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Autore: Sweet_012    10/08/2020    1 recensioni
Charlie e Jason non hanno mai realmente parlato di quanto successo in quell'orfanotrofio. Sono entrambi travolti dai dubbi sui sentimenti che provano, ed è difficile accettare di provare qualcosa in più per quello che è sempre stato tuo "nemico". Ma soprattutto come reagiranno le ragazze dello sleepover club alla notizia ? e gli zucconi ?
riusciranno Charlie e Jason a stare davvero insieme ?
Non sono mai stata d'accordo sulla scelta di regalarci un momento di Charlie e Jason e poi lasciare perdere cosi la questione. Quindi questa storia parla di loro, della loro storia d'amore, delle difficoltà che si affrontano quando i propri ai amici non piace la persone al tuo fianco.. ma soprattutto parla della difficoltà dei due protagonisti di accettare prima con se stessi e poi con l'altro, i sentimenti reciproci. La storia parte dopo l'episodio "amicizia vera".
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Credevo di aver capito che nella vita non bisogni dar nulla per scontato. Eppure nonostante questo, ero assolutamente convinta che certe cose sarebbero rimaste invariate per sempre: Maddie avrebbe amato le sue barrette al cioccolato per il resto della sua vita; Brooke non avrebbe mai lasciato i suoi capelli in piace; Taila e la moda si sarebbero amate per sempre; Jess prima o poi sarebbe diventata una grande artista; e infine credevo che lo sleepover club e gli zucconi si sarebbero odiati per sempre. Avevo queste semplici convinzioni nella mia vita. Convinzioni che ora non credo siano ancora così solide. Tra una settimana con le ragazze dovrei andare al concerto degli asteroidi, inutile dire che tutte e quattro non si sono date pace per sapere chi fosse questo ammiratore segreto, che per me di segreto non ha mai avuto nulla. So perfettamente chi è stato, il problema però è che non so il perché.. che ci fosse qualche altra cosa che lega me e Jason ? e se non fosse odio ciò che ci ostiniamo a mostrare ? NO, sono solo degli inutili deliri dettati da questo suo gesto carino. L'avrà fatto sicuramente per scusarsi di avermi fatto perdere la Prima al cinema. Anche se, devo ammettere che questo è un altro fattore che sfugge alla mia indole razione che cerca sempre di trovare una motivazione ai comportamenti altri, da quando Jason Block sa cosa significa scusarsi ?
-Terra chiama Charile-
Vengo risvegliata bruscamente dai miei pensieri, e quando mi volto osservo le mie amiche che sul ciglio della porta mi guardano con lo sguardo corrucciato.
-Scusa Maddie.. ehm.. scusate ragazze ero persa nei miei pensieri-
-A cosa stavi pensando così intensamente da non prestarci attenzione ?- ridacchia Brooke. "se ve lo dicessi, mi prendereste per pazza" penso, ma dopo qualche istante scrollo le spalle e cerco di assumere un aria abbastanza serena.
-Ma niente di importante in realtà, pensavo alla recita che dobbiamo fare per fine anno. Sapete non so se sarò in grado di fare la regista, in più il professor Morrello mi ha anche chiesto di scrivere un articolo per la scuola sui "retroscena piccanti" cosi li ha chiamati lui-
Nel frattempo le mie amiche si sono accomodate nella mia camera, come se fosse la loro ovviamete, per dar inizio ad una delle nostre serate.
-Bhe Charlie guarda il lato positivo..- inizia Taila con sguardo divertito. -e quale potrebbe mai essere Taila- la incalza Jess. - potrai scrivere tutte le sfuriate isteriche che sicuramente farà Krystal, e tutte le cose da bambini che faranno quegli idioti degli zucconi-
Una risata generale si libera nell'aria segno che tutte siamo d'accordo su quanto detto, anche se devo ammettere che su l'ultima parte sto avendo dei seri dubbi, e non è normale per niente. -Forse non sarà del tutto cosi, lo sapete che Simon mi ha detto che Jason da qualche tempo non è più lo stesso- dice d'un tratto Brooke.
