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Autore: darkjedi    10/08/2020    0 recensioni
Questo è il seguito di 'Il Jedi e il Sith.
Obi Wan ha seguito suo padre al Tempio Jedi.
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Mace Windu, Obi-Wan Kenobi, Qui-Gon Jinn, Yoda
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Parte 3

ESTRATTI  DAL  DIARIO  AUDIO  DI  QUI-GON  JINN,  MAESTRO  JEDI

CORUSCANT, TEMPIO JEDI 3:6:1

 

Oggi Anakin ha iniziato a frequentare un paio di classi regolari; è accaduto prima di quanto mi aspettassi e sono veramente orgoglioso di lui.

Questo ragazzo è veramente unico, è incredibile in quanti modi lui usa la Forza senza saperlo.

Tutti i suoi insegnanti sono entusiasti, ma ho udito per caso anche un paio di maestri che commentano che è stato un errore affidare un compito così delicato ad un ribelle come me.

Non sono irritato da quei commenti. Sono orgoglioso di essere considerato un ribelle se questo è il prezzo che devo pagare per continuare a fare quello che la Forza mi dice senza compromessi e secondi fini.

 

 

CORUSCANT, TEMPIO JEDI 3:6:10

 

Sono preoccupato per Obi-Wan; lui si è chiuso in sé stesso e in questi giorni viene raramente nei miei alloggi.

Due mattine fa gli ho chiesto se c'era qualcosa che non andava, e se potevo aiutarlo in qualche modo, ma lui mi ha risposto che stava passando un brutto periodo con il suo Ordine.

Non ho insistito, perché non desidero irritarlo e so che non gli piacciono quelle che lui chiama “smancerie esagerate.”

Comunque, sto pensando che forse avrei dovuto insistere. Mi manca il giovane che avevo iniziato a conoscere e ad amare e so che anche ad Anakin manca. Avevano iniziato a legare e ad avvicinarsi così tanto che Obi-Wan stava aiutando il ragazzo coi suoi compiti.

Anakin pensa di aver fatto qualcosa di sbagliato e questo ha fatto allontanare Obi-Wan, ma io l'ho riassicurato che non è colpa sua.

 

CORUSCANT, TEMPIO JEDI 3:6:13

 

Oggi ho finalmente incontrato mia nuora, Lianne Shinko Kenobi.

Davvero non sapevo cosa aspettarmi; ero solamente sicuro che lei, in qualche modo, doveva essere speciale.

Doveva essere così per avere catturato il cuore di Obi-Wan ed aver voluto sposarla in un'età in cui la maggior parte degli uomini desidera solamente godere della sua libertà e approfittare delle opportunità che gli vengono offerte.

Avevo ragione, Lianne è speciale.

Piccola con i capelli scuri e gli occhi marroni, non è particolarmente attraente come un'attrice di holonet, ma possiede qualcosa di più importante di una bella faccia e un bel corpo: lei ha un cuore.

Nonostante sia un capitano di astronave, indurito dal comandare un grande equipaggio, lei è una persona molto dolce e gentile, capace di calmare con un solo sguardo il mio troppo spesso pensieroso figliolo oppure ci riesce sfiorandolo leggermente.

Non ho molta esperienza nelle questioni di cuore, ma sono commosso dal forte affetto che c’è tra i due, e onorato che entrambi si sentano così a loro agio da dimostrare apertamente i loro sentimenti di fronte a me.

Abbiamo pranzato nei miei alloggi, mentre Anakin ha mangiato nella mensa coi suoi compagni di classe. Ho passato la maggior parte del pasto ad ascoltare Obi-Wan e Lianne parlare di tutto e di niente, ed il mio cuore si è rallegrato nel vedere l’evidente felicità di mio figlio.

Io al contrario non ho detto niente ma ho scambiato solamente alcune parole con lei.

Lianne sembra essere una persona riservata e non abbiamo avuto l’opportunità di rimanere da soli per parlare, ed anche se l’avessimo avuta non sono sicuro di cosa avrei potuto dirle.

