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Autore: darkjedi    10/08/2020    1 recensioni
CAPITOLO 13: DUELLO TRA LUKE E DARTH VADER
Luke è cresciuto da suo padre, Darth Vader, come un Sith, ed è stato addestrato ad eseguire gli ordini crudeli dell'Imperatore e di suo padre senza discutere. Un giorno viene mandato a cercare ed uccidere un Jedi scampato al massacro del Tempio, Lo trova e la sua visione della vita cambia completamente. Luke cerca di cambiare vita e tornare alla luce dove appartiene. Ma non sarà facile.
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Anakin Skywalker/Darth Vader, Luke Skywalker, Obi-Wan Kenobi, Padmè Amidala, Principessa Leia Organa
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Stavano viaggiando già da alcuni giorni e quel giorno era tornato nel suo rifugio sfinito e con un po’ di pezzi vari che avrebbe potuto rivendere sul pianeta dove sarebbe sceso e si era addormentato subito.

Fu svegliato all’improvviso da voci animate, aprì la mente per sapere cosa stava accadendo. All’inizio sentì preoccupazione, allarme ma soprattutto paura. Sondò attentamente le menti dei soldati e scoprì che stavano cercando un clandestino: Ed era lui.

Come avevano fatto a scoprirlo, era stato molto attento.

Sondò più in profondità le menti degli ufficiali per scoprire come aveva fatto a scoprirlo e scopri che era stato suo padre ad avvertirli e che stava arrivando a bordo dell’Ammiraglia, l’Executor. Ecco il motivo perché erano tutti terrorizzati. Il primo pensiero di Luke fu di fuggire, non doveva farsi catturare.

Scoprì, leggendo di nuovo le menti degli ufficiali, che  erano in orbita intorno al pianeta  Arbra, che  si trovava sull’Orlo Esterno. Non lo aveva mai sentito nominare, ma non aveva altra scelta doveva fuggire da lì prima che arrivasse suo padre. Uscì dal suo rifugio e portò con se solo le cose che poteva tenere nelle tasche della cintura e si diresse verso l’hangar. Aveva deciso di rubare un caccia TIE e atterrare sul pianeta poi lì avrebbe chiesto un passaggio a qualcuno e sarebbe fuggito dal pianeta. Sapeva che avrebbe dovuto usare i suoi poteri e se lo l’avesse fatto suo padre l’ lo avrebbe sentito, ma era un rischio che doveva correre.

Sulla via per l’hangar aveva incontrato qualche assaltatore e aveva usato un trucco mentale che li faceva cadere addormentati o li faceva dimenticare di averlo visto. Era quasi riuscito a raggiungere l’hangar quando una pattuglia di assaltatori, guidati da un ufficiale, lo aveva visto e l’uomo disse

“fermati! Chi sei e cosa ci fai qui?” Gli assaltatori, ad un cenno dell’ufficiale lo avevano circondato,

l’uomo vide che il ragazzo non indossava nessuna uniforme, dichiarò “Fermo!” 

Luke allungò una mano e con una spinta della Forza e li fece volare tutti dall’altra parte dell’hangar poi corse dove si trovavano i TIE.

Improvvisamente sente sparare nella sua direzione e uno dei colpi lo prese alla spalla, un’altra pattuglia che era arrivata in quel momento aveva visto tutto e il loro ufficiale aveva ordinato ai suoi soldati di sparargli per fermarlo.

Luke riuscì a saltare a bordo di un TIE e a metterlo in moto per fuggire quando sentì in testa una voce che  conosceva troppo bene: suo padre, Darth Vader.

“E’ inutile che fuggì, figlio. Ti ho trovato.”

Luke strinse i denti e decollò in fretta mentre gli altri piloti salivano sui loro TIE per inseguirlo.

Intanto l’Executor si era avvicinando all’Exeter e Vader si fece portare subito a bordo dalla nave. Quando arrivò il capitano per accoglierlo, Vader lo apostrofò con voce tonante “Dov’è il ragazzo?”

“E’ fuggito, signore, con un TIE.” disse il capitano Tyle con voce tremante. Poi continuò “ma abbiamo mandato i nostri migliori piloti ad inseguirlo, lo prenderemo.”

“Attenzione, capitano. Lo voglio vivo e incolume, ha capito! Altrimenti dovrà subire la mia ira e quella dell’Imperatore.” dichiarò Vader con voce minacciosa, poi continuo pensieroso “Sicuramente vorrà atterrare sul pianeta per far perdere le sue tracce, fate scendere tutte le pattuglie che avete e perlustrate tutti gli insediamenti, deve essere trovato e portato a me. Ma si ricordi capitano, lo voglio vivo e incolume.” ribadì Vader, poi prese il comlink e disse “Ammiraglio Ozzel faccia scendere le pattuglie sul pianeta, dovete trovarlo a tutti i costi.”

“Si signore.” fu la risposta dell’uomo.

 

Intanto Luke era riuscito a distanziare gli inseguitori tra i labirinti rocciosi del pianeta, e stava cercando di atterrare, l’atterraggio però fu piuttosto brusco, alcuni alieni raccoglitori di rottami erano lì vicino e lo videro. Riuscì ad uscire dal TIE danneggiato con la spalla che gli faceva male. Gli alieni scambiarono i rottami del TIE con un mantello logoro e puzzolente e le indicazioni per arrivare della città più vicina, la città di Lorret.

