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Autore: mortifero    16/08/2020    1 recensioni
È come quando Dio ha punito l'umanità per aver mangiato il frutto proibito.
Anche Morty l'ha fatto: ha provato ad addentare la mela della libertà; stride e accoltella ancora nella mente dello scienziato il "Rick, io resto qua". Piccolo ingenuo bastardo.
Non si disubbidisce (ad un dio) a Rick.
E (il peccatore Morty) deve essere punito.
Genere: Hurt/Comfort, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Morty Smith, Rick Sanchez
Note: What if? | Avvertimenti: Incest, Tematiche delicate
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Always together

 

Premessa: questa fanfic è ispirata ad una fanart che avevo trovato tempo fa su Pinterest. Per dare un contesto: è ambientata nel finale della terza stagione, dove Rick chiede a Morty di andarsene insieme, ma Morty rifiuta. Rick decide di vendicarsi in modo parecchio subdolo.


Somedays I'm built of metal, I can't be broken

But not when I'm with you

-Do you feel it? (Chaos Chaos)


"V-voglio restare qui, Ri-"

 

Si blocca di colpo, la visione davanti a lui lo lascia scioccato e confuso.

 

Gli occhi marroni, dai riflessi quasi ambrati, lucidi, così grandi e con le ciglia lunghe che li rendono simili a quelli di un cerbiatto. Luminosi ed energici, vivi. I lineamenti morbidi, quasi infantili, il naso piccolo ma leggermente storto ereditato da suo nonno, le mille lentiggini sul volto quasi perfetto. Il fisico magro, forse un po' troppo, scarno e con quell' incarnato diafano non danno proprio l'aria di massima salute.

 

Morty lo fissa sbalordito.

 

Il suo clone perfetto. E non perché identico a lui (Morty crede che Rick l'abbia abbellito un po'), ma perché meglio di lui. In un attimo è riuscito ad ottenere tutto l'affetto che inconsciamente ha sempre voluto dalla sua famiglia. 

 

Ha un tonfo al cuore; il vetro si spezza, i cocci non possono mai più essere rimessi insieme.

 

Sua madre lo abbraccia e gli pizzica le guance di pelle finta. Non se ne accorge, la seconda più intelligente della famiglia. Morty la guarda e non la riconosce. Dov'è la donna mezza ubriaca che quando lui aveva 5 anni gli ha dato la colpa per la rottura di un vaso anche se non aveva mai fatto niente? 

Summer sorride al clone e dov'è quella sorella maggiore, ambiziosa scalatrice sociale, che per tutto il periodo delle medie ha finto che lui non fosse suo fratello per non venire additata come "sfigata" come lui?

 

Il castano vorrebbe dire qualcosa ma sente le labbra secche e la gola arida. Fortunatamente c'è Rick a farlo per lui. 

 

"V-vedi, M-Morty? Loro n-non hanno bisogno di te qui, nessuno lo fa veramente…"

 

La voce di Rick è distante, ovattata e messa in secondo piano dai mille rumori nella testa del giovane.

 

Morty non lo calcola (Rick inaspettatamente si ritrova estremamente infastidito da questo), troppo preso dai ricordi di una famiglia disfunzionale che inconsciamente e con parecchio menefreghismo gli ha rovinato la vita. Il senso di nausea e odio verso se stesso si fa acido nella sua gola e pesante nello stomaco. Voci infermabili e vorticose nella sua testa. 

"Brutto stronzo, brutto stronzo! Vattene! Vattene!"

Morty si gira di scatto, come se chiamato da qualcuno. "Eh?" Chiede, pigola. Nessuno è al suo fianco destro. Suo nonno scuote la testa.

 

 È come quando Dio ha punito l’umanità per aver mangiato il frutto proibito.

Anche Morty l'ha fatto: ha provato ad addentare la mela della libertà; stride e accoltella ancora nella mente dello scienziato il "Rick, io resto qua". Piccolo ingenuo bastardo.

Non si disobbedisce ad un dio a Rick.

E il peccatore Morty deve essere punito.

 

Il colpo di grazia, o quasi: "Loro non riescono nemmeno a vederti, a capire da differenza tra te e il clone, M-MoRGuty!"

 

Il viso del castano diventa teso e arrossato, le palpebre si inumidiscono e il labbro trema. Si passa la lingua sul palato, non vuole piangere. Non lì, non ancora, non davanti a suo nonno. China leggermente il capo, si arrende, la battaglia è finita e lui non ha mai avuto speranze di vincere. 

 

Ma Rick oggi si sente un dio generoso; perché creare la lussuria se non per approfittarne? 

Avvicina le sue labbra screpolate, vecchie, sul collo liscio e giovane del ragazzo. Lo bacia. "Ma io potrei farlo. Anche fra un milione di altri te, io ti riconoscerei lo stesso."

 

Morty si sente come un bimbo dell'asilo che odia i baci, viscidi e invasivi. Vuole però immaginare, credere, sperare che quel bacio sia casto e amorevole. Forse lo è davvero, secondo i tipici modi di fare di Rick. Lo lascia fare. 

Lui lo riconoscerebbe, picchia nella mente di Morty. E’ un golpe al cuore.  

Il vecchio respira sul suo collo e Morty ne è inebriato, sottomesso, tanto da non accorgersi della lacrima cadere dal suo viso. "Ci sono io, Morty, non ti preoccupare."

Al giovane non importa davvero se sia manipolazione emotiva o quant altro, non lo sa, non è così sveglio.

Rick è lì, ci pensa lui.

 

Il vecchio si stacca subito. Straniante, conoscendo con quale velocità e ferocia lui cerchi sempre di prendere ciò che vuole. Lo fa apposta: Morty deve volere di più. E lo fa. È una preda troppo facile. È adorabile e stuzzicante. Probabilmente è l'unica persona di cui non si stuferà troppo facilmente.

 

"R-Rick" piagnucola e afferra la mano di suo nonno, così grande, rugosa, i calli causati dal suo lavoro minuzioso per le sue invenzioni. Fa sembrare quella di Morty così piccola. L'uomo lo scaccia subito: il modo in cui distrugge le sue barriere e scioglie il suo cuore di metallo è non calcolato e pauroso.

 

"T-tutto bene? Sicuro, M-Morty?" 

 

Tutto bene è una domanda riservata a pochi. A chi voleva manipolare, alle persone verso cui provava un lieve interesse.

Chi fra i due era Morty?

 

"V-voglio andarmene, Rick, ti prego…"

 

Un portale verde si apre all'istante. Morty lo guarda, alla fine dei conti doveva aspettarselo. La sua vita non aveva altro scopo.

Rick e Morty per sempre insieme, no?

 

"Voglio stare solo con te, Rick."

 

Si scambiano un sorriso sciocco e surreale. Uno debole e rassegnato, l’altro fastidiosamente strafottente. Poi via, nel portale, verso l'ignoto. 

 

You and me always forever

Say you'll stay

 never be separate

Always forever (Cults)



 
   
 
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