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Autore: AryaDream    13/08/2020    4 recensioni
Aveva indossato una maschera nera con i bordi rossi, l'abito fatto di tante balze. Aveva preso in prestito quell'abito da una nobile che aveva in qualche modo tentato riuscendosi alla perfezione.
Genere: Commedia, Fluff, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Belzebù, Gabriele
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Quando entrò nel grande salone notò tanta gente, ovunque si sentivano risate e voci intente a divertirsi, pochi si girarono dalla sua parte quando entrò con sicurezza nella sala.
Aveva indossato una maschera nera con i bordi rossi, l'abito fatto di tante balze. Aveva preso in prestito quell'abito da una nobile che aveva in qualche modo tentato riuscendosi alla perfezione.
Belzebù era andata a quella festa per cambiare aria, ma anche per mettersi alla prova.
I capelli raccolti fermandoli con una spilla a forma di rosa, morbidi guanti le arrivavano fino al gomito. Era una festa privilegiata che i nobili del settecento davano tutte le sere. Ogni persona sulla quale posava il suo sguardo era occupato a fare qualcosa. Non pensava che le feste umane fossero cosi chiassose, li dentro era peggio dell'inferno.
Per una sera avrebbe lasciato da parte il suo lato di demone, dando ascolto a quella voce che le diceva di scoprire qualcosa in più sugli esseri umani.
Prese tra le mani un calice che le aveva servito un cameriere e appoggiò le labbra, il gusto particolare dello champagne la sorprese, non l'aveva mai bevuto, lei era abituata ad altro.
Con la coda dell’occhio vide una sagome dietro di lei, un uomo che le stava sorridendo in modo sensuale da dietro una maschera bianca e oro.
Fissò quegli occhi senza riuscire a dire una parola, ed era stranissimo per lei che era capace di tentare qualsiasi essere umano. Sembrava che non un solo sguardo di leggere i suoi pensieri più intimi.
Le fece un un inchino, le prese la mano e la baciò delicatamente senza distogliere mai smettere di guardarsi.
Belzebù sentì bruciare la pelle nel punto esatto in cui le labbra di quell'uomo l'avevano sfiorata, cercò di togliere la mano, ma lui la bloccò con un gesto rapido e sicuro.
-E' strano che non mi sia mai accorto di voi...-
-Non amo particolarmente le feste.-
Presero a ballare e sapeva come muoversi. Per Belzebù era la prima volta che danzava e doveva ammettere che non era affatto male.
-Posso sapere il vostro nome?-
-Non rivelo il mio nome ad uno sconosciuto.-
-Conosci le regalo di questo ballo?-
-Nessuno può rivelare la sua identità per tutta la durata del ballo.-
Era la prima volta che non capiva se il suo potere da demone avesse in qualche modo attratto quell'uomo o lui era immune al suo potere, ma solo gli angeli lo erano o almeno quelli superiori.
Dopo il ballo andarono fuori dal salone e Belzebù non poteva rinunciare al richiamo di avere quell'umano o almeno cosi pensava.
Lo guardò in modo tale che lui, non lasciasse il suo sguardo e poco dopo prese a baciarle il collo con lentezza, senza alcuna fretta.
-Vedo che sei un uomo che non perde tempo.-
-I tuoi occhi mi hanno attratto fin da subito...-
Lei sapeva di averlo sedotto come solo un demone come lei sapeva fare e lo convinse ad andare al piano di sopra della villa.
Tutti erano impegnati a divertirsi che nessuno si sarebbe accorto della loro assenza.
Si mise dietro di lei e lentamente le spostò alcuni capelli che le erano scesi vicino al collo, per poi incominciare a lasciare una scia di baci sulla pelle di Belzebù. Con l'altra mano aprì i piccoli ganci del fastidioso abito.
Spostò il viso vicino a lui e si baciarono. Fu un bacio leggero e dolce, ma poco dopo si fece più profondo, sensuale e possessivo.
Poco dopo si ritrovarono sul grande letto completamente nudi, indossavano ancora la maschera come di regola, ma Belzebù osservò quel corpo perfetto che aveva già visto in altri uomini e doveva ammettere che era sopra la media.
Lo sconosciuto sorrise e aveva un potere strano su di lei, come se lo avesse già visto, ma furono le sue labbra sul tutto il corpo a farle provare brividi di piacere che non provava da tempo.
Lo lasciò fare, fino a quando non lo attirò bruscamente a se, voleva di più e lui lo aveva capito.
I loro corpi si incastrarono perfettamente e entrambi non riuscirono a trattenere un gemito e in quel momento lo sconosciuto prese a muoversi dentro di lei.
In un attimo il fuoco diventò un incendio indomabile, si sentivano solamente i loro respiri affannati e lo scoppiettio del fuoco del cammino poco distante dal letto.
Le regalò un piacere enorme che non aveva mai provato prima con un essere umano e, poi si lasciò andare anche lui.
Si sdraiò di lato e alzò la maschera e quando Belzebù lo riconobbe il fiato si bloccò, non era possibile non lui, non Gabriel.
Lo fissò senza dire nulla, l'uomo con cui era appena stato era quell'idiota dell'arcangelo Gabriel.
Lei senza dire nulla si alzò, uscendo dalla stanza completamente nuda. L'uomo non capiva cosa fosse prese alla misteriosa donna che era scappata come se in quel momento avesse visto un fantasma.
Quando cercò di raggiungerla lei era sparita nel nulla come inghiottita dall'oscurità delle tenebre.
 


Note Autrice: 
Ormai adoro questa coppia. Quando ho la possibilità di scrivere lo faccio con molto piacere.
Avendo più di sei mila anni mi diverto a immaginarli nelle epoche più diverse.
Mi sono divertita a scrivere di questo ballo in maschera un pò movimentato per la demone.
Grazie per essere arrivati fin qui e un grazie paricolare a Nao Yoahikawa che senza le sue storie non avrei mai scoperto l'amore per questa coppia <3
  
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