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Autore: CatherineC94    19/08/2020    3 recensioni
Deglutisco mentre un’ombra oscura i tuoi occhi.Hai capito e uno sguardo basta.Nostra madre sta per piangere ancora, un altro coltello vola ma non ci facciamo più caso. Storia prima classificata a pari merito al contest "Profumo d'autunno" [drabble contest] indetto da LuNe_EFP/Asia Dreamcatcher sul forum di EFP.
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Fred Weasley, George Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Storia partecipante al contest "Profumo d'autunno" [drabble contest] indetto da Asia Dreamcatcher sul forum di EFP.
 
 
Riflesso
 
I.
Se ne tuoi occhi c’è esitazione non la trovo; ti guardo, tu guardi me e tutto è così semplice.
Un tempo nella nostra famiglia c’era il sole e sentiamo entrambi che ormai nulla sarà lo stesso; è un brivido, un presentimento.
 Sorrido sghembo; sfoderiamo le bacchette e i coltelli volano verso il tavolo quasi affettando chiunque incrocino e per poco colpisci anche me.
«Oh perdonami. La mia schiena ha ferito il tuo coltello?» dici ironico.
Rido mentre l’angoscia mi divora.
Freddie, penso, ho paura.
Deglutisco mentre un’ombra oscura i tuoi occhi.
Hai capito e uno sguardo basta.
Nostra madre sta per piangere ancora, un altro coltello vola ma non ci facciamo più caso.
 
 
II.
Mentre mi cammini vicino mi sussurri:« Ne abbiamo fatta di strada eh?».
La mia occhiata è obliqua e forse un po’ rassegnata; si ne abbiamo fatto di strada e sacrifici.
 L’edificio di fronte è enorme come enormi sono stati i nostri tentativi, fratello.
 Poggi le tue braccia sui fianchi, come un riflesso mi vedo in te e nella tua espressione non posso che ritrovarmi.
Una fitta al cuore, un pensiero che va al castello e mille progetti che in un instante sono andati in  fumo.
Mi fai un cenno, non emetto un suono.
Vale la pena pensare ad un futuro quando nostro fratello giace sul letto dell’infermeria ad Hogwarts?
Trattengo a stento un singhiozzo.

 
III.
Guardandoti mi sembri esattamente lo stesso, forse asimmetrico, ricoperto di sangue ma il tuo sorriso risalta su tutto.
Non voglio nemmeno pensarci per un istante alla terra che sotto i piedi è mancata e neppure vorrei ricordare il senso di vuoto alla base dello stomaco.
Romano. Che idiozia, trattengo l’ondata di rabbia e dolore che sorge dal profondo e ti sorrido fratello; lo faccio per te, anche se avrei bisogno io di te.
Ora non sarà difficile distinguerci, pensi e lo scorgo dal profondo del tuo sguardo.
Ma chi potrà mai dividerci?
Mentre richiudi gli occhi esausto provo a trattenere un singhiozzo.
Non ce la faccio, una lacrima solitaria riga la guancia e il cuore.
 
 
IV.
Non abbiamo mai fatto retromarcia, siamo sempre andati per la nostra strada. Il sudore, il dolore e le difficoltà non ci hanno mai fermati.
 Hai riso coraggioso di fronte al mondo e io che nel mio essere il tuo riflesso mi sono sempre sentito essere parte della tua metà ti ho creduto.
Si, ti ho creduto mentre una scintilla nei tuoi occhi mi diceva che tutto sarebbe andato bene alla fine.
Stai ridendo Freddie? Perchè hai riso e adesso i tuoi occhi guardano opachi il cielo?
Freddie, rispondi. Abbiamo così tante cosa da fare e creare, se questo è uno scherzo ora dovresti finirla.
Fred.
Una metà senza l'altra è incompleta.
Urlo.
Sguardo opaco, spento.
 
V.
Le tue manine sembrano piccoli batuffoli di neve e i tuoi occhi cieli stellati.
Una fitta mi assale mentre mi guardi; hai il suo stesso sguardo e mentre ridi con la tua bocca sdentata ho l’impressione di vederlo sbucare dal nulla.
Imperioso prendi una delle tue piccole posate e la sbatti contro il tavolo.
Scusami figliolo, ma quando ti osservo mi perdo nel dolore.
Indispettito per le mancate attenzioni corrughi il volto e lanci il piccolo coltello sul mio volto.
Il cuore manca di un battito, sento un groppo alla gola.
«Oh perdonami. La mia schiena ha ferito il tuo coltello?» mormoro.
Non ci faccio più caso al coltello che vola, scoppio il lacrime.
Fred.
 
 
 
 
1.Pacchetto CRISANTEMO
Tema/Citazione: «Senza dolore non c’è trionfo; senza spine non c’è trono; senza ferite non c’è gloria; senza croce non c’è corona.» - William Pen
Obbligo: Angst
Prompt: «Oh perdonami. La mia schiena ha ferito il tuo coltello?»

 
 
 
Cate’s angolino di riflessione
Questo è stato un progetto che si è insinuato nel mio cervello in mezza giornata; è ambizioso e forse anche pretenzioso. Non ho mai utilizzato drabble anzi di solito scrivo molto, per lo meno fino alle flash fic ci arrivo però il tutto è stata una vera e propria scommessa. La lampadina si è accesa con il prompt, i coltelli e ho subito collegato con Fred e George. Spero davvero di non aver creato una cosa orribile il fatto è che quando leggo angst parto a raffica. Spero di avervi lasciato qualcosa e spero anche di essere stata all’altezza; questa è la prima volta che scrivo su di loro. Ps per chi mi segue conto di aggiornare le altre storie al più presto!

 
   
 
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