Videogiochi > Final Fantasy VII
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Autore: Valerie    20/08/2020    0 recensioni
Reno ha ascoltato tutta la conversazione fra Cloud e Tifa e la situazione gli sembra molto chiara:
quel ragazzo non fa altro che scappare, dalle responsabilità, dai suoi sentimenti, dalle relazioni, dai ricordi.
Un po' lo detesta: se c'è uno che può trovare redenzione, quello è proprio l'ex soldato della Shinra.
A differenza sua.
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Ci troviamo a Midgar Edge, durante gli avvenimenti di Advent Children, Tifa e Cloud hanno appena discusso sul perché a Cloud non basti la loro 'famiglia' come motivo valido per restare.
Reno sente di dover dire la sua.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Reno, Tifa Lockheart
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Advent Children
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“Tifa io non sono in grado di proteggere nessuno,
né la mia famiglia, né i miei amici, nessuno..."

 
 
-Come ci riesci? - le chiese d’un tratto Reno.
Si girò a guardarlo. Era poggiato allo stipite della porta, gli occhi puntati sulle scarpe, le gambe incrociate, così come le braccia, allacciate al petto. Il lungo codino rosso giaceva disordinato al lato sinistro del suo collo.
-A fare cosa? - gli chiese dubbiosa, sistemandosi sull’angolo di letto su cui era seduta.
-A sopportarlo- continuò lui, tenendo fisso lo sguardo sul pavimento.
Tifa capì a chi si riferisse. Cloud era appena partito alla volta dell'antica Capitale, e lei e l’ex soldato Shinra avevano discusso.
Dopo i primi momenti di convivenza che avevano passato insieme, il ragazzo aveva iniziato a mostrare segni di disagio sempre più evidenti. Era tornato taciturno e distaccato, fino ad abbandonare del tutto la casa ed il lavoro che avevano tirato su insieme dopo la sconfitta di Sephiroth.
Come faceva a sopportare?
-Cloud è fatto così- rispose semplicemente -Come lui, noi tutti siamo pieni di paure-
-Ma questo non ti fa soffrire, uh? - incalzò il Turk, alzando finalmente lo sguardo su di lei e portando le braccia dietro la testa.
Tifa rimase a guardarlo qualche secondo senza dire nulla.
Soffriva? Sì, soffriva.
Soffriva per la lontananza di Cloud, soffriva perché, nonostante i trascorsi vissuti insieme, lui continuava a non sentirsi mai abbastanza e a fuggire da tutto, a fuggire da lei.
-Lui teme di non riuscire a proteggere nessuno di noi- disse infine, voltandosi appena, per non mostrare l'espressione affranta sul suo viso -Si sente in colpa per la morte di Zack e di…-
-Aerith…- concluse Reno per lei.
Tifa sentì pronunciare il nome della ragazza come un debole sospiro.
Tornò a guardare l’uomo che aveva di fronte.
Il Turk sentì gli occhi di lei su di sé.
-Tsè…Cloud non sa cosa vuol dire realmente combattere con i fantasmi delle terribili azioni da sé commesse! - disse con uno slancio che lo portò a staccarsi dal muro su cui era poggiato, stringendo le mani in pugni davanti al proprio viso. Il petto dell’uomo si alzava e abbassava vistosamente, in modo nervoso.
Come uno squarcio, quelle parole permisero a Tifa di vedere oltre la cortina superficiale e spesso ironica con cui Reno amava avvolgersi. Un profondo dolore la raggiunse. Non era paura, senso di inadeguatezza o di colpa. Era puro e profondo dolore.
La colse un’improvvisa voglia di piangere e Reno se ne rese conto. Il Turk non poté fare a meno di strabuzzare gli occhi di fronte alla reazione della ragazza.
Benché mantenesse un'aria contenuta, l’uomo capì di averla turbata.
-Okay…okay- disse, riprendendo il suo tono ironico e canzonatorio di sempre -Normalmente, le ragazze che piangono su di un letto a causa mia, lo fanno per motivi molto diversi- disse, assumendo un'espressione maliziosa e lasciva.
Tifa non poté fare a meno di sorridere di fronte al suo singolare modo di smorzare la tensione.
-Che poi…- aggiunse lui voltandole le spalle e dirigendosi verso l’uscita della stanza -…hai poco da sorridere, sia mai che un domani ti ritroverai a piangere proprio per quello- ammiccò guardandola un’ultima volta prima di scendere le scale.
 
 
 
 
 
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Angolo dell’autrice:
Salve a tutti e benvenuti in questo piccolo angolino dedicato a Final Fantasy VII.
Nello scrivere questa flash il sentimento prevalente da me provato è stato di incredibile e imparagonabile rosicatura!
Perché rosicare?
Perché neanche in Final Fantasy: Advent Children sono riuscita a vedere Cloud che si sbottona un po’ con Tifa!
Quindi ho deciso di punirlo!
-Ciccio, guarda che te la faccio soffiare da sotto il naso se non ti muovi! -
*Val guarda Cloud in modo furioso*
(Non è vero, non potrei mai shippare Tifa con nessuno che non sia la nostra bionda testa a punta. Però non glielo diciamo. NdA ^^’)
Scleri a parte.
Questi due mi succhiano proprio la vita, mi sento una tredicenne con le farfalle nello stomaco ogni volta che Cloud rivolge lo sguardo a Tifa.
Solo che mi dispiace che lui torni ad essere, nonostante il cambio repentino a seguito della ricostruzione della sua memoria in FF VII, il freddo e distaccato di prima, benché ne comprenda il perché: la malattia, la paura di far soffrire le persone care e, di conseguenza, di non poterle proteggere dal dolore e dalla tristezza.
E poi, capisco la nostalgia e il senso di colpa, però fossi Tifa, sarei terribilmente gelosa di Aerith, anche se morta.
Ecco, l’ho detto.
Chiedo scusa ai più per l’indelicatezza ^^’
Comunque, ringrazio tutti quelli che leggeranno e che, se vorranno, lasceranno una recensione.
Vi abbraccio forte,
_Val_
   
 
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