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Autore: Lita_85    10/08/2020    5 recensioni
Elena Gilbert è all'ultimo anno di liceo, e non ha ancora ben chiaro cosa vuole dalla vita. La sua vita gira in torno ai suoi due vicini di casa Damon e Stefan. Uno l'amore di sempre l'altro il rompiscatole. Riuscirà a capire cosa vuole e non bruciarsi in mezzo a questi due fuochi?
Genere: Erotico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Stefan Salvatore | Coppie: Damon/Elena, Elena/Stefan
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
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Il Natale era ormai alle porte, si poteva respirare l'aria natalizia dapertutto. La mamma come ogni anno aveva decorato tutta la casa a festa, compreso il vialetto. Diceva sempre che non era Natale se non era tutto decorato per bene. Ero riuscita anche nell'intento di aiutarla nelle mansioni più pesanti, anche se le mie condizioni esigevano che io stassi a letto. Damon finalmente si era deciso, tra una litigata e l'altra a fare il test di paternità, ma il risultato sarebbe arrivato a gennaio inoltrato e Stefan continuava a non sapere nulla...La mia vita girava come sempre in simbiosi con i fratelli Salvatore.
Lillian per tenermi impegnata mi aveva chiesto se volevo fare l'albero di casa Salvatore, mi sembrò una buona idea fino a quando non varcai la porta del salotto. 
Lo stereo suonava "Frank Sinatra Iv got you under my skin" e i due fratelli mi aspettavano per iniziare ad adornare l'albero. Damon in piedi con le mani in tasca, era tornato da poco da lavoro e quindi aveva ancora i pantaloni del vestito e la camicia senza cravatta. Mi guardò con il suo solito sguardo, e una vampata di calore mi colpì in pieno. Non so se era la gravidanza, ma ogni volta che c'era lui nella stanza avevo queste vampate. Piegato sulle ginocchia con la tuta c'era Stefan che cercava qualcosa dentro una scatola.
Appena sentii la mia presenza si girò verso di me porgendomi la sua mano e con l'altra una pallina natalizia con la nostra foto da bambini. Eravamo noi 3 da piccoli, io e Stefan avvolti in un abbraccio e Damon da dietro che ci faceva le corna sopra la.testa.

- È diventata una tradizione questa pallina - porgendomela

Sorrisi e mi avvicinai all'albero per appenderla, quando mi scivolò dalle mani.
Prontamente Damon l'afferrò 

- Attenta Gilbert è un cimelio di famiglia, qualcosa da fare vedere un giorno al bambino! - avvicinandomi la pallina al viso

Annuì come una scema, e questa volta riuscì ad appuntarla. Il pomeriggio passo piacevole tra una risata e l'altra. Mi sentivo bene in mezzo a loro. Stefan mi prese in ballo improvvisato, canticchiando e facendomi girare. Ridevo di cuore mentre volteggiavo tra le luci. 

- Dilettanti! - disse Damon improvvisando dei passi di danza da solo

Muovendo i piedi a passo sicuro con le mani in tasca ancheggiando. Mi guardò a mo' di sfida. Allora incominciai anch'io ad ancheggiare vicino a lui finché non inciampai in uno scatolo li vicino e caddi.
Tutti e due si precipitarono in mio soccorso, ma il risultato fu che iniziammo a ridere tutti e tre.

- Cosa c'è in quella scatola?! - chiesi riprendendomi dal momento comico

- Sono vecchie foto - rispose Stefan

- Posso vederle?
- Certo che puoi - porgendomi la scatola

- Gilbert sono sicura che ti piaceranno! C'è Stefan che fa i primi passi e mangia la pappa e poi ci sono io completamente nudo - Sorridendomi malizioso

- Ma finiscila! - dissi buttandogli il coperchio della scatola

In effetti la scatola era piena di vecchie fotografie dei fratelli, ma molte anche mie.