-In che senso ?- chiede Maddie ed io la ringrazio mentalmente.
-Ma non lo so con precisione, so soltando che è sempre tra le nuvole, delle volte è più stronzo del solito e poi cosa più importante..- ad un tratto abbassa spaventosamente la voce, come se stesse per rivelarci uno dei segreti più importanti della sua vita. -Ha detto che l'altro giorno erano in piscina da lui, e bhe diciamo che Jason sembrava esser tornato quello di sempre, solo che all'improvviso si è messo a fissare un punto sopra la sua testa, e ha iniziato a sorridere come un'idiota, tutto questo finchè Declan non ha fatto un tuffo dei suoi riportandolo alla realtà..- sospira , - poi è tornato ad essere lo zuccone di sempre- scrolla le spalle per poi tornare a sistemare il suo sacco a pelo, così come fanno le altre. Non posso negare che questo racconto mi ha confusa ancora più di prima, e ad un tratto succede una cosa che non era mai successa. Devo uscire da questa stanza perché per la prima volta in vita mia la presenza delle mie amiche mi sta mettendo in difficoltà, cosi tanto che ho bisogno di allontanarmi.
-Ragazze sentite, vado un attimo a controllare una cosa della piscina, l'ho promesso a mia madre e se me ne dimento ulteriormente questa volta mi uccide sul serio- cerco di sdrammatizzare, sperando che ci caschino. -vuoi compagnia ?- chiede Maddie, vedo che ha quello sguardo da "so che stai mentendo ma te lo lascio fare e aspetto che sia tu a venire da me per parlarne" -no, non preoccuparti, ci metto massimo cinque minuti- annuisce poco convinta alla mia affermazione, ma prima che possa farmi altre domande scomode sono già davanti alla porta. Non so cosa mi stia succedendo, ma l'aria più fresca della sera sta sicuramente aiutando a portare il mio battito ad un ritmo normale.
-Come mai tutta sola qui furoi ?-
Sobbalzo al suono di quella voce, della SUA voce. Mi giro lentamente verso il muretto che separa la mia casa dalla sua, la mia vita dalla sua. E' sempre stato cosi, e mi fa incazzare il fatto che abbia anche solo pensato che questo potesse cambiare.
-Avevo solo bisogno di un pò d'aria fresca, ma ora ritorno dentro le mie amiche mi stann..- ma non riesco a finire la frase perché noto che lui mi sta guardando con lo sguardo divertito. Fantastico, mi prende anche per il culo.
-Ti stanno cosa ? rompendo le scatole ? Mi chiedevo proprio come fai a sopportarle in effetti.-
-No intendevo dire che mi stanno aspettando idiota-
-Hey bambina cos'è questo atteggiamento nei miei confronti, sempre la solita maleducata eh.-
-No, semplicemente mi da fastidio che degli idioti si permettano di dire certe cose sulle mie amiche- ammetto che avrei potuto e soprattutto DOVUTO rispondere meglio ma al momento non riesco a connettere decentemente.