Ammettiamolo: non ho la più pallida idea di come trattare la moglie di mio figlio. Non ho mai immaginato di poter essere un giorno un suocero, e nonostante tutta la mia esperienza diplomatica, mi trovo a disagio in questa situazione.

Posso solo sperare di non averla offesa con il mio silenzio, non era mia intenzione. Non voglio che lei si senta a disagio con me e non voglio che pensi che non mi piace. E’ solo…è solo che io non so come mostrarglielo. Il mio modo freddo e gentile da diplomatico, che mi è stato insegnato e che ho utilizzato per tutta la mia vita non è adatto a questa situazione. Ho bisogno di essere più rilassato, più aperto.

Ci mediterò su questa sera, dal momento che Obi-Wan mi ha informato che lui e sua moglie ceneranno nel loro appartamento, nell’ala riservata agli ospiti, dove staranno per tutto il tempo in cui Lianne starà qui.

Loro se ne sono andati dopo pranzo, con la promessa di rincontrarci più tardi, ma credo che non li vedrò fino a domani…

Gli scudi mentali di Obi-Wan sono rimasti al loro posto per tutto il pomeriggio, e sebbene nessun pensiero o sentimento mi abbia raggiunto, sto combattendo contro il desiderio di sorridere e fischiettare per tutto il tempo … spero solo che nessuno mi abbia visto perdere il controllo e canticchiare tra me e me lungo la strada che mi portava alla sala di addestramento dove Anakin mi stava aspettando.

 

 

 

ANNOTAZIONI SUPPLEMENTARI - NOTTE FONDA

 

Il buon umore di questo pomeriggio è sparito completamente, per essere sostituito dalla colpa e dalla tristezza.

Sono appena tornato da una passeggiata che ho fatto nell'edificio riservato agli Ospiti  con il cuore e la mente stanchi.

Non mi ero diretto lì intenzionalmente volevo solo fare una passeggiata per rilassarmi, ma probabilmente è stata la Forza che mi ha  condotto là, così che potessi udire per caso una conversazione fra Obi-Wan e sua moglie.

Erano seduti su una panca nel piccolo giardino riservato agli ospiti; la testa di mio figlio era appoggiata sulla spalla di Lianne, mentre lei gli carezzava i capelli.

Era una scena molto intima, e stavo quasi per girarmi e lasciarli soli, quando Obi-Wan parlò.

“Mi sento così solo, Lianne. I Sith non hanno più fiducia in me e i Jedi non vogliono avere niente a che fare con me.”

Mi sentii gelare nel sentire le sue parole e presi la rapida decisione di rimanere e mi nascosi dietro ad un albero.

 

“Perché dici così, amore mio? Mi hai detto che il Consiglio dei Jedi ti ha offerto questa posizione.”

“Lo so, ma forse lo hanno fatto solo per fare un favore a mio padre. O forse i Consiglieri desiderano davvero avere fra loro un “esperto dei Sith”, ma i cavalieri e i maestri non condividono le opinioni degli anziani. Fin dal mio arrivo, nessuno mi ha rivolto la parola; tutti scompaiono quando mi vedono arrivare. Ho tentato di rompere il ghiaccio andando nell’arena di addestramento chiedendo se qualcuno  desiderasse allenarsi con me, ma hanno rifiutato, tutti. Naturalmente l’hanno fatto con cortesia, ma hanno rifiutato.”

“Capisco. E tuo padre non può aiutarti ad essere accettato? Sembra un uomo molto simpatico. Riservato, ma molto gentile.”

Ebbi voglia di sorridere al suo commento, ma le seguenti parole di Obi-Wan mi rattristarono.

“Mio padre è un maestro. Non posso andare da lui e chiedergli di aiutarmi come se fossi un ragazzo intimorito dai suoi compagni di classe. Lui ha cose più importanti da fare, ed io sono un Sith. Non è nostra abitudine chiedere aiuto. Chiedere aiuto vuole dire che abbiamo fallito o eravamo impreparati. È mostrare debolezza e un Sith non deve mai mostrarsi debole. Risolverò questo problema da solo; sarebbe più facile se i Jedi smettessero di comportarsi come se io non esistessi.”

