Serie TV > I Borgia (Faith and Fear)
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Autore: Greta Farnese    22/08/2020    0 recensioni
Il mio ritorno alla scrittura per questo sito, dopo letteralmente anni, è stato ispirato dal rewatch in corso di una delle mie serie TV preferite di sempre, "I Borgia". Ho deciso così di tentare l'esperimento della Song Challenge per la ship Alessandro/Silvia, probabilmente il mio pairing preferito. Il titolo è una frase del ritornello della quarta canzone della storia, "Le luci di Roma", e mi è sembrato molto appropriato.
Spero possa piacervi, una recensione è sempre ben accetta!
Genere: Drammatico, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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                                                                      10 SONGS CHALLENGE [ALESSANDRO/SILVIA]
1.   Scegli un personaggio, una coppia o un fandom.
2.   Apri la tua cartella di musica e seleziona la modalità di riproduzione casuale e fai partire.
3.   Scrivi una drabble-flashfic che sia collegata alla canzone che sta andando. Hai tempo fino al termine della canzone per terminare la drabble: inizi con l’inizio della canzone e finisci quando finisce, niente esitazioni! Non importa quanto scombussolata è la tua drabble.
4.   Scrivine 10, poi pubblicale.

1 - ARCADE [DUNCAN LAURENCE]
- Non ho potuto neppure replicare qualcosa contro Sua Santità, mia adorata. 
Alessandro, il capo chino, ancora le vesti cardinalizie scarlatte indosso, si era precipitato nella stanza dei bambini appena tornato a Palazzo Farnese, sapendo che avrebbe trovato lì Silvia. Meritava di essere la prima ad apprendere la notizi: il Papa aveva respinto la sua richiesta di fare ritorno allo stato laicale, senza neppure fornirgli una giustificazione, peraltro. 
Non riusciva neppure a guardarla negli occhi, sentiva di averla delusa profondamente ed il senso di colpa era imperante. Gentilmente, invece, Silvia gli prese la mano. - Non importa se non potremo mai sposarci, - gli sussurrò, - io so che tu mi ami e che faresti il possibile per preservare questo amore e la famiglia che abbiamo costruito insieme. 
Poi poggiò la mano di Alessandro sul suo ventre rigonfio. - Non potresti mai deludermi - gli sussurrò, come sempre leggendogli nel pensiero. Con la stessa frase che lui aveva rivolto a lei non più di un anno prima. 

2 - HAPPIER [MARSHMALLO FT BASTILLE]
- Se tua madre e tua sorella non ti facessero pressioni, resteresti ad Orvieto, vero? 
Alessandro stava preparando i bagagli per il ritorno a Roma velatamente comandatogli da sua madre e da Giulia. Silvia s'era offerta di aiutarlo nei preparativi. - Sai che è così - bofonchiò il cardinale, controllando per l'ennesima volta il libro dei conti. - In questo luogo conosco una felicità ed una serenità che mi è estranea nella nostra cara Capitale. 
Poi, come in preda ad un ripensamento, si voltò verso di lei. - O forse no, - mormorò. Silvia alzò lo sguardo dal cappello rosso che stava riponendo. - Forse la felicità e la serenità saranno in ogni singolo luogo, qualsiasi occupazione ricoprirò, finché avrò accanto Pierluigi... e te. 
Le si avvicinò e le prese il volto tra le mani. - Mi rendi più felice di quanto sia mai stata, - gli confidò Silvia. Poi gli gettò le braccia al collo.

3 - FALLING [HARRY STYLES]
Quel mattino lo svegliarono le grida dei suoi figli. Alessandro si riscosse a fatica, tentando di scrollarsi di dosso le poche ore di sonno che la notte gli aveva portato. Quindi ripiombò sui cuscini. Quel giorno cadeva l'anniversario della scomparsa di Silvia. Due mesi erano trascorsi da quel terribile giorno. E non c'era ancora notte che riuscisse ad addormentarsi, o giorno nel quale riuscisse a svolgere i suoi doveri ecclesiastici. Il Palazzo gli sembrava stranamente vuoto, sventrato. S'era così abituato a condividere la sua vita con lei che non aveva mai neppure immaginato che un giorno gli sarebbe stata portata via. L'unico conforto gli veniva dai suoi quattro bambini. E dal pensiero che Silvia non avrebbe voluto che lui si annullasse in seguito alla sua perdita.

