accorsero a verificare come stava il malato, per ultima entrò la renna, che si fece largo agitata, mentre Nami e Zoro si annichilivano davanti a quello che vedevano.

Ma che stavano facendo quei due?.. Ridevano?! Cosa c'era da ridere in quella situazione?! Sanji non pareva affatto star male, anzi! Era mezzo nudo! E sembrava molto felice in quel momento.. sembrava spassarsela!

Il cuoco e l'archeologa finalmente si accorsero degli spettatori, si ammutolirono e si ricomposero, e servì solo notare la bocca aperta di due persone di loro conoscenza per tornare subito seri.

“Hah! Ragazzi..io avevo detto a Chopper di stare bene...non serviva che interrompessimo la prova” fece il biondo incrociando le braccia, sulla difensiva.

“Bene! Bene! Allora si riprende!” fece contento il capitano, ma prima che potesse passare anche solo un secondo si sentì come una folata di vento e uno sciaffh potente. Robin si sentì portata via da quel suono, subito dopo capì di essersi spostata di qualche passo, trascinata dal cuoco. Guardò alla sua destra, senza capire. Quello che vide furono gli occhi iniettati di sangue della rossa, che era ad un passo dalle lacrime. Nami aveva schiaffeggiato Sanji, e ora la guardava pure sfidandola. Ma che cosa le passava per la testa?! Aveva sicuramente frainteso!

Robin guardò altrove cercando aiuto nei compagni ma colse solo stupore su tutte le loro facce, con fatica guardò verso il verde che le parve una maschera di pietra all'inizio. Zoro arricciò il labbro e basta, bastarono i suoi occhi penetranti per farle capire quanto non aveva gradito quello che veva visto. Notò le sue mani, stringeva la corda spezzata. Lui.. l'aveva spezzata vedendoli? Nami così aveva potuto avvicinarsi al cuoco e schiaffeggiarlo? Ma perché stava pensando a queste cose ora? Doveva dire qualcosa! Perchè si sentiva così inerme, bloccata? Perchè anche il cuoco stava zitto?! Forse quello schiaffo l'aveva stordito?

“E io che mi ero.. preoccupata per te! Non vi interromperemo più, state tranquilli!” fece alterata la rossa guardando prima l'uno, poi l'altra. “Leviamo il disturbo, vero Zoro?!”

Il verde non parve badarla, assotigliò solamente ancora di più l'occhio, fissando Robin con una palpabile furia omicida.

Nami si avvicinò a grandi passi allo spadaccino, gli afferrò il braccio e gli si strinse addosso. Robin alzò le sopracciglia, spiazzata.

“Abbiamo un gran daffare lassù, ci impegneremo davvero tanto! E faremo più bella figura di voi, questo è sicuro! Sù, andiamo Zoro” disse fintamente entusiasta, tirandolo via, ma inizialmente il verde non si mosse.

“Andiamo.. a divertirci pure noi, la giornata sarà moolto lunga”fece ancora, dandogli un colpetto col gomito. I piedi di Zoro finalmente si scollarono da terra, il suo sguardo si staccò da Robin e voltò la testa come un automa, così la rossa lo portò via, sempre tenendoselo stretto. Brook si mosse a raggiungerli.

Silenzio. Rufy e gli altri erano ammutoliti e il cuoco e l'archeologa senza parole.

Fatta una decina di passi fuori dalla cucina, la rossa mollò il verde, e la sua mano, che prima stringeva il braccio possente di Zoro, andò ad asciugare una lacrima appena nata dal suo viso.

 

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Robin impastava in silenzio. Avevano rifatto il terribile impasto e stava cercando di metterci più energia di prima. Stava sudando, non era affatto un lavoro simpatico e quel caldo anche dato dai forni e fuochi accesi era una scocciatura grande. La sua canottiera le stava appiccicata alla pelle!

“Chopper..vai a portarle questo, per piacere! Tanto...non mi perdonerà mai..Che cosa ho fatto...”

