Film > Altro - Sentimentale
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Autore: Scrittrice_sera01    20/08/2020    0 recensioni
[Amore]
I pensieri, m' incasinavano la testa. Penso di essere sempre stata così, apparivo felice fuori ma, dentro avevo un sacco di domande che mi tormentavano. Ero forte, o almeno lo davo a vedere..e poi? Di notte bastava un piccolo pensiero a farmi piangere interrottamente. Per poi la mattina risvegliarmi con il viso gonfio per via delle lacrime, passavo del fondotinta e sembravo una persona nuova, felice. Nessuno si è mai accorto di come la solitudine mi mangiasse da dentro, tranne mia madre, lei sapeva sempre cos'avevo.
Questa volta però, il destino ha voluto farmi entrare al college.
Ha voluto che io cambiassi vita.
Ma è stato davvero il destino o è stata la mia forza? Che mi ha spinta a fare un passo in più.
Abby, riuscirà a riprendersi in mano la sua vita?
Le accadrà qualcosa che la porterá a non sottovalutarsi piú?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: Raccolta | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Ero contenta di rivedere Carol. La guardavo ed era come sentirmi a casa. Avete mai provato un amore fraterno per la vostra amica o un vostro amico?? Ecco vi sentite protetti stando insieme a lei/Lui e nessuno può capirvi come loro. << Abby, sono già le 15:00 dovevamo già essere nella sala riunioni! >> La ragazza cupa rispose << oh, fantastico un altro meraviglioso giorno in ritardo! >> << Sei qua da tanto? >> Chiesi io << Scherzi? Lei è la più vecchia, la conoscono tutti al college >> disse Carol con fare "So tutto io" << ora basta parlare, dobbiamo correre. E speriamo non se ne accorgano. >> dissi Sfrecciammo veloci tutti e tre nel corridoio, poi giù per le scale con io che quasi quasi, non mi rompo una gamba come al mio solito! << Ma da che parte è?, ci siamo perse! >> Ci guardammo intorno. Eravamo capitate in un corridoio, dove c erano gli spogliatoi. << Carol tu sapevi dove andavamo eh >> Ad un tratto c' imbattemmo in un ragazzo, avrà avuto sui 30 anni. Alto, capelli neri che profumavano di balsamo, si poteva sentire a dieci kilometri quel profumo. Era vestito con una camicia bianca ed un jeans nero con degli strappi sulle ginocchia. Aveva scarpe da tennis normali di quelle senza marca. I suoi occhi erano di un marrone nocciola molto intenso, ti ci potevi perdere dentro. E il suo sorriso, ti contaggiava. << Ehi, ciao amico, anche tu qua? da che parte è la sala riunioni? >> le solite figuaraccie poteva farmele fare solo lei. Carol. Io con la mia caviglia in mano e la ragazza cupa con le ciabatte al posto delle scarpe. Il ragazzo ci guardó e rise << Da quella parte >> << non è affatto divertente ripetei tenendomi la mia caviglia mezza rotta. >> andammo nella direzione in cui ci disse, indicando la fine del corridoio per poi svoltare a destra. Entrammo nella sala riunioni che riconobbi per le miliardi di sedie nere che riempivano la grande sala, e i tanti volantini sia di adesso che degli anni passati, tutti rovinati appesi sulle pareti. Sul palco, c erano diversi professori e professoresse, tutti eleganti, e al centro una donna alta, con dei vestiti di marca, saranno stati della Louis Vuitton dallo stemma, con dei capelli ramati che li cascavano sulle spalle. Portava degli occhiali e aveva la pelle un pó rovinata, immersa nel trucco, avrebbe avuto tra i 50 anni, doveva essere sicuramente la preside. << Shh, fate piano o se ne accorgeranno >> c'intrufolammo tra le sedie, ci sedemmo nei posti vuoti in terza fila. << Ragazzi e ragazze, quest anno dovrete affrontare un nuovo anno, un anno lontano dalla vostra casa, dai vostri genitori. Le lezioni inizieranno... >> Non stavo assolutamente ascoltanto con Carol che mi disturbava ogni ora per farmi vedere i ragazzi carini che giocavano a football. << Vorrei presentarvi jacob, il vostro professore d inglese. >> Mi girai per vedere i professori e notai il ragazzo che ci aveva dato indicazioni sulla sala...eh, oh no che figuraccie. << Carol, hai visto bene? Hai visto che figure abbiamo fatto? >> << è un professore, ed è giovane, ci passerà su vedrai e poi non abbiamo fatto niente di male. Però guarda quant è carino >> disse Carol. << Oh si, un professore? Davvero carino. Dici? Tu sei pazza Carol. >> E mentre continuavano le presentazioni dei professori Carol non era più accanto a me. << Carol >> Sussurai cercandola << Carol, dove ti sei cacciata >> << oh ma stai più attenta! >> gli altri alunni si stavano infastidendo parecchio ma ciò non importava, Carol non era qua con me. Quando ad un tratto girai il mio sguardo dai ragazzi che giocano a football, tutti perfetti a guardarli, tutti di bel viso, dietro avranno avuto famiglie straricche, e indovinate?? Carol era lì, in mezzo a loro parlando. Io, la raggiunsi subito strisciando per terra come un cane, non immaginate le figuraccie. << Carol, che cosa fai! >> dissi sussurando << Parlo con loro, mi volevano offrire di entrare a far parte del gruppo delle cheerleader >> disse lei con un sorriso a trentadue denti << ok, d accordo ma ora andiamo, dobbiamo ritornare al dormitorio >> presi la mano di Carol per portarla via da quei ragazzi che la guardavano come se la volessero mangiare. << che ce! >> disse Carol << hai visto come ti guardavano? Sono solo dei Galli con dei cervelli piccoli ed hanno in testa solo una cosa quindi stai con me. >> << vabene "mamma" vabene >> incrociai il professore jacob che non doveva essere li ai dormitori. << Lei non dovrebbe andare al dormitorio dei professori? >> << Io ho la mia stanza qua, e la sua qual è? >> ●●●●●●●●●●●●●●●●●●●●●●●●●●●●● Abby finalmente ha incrociato lo sguardo di jacob. Cosa succederà? E perché un professore vuole sapere il numero della sua stanza?💗📚
   
 
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