Mycroft: “Yes, looks
very…
fully functioning.”
Sherlock: “Is that the
best you can do?”
Mycroft: “Sorry,
I’ve
never been very good with them.”
Sherlock:
“Babies?”
Mycroft:
“Humans.”
Londra,
2018
<<
Bene, visto che ci siamo tutti credo si
possa cominciare >> e il notaio sistemandosi la sottile
cravatta grigio
scuro si sedette dietro la propria scrivania allungando una mano per
prendere
una busta dall’aria ufficiale chiusa con un timbro di cera
lacca.
<<
Come ben saprete subito dopo il loro
matrimonio i signori Holmes hanno deciso di fare testamento nel caso in
cui…
>> << Aspetti un attimo…i
signori Holmes? >> e John Watson
guardò l’uomo come se gli avesse appena detto che
la terra non gira intorno al
sole:<< John lasci finire mr Ferguson di parlare e
vedrà che… >> a
quelle parole il dottore si voltò verso l’altro
uomo presente a quell’incontro:
Mycroft Holmes, guardandolo perplesso:<< Da quando il mio
migliore amico
era sposato? Questa mi giunge nuova Mycroft, scusi se voglio capire
quando…
>> il notaio alzò gli occhi imploranti verso
il maggiore degli Holmes e
così Mycroft cominciò a spiegare:<<
Vede John…l’anno scorso dopo il caso
di Sherriford… >> << Dopo che
Sherlock ha scoperto di avere una
sorella vuole dire? >> ok, John Watson era leggermente
alterato ma in
fondo Mycroft poteva capirlo, così annuendo piano
continuò il suo
racconto:<< Dopo quella storia mio fratello è
cambiato, forse lo era già
da prima, ma dopo Sherriford… >> non sapeva
nemmeno lui come spiegare il
tutto, era rimasto basito lui stesso quando si era trovato davanti
Sherlock e
Molly con quelle fedi d’oro al dito:<< Diciamo
solo che i rapporti di
Sherlock con la dottoressa Hooper sono diventati piuttosto intimi e nel
giro di
pochi mesi Sherlock ha deciso di sposarla, abbiamo mantenuto la cosa
segreta
perché dopo quello che era successo a lei con Eurus, mio
fratello non voleva
correre altri rischi, poi c’è stato
l’incidente e ora siamo qui dottore
>> per tutto il suo racconto Mycroft aveva cercato di
mantenere un tono
distaccato e asciutto ma l’idea che la vita di suo fratello e
della dottoressa
Hooper fossero state spezzate per colpa di un ubriaco alla guida di un
SUV non
gli dava pace, aveva fatto condannare l’uomo con il massimo
della pena
possibile ma ciò non aveva ancora placato la sua ira.
<<
Sì, ho capito ma ciò non spiega perché
siamo qui >> << Beh ma per discutere della
custodia del bambino
>> commentò il notaio che fino a quel momento
era rimasto zitto:<<
Bambino? >> domandò di nuovo John
perplesso:<< Quale bambino?
>> di nuovo i suoi occhi si puntarono su
Mycroft:<< Quale bambino
Mycroft? >> a John parve per un attimo di vedere una
lacrima negli occhi
di Holmes pronta a scivolargli sul viso ma non accadde.
<<
Quando è avvenuto l’incidente Molly era
al settimo mese di gravidanza, i medici sono riusciti a praticarle un
cesareo e
a far nascere il bambino prima che… >> la sua
voce si spezzò al ricordo.
<<
Un bambino… >> mormorò ancora John
incredulo…il suo migliore amico si era sposato, stava per
diventare padre e lui
non ne sapeva niente…come diavolo aveva fatto a non
accorgersi di nulla,
insomma aveva visto Molly al Barts non meno di qualche mese prima
e…
<<
Ad ogni modo signori come da disposizioni
dei signori Holmes siamo qui per leggere il loro testamento
>> e la voce
del notaio interruppe di nuovo i suoi pensieri poi l’uomo
poggiò sul tavolo un
plico di fogli in carta bollata dall’aria molto ufficiale e
cominciò a leggere.