“Ti ho già detto che non posso lasciare la cucina! Devo controllare.. cioè, Rufy ha detto che devo stare qui e basta!” fece la renna sedendosi nervosamente e prendendo appunti.

“Cosa scrivi...di bello?” chiese a fatica la mora, impegnata nel suo girare quel mestolo.

“Ah, cose mie, qualcuno mi ha detto di farlo e io lo faccio! Non prenderò sonno, no! Io....” disse Chopper, ma la sua testa ciondolava già da un pezzo!

“Chopper, ti prego...avrà caldo lassù..è il minimo per farmi perdonare..portaglielo!” si lamentò ancora il cuoco “In cambio ti prometto una doppia razione di zucchero a velo tutti i giorni”

“Vai, dai...non ci slegheremo nè faremo niente di strano, promesso” fece Robin, che aveva capito che la renna stava scrivendo ciò che facevano. Però non aveva capito il perché lo faceva!

“N..nulla di strano? Doppia razione??!! Dovrei solo portare questo succo alla frutta da Nami per una doppia razione?!” la renna si illuminò, i suoi occhi diventarono due stelle luccicanti “Ma Zoro mi ammazzerà!” si fece scappare.

“Zoro?!”si stupì la mora.

“Quel marimo a cui staccherò quel braccio!??? Ah, Nami-san! Non fare follie, ti prego...”

“Sì...eh, NO!! Macchè Zoro! Lasciate stare!” si agitò la renna “Allora...porterò in palestra quel succo! Farò prestisssimo! Doppia razione, hai promesso, Sanji!!” Così Chopper si volatilizzò facendo gocciolare tutto per la cucina, entusiasta. Beh, perlomeno ora era bello sveglio!

“Quindi Zoro gli ha detto di controllarci...Ah, ma che mi importa! La mia Nami-swann! Chiedo perdono...mio amore..! Non mi perdonerà facilmente...Caspita, sono un idiota!..Mi perdonerà secondo te Robin-chan?! Ah, sono disperato...”

Era l'ennesima volta che il biondo si lamentava ripetendo sempre le stesse frasi, si era rimesso pure la camicia che ora era diventata trasparente da quanto era sudato e aveva mezza faccia gonfia come un pallone...e il cuore spezzato.

“Sanji...pensiamo a cucinare, ora devi dimostrare di essere il cuoco eccezionale che sei. Certo che ti perdonerà..lei pensava che tu stessi male invece si è trovata davanti una scena inaspettata...Ci è rimasta male, tutto qua. Non abbiamo fatto altro che farci una risata..non mi pare una...tragedia! Hei, guarda, forse ce l'ho fatta”

Il cuoco cercò di girarsi per vedere, ma un paio di mani sbucate dal nulla gli portarono la padella in questione.

“E' fantastico! Molto bene!..Ah, ma non potresti usare i tuoi poteri Robin-chan”

“Ne ho approfittato, visto che Chooper se n'è andato...ho fatto prima, no?”

“Mhh! Hai fatto bene..Ah, sei molto furba... e paziente. Scusami se mi sono lamentato troppo”

“Beh, ho sentito dire che gli amici esistono anche per ascoltarsi. Adesso cosa faccio?”

“Grazie, Robin-chan! Quel marimo non sa quanto è fortunato”

“Mfuh! Era adirato all'inverosimile...Se tu sei nei guai, io lo sono ancora più di te!”

“Invertiamo le nostre posizioni, così puoi lavare la frutta intanto..e non fare caso a quello scemunito. Si altera sempre per niente..ha proprio bisogno di una persona pacata come te, per smorzarsi un po'”

Dicendo questo, i due rotearono e la mora si trovò davanti il lavandino.

“Sbaglio o tu stai dicendo...che stiamo bene insieme, signor cuoco?!”

“Mmh... non saprei..mmh, no. Tu meriti di più, indubbiamente”

“Mfuh! Fuh! Mi stavi spaventando...sai il caldo può dare alla testa!”