Obi-Wan e Lianne tacquero per un pò, poi si alzarono e camminarono mano nella mano verso le loro stanze.

Mentre passavano lì accanto fui in grado di sentire il loro amore, ma anche la tristezza di Obi-Wan e la  preoccupazione di Lianne.

Aspettai finché la porta si chiuse alle loro spalle, poi tornai rapidamente ai miei alloggi.

Ed ora sono qui, tentando di riflettere su quello che ho sentito.

Obi-Wan si sente solo.

Perché non me ne sono reso conto prima?

Sapevo che i Sith non avevano più fiducia in lui, ma non mi sono mai accorto che avesse problemi anche con i Jedi.

Perché non l’ho fatto?

Se quello che Obi-Wan ha detto a sua moglie è vero, ed io non ho dubbi che lo sia, perché non ho mai notato questo comportamento?

La risposta è semplice: Non visto che c’era qualcosa che non andava perché mio figlio si è assicurato che io non lo notassi.

Come ha detto a sua moglie, Obi-Wan non ammetterà mai di avere un problema.

Lui è stato addestrato fin dall’infanzia a non mostrare debolezze, e le lezioni sono state rinforzate dalle punizioni che il suo maestro gli ha dato per essere sicuro che lui non le dimenticasse mai.

“Mio padre è un maestro,” le parole di Obi-Wan riecheggiano ancora nella mia mente.

Mio padre è un maestro.

Oh, Forza…lui pensa che io lo giudicherei duramente come faceva il suo maestro?

Soffre in silenzio perché pensa che perderebbe la mia approvazione ed il mio amore se dovesse sembrare meno perfetto ai miei occhi?

Mi vede come un maestro e non come suo padre!

Ha paura che lo punirei. Il suo rispetto è forse fuso con la paura?

Sto pensando di nuovo alla conversazione che ho udito per caso…

Obi-Wan non ha avuto difficoltà a riferire a Lianne di avere un problema. Non si è preoccupato di sembrare “debole” con lei. Lei è una donna ed è sua moglie e secondo le leggi di natura, gli uomini vogliono sembrare forti specialmente agli occhi della sua compagna. Allora perché non ha avuto simili preoccupazioni nel riferirlo a lei?

La risposta arrivò di nuovo facilmente, ero sorpreso che non me ne ero mai  reso conto.

 

Lui ama Lianne e lei ama lui.

Lei gli mostra apertamente il suo affetto ed Obi-Wan sa che lei lo ama per quello che è.

Io…Io non gli ho mai dimostrato il mio affetto.

Fin dal momento in cui mi sono svegliato in quel letto a Naboo e scoprimmo il nostro legame, lui è stato l’unico a mandarmi ciò che provava.

Rassicurazione, preoccupazione, allegria, irritazione, divertimento, noia.

Io invece … non gli ho mandato mai niente.

E durante la nostra missione l’ho trattato come se fosse un padawan, e l’ho giudicato duramente in un paio di occasioni. Non mi sono mai comportato come un padre. O meglio, non mi sono comportato come un vero padre avrebbe fatto con lui.

A parte quel momento, quando pensavo di stare per morire, non ho mai detto a mio figlio “Ti amo.” Non l'ho mai abbracciato. Non l’ho mai accarezzato affettuosamente.

La mia natura riservata, le mie restrizioni Jedi contro l'attaccamento mi hanno bloccato. Dal momento in cui tornammo al Tempio, mi sono comportato come un severo Maestro Jedi, forse nello sforzo inconscio di provare ai miei denigratori che sono in grado di addestrare il Prescelto. Ed Obi-Wan, con la sua dura disciplina Sith penetrata in me, ha fatto il resto.

Stiamo vivendo separati perché entrambi abbiamo paura, anche se per ragioni diverse.

Questa situazione deve cambiare. Presto. Non posso lasciare Obi-Wan da solo.