- Adoravo questo bracciale! - dissi indicandolo nella foto

Era un bracciale d'oro con dei ciondoli raffiguranti le cose che mi piacevano di più

- Oh ma che carino!  - Rispose Damon 

- Già prima che tu lo rompessi!! - dissi con sguardo duro

 Mi sentivo coccolata. Mi accorsi presto che non era Damon l'egoista, ma io. Volevo tutti e due i fratelli vicino a me. Amavo Stefan, ma c'era qualcosa che non capivo con Damon...ero attratta da lui, come una falena alla luce, pur sapendo che mi sarei bruciata. Ma avevo bisogno della sua presenza. 
La sera arrivò presto, e io avevo già rotto tre palline.

- Gilbert ti abbiamo invitato per addobbarlo l'albero, non per distruggerci tutte le decorazioni - disse con un bicchiere in mano

- Idiota - risposi prontamente facendogli la linguaccia

- Stai andando bene, hai solo bisogno di fare un po' più attenzione -  ribatté Stefan baciandomi tra i capelli

- Che romanticismo! Meglio berci su! - rincarò Damon

Quando suonò il telefono di Stefan, e andò rispondere fuori. 

- Ma che bella famigliola felice che siamo - disse Damon poggiando il bicchiere sul tavolinetto del salotto 

Si avvicinò a me, accarezzandomi il viso 

- Ma io ti vorrei solo per me, vorrei possederti proprio qui sul tappeto...vorrei che ci sentissero tutti...anche Stefan..- 
Poi si abbassò vicino all mio pancione che ormai era quasi di 5 mesi e lo accarezzò.
Il mio vestitino di lanetta nero lo rendeva ancora piu visibile.

- Tu tappati le orecchie, non sono discorsi per te... - 

Vibrai a quelle parole, mi tornò in mente la notte passata con lui. E la passione che c'era stata.
All'improvviso sentii il bambino scalciare, era la prima volta in assoluto. 

- Damon hai sentito? - con gli occhi sgranati

Era ancora piegato sulle ginocchia, quando alzò lo sguardo su di me
Era un mix di incredulità e felicità, mi guardò con gli occhi più belli che io abbia mai visto. Si erano completamente accessi.

- Cazzo, si che ho sentito! - si alzò di scatto verso di me - ha scalciato?! - Ribatté

 Lo guardai con gli occhi gonfi, e annuì.
Mi prese in un abbraccio, dolce e d'istinto.
Ricambiai, forte. Era la cosa più bella che avessi sentito in vita mia.
Si scostò da me, accarezzandomi le labbra con il pollice, fece per avvicinarsi. Ma esitò aspettando una mia risposta, che non tardò ad arrivare. Socchiusi gli occhi e aspettai il suo bacio, quando all'improvviso entrò qualcuno nella stanza.

- Tesoro! - così dicendo chiuse la porta del salotto dietro di lei - Siete degli incoscienti! - avvicinandosi a noi

- Miranda, è lei che continua a salutarmi addosso! - con un sorriso sornione

Mi madre rispose con uno scappellotto sulla testa di Damon. 

- Ouch! - esclamò Damon alzando la mano sulla testa

- Ho capito, che c'era qualcosa tra di voi dal giorno del ballo della scuola!! - disse puntandoci il dito - Ma così, da voi non me lo aspettavo! - continuò - Elena aspetti il figlio di Stefan, ma che ti salta in mente?! - cercando di capire la situazione

- Sbagliato Miranda! - toccandosi ancora la testa

- Cosa?! È figlio tuo?! Ma cosa è successo?! -   cercando il divano per sedersi

- Mamma mi dispiace non avertelo detto, ma è una storia lunga, e non è ancora detto che si figlio suo! - dissi guardandolo in cagnesco

- Beh, questo lo dici tu! - mettendosi le mani in tasca e gongolando

Lo guardai basita 2 secondi e poi tornai da mia madre

- Ascolta Mamma, è una cosa delicata, ti prego di mantenere il segreto per il momento... - prendendogli le mani