“A-hà...però Nami lo pensa davvero. A volte le donne sono incomprensibili”

“Anche io credo che tu e Nami siate perfetti insieme..e poi ci sono cose che non si possono comprendere, ma solo provare”

“Formidabile. Stavo pensando la stessa cosa”

“Mfu! Fuh! Sarà la corda che ci lega!”

“Bella questa”

In quell'attimo Chopper tornò. Era tutto colante dal caldo.

“Sanji! Niente...non ha voluto bere nulla, dice che non vuole nulla da te. Così me lo sono bevuto io...avevo troppa sete!”

“Hai fatto bene, piccolo Chopper” disse Robin “Con tutto quel pelo devi avere più caldo di noi!”

Il cuoco, nel frattempo, cadde in un comprensibile mutismo.

 

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“Quell'idiota! Pensava di risolvere il problema con un semplice succo alla frutta?! Povero illuso!”

Nami stava facendo quello stretching con troppa veemenza ora, Zoro la fermò. Le afferrò il braccio e sbuffò sonoramente.

“Ora smettila! O lo fai bene o è meglio non farlo proprio! Vuoi provocarti uno stiramento?!”

“TU smettila! Se sono arrabbiata non sono affari tuoi! Anzi...dovresti essere incazzato pure tu!” fece lei, svincolandosi da quella morsa.

“E CHI TI DICE CHE NON LO SONO??!”

I capelli della rossa volarono via come in una folata di vento, chiuse gli occhi. Ma era impazzito?! Va bene, okkei...era arrabbiato anche lui, che serviva urlare in quella maniera?!

“Ora..che mi hai rotto i timpani, dimmi, cosa hai risolto?!.. BELL'IMBUSTO DA STRAPAZZO?!” No, non ci riusciva ad esssere comprensiva con quel marimo patentato! Oddio, stava iniziando ad apostrofarlo come faceva Sanji?!

“Yohoho! Ragazzi, se andiamo avanti così non riuciremo a preparare nulla! E' inutile urlare, qui dobbiamo cantaaaree!” cantilenò lo scheletro.

“CANTA TU!!!” fecero i due a denti aguzzi.

No, l'atmosfera non era proprio propizia, quindi Brook optò nel suonare qualcosa.

“Allora...Intanto che vi scaldate...io vi allieterò con una canzone dolce e romantica..una delle mie preferite...”

“Ma ti pare il caso?!” sbraitò Zoro.

“Che?! Ecchissenefrega! Pensa a qualcosa per la festa, teschio vuoto!! Dobbiamo fare qualcosa di scatenato e ritmato, non dobbiamo prepararci per una serata di gala!!”

..♫DreeN!

Lo scheletro iniziò a strimpellare la chitarra.

“E che dite invece...se li stupissimo tutti? Nami, hai detto che vuoi vincere la prova...beh, nessuno di loro si aspetterebbe mai una cosa del genere, non da voi due...con tutto il mio rispetto, eh!”

Nami e Zoro si guardarono con un punto di domanda in faccia, poi negarono con la testa.

Neanche per sogno! E poi l'aveva detto anche Brook. Loro non erano tagliati per quel tipo di cose!

 

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“Giallo! Giallo!! GIAALLOOO!!!”

“Caldo...Caldo...Caaaldooo....”

Usopp urlò da prua, all'orizzonte il mare stava diventando color canarino, mentre Rufy, che non aveva voglia di festeggiare, stava crepando dal caldo sempre più cocente e dalla fame (ma sapeva che doveva sforzarsi a trattenersi per la sera).

“FRANKYY!! Bene così! AVANTI TUTTAA!!” urlò ancora il nasone.

I cyborg al timone fece un ok con la mano e si chiese se non era il caso di avvisare la navigatrice. Beh, comunque la rotta era giusta, stavano procedendo bene, non era neanche mezzogiorno ed erano già al limite con l'altro mare. L'unica cosa che lo infastidiva era la temperatura: se fosse aumentata ancora i suoi circuiti si sarebbero fusi!