Devo parlagli. Devo dimostrargli che mi preoccupo di lui.

Ma come?

 

Parte 4

ESTRATTI  DAL  DIARIO  AUDIO  DI  QUI-GON  JINN,  MAESTRO  JEDI,

CORUSCANT, TEMPIO JEDI 3:6:14

 

La notte mi portò consiglio.

Credo di aver trovato un modo per mostrare ad Obi-Wan quanto mi preoccupo per lui.

Questa mattina, appena mi sono alzato, i miei occhi si sono fermati sulla scatola di legno che si trova sulla mia libreria. La scatola contiene le pietre che gli ho comprato per regalargli durante i giorni in cui chiamavo il suo nome.

È stata sempre là, di fronte a me, ma solo ora capisco che è ora di darla a mio figlio.

Ma non oggi. Il permesso di Lianne è breve, dura solo pochi giorni, ed io non desidero mettermi tra di loro in questo breve tempo che passeranno insieme.

Deve essere duro amarsi l'un l'altro così tanto e non essere capaci di stare insieme più spesso. Comunque, tutte le persone nella galassia lo fanno, perciò le separazioni non devono essere così insopportabili.

Mi chiedo se il Codice considerasse questo quando ha proibito l’attaccamento: essere innamorati non spinge necessariamente le persone a commettere errori o azioni precipitose. E la gelosia e il possesso non sono le conseguenze automatiche dell’amore.

Forse i Consiglieri dovrebbe lasciare più spesso il Tempio e dovrebbero passare più tempo fra le persone comuni per vedere come vive il resto della galassia. O forse, dovrebbero dare una occhiata più attenta ai Sith.

Secondo Obi-Wan, molti Sith sono sposati ma, come ho riferito in un precedente rapporto, nessuno di loro si è rivolto al Lato Scuro. Il Consiglio deve riflettere molto su questo fatto.

Non posso fare a meno di chiedermi se leggeranno i rapporti che Obi-Wan sta scrivendo sulle tradizioni e le regole dell’Ordine dei Sith, o se gli daranno appena un’occhiata e poi li getteranno via come spazzatura.

 

Solamente io, il noto ribelle sente che i Jedi hanno bisogno di cambiare? Che abbiamo bisogno di evolverci perché abbiamo bloccato il nostro sviluppo per troppo tempo?

Yoda e Mace, i leader del Consiglio, hanno fatto bene a portare Obi-Wan nel Tempio, ma perché lo hanno fatto?

Sono veramente pronti ad imparare? A cambiare? O vogliono solo tenere l’unica persona che è riuscita ad uccidere un Signore Oscuro ed ancora viva, vicino a noi?

Ricordo come ero felice, laggiù su Naboo, quando mi resi conto che Yoda e Mace avevano espresso il desiderio di insegnare ad Obi-Wan  le regole dei Jedi, ma ora sento che non è più così.

Obi-Wan è un Sith, e così dovrebbe rimanere.

L'unica cosa che ha bisogno di imparare, ed io spero di essere capace di insegnarglielo, è che d’ora in poi può rilassarsi. Che non c’è niente di sbagliato nell'essere un pò più indulgente ed un pò meno duro con se stesso e con gli altri.

 

CORUSCANT, TEMPIO JEDI 3:6:19

 

Lianne è partita questa mattina, ed io non ho sprecato nemmeno un momento per parlare con Obi-Wan, questa situazione tra noi è durata fin troppo.

Gli ho chiesto di venire nei miei alloggi dopo che Anakin era uscito per raggiungere la sua classe, e portai la scatola di legno nel soggiorno.

Quando mio figlio arrivò, io ero seduto sul divano con la scatola aperta sulle mie ginocchia.

Toccai il cuscino al mio fianco e l'incoraggiai a sedersi accanto a me.

“Vieni, Obi-Wan, c'è qualcosa che desidero mostrarti.” Lui fece come gli avevo chiesto e guardò l'oggetto che si trovava sulle mie ginocchia.