Con un buon passo Luke arrivò lì in mezzora ma scoprì che era solo un avamposto portuale e soprattutto che l’Impero lo aveva anticipato, la città pullulava di assaltatori, che certamente stavano cercando lui.

Luke riesce  ad entrare in città cercando di non farsi notare strisciando lungo i muri. La città era piena di piloti e lui decide di cercare qualcuno che gli possa dare un passaggio e lo porti via di là. La maggior parte dei piloti, sono alieni e non gli ispiravano nessuna fiducia e leggendo nelle loro menti scopre che sono quasi tutti mercenari o criminali e sicuramente lo avrebbero venduto all’Impero per qualche credito, così continua a camminare cercando un posto dove nascondersi.

Han Solo, comandante e proprietario di una nave stellare, il Millennium Falcon, è li su Arbra per consegnare un carico da parte di Jabba, ritirato il compenso pattuito, si era fermato in una cantina a farsi un paio di bicchieri. Ma quando escì dalla cantina trovò la città invasa dagli imperiali. ‘Per fortuna’ pensò ‘Chewie è rimasto sulla nave, gli imperiali e i wookie non vanno molto d’accordo.’

Mentre torna verso lo spazioporto  vede un ragazzo che si aggira con fare circospetto e si nasconde appena vede una pattuglia di soldati.

‘Ecco il motivo di tutti quegli imperiali sul pianeta, ‘ pensò Han ‘probabilmente stanno cercando lui. Non ha scampo prima o poi lo cattureranno.’

Intanto Luke stava cercando un modo per non farsi catturare dagli assaltatori, erano sempre di più ed era sempre più difficile riuscire a sfuggirgli, iniziava a temere di non poter sfuggire alla caccia che suo padre aveva sguinzagliato contro di lui.  Improvvisamente sentì uno sguardo su di se e si girò e vide un giovane uomo che lo fissava e poi gli fece un gesto di seguirlo, Luke sondò la mente del giovane e vide che non aveva cattive intenzioni e lo seguì.

Nel momento in cui Han aveva visto sul viso del ragazzo l’espressione disperata di chi si rende conto di essere in trappola, in quel momento, e contro ogni buon senso, Han decise di aiutarlo a fuggire dalle grinfie degli imperiali. Anche se aiutarlo avrebbe significato mettersi nei guai.  

Il giovane ricominciò a camminare facendo di nuovo segno di seguirlo, quando Luke lo guardò bene vide che doveva avere sui vent’anni e indossava una giacchetta lisa e un paio di pantaloni militari. 

Arrivarono ad una casupola e il giovane gli fece cenno di entrare, poi si guardò intorno con circospezione ed entrò anche lui.

Luke si fermò a bocca aperta alla vista dell’astronave grande e piatta e stava per dire “ma questo coso vola davvero..” ma venne anticipato dal giovane che disse “dai ragazzo Sali! che partiamo subito.”

Luke entrò nella nave e vide venirgli incontro un wookiee che ruggiva. Ma il giovane che lo seguiva disse “stai calmo Chewie il ragazzo è con me. Dobbiamo decollare subito.”

“No. Non potete.” disse il ragazzo.

“Perché ragazzino.” chiese il giovane.

“Perché ci sono due Star Destroyer in orbita intorno al pianeta.” Poi continuò “Uno è quello da cui sono fuggito, l’altro mi sta dando la caccia.”

“Mi sembri troppo giovane per essere un soldato.” fece Han Solo scrutando attentamente il ragazzo.

“Non sono un soldato, sono…”

Vennero interrotti da un ruggito potente. I due si girarono verso di lui che ululò qualcosa e Han disse “si hai ragione Chewie ce ne andiamo subito.”

“Ehi aspettate, ci sono i Star Destroyer.” disse Luke.

“Tu non sai di cosa è capace il Falcon, ragazzino. Ora siediti.” disse Han.

“Mi metto di là non voglio darvi fastidio.” mormorò Luke, la spalla gli stava facendo veramente male.

“Dai mettiti seduto lì dietro e stai a guardare.” disse Han, indicandogli un sedile di metallo che sembrava molto scomodo, si sedette con attenzione cercando di appoggiare con attenzione la spalla dolorante.

Guardò con attenzione la nave mentre decollava, ‘per essere un pezzo di ferraglia’ pensò ‘non se la cavava poi tanto male.’ Quando giunsero nello spazio, Luke vide i due Star Destroyer che si stavano avvicinando, sicuramente su uno di quelli c’era suo padre. Cercò di occultare la sua presenza per non fargli sapere che si trovava su quella nave. Prima che la nave riuscisse ad identificarli, Han disse “Chewie faccio subito i calcoli  e facciamo il salto, prima ce ne andiamo e meglio è.”

Luke si allungò per vedere i movimenti dei due, all’improvviso senti un forte contraccolpo che lo sbatte dietro sul sedile. Strinse i denti dal dolore e prima di svenire rifletté che sulle navi imperiali non era così violento il salto.

 

  
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