“Ah, vado in cucina a prendere da bere...mi sto squagliando....” fece il capitano, poi ciondolando sparì.

In cucina lo videro arrivare strisciando.

“Heeeiii, ragasshiiii....come vaah?...Acquaa Sanji...per..piaceree..”

Il cuoco si girò verso di lui. Con una mano teneva una padella, nell'altra teneva due coltelli e aveva, non si sa perché, un cucchiaio conficcato nel codino dietro la nuca. Pareva stravolto.

“Ho da fare, Rufy...non vedi? Attaccati al rubinetto!”

“Mah...qui dentro...è un fornoo!...” si lamentò il capitano “Okkei...mi servirò da solo...e ah! Sapete! Siamo arrivati al mare giallo”

La mora, dietro al cuoco, strasalì.

“Davvero, Rufy?! Avvisa Nami! E' importante! Ci sono isole?”

“C'è un buon profumino qui dentro....e...Chopper dov'è?..” Il capitano l'aveva ascoltata o no?!

Poi lo vide. Chopper era in un angolino, seduto, con la testa ciondolante. Teneva in mano un libricino ma..stava dormendo!

“HEI! CHOPPER!! FA' LA GUARDIAAA!!!” gli urlò il capitano. La renna si svegliò e si scosse, allarmata.

“EEEHHH???!! Sono sveglio! Io sono sveglio!!” urlò concitato.

“Non mi pare! Hehehehehehe!! Vabbè..comunque vedo che Sanji e Robin stanno lavorando bene, mi fido di loro! Chissà...invece gli altri due cosa stanno combinando lassù! Quasi quasi vado a spiare!” si disse il capitano, poi uscì dalla cucina.

“Ma la gomma non si squaglia con il caldo?”

La domanda di Robin non ebbe risposta.

 

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Rufy arrivò nei pressi della botola, era aperta, quindi lentissimamente mise la testa dentro e assottigliò gli occhi per mettere a fuoco il meglio possibile..

Brook stava suonando una canzone rock! Molto movimentata! Forse l'aveva già sentita..maaa dov'erano gli altri due?

Il tempo di chiederselo e Rufy li vide. Nami saltellava come una molla di qua e di là, si muoveva bene e a tempo, e Zoro... Beh, Zoro era un disastro!! In teoria tutti e due dovevano fare le stesse cose, gli stessi passi ma quel verde non ne azzeccava una! Ad un certo punto la corda tra di loro ti tese troppo e la rossa finì per terra (colpa di Zoro che era andato dalla parte opposta ovviamente!). Brook si fermò.

Rufy si tappò la bocca per non farsi sentire (stava già ridendo da un pezzo...e come biasimarlo?), poi si nascose dentro al buco in attesa che la musica ripartisse.

“AAH! Che due scatole!! Ma è possibile che fai il contrario di quello che va fatto???!” fece la rossa al verde.

“Beh, non è colpa mia! Io non faccio il ballerino!” fece lui con aria schifata “Mi ci hanno costretto! E poi sei tu che hai sbagliato questa volta!”

“Io che ho sbagliato?!! Tu vai per conto tuo e io sbaglio?!! Roba da matti! Guarda qua! Un livido! Sai quanto ti costerà??!”

“Ma neanche per sogno! Non ti darò un berry, cara scroccona!”

“Lo vedremo, spadaccino ubriaco!!”

“Heemm...ragazzi, calerà la notte così. Ripartiremo dal secondo ritornello...il primo non mi sembrava male..Almeno dal mio punto di vista. Forse perché gli occhi non ce li ho! Yohoho!” si intromise Brook.

“Non era male? NON ERA MALE?! Era un DISASTRO!! Ma perché dico io?? PERCHE'???? Cosa ho fatto di tanto brutto per meritarmelo?! ...Okkei Brook, riparti da capo! Devo solo respirare e non incazzarmi..Sapevo che sarebbe stata dura..Sapevo che...ma non mi immaginavo così dura!! Okkei...calmaa..”

