"Tieni." La voce di Yuto, al solito calma e giocosa – come il suono delle acque dei fiumi – non cambia. E nemmeno il tuo sguardo. Continui a cercare di non prestargli molta attenzione... perché non dovresti. Lui non è legato a te in alcun modo. Siete compagni, avete lo stesso obiettivo, ma le vostre ragioni sono diverse, come lui è diverso da te.

Ma poi lui ti tocca.

Nulla di strano. Si limita a prenderti gentilmente un polso. Ma tu sussulti. Era da tempo che nessun essere umano osava anche solo sfiorarti.

Ed era da molti, molti anni che nessuno lo faceva con tanta gentilezza.

Per questo, non ti ribelli. La scossa che sembra averti colpita passa in fretta, e in meno di un secondo è tutto normale.

Ma il calore non se ne va.

È una sensazione che non provavi da troppo. Hai sempre preferito il gelo dei cavi dei computer che penetravano nella tua pelle. E da quando hai capito che volevano negarti questo unico piacere e conforto, hai cercato di evitare i tuoi simili e il calore che il contatto con loro, creature come te di carne e sangue, sprigionava – grazie al battito di un mero muscolo differente da qualunque ingranaggio.

Ma non stavolta. Stavolta il suo essere umano, debole e imperfetto non ti disturba.

E resti immobile, senza volerti sottrarre al suo tocco, mentre, nell'arco di appena pochi secondi, chiude un piccolo orologio da pochi soldi attorno al tuo polso. Se avessi ancora il senso dell'estetica, lo giudicheresti quasi grazioso.

Se il tuo cuore battesse ancora, lo troveresti un gesto gentile. Per molti significherebbe qualcosa. Da fuori, potrebbe parere un piccolo dono volto a mostrare cortesia o amicizia – o addirittura amore.

Ma per te, non molto si cela dietro a quell'oggetto. È piuttosto comune, e non possiede la grazia e la potenza dei tuoi alleati. Tutto ciò che può fare è ricordarti il tempo che scorre, il tempo che vi separa tutti dalla riuscita del vostro obiettivo, dalla distruzione di questo mondo...

Ma non è questo l'importante. Per una volta, il tuo cervello smette di perdersi in complicati calcoli e si sofferma sulla dolcezza, insolita in creature come lui, del suo gesto. È il tocco lieve e fresco dell'acqua – un tocco che ucciderebbe i tuoi amici, eppure ora ti pare così desiderabile.

E per un istante, ti decidi a guardarlo in faccia. I suoi occhi brillano, e non sai riconoscere i sentimenti in essi. Non ne sei più capace.

Ma in qualche modo, sei ancora fisicamente in grado di sentire il calore, e, solo per un attimo, lo consideri una valida alternativa al freddo dei cavi e della solitudine.