- Elena, tesoro, perdonami io sono un po' confusa... Devo mantenere il segreto sul fatto che il figlio potrebbe essere di Damon o che sei innamorata di Damon!? - parlò leggermente irritata

- Mamma ma cosa cavolo dici?! - risposi scioccata

- La conversazione sta prendendo una piega inaspettata - replicò Damon incrociando le braccia

- Questa conversazione - guardandolo - non sta avendo luogo! -

Si aprì la porta del salotto, lasciando entrare Stefan 

- Mi sono perso qualcosa?! - posando il telefono sul mobiletto

- In effetti ti sei perso tante cose fratellino - commentò Damon a braccia conserte

- Tipo cosa? - abbracciandomi da dietro arrivando fino al pancione
In quel momento il bambino riscalcio rendendo felice anche Stefan

- È quello che penso di aver sentito?! - facendomi girare verso di lui 

- L' aveva già fatto con me poco fa' - rispose Damon con tono annoiato

- Con te?! - cosa c'entri tu?! - disse Stefan guardando Damon contrariato

- Vuole solo dire, che glielo fatto sentire io poco fa'! -  cercando di attirare dinuovo la sua attenzione.

- Perché sei sempre tra i piedi, giri sempre intorno ad Elena. Ti avevo detto di stare lontano da lei! - avvicinandosi aggressivamente a lui

Ma cosa stava succedendo?! Perché Stefan aveva reagito così, non capivo.
Cercai di tirarlo a me per il braccio e chiamandolo mille volte, ma era come se non mi sentisse continuava ad avvicinarsi a Damon in tono di sfida.

- Allora, mi spieghi perché?! -

- Hey fratellino, forse è meglio che ti dai una calmata! - girandogli le spalle

- Non voltarmi le spalle idiota! - 

Lo prese per la spalla, e gli tirò un pugno in pieno labbro
Facendogli girare il volto dall'altra parte.
Damon si pulii il sangue dal labbro con il dorso della mano e lo guardò con con gli occhi pieni di rabbia.
La sua risposta non tardò ad arrivare

- Questa è la cosa più stupida che tu potessi fare! - 

- Damon ti prego fermati!  - riuscì a dire guardandolo in supplica

Ma lui non si curò di me e gli tirò un pugno in pieno volto facendolo cadere sul divano.
Misi le mani in faccia dallo spavento,  lo guardai con aria di disprezzo prima che prendesse la giacca e andasse via.
Appena uscito dalla stanza mi buttai letteralmente su Stefan, per cercare di capire se stesse bene. Aveva l'occhio gonfio e rosso e si lamentava parecchio.
Mi avvicinai a lui toccando l'occhio provandogli dolore.
In quel momento entrò Lillian con un vassoio di bicchieri pieni di zabaione e biscotti. Alla vista di Stefan sdraiato sul divano poggiò tutto e si precipitò subito da lui. 

- Ma cosa è successo!!! - disse guardando il figlio malconcio

- Non è successo niente!! - rispose alzandosi seccato 
E anche lui uscì dalla stanza dirigendosi in camera sua.
Lo seguìi, entrai e chiusi la porta dietro di me

- Cosa volevi dimostrare?! - avvicinandomi a lui 

Si era appoggiato al davanzale della finestra con lo sguardo rivolto fuori

- Stefan! - cercai di richiamare la sua attenzione ma sembrava impassibile.
Abbassai lo sguardo, e feci per uscire dalla stanza quando lui iniziò a parlare.