“Quando hai finito di parlare a te stessa, partiamo” gli disse lo spadaccino a braccia incrociate.

Nami lo guardò molto male, poi si tirò sù in piedi e prese un grosso respiro.

“Daccordo, avvicinati un poco, mezzo passo diciamo, così la corda non si tira troppo” gli fece “Facciamo. Da. Capo. Sei pronto?” disse poi, come se parlasse ad un bambino.

“Sono qua. Sono pronto”

“Quella non è la posizione iniziale!!!” sclerò Nami.

“Che cambia?! La faccio al momento!!!” gli urlò ditro lui.

“OH, ecco perché sbagli tutto!! Vabbè fai quello che vuoi!! Con te non si ragiona!! Ma in che mani sono??!” urlò ancora la rossa, poi si mise in posizione e diede l'ok a Brook senza badare più al verde a fianco.

La musica ripartì e il capitano risbucò fuori dalla botola per vederli.

La chitarra di Brook era fantastica! Come lui a cantare! Nami molto a tempo e divertente sì...ma quello a cui non risciva a staccare gli occhi era Zoro! Sembrava stesse pestando qualcosa con fare incavolato dopo aver bevuto qualche decina di litri di sakè! E faceva il contrario, e dico il contrario, di quello che faceva la navigatrice! Insomma....era uno spasso!!

Ad un certo punto Rufy rise talmente forte che si accorsero tutti della sua presenza e lo scheletro smise di suonare.

I tre videro il capitano per terra che si teneva la pancia. Rideva talmente tanto da scalciare e rotolare.

“RUFY??!! Ma che ci fai qui!!? Tu non dovresti vedere nulla prima di stasera!” fece Nami.

“AHAHHAHHAHAHHA! NAMI! E che importa??!! HahhaHAHahhha!!!”

“Non c'è proprio un cazzo da ridere!!” si infervorò il verde.

“Esatto!! E' un completo disastro! Quindi vattene!! VAI VIAA!!” gli urlò la rossa, fuori di sé.

“Disastro??!! Ma è PERFETTO!! Hahahhahahhaha!!!! Siete perfetti!!! Hahhahahah!!! E' molto divertente!! Proprio ciò che volevo!!! Hahhahah!!!”

Nami e Zoro spalancarono la bocca, sconvolti. Poi urlarono assieme.

“VAI VIA CRETINOOOO!!!!!”

Rufy continuò a ridere, poi disse loro che se gli andava potevano slegarsi. Così magari il numero veniva ancora meglio. Ma solo per le prove. I due lo mandarono al diavolo, poi Zoro disse che visto che loro due si sarebbe sciolti, anche Robin e il cuoco dovevano farlo.

Rufy rispose che non era daccordo perché quei due in cucina stavano lavorando bene legati. Vedendo le loro facce, rise forte e se ne andò (prima di essere ammazzato). Appena fuori dalla botola si chiese il perché avesse una strana sensazione: si era forse dimenticato di qualcosa?..

Intanto, dentro alla palestra, la rossa era nera di rabbia.

“Lavorano bene , eh??!!...Saaanji, io ti uccidooo!!!!!!!”

 

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.. Robin si impegna tanto...e suda tanto. Ha perso una decina di gocce dalla fronte. Si raccoglie i capelli in una coda. Chiede al cuoco informazioni per preparare il riso al formaggio. Gira la testa e passa l'insalata a Sanji, lui ringrazia. Sanji lavora in silenzio, si è rimesso la camicia e abbottonato tutti i bottoni dicendo che Nami lo ucciderà altrimenti. Ogni volta che Sanji vuole spostarsi chiede il permesso a Robin, lei sorride e fa come vuole il cuoco. Stanno in silenzio. Sanji chiede come va a Robin, lei dice tutto bene. Non so se sia la verità, sembra molto stanca, forse la sua temperatura è più alta del solito. Sanji dice che dovrebbe bere e le dà un bicchiere. Lei ringrazia e beve. Sanji dice tesoro non affaticarti troppo..”