“Ho costruito questa scatola  venticinque anni fa,” iniziai, parlando lentamente e molto sinceramente, mentre le mie dita accarezzavano il legno levigato. “Ci fu un tempo in cui non riuscivo a concentrarmi e la meditazione non riusciva a calmarmi. Tuttavia il lavoro manuale sembrava aiutarmi, così mi dedicai a costruire questa scatola. Scelsi il legno, lo tagliai, l'incollai, lo levigai e misi in lui tutta l'angoscia che provavo.” Sollevai gli occhi e li fissai su Obi-Wan. “Ho fatto questo mesi dopo che ti portarono via da me figlio mio, questo legno è bagnato dalle lacrime che ho versato durante quei giorni disperati.” Obi-Wan ingoiò a  fatica, ma non fece commenti, così continuai a raccontare la mia storia. “Le pietre che vedi sono i miei regali per te, uno per ognuno dei giorni in cui ti ho nominato. Ad un Jedi non è permesso possedere molte cose, ma ho raccolto personalmente ognuna di queste pietre sui pianeti che ho visitato durante gli anni passati, tutte eccetto questa.” Presi la pietra di fiume rossa e nera con cui avevo iniziato la raccolta. “Ho trovato questa pietra sul mio pianeta natale molto tempo prima che tu nascessi. È una pietra sensibile alla Forza, e se le cose fossero andate come io avevo sperato, te la avrei data il giorno in cui saresti stato scelto come apprendista Padawan. Non è stato possibile, così io te la sto dando ora.” gli offrii la pietra sulla mia mano aperta, mentre Obi-Wan mi guardava, silenzioso le sue labbra ridotte ad una linea sottile.

“Per favore, Obi-Wan, prendila. Prendi tutta la scatola. È il mio regalo. Mi sentivo più vicino a te quando ho scelto queste pietre… spero che un giorno ti sentirai vicino a me quando le guarderai.”

“Io mi sento vicino a te, Padre,” mormorò Obi-Wan.

“No,” risposi, “tu mi vedi come un maestro, non come un padre. Altrimenti mi diresti cos’è che ti preoccupa.”

Obi Wan sollevò di scatto la testa, “io non sono preoccupato.”

“Sì, che lo sei!” insistetti, poi lo afferrai per le spalle, e pigiai la pietra che ancora tenevo in mano contro la sua pelle. “Tu non mi parli, non dividi con me i tuoi pensieri. Il legame è silenzioso, inattivo.”

Obi-Wan non reagì, impenetrabile ed io chinai la testa.

“Sono consapevole che la colpa è mia, Obi Wan. Io non so come esprimere i miei sentimenti, ma tu devi sapere che io ti amo per quello che sei, elogi, colpe, tutto. Tu non devi avere paura di mostrarti debole, non ti giudicherò mai per questo. Hai capito?”

In un tentativo disperato di raggiungerlo, gli trasmisi tutto il mio amore nel legame che ci univa e per la prima volta dal giorno in cui arrivammo al Tempio, Obi-Wan mi sorrise veramente.

Poi, improvvisamente mi strinse tra le sue braccia mentre la mia mente fu inondata da ciò che sentiva..

La sua gioia nel sapere chi ero, la felicità alla scoperta del legame, il brivido che aveva sentito all'idea di venire a vivere nel Tempio ed allargare la sua conoscenza della Forza. La sua tristezza quando si accorse della mia mancanza di affetto. La sua conclusione basata su quello che sapeva del Codice dei Jedi, cioè che io non desideravo averlo vicino. La sua determinazione a comportarsi come lui pensava che io volessi.

“Perdonami, Padre,” disse lui alla fine, la testa china.

“No, sei tu che devi perdonarmi. Noi abbiamo parlato della tua vita, ma io non ti davvero ascoltato. Mi sentii sprofondare quando mi hai mostrato come brutale è stato il tuo addestramento, ma non compresi quanto poteva aver influenzato la tua crescita ed il tuo stato emotivo. Non pensavo che mi avresti visto come uno dei tuoi maestri... e avere così, in qualche modo, paura di me.”