-Si certo..- si sta trattenendo dal ridere lo vedo. E infatti dopo neanche un secondo me lo ritrovo a ridere come un matto, dovrei strozzarlo, ma sarà che ormai è buio e a me il buio ha sempre fatto un effetto strano, sarà che mi ritrovo davanti il soggetto dei miei pensieri negli ultimi tempi, e sarà che sto diventanto completamente pazza ma scoppio a ridere anche io. Io e Jason stiamo ridendo, ognuno ai confini della propria casa, a guardarci con occhi sorridenti, come se fosse sempre stato così, come se fosse normale. Ma non lo è, e dopo un paio di minuti nessuno dei due sta più ridendo. Ci limitiamo a guardarci. Come se entrambi stessimo cercando risposte alle domande che non abbiamo il coraggio di fare ad alta voce, forse perché renderebbe questa COSA strana tra noi reale, o forse perché abbiamo semplicemente paura delle risposte. Dopo minuti che sembrano anni, lui decide di interrompere quel silenzio, stranamente non imbarazzante. - E quindi state facendo una delle vostre stupide serate, come mai siete di nuovo da te ? non erano qui anche la settimana scorsa ?- -non sono stupide, sono importanti per noi, e poi siamo qui perc..- mi interrompo bruscamente quando realizzo ciò che ha detto -aspetta un attimo, e tu che ne sai che la settimana scorsa erano qui ?- lo guardo con lo sguardo tra il divertito e il curioso. -non ti illudere piccoletta, non vi spio o robe del genere. Semplicemente diciamo che non siete proprio quel che si dice "silenziose" anzi- alza lo sguardo per guardarmi negli occhi. Mi vuole provocare, lo so, lo conosco. Decido di non rispondere e lasciare che sia lui a continuare. Alzo un sopracciglio facendogli capire che non credo a quello che ha detto, lui scuote la testa con quello che mi sembra essere l'inizio di un sorriso. -Simon, ero da lui la settimana scorsa quando la tua amichetta è uscita per venire qui da te. La madre devo dire che aveva uno sguardo al quanto sollevato quando ha capito che noi e voi non ci saremmo trovati nella stessa casa. Ricordi l'ultima volta abbiamo fatto un pò di casino- mi ritrovo ad annuire in silenzio, poi prima che possa prendere il controllo la mia bocca parla da sola. - e tu ?- -io cosa ?- -ehm..tu..cioè.. niente, scusa non so neanche io cosa volessi dire- cerco di farfugliare una risposta credibile. Sono pronta ad essere presa in giro appena capisco che sta per parlare. -Allora, ancora non mi hai detto perché siete di nuovo qui- quella frase mi stupisce più di quanto do a vedere, ma mi riprendo subito. -La settimana prossima dobbiamo andare al concerto degli asteroidi e quindi dormiamo da Brooke- appena realizzo di aver aperto DAVVERO quell'argomento con lui, il cuore mi sale in gola, non ho il coraggio di guardarlo in faccia. Non abbiamo mai parlato di quei biglietti, non l'ho neanche ringraziato. Quando trovo il coraggio di guardarlo vedo che ha lo sguardo perso, come se stesse in un altro mondo, dura pochissimi secondi poi torna ad essere quello di sempre. E non sto parlando della persona che rideva con me appena dieci minuti fa, ma dello stronzo zuccone di sempre.
-Allora piccoletta trovato quel pazzo che ti ha lasciato i suoi biglietti ?- resto spiazzata da quella domanda. Mi vuole prendere in giro ? non ho il tempo di rispondere che riprende a parlare. -Certo che però è strano, ne avevamo parlato proprio il giorno prima di quei biglietti, che strana la vita eh ?!- ridacchia, ma non in modo scherzoso. Direi più per deridermi. Odio quando fa lo stronzo cosi decido di rispondere per le rime. -Già, è molto strana anche perché so che sei stato tu Jason. Non credo alle coindicenze.-
Si sporge in avanti per far in modo da stare ad un millimetro di distanza. -e perché avrei dovuto farlo piccoletta ? non ne trovo il motivo, anche perché io al concerto ci vado, ma con i miei amici- dice tutto in un sussurro. -se non mi credi chiedi alla tua amica Brooke, Simon sicuramente gliel'ha detto.- scrollò le spalle. Non sapevo che dire, infondo aveva ragione a pormi quella domanda, lo avevo fatto anche io nell'ultimo periodo, ma non potei negare a me stessa una sensazione di delusione all'altezza dello stomaco. Dovevo dire qualcosa ma non ci riuscivo, ero come paralizzata.
-Charlie sei qui ?- la voce di Maddie mi riportò alla realtà. Scesi dal muretto, sapevo perfettamente che lui mi stesse ancora guardando ma non avevo intenzione di girarmi, ne tanto meno salutarlo. -Delusa ?- la sua voce mi fece bloccare, ma dalla rabbia. Mi girai un'ultima volta ma tutto ciò che mi uscì fu -non chiamarmi più piccoletta, razza di idiota-
e me ne andai, consapevole di non aver fatto altro che aumentare la sua soddisfazione e i miei dubbi.

   
 
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