Mentre
l’uomo parlava a John sembrava quasi di
sentire la voce di Sherlock pronunciare quelle parole:
Io
sottoscritto Sherlock Holmes nel pieno delle
mie facoltà mentali e in accordo con mia moglie
Molly…
Sherlock
che chiamava Molly sua moglie, gli
sembrava ancora assurdo…il mondo doveva essersi capovolto
perché mai si sarebbe
aspettato una cosa simile, mai in tutta la sua vita…
…per
tale motivo disponiamo che la custodia di
nostro figlio venga assegnata a mio fratello maggiore Mycroft Holmes
che...
<<
Aspetti che cosa? >> e John
strabuzzò gli occhi come un pesce palla guardando prima il
notaio e poi
Mycroft:<< È scritto qui dottor Watson, sono
le ultime volontà dei
signori Holmes e… >> << Lei lo
sapeva >> e John guardò
Mycroft come a volerlo strozzare:<< Sapevo cosa?
>> domandò l’altro
perplesso quanto lui:<< Sapeva di questa pagliacciata?
>> sibilò il
dottore adirato come poche altre volte lo era stato in vita
sua:<<
Pagliacciata John? Mio fratello è morto come può
definire pagliacciata…
>> non riuscendo più a controllarsi John
Watson si alzò in piedi
muovendosi nervoso:<< Oh andiamo tutta questa storia ha
dell’assurdo:
Sherlock e Molly sposati, Molly incinta e poi il bambino che viene
affidato a
lei, andiamo sa a malapena interagire con gli umani come può
prendersi cura di
un bambino! >> immobile quasi quegli insulti non lo
scalfissero nemmeno
Mycroft Holmes annuì giocherellando per un attimo con il
manico del suo
ombrello:<< Sono pienamente d’accordo con lei
dottore e posso assicurarle
che non avevo idea di ciò che mio fratello intendesse fare o
l’avrei fermato
>> << I signori Holmes sapevano che non
sarebbe stato d’accordo Mr
Holmes, per questo motivo le hanno dato sei mesi di tempo da quando il
bambino
uscirà dall’ospedale, se in questo periodo
capirà di non poter adempiere a tale
compito la custodia passerà al dottor Watson e ai nonni del
piccolo >> <<
I miei genitori sono troppo vecchi per prendersi cura di un neonato,
andiamo è
assurdo >> commentò Mycroft pensando che per
quanto i suoi avrebbero
adorato fare i nonni non avevano più
l’età per crescere un bambino così
piccolo.
<<
Sei mesi? Andiamo è assurdo, io ho già
una figlia, so come prendermi cura di un bambino, è
più giusto che… >>
cercò di argomentare John:<< E poi almeno con
Rosie il piccolo avrebbe
qualcuno con cui giocare, Mycroft non è mai a casa non
è in grado di… >>
prima che Holmes potesse rispondere il notaio
continuò:<< Spiacente
dottore, ma per i prossimi sei mesi o finché il signor
Holmes non cambierà idea
la custodia è affidata a lui >> poi girandosi
verso Mycroft aggiunse
pratico:<< Ho parlato con l’ospedale signor
Holmes, dimetteranno il piccolo
tra una settimana, dovrà firmare questi documenti e poi
potrà portarlo a casa
con lei e girando alcuni fogli verso di lui gli allungò una
stilografica:<< Firmi pure sulla riga in fondo
>>
Firmare.
Doveva
solo appoggiare la sua mano sul foglio e scrivere
il suo nome, un atto che aveva compiuto milioni di volte senza
soffermarsi
troppo a pensare, ora invece…ora dalla sua firma dipendeva
la vita di quel
piccolo esserino rimasto solo al mondo e di cui lui avrebbe dovuto
prendersi
cura…non aveva più l’età per
certe cose e non era nemmeno troppo convinto che
fosse una buona idea, tuttavia appoggiò la penna sul foglio
e appose la sua
firma in fondo al documento.
<<
Dottor Watson, questa è per lei >>
e il notaio porse a John una busta sigillata con il suo nome scritto
sopra,
John riconobbe immediatamente la grafia di Sherlock ma non disse nulla
infilandosi la lettera nella tasca intera del cappotto.