4 - LE LUCI DI ROMA [ERMAL META]
Fu la mano di sua sorella che gli si posò leggermente sulla spalla a riscuotere Alessandro dalla contemplazione del cielo notturno. Lo spettacolo che quella sera si presentava da Palazzo Farnese era indubbiamente mirabile: una distesa di stelle bianche nel cielo quasi nero, che sembravano abbracciare a precipizio la sommità della Cupola del Vaticano. Senza pensarci, afferrò la mano di Giulia e la strinse forte. 
- Non riesci a dormire? - gli sussurrò. 
- E' impossibile - trovò la forza di rispondere lui. - Giulia... Io l'amavo più di quanto amassi me stesso. 
Giulia gli si sedette accanto. Aveva gli occhi umidi. - Lo so. E lo sapeva anche lei. 
Alessandro le lasciò la mano e si decise a guardarla. - Ne sei sicura? 
- Mi ripeteva sempre che tu eri il sole della sua vita - sorrise. 
- Niente sarà più come prima.

5 - BEFORE YOU GO [LEWIS CAPALDI]
- Come ti senti? - Alessandro sfiorò il ventre di Silvia. La sua fronte era già molto sudata, eppure cercava di mostrarsi propositiva. - Non può andare peggio delle altre volte. I miei parti non sono mai stati troppo clementi. 
Lui le baciò la fronte. - Se tu avessi ragione... - non aveva mai tollerato, in quegli ultimi mesi, che potesse avere ragione, che quella gravidanza potesse esserle fatale. La voce gli morì in gola prima ancora che potesse continuare e dovette alzarsi per poter affrontare le lacrime che rischiavano di rigargli le guance. 
- Se io avessi ragione - la voce di Silvia era estremamente calma. - Crescerai i nostri figli e diventerai il grande uomo che sei sempre stato destinato ad essere. 
Malgrado gli sforzi, Alessandro non era riuscito a contenere il pianto che gli aveva rubato la parola. - Solo... - ci fu un cedimento nella voce di Silvia, - non mi dimenticare. 

6 - BACK TO YOU [SELENA GOMEZ]
- Ti penti mai della tua scelta?
La domanda di Alessandro aveva rotto il placido silenzio dei giardini di Caprarola. - Quale? - Silvia alzò il capo dalle fasce del piccolo Paolo. - Di avere cambiato le tende dello studio? 
- Non scherzare, - il giovane si lasciò scappare un sorriso. - Sai bene cosa ti sto chiedendo. In verità, - si fermò a riflettere. - Non ho mai compreso perché tu abbia acconsentito senza batter ciglio alla mia richiesta di venire a vivere con me, senza prendere marito. 
- E lo chiedi? - si alzò in piedi. - Alessandro, io ti amo. E non potrei mai sopportare di dormire accanto ad un altro uomo, di dovere a lui obbedienza, di spacciare i nostri figli per suoi, di essere anche soltanto per facciata legata a qualcun altro. 
Lui si alzò di rimando. - Cos'ho fatto per meritarti? 

7 - HIGH HOPES [KODALINE]
Il giorno del battesimo di Pierluigi si annunciò luminoso, nel pieno della calura estiva. La cerimonia sarebbe stata officiata da Alessandro stesso, in qualità di arcivescovo di Orvieto, all'interno della cattedrale. - Non capita certo spesso che un padre possa battezzare il proprio figlio - aveva scherzato lui. 
In quei mesi di ritiro forzato, Alessandro era cambiato, s'era fatto più maturo, e non soltanto nell'aspetto. Era molto più consapevole del proprio lavoro, della propria famiglia. Essere padre lo aveva cambiato. Era diventato la più grande speranza della sua famiglia, soprattutto con l'aggravarsi dell'infermità di Angelo. Ed era la più grande speranza anche di Silvia, seppur in un modo completamente differente. 
Quel mattino, mentre Giulia, in qualità di madrina, sollevava il bambino per fargli ricevere l'acqua santa, scorse molti sentimenti negli occhi di Alessandro: orgoglio, commozione, amore ed anche... Speranza. 