“Io non ho fatto ne l’uno e ne l’altro, Padre. Me ne sono reso conto proprio ora,” Obi-Wan sorrise tristemente. “Quando stavo al Tempio dei Sith, ero l'unico apprendista senza una famiglia. Guardavo i miei compagni andare via per una breve vacanza con i loro genitori, ma poiché mi faceva soffrire che loro avessero quello che io non avrei mai potuto avere, preferivo non vedere come si comportavano con le loro famiglie. Quindi non potei mai fare una distinzione tra un vero padre ed una figura paterna. Il mio maestro era un uomo molto duro e mi picchiava spesso, ma era anche la mia unica fonte di conforto.”

Mio figlio fece una pausa e mi guardò negli occhi. “Io gli volevo bene, e penso che anche lui me ne volesse, a modo suo. Mi dispiacque molto quando fu ucciso da un cacciatore di taglie. Avevo vent’anni, ed ero diventato cavaliere da alcuni mesi. Avevo appena incontrato Lianne ed è stata una benedizione. Lei era su Coruscant per una lunga licenza mentre la nave veniva rimessa a nuovo, io avevo già deciso di chiederle di sposarmi, ma la morte del mio maestro mi spinse ad anticipare quello che avevo progettato. Stare con lei mi ha insegnato cos’è l’amore, come l’amore è delicato, e lei mi ha insegnato che io posso abbassare la guardia, ogni tanto… ma Lianne è una donna, mentre tu sei un uomo anziano, Padre…e nella mia mente tu sei come il mio maestro.” Obi-Wan ingoiò a fatica e continuò. “Io sono coraggioso sul campo di battaglia, non mi sono mai spaventato durante un incarico e non ho mai lasciato che la paura mi paralizzasse, ma in molte cose, sono ancora quel piccolo ragazzo che è cresciuto al Tempio dei Sith, e che l’unica lode per un lavoro ben fatto era l'assenza di punizioni.”

“Obi-Wan,” esclamai tra le lacrime alle quali non potevo impedire di scendere, mentre lo stringevo tra le braccia, e singhiozzando con il mio viso seppellito nel suo collo, le sue mani che accarezzavano la mia schiena, confortandomi.

Mio povero, povero Obi-Wan. Questo è peggio di quel che pensassi.

Credo che sia un miracolo che sia diventato un giovane così fiducioso dopo aver avuto un’educazione di questo tipo.

Io non posso aiutarlo ma vorrei poter ringraziare Lianne per quello che ha fatto per lui. Per l'influenza positiva che ha avuto e che ha su lui tuttora. È stata davvero una benedizione che si siano sposati così giovani, per aver dato a mio figlio l'unico affetto che abbia mai conosciuto. La prossima volta che la vedrò, metterò da parte il comportamento decoroso da Maestro Jedi e l'abbraccerò come un suocero. Le dirò quanto grato per quello che ha fatto e le chiederò di restare al fianco di mio figlio per sempre.

Il discorso di oggi ci ha aiutati molto. Io ed Obi-Wan siamo giunti ad una migliore comprensione di noi stessi.

 

Abbiamo meditato insieme per molte ore, entrambi i noi nostri scudi sono abbassati mentre i pensieri e i sentimenti passano tra di noi nelle nostre menti.

Dobbiamo imparare così tanto l’uno dell’altro, ma siamo fortunati ad avere il nostro legame che ci aiuta. Dobbiamo soltanto lasciar andare una parte del nostro controllo ed imparare ad essere noi stessi, almeno quando siamo soli.

Dopo che la nostra meditazione è stata completata, abbiamo aspettato il ritorno di Anakin ed abbiamo pranzato insieme nei miei alloggi, un pò più tardi della solita ora. Poi, siccome il mio Padawan aveva il resto della giornata libera, abbiamo passato un po’ di tempo seduti sul tappeto, mentre io mostravo ad entrambi, Obi-Wan ed Anakin, le pietre nella scatola raccontandogli i dettagli sulle missioni in cui le ho raccolto.

  
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