Lance non sa con quale coraggio ha deciso di corrergli dietro, dopo averlo visto varcare quella porta, ma eccolo lì, adesso, a correre per i corridoi del Castello sperando di raggiungerlo prima che sia troppo tardi. 

  

But I was just kidding myself  

  

Probabilmente ha lasciato gli altri confusi, scattando improvvisamente, ma ora nella sua testa i pensieri si ingarbugliano, si scontrano, si dimenano, e lui non riesce a concentrarsi su uno di essi. 

Poi sensazioni spiacevoli gli invadono la mente, lo stomaco si stringe, il respiro fa i capricci. 

L'immagine di Keith che lo stringe fra le sue braccia si fa improvvisamente vivida, così come il ricordo delle discussioni passate a negarlo. 

E così anche tutti gli scontri nati dalla loro "rivalità".  

Perché si sa, "Lance e Keith, testa a testa", e tutte le congetture che si era fatto prima di conoscerlo davvero, prima di diventare suo amico, e soprattutto, prima di amarlo. 

Non è disposto ad ammetterlo, forse nemmeno a sé stesso, ma in realtà sa perché gli sta correndo dietro. 

  

  

I corridoi lo riportano indietro, sia fisicamente che mentalmente, in quell'enorme labirinto che è ormai casa sua. Casa loro, diamine. 

La casa che Keith adesso sta abbandonando.  

La casa in cui hanno litigato così tante volte, in cui si sono avvicinati, hanno imparato ad andare d'accordo. La casa piena dei loro ricordi, di quei piccoli momenti che appartengono solo a loro. 

  

Tutti momenti che invadono di prepotenza, senza chiedere il permesso, la testa di Lance. 

Momenti che passano come flash, che poi svaniscono, e Lance ha paura sia per sempre. 

Quegli stessi momenti che lo fanno sorridere quando ci pensa prima di dormire, anche se Lance non lo dice. 

  

I momenti che lui ha paura di dimenticare, sostituire, perché sì, Keith se ne sta andando per qualche mese, ma in qualche mese succede di tutto nelle loro vite. 

  

  

E Lance corre e corre e corre e... corre. 

E lo cerca. 

E lo insegue. 

E cerca di ignorare il fatto che gli stanno salendo le lacrime. 

E si accorge troppo tardi che sono già lì bagnare le sue guance. 

E ripensa a Keith. 

Ancora e ancora e ancora. 

E non riesce a non pensare che Keith sta scappando. 

Sta scappando e lui non può impedirgli di farlo. 

E lui davvero, lui vorrebbe fermarlo. 

Ma è Keith. 

E quindi lui corre, e corre, e corre. 

Perché Keith sta scappando da lui. 

E lui vuole almeno dirgli che non deve. 

Che sa che sta scappando. 

E che può rimanere lì. 

Insieme a lui. 

Quindi Lance corre. 

E corre. 

E corre. 

  

Ed è nell'hangar. 

Davanti a Keith. 

Keith che è di schiena, vicino ad una nave. 

E Lance lo chiama. 

  

  

Lance rimane lì. 

Abbastanza vicino da farsi sentire. 

Abbastanza lontano da non farsi toccare. 

  

  

Ha le lacrime secche sulle guance. 

Le labbra aperte perché sta ancora ansimando. 

Il respiro pesante. 

E altre lacrime. 

  

E Keith si è girato. 

Keith lo guarda. 

Keith è... sorpreso. 

Ha le labbra schiuse Keith, come a voler dire qualcosa. 

  

  

Lance lo sussurra questo, guardando a terra. 

Ci sono così tante cose che vorrebbe dirgli. 

E lui si è fermato lì, di fronte a lui. 

Ha una possibilità. 

  

  

Glielo chiede con la voce che trema, la vista offuscata dalle lacrime, con i pensieri che esplodono.  

Keith è fermo lì, non si muove. 

  

Poi lo fa. 

Keith... 

Keith sorride. 

E gli si avvicina, fino a sfiorare il petto di Lance col suo. 

Ha le lacrime agli occhi anche lui. 

Gli asciuga una lacrima, gli accarezza la guancia. 

Lance sa già che dovrà tenersi stretto questo ricordo. 

  

Poi Keith apre le labbra. 

Qualche millimetro, un movimento quasi inosservato. 

  

  

Sono le ultime parole che gli sente dire per un bel po'. 

Keith poggia la fronte contro la sua, in silenzio. 

Gli prende entrambe le guance con le mani. 

Quelle mani che, Lance pensa, ci stanno così bene lì. 

Sembrano fatte apposta. 

E lo bacia. 

Keith bacia Lance. 

Posa le labbra sulle sue. 

Quelle belle, belle labbra che Lance ha sempre guardato da lontano, e adesso sta provando, per la prima volta. 

E Lance esplode. 

Mette le mani su quelle di Keith, per tenerle lì per sempre. 

E piange. 

  

Ma Keith si stacca. 

Gli asciuga di nuovo le lacrime, gli posa un bacio sulla fronte. 

Lo guarda per un attimo, con tutta la dolcezza di cui è capace. 

Lance non ha mai visto Keith guardare qualcuno così. 

  

Keith lo lascia. 

A malincuore. 

Keith si gira, non fa vedere a Lance quella lacrima che gli è fuggita. 

Poi si allontana. 

E sale su quella maledetta nave. 

  

Keith scappa.