8 - FINO A FARCI SCOMPARIRE [DIODATO]
Per Alessandro Silvia stava diventando sempre più importante. 
Aveva cominciato quella relazione senza grandi aspettative, lasciandosi semplicemente guidare da quel che provava. Aveva certo intuito che con lei riusciva a parlare, a creare istanti di perfetta armonia, e lo aveva dimostrato la facilità con cui le aveva rivelato del crimine che Cesare aveva tentato di perpetrare su suo figlio. Non avrebbe però mai creduto possibile che potesse diventare una componente così essenziale della sua vita.
Al contrario, Silvia aveva sempre saputo che Alessandro sarebbe stato il grande amore della sua vita. Gli aveva detto, quando s'erano incontrati, "Il mio cuore non correrà pericoli con voi", non tanto perché si sentiva al sicuro dalla passione di lui in quanto ecclesiastico, quanto perché era sicura che, quando quella passione sarebbe divampata, lui non l'avrebbe messa mai in pericolo. Avrebbe avuto cura di lei. 

9 - GRANDE AMORE [IL VOLO]
- Sembrate sempre così felice di tornare a casa, - osservò il neo-cardinale Juan Borgia Lanzol, mentre lui ed Alessandro chiudevano diligentemente la porta dell'ufficio del tesoriere pontificio al tramonto. 
- C'è la mia famiglia a casa - rispose l'altro con semplicità. - Voi avete mai conosciuto l'amore, Lanzol? 
Lanzol si lasciò scappare un sorrisino. - Molte volte.
Alessandro scosse la testa. - Io ho avuto ed ho un unico grande amore. 
Gli lanciò al volo le chiavi della porta. - Adesso sapete perché sono così felice di tornare a casa, - e s'allontanò fischiettando. 
Più tardi, a cena terminata, mentre si trovava finalmente nella sua camera con Silvia, messo a letto Pierluigi, si trovò a raccontarle delle noie che gli procurava il suo ufficio. Lei come sempre lo ascoltò e lo confortò come poteva. - Lo faccio soltanto per te e per Pierluigi - mormorò Alessandro, prendendole la mano. 

10 - A PARTE TE [ERMAL META]
Alessandro accarezzò leggermente la lapide con il pollice. Come sempre quando si trovava di fronte ad una decisione difficile, s'era recato alla tomba di Silvia, quasi come se fosse ancora viva. In quei momenti si rendeva conto ancor di più di quanto non potesse andare avanti. 
- Sono stato nominato avvocato difensore di Cesare Borgia, tuttavia so che la mai difesa dovrà essere più labile possibile. Cosa mi consiglieresti di fare? Sono stanco di svendere la mia lealtà al migliore acquirente.
Tacque per un attimo, gli parve quasi di udirne la risposta. - So cosa mi diresti. Che devo essere leale innanzitutto a me stesso.
Emise un profondo sospiro. - Meno male che mi riporti sempre sulla retta via. Anche se in un modo così differente da prima.
Diede un ultimo tocco al marmo. - Mi manchi tanto.
Prima che il groppo in gola si tramutasse in lacrime, Alessandro Farnese si baciò la punta delle dita e si alzò. L'udienza stava per cominciare.

Premettendo che scrivendo questa Song!Fic mi è salita una tristezza assurda, spero qualcuno possa apprezzare questo ritorno dopo così tanto tempo. "I Borgia" resteranno sempre la mia serie del cuore e ho sentito l'esigenza di scrivere qualcosa quasi subito. E Alessandro Farnese resterà ugualmente il mio personaggio preferito, quindi non potevo che scrivere su di lui. Se sarete arrivati fin qui, fatemi sapere se avete visto "I Borgia", qual è il vostro parere sul personaggio di Alessandro, sulla ship e sulla mia One Shot!
P.S. Sono alla 3x06 nel mio rewatch, sto preparando i fazzoletti per la 3x07.
   
 
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