- Sono geloso Elena, io sto letteralmente morendo di gelosia! - si girò verso di me guardandomi 

- Stefan, ma cosa... - mi interruppe

- Io non ci sono mai, e lui ti ronza sempre attorno, è sempre presente! - si avvicinò a me - Il ballo, il compleanno, e quando sei finita in ospedale lui era sempre con te. Per non parlare della prima ecografia! - 

Lo guardai sorpresa

- Si Elena, lo so! Mia madre si è fatta scappare questo segreto con me! -

Si avvicinò a me prendendomi il viso

- Elena io...so di aver sbagliato ma ho agito preso dalla rabbia

Lo abbracciai forte, accarezzandogli  i capelli  e mi accostai vicino a lui.
Potevo capire le sue paure, le sentivo vive dentro di me. Mi sentii uno schifo, per quello che avevo fatto, e che continuavo a fargli. Lui era completamente disarmato, e io continuavo a colpirlo, e colpirmi. Perché anche io mi sentivo colpita da questa lama a doppio taglio. 

- Elena...io ti amo io....
- Shhhhh non dire altro...lo so.

Ci avviciniamo al suo letto e ci sdraiammo uno vicino all'altro. Il suo viso sprofondò tra i miei capelli, lo accarezzai piano, nella speranza di dargli conforto. Lui appoggiò la sua mano sul pancione e si addormentò come un bambino. Lo guardai per qualche minuto fino a quando non mi addormentai pure io.
Fui svegliata dai rumori provenienti dalla stanza vicino, riuscì a districarmi senza destarlo e mi avvicinai alla stanza di Damon.
Spostai la porta già aperta e lo vidi seduto sul suo letto. Mi guardò un attimo con sguardo perso e ritornò a guardare il vuoto.
Chiusi la porta e mi avvicinai a lui

- Damon hai bevuto?! 

- Forse un po'... - indicandolo con le dita

- È sei arrabbiato, non è una buona combinazione...-

- No, non sono arrabbiato, si arrabbia soltanto chi ha dei sentimenti... -

- Ti prego Damon, tu hai dei sentimenti -

- Ti sorprende il fatto che  mi avresti baciato oggi? Ti sei sorpresa quando ti ho baciata l'atra sera? -

- Damon...-

- Che quello che abbiamo fatto qui, sul mio letto ha importanza? Sei tu la bugiarda! 
C'è qualcosa tra noi due, e tu lo sai! E stai mentendo a me, stai mentendo a Stefan, e stai mentendo a te stessa, e posso dimostrartelo - 

Mi prese il viso tra le mani e cercò di baciarmi con forza

- Damon no, che cosa ti prende! -

- Stai mentendo! - 

Cercando ancora di baciarmi

- Fermati! Tu sei più di questo! - 

- E qui che ti sbagli! Sono un bastardo senza scrupoli - 

- No,no, Damon io tengo molto a te, ascoltami, io tengo molto a te davvero, ma io amo Stefan! Amerò sempre Stefan! - 

Mi lasciò andare, mi guardò come se quelle parole le avesse sentite per la prima volta.
Come se avesse avuto una scossa.
Si avvicinò alla finestra e si accese una sigaretta. 

- Adesso lasciami solo per favore - 

- Damon... - 

- Vai via... - mi gridò contro

Indietreggiai verso la porta ed uscì.
Ero terrorizzata dal comportamento di Damon. Lui era così imprevedibile. Io non riuscivo a gestirlo a volte. Come potevo innamorarmi mai, di un'idiota del genere? Come potevo  mai provare dei sentimenti per una testa calda come lui ?. Raccolsi le energie e andai via, verso casa.


Note: Quindicesimo Capitolo. In questo capitolo Natalizio vediamo come i due fratelli Salvatore hanno il loro primo vero scontro riguardo Elena, e che Miranda finalmente scopre la verità sul bambino.
Elena inizia a farsi delle domande su Damon, e su quello che prova per lui. Riuscirà a capire cosa vuole prima che i due si ammazzino a vicenda? Grazie sempre a chi mi segue  o commenta. PS ho iniziato una nuova fanction su Buffy, se vi piace la serie potete farci un salto! Alla prossima.












   
 
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