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Autore: Auroracastle    13/08/2020    4 recensioni
Cosa sarebbe successo se Castle avesse risposto diversamente a Kate alla fatidica domanda:" Perché non vieni a letto con me?" della puntata 3x11 "Nikki Heat"?
Storia revisionata con cambiamento di trama.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kate Beckett, Quasi tutti, Rick Castle | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Terza stagione
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Capitolo 1
 

-Tutto bene?- chiede Richard Castle, dopo essere appena entrato nella sala relax.

-Faccio davvero così?- chiede Beckett con una nota di inquietudine nella voce guardando Natalie, la futura Nikki Heat, mentre la imita alla lavagna.

-Si, ed è adorabile.- risponde Rick.

-Se è adorabile perché non vieni a letto con me?- chiede la detective concentrata a guardare con disprezzo la donna al di là del vetro.

Castle rimane a bocca aperta, non si aspettava una domanda del genere, soprattutto da Kate Beckett. Ma Kate continua.

-Con lei me, non con me, me.-

Lo scrittore, non poteva chiedere di meglio, e senza esitare risponde prontamente:

-Perché ti amo.-

La donna si volta di scatto lo guarda con uno sguardo stupito.

L’uomo pensa bene di continuare:

-Kate Beckett, ti amo, non voglio nessun altra al mio fianco, soprattutto non vorrei una brutta copia di te.-

Kate non risponde, gli ingranaggi del suo cervello lavorano a un ritmo frenetico.

Dopo aver realizzato le parole dell’ uomo che ha sempre amato, come spinta da una forza invisibile, si avventa sulle labbra di Castle.

E’ un bacio carico di passione, Rick le cinge la vita sottile con le sue lunghe braccia.

Lei passa la lingua sul suo labbro inferiore, per chiedere accesso alla sua bocca.

L’uomo non si fa attendere, schiude le labbra e il bacio diventa ancora più profondo. Non si accorgono però dell’arrivo di un silenzioso Ryan.

Kevin simula un colpo di tosse, per farsi notare, e Beckett si stacca improvvisamente da Rick. Con il petto ansante, entrambi abbassano la testa, imbarazzati, soprattutto Kate. Il viso della donna ha assunto tutte le gradazioni del rosso immaginabili.

-Scusate, non volevo interrompervi, ma… non pensavo che… insomma… voi due…-

Aveva iniziato a balbettare, così Richard decide di bloccarlo.

-Tranquillo, è tutto apposto.-

Ryan si avvicina a Kate, che ha ancora la testa bassa, le porge un fascicolo ed esce dalla stanza.

I due si guardano negli occhi.

-Scusa, non so cosa mi sia preso…- dice la donna, scusandosi.

-Ti sei pentita?- chiede timoroso lui.

Beckett lo guarda stupita.

-No, certo che no. Il problema è che siamo al distretto.-

Castle si tranquillizza, si avvicina alla detective e l’abbraccia. Poi le sussurra all’orecchio:

-Perchè non scappiamo da qui e facciamo tutto ciò che abbiamo voglia di fare?- chiede con un sorriso malandrino.

-Non so se in questi anni tu te ne sia accorto, ma queste è il mio lavoro, e non posso andarmene quando mi pare e piace come fai sempre tu.- dice ridendo allontano il viso dal suo per guardarlo negli occhi - ma questa sera sarò tutta tua.- risponde con un sorriso ancora più ampio che nasconde un velo di malizia. 

-Se la metti in questo modo allora scappo a casa a prepararti una sorpresa, ti aspetto alle 18- dice Castle sciogliendo il loro abbraccio e con un sorriso a trentadue denti scappa via stampandole un veloce bacio sulle labbra. 

Kate resta intontita a fissare il punto in cui si trovava Rick prima di correre via e si rende conto di non riuscire a smettere di sorridere. L’amore le fa questo effetto a quanto pare. Si sente talmente felice che le sembra di poter raggiungere il cielo con un salto e di poter toccare le nuvole. Purtroppo la sua felicità viene interrotta dal pensiero di Josh. Già, il suo fidanzato perfetto, che però non ha mai un minuto per lei e che mette sempre il lavoro al primo posto. Non che dal principio non avesse saputo che la loro relazione sarebbe stata così, ma le andava bene perchè, effettivamente, era quello che cercava, ma ora era tutto diverso perchè con quel bacio aveva ottenuto quello che infondo aveva sempre voluto. L’uomo perfetto, per lei. In ogni caso, anche se lei non amava e non aveva mai amato Josh, non era una traditrice e sapeva che lui non si meritava di essere tradito, non poteva di certo iniziare una relazione con Castle senza lasciare il suo attuale ragazzo, quindi prende il telefono e lo chiama, sperando che risponda. 