 

“Chopper, io cancellerei l'ultima frase” fece la mora sovrastandolo.

La renna, che si era assopita di nuovo, aveva lasciato aperto il libricino sul quale aveva annotato tutto quella che era accaduto tra l'archeologa e il cuoco in quelle ore. Fissò la mora un po' stralunato.

“Ma...Robin??! Ma ti sei slegata?! Ma non si può!! Ma sai che mi farà Rufy se lo scopre?!”

“Devo usare il bagno..secondo te potevamo andarci insieme? Avresti scritto anche questo su quel libricino?..”

“Eh?! NO!! Cioè! Hai fatto bene, Zoro si sarebbe molto arrabbiato, sì!.. Daccordo, vai! Però.....però non so se si possa!”

“Chopper vado a rinfrescarmi, farò in modo che non mi veda nessuno, non so se hai notato ma sono in pessime condizioni! Tu rimani qui con Sanji, farò presto” fece l'archeologa tagliando corto, quando era troppo era troppo!

“Robin-chan ha ragione! Siamo degli stracci da strizzare! Proprio oggi doveva aver voglia di una festa quello scemunito di un capitano?” fece il cuoco, dal bancone strapieno di roba “E cancella l'ultima frase, qualsiasi cosa ci sia scritta. Robin-chan si è comportata bene e si sta impegnando seriamente in cucina, è pure brava e precisa. Potrebbe essere un ottima assistente”

Chopper si illuminò e prese la matita, parlò a bassa voce.

Sanji dice che Robin diventerà la sua assistente in cucina.” scrisse.

“Ma?! Ma che cosa scrivi ancora?!” Sanji mollò gli spiedini che stava preparando e si fiondò dalla renna “Non avrai scritto...?!”

“No! Io non scrivo niente! Disegno! Disegno per non dormire!!” urlò Chopper correndo via.

“Chopper vieni qua! Non scrivere fesserie!! Metti nei casini anche me! Vieni qua ho detto! Guarda che...ti giochi la razione doppia, eh!!” fece il biondo con il coltello in mano.

“Daccordodaccordodaccordo, cancello quello che vuoi!! Va benevabenevabene!! Ma non fare di me uno spiedinooo!!”

 

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Robin si diresse in bagno, nessuno dei tre là fuori la vide, erano come storditi dal caldo e dal riflesso di luce che quel mare arancione emetteva, parevano un po' ipnotizzati. Ben per lei!

L'archeologa fece le sue cose in bagno, si rinfrescò, si specchiò (era un disastro), si pettinò e si lavò la faccia di nuovo. Le venne male al pensiero di dover tornare in quella sauna, cioè la cucina, ma si apprestò a tornare. Però poi le venne un idea. Guardò in alto verso la palestra ed incrociò le braccia.

Un occhio apparve su una delle finestrelle della grande stanza circolare. Quell'occhio si spalancò pure a quello che vide, come se anche lui fosse stupito come la proprietaria.

Uno Zoro completamente “a mollo” prendeva al volo una Nami sfigurata e infuriata, poi roteava velocemente rischiando di farsela sfuggire, la riprendeva, la metteva giù confusamente e cercando poi di stare al suo passo.. ma tutto ad un tratto, sembrava non capire neppure in che direzione fosse finita!

“Amore mio” disse l'archeologa a bassa voce “Sei affascinante.. quanto imbranato in queste cose! Mfu! Fuh!.. Povera Nami..!”

Robin ridacchiò e tornò al lavoro. Almeno con quella spiata, si era tirata sù di morale! Certo però che anche le pietanze che stavano preparando loro non sembravano così invitanti! (..Tutta colpa delle idee senza senso di Rufy, naturalmente! Ad ogni modo non avrebbe detto questa cosa al cuoco!).

L'archeologa affrettò il passo, c'erano ancora molte cose da preparare in quell'inferno di cucina!

 

  
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