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Autore: LittleBunny    13/08/2020    1 recensioni
"Uh, amico, perchè mi stai accarezzando i capelli...?" borbottò la voce impastata di Prompto, facendo irrigidire l'altro.
"... Ho semplicemente sbagliato mira." ribattè Noctis, spostando la mano verso il chocobo "Chi vuoi che ti accarezzi?"
Si morse il labbro inferiore alle sue stesse parole per poi rilassarsi un po' sentendo che l'altro l'aveva presa a ridere.
"Oh mio principe, così mi spezzi il cuore!" esclamò in tono derisorio, mettendosi a pancia in giù, con il gomito poggiato sul cuscino e la guancia poggiata sulla sua mano "Scherzi a parte, ti serve qualcosa?"

[Noctis x Prompto, libera interpretazione del lettore]
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Shonen-ai | Personaggi: Noctis Lucis Caelum, Prompto Argentum
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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ForLeara333 ★ Fanfiction creata per una challenge (Prompt : 'Fluff')


Words




"Prompto, non penso che sia esattamente una buona idea."

Il biondo aveva sbuffato alle parole dell'altro, stringendo ancora di più a sè il cucciolo di chocobo che si era accucciato per dormire al suo fianco.
Approfittando del fatto che Gladio e Ignis fossero usciti - uno per allenarsi, l'altro per cercare ingredienti nuovi - anche Prompto era uscito, per tornare subito dopo con quel piccolo volatile fra le sue braccia.

'Ero vicino alla stazione dei chocobo così ho pensato: perchè no?' aveva esclamato con gioia, portandosi l'animaletto dentro la tenda.

"Senti, io ti ho avvisato. Se poi Ignis vede tutte quelle piume dentro la tenda e prende il tuo amico per farci uno stufato, non è un problema mio."

"Woh, amico, da quando sei così insensibile?!"

Noctis se la rise alle sue parole, chiedendosi cosa frullasse mai nella testa del suo amico quando gli venivano in mente cose del genere.
Si voltò mettendosi a pancia in su e, mentre guardava in su il tessuto della tenda gli venne improvvisamente il discorso che gli fece sopra quel motel.
Di tutte le sue insicurezze, di come aveva paura di rimanere indietro e di come fosse felice di stare lì con loro ma aveva paura di essere di troppo.
Riflettè parecchio a quelle parole che, sinceramente, quel giorno lo avevano non solo sorpreso ma anche fatto un po' arrabbiare.
Insomma, come poteva solo pensare lontanamente di essere di troppo? Lui ormai era parte essenziale di quello strampalato gruppetto.
Infatti, nella sua mente, tutti avevano un ruolo importante nella sua vita e il biondo non era da meno.
Tuttavia, in qualche modo, poteva capire in parte le paure dell'altro.
Per quanto assurdo fosse visto che era il principe del regno di Lucis, buona parte della sua esistenza era fatta di solitudine.
Non che ne faceva colpa a qualcuno, dopotutto sua madre era morto e suo padre aveva un regno a cui pensare, ma era anche vero che non era stato facile.
Ora aveva dei forti legami con persone a cui voleva realmente bene - anche se non glielo aveva mai detto ed era abbastanza sicuro che non glielo avrebbe detto mai - ma era anche vero che, il pensiero di perderli, in qualche modo, a volte gli faceva mancare il fiato.
Con questi pensieri in testa, sentì un vago senso di colpa a come avesse gestito la confidenza dell'altro.
Non era mai stato un chiacchierone, nè tanto meno bravo con le parole - cosa comunque ben nota - ma gli dispiaceva non aver detto qualche parola in più al suo amico, per tirarlo su.
Si chiese se quella fosse l'occasione giusta.

"Ohi, Prompto..." borbottò ad una certa, posando lo sguardo in direzione dell'amico.

Non ottenne nessuna risposta e si sentì solo il respiro emesso da lui e dal pennuto.
Istintivamente, sospirò di sollievo, posandosi una mano in faccia, dandosi mentalmente dello stupido.
Cosa voleva fare? Non è che sarebbe diventato magicamente un buon oratore solo perchè lo voleva.
Sospirò di nuovo, togliendosi lentamente la mano, per poi mettersi di fianco per guardare il suo amico.
Senza pensarci troppo, posò una mano fra i suoi capelli, accarezzandoli dolcemente e sperò, con quel gesto imbarazzante, che l'altro potesse capire quanto ci tenesse a lui.
... Anche se stava dormendo.

"Uh, amico, perchè mi stai accarezzando i capelli...?" borbottò la voce impastata di Prompto, facendo irrigidire l'altro.

"... Ho semplicemente sbagliato mira." ribattè Noctis, spostando la mano verso il chocobo "Chi vuoi che ti accarezzi?"

Si morse il labbro inferiore alle sue stesse parole per poi rilassarsi un po' sentendo che l'altro l'aveva presa a ridere.

"Oh mio principe, così mi spezzi il cuore!" esclamò in tono derisorio, mettendosi a pancia in giù, con il gomito poggiato sul cuscino e la guancia poggiata sulla sua mano "Scherzi a parte, ti serve qualcosa?"

A quel punto, il corvino lo fissò per un lungo istante.
Quello poteva essere una buona occasione di parlare e di dire quello che davvero sentiva, senza l'imbarazzo di essere troppo al centro dell'attenzione.
Socchiuse le labbra per parlare ma... non uscì nessuna parola.

"... Nah, lascia stare. Non è niente."

"Come vuoi , amico." esclamò Prompto, per poi sgranchirsi le braccia e sbadigliare sonoramente "Allora torno a dormire. Dovrebbero dare i cuccioli di chocobo a tutti prima di andare a letto. Conciliano il sonno che è una meraviglia."

Noctis guardò l'altro dargli nuovamente le spalle ed attese qualche istante che l'altro, nuovamente, si addormentasse.

"Prompto..." mormorò in un sussurro "Io..."

Nuovamente si bloccò e si diede mentalmente dello stupido per non riuscire a parlare neanche con qualcuno che dormiva.

"Non ti preoccupare." rispose il biondo ad una certa, con voce stranamente calma "Lo so."

Il corvino non aggiunse altro, ma si ritrovò a sorridere: era davvero fortunato ad avere intorno qualcuno che lo capisse, anche senza troppe parole.
   
 
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