-Ciao amore, dimmi.- risponde l’uomo dopo due squilli.

-Ciao Josh, ascolta, devo parlarti e preferirei farlo di persona, per caso tra una mezz’oretta saresti libero?- chiede Kate andando dritta al punto guardando l'orologio al suo polso.

-Beh si certo, ma avrò solo pochi minuti da dedicarti.- dice il dottore, perplesso dal tono secco utilizzato dalla sua fidanzata. 

-Non importa, me li farò bastare.- risponde infastidita chiudendo la telefonata.

Per quanto poco tenesse al loro rapporto, sapere che la persone con cui è fidanzata non riesce a trovare il tempo per parlare di una questione importante con lei, la fa stare male. Nonostante questo, però, prende la borsa, saluta Ryan ed Esposito, schiva prontamente Natalie e si infila nell’ufficio del capitano chiedendo un permesso per uscire prima, cosa che le viene concessa grazie alle dure ore di lavoro e straordinari passate negli ultimi anni al distretto.

Esce di tutta fretta dal distretto, prende l’auto e parte verso l’ospedale in cui lavora il suo, ormai per poco, fidanzato.

Durante il tragitto non riesce a fare a meno di pensare a come sia possibile che sia riuscita a lasciarsi andare in questo modo con Castle. Aveva sempre pensato, o meglio sperato, che andasse a finire così, ma c’era sempre un qualcosa che la bloccava. Ma dopo la dichiarazione di Rick non aveva più avuto dubbi su quale fosse la cosa giusta da fare. Nel frattempo è arrivata all’ospedale e dopo aver preso coraggio, esce dall’auto e si dirige con passo sicuro verso l’ingresso dell’edificio.

Raggiunge l’ufficio di Josh e lo trova seduto alla scrivania intento a leggere una cartella clinica con sguardo accigliato. Kate ha appena il tempo di osservarlo che l’uomo alza lo sguardo da ciò che stava leggendo e le sorride.

-Ciao Kate- dice alzandosi con il suo classico sorriso smagliante e avvicinandosi a lei tentando di abbracciarla. Kate lo scansa ed inizia a parlare.

-Ciao Josh, ascolta io non so nemmeno cosa dire o come dirlo ma cercherò di essere diretta- dice perdendo tutta la sicurezza con cui era entrata.

-Ho già capito, non serve che tu dica nulla, ho sempre saputo che tra noi non sarebbe durata, ma ho fatto finta di non vedere nella speranza che un giorno le cose tra noi si sarebbe sistemate, ma a quanto pare non è così- dice il dottore cambiando improvvisamente umore e perdendo il sorriso. 

-Mi dispiace veramente di averti illuso ma finalmente ho aperto gli occhi e ho avuto il coraggio di ammettere ciò che ho sempre saputo- risponde lei guardando il pavimento. 

-Tranquilla, spero almeno che tu sia felice con lo scrittore- dice lui con un sorriso amaro. Kate lo guarda incredula ma capisce che è inutile negare l’evidenza.

-Si, penso che lo sarò, scusa- risponde schioccandogli un bacio sulla guancia e uscendo dall’ufficio dirigendosi verso la sua auto.

Arrivata nel veicolo si concede un paio di minuti per calmarsi. Non si è per nulla pentita di ciò che ha fatto, anzi, ora sente di essersi liberata di un peso, ma una rottura è sempre brutta da affrontare e lo sguardo affranto di Josh l’ha fatta sentire una persona orribile. Dopo pochi minuti però scaccia i pensieri negativi e parte verso casa per darsi una sistemata prima di andare a casa del suo scrittore preferito.

 

 

Ciao a tutti, dopo tre anni ho deciso di riprende la fanfiction che avevo iniziato e mai terminato, ma dopo essermi resa conto di non voler più continuare la storia come l’avevo iniziata, ho pensato di riprenderla in mano e cambiarla. Spero che vi piaccia e al prossimo capitolo ;)

Aurora

   
 
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