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Autore: Sakkaku    22/08/2020    3 recensioni
I protagonisti saranno i miei personaggi originali, ma anche se non li conoscete, potrete leggere lo stesso questa raccolta, perché ogni capitolo sarà una storia a sé e gli avvenimenti non sono per niente collegati alla storia principale.
Questa raccolta partecipa alla challenge "Just stop for a minute and smile" organizzata da Soul_Shine sul forum di EFP.
Genere: Demenziale, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Day and Night'
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Cielo notturno

 

Timothy stava per entrare al Dreams Hunters, quando qualcosa sul tetto piatto del locale attirò la sua attenzione. Era qualcosa di grigio che saliva a spirale.
“Fumo” pensò immediatamente Mitchell “Qualcosa ha preso fuoco!”
Prima che iniziasse a gridare al fuoco, fu fermato da una voce.
«Sei arrivato presto.»
Strabuzzando gli occhi e mettendo a fuoco riconobbe una figura che si stava sporgendo dal cornicione.
«Ehi Eric, cosa ci fai lassù?» gli chiese.
«Cosa dovrei fare secondo te? Fumo una sigaretta e ammiro il cielo notturno» gli rispose il proprietario del locale. «Chiedi a Dolly di farti salire. Vedrai che il cielo visto da quassù è tutta un'altra cosa. Ti aspetto.»
In imbarazzo e titubante, Timothy si avvicinò alla cameriera bionda, ma prima che potesse parlare lo zittì con un gesto della mano.
«Fammi indovinare: hai visto quel cretino del mio capo sul tetto e ti ha detto di raggiungerlo, vero?» scosse la testa sbuffando «Le scale le trovi nel suo locale privato, dietro la porta. Riferisci che deve sbrigarsi a scendere per darmi una mano, non sono una sguattera e nemmeno mi paga!»
Il cliente si limitò ad annuire e seguire le indicazioni per raggiungere il tetto.
Quando aprì la porta, venne investito da una brezza fresca.
«Non sapevo fumassi» esordì per segnalare il suo arrivo.
Il barista si voltò e lo salutò con un sorriso.
«Succede raramente. Mi concedo una sigaretta, solo quando ho avuto una giornata pesante e stressante.»
Lo sguardo interrogativo di Mitchell, gli consigliò di rassicurarlo.
«Niente di grave, non devi preoccuparti» gli mise una mano in testa per scompigliargli i capelli «Adesso che sei qui con me, va decisamente meglio.»
Timothy a quel punto gli sorrise, poi alzò lo sguardo verso il cielo notturno.
«Hai ragione» affermò «Da quassù puoi osservare meglio le stelle e il resto del cielo.»
«Te l'avevo detto. Non mentirei mai a te, Tim» gli disse avvicinandosi al suo viso.
«Non ci provare!» lo bloccò l'avvocato, mettendogli una mano sul volto e allontanandolo «Puzzi di fumo!»
«Sei scorbutico stasera» borbottò Eric fingendosi offeso e riprendendo a guardare le stelle, mentre dalla tasca dei pantaloni prendeva il pacchetto di gomme da masticare alla menta.
Rimasero in silenzio per diversi minuti, intenti a contemplare il cielo notturno sopra le loro teste. All'improvviso Mitchell lo tirò per un braccio.
«Guarda! Una stella cadente» esclamò eccitato «Esprimi un desiderio! Ma non dirlo ad alta voce, altrimenti non si avvera!»
Ward lo guardò meravigliato di come potesse essere felice per aver visto una stella cadente.
«Il mio desiderio è già al mio fianco, quello lo lascio a te» gli bisbigliò all'orecchio.
«Cosa!?!» strillò Timothy «Possibile che tu debba sempre fare così?»
«Così come?»
«Dolly ha bisogno di una mano a servire i clienti» disse Mitchell, cambiando discorso perché non aveva idea di come rispondere. «E afferma di non essere una sguattera.»
Il proprietario del locale scoppiò a ridere.
«Va bene, scendo subito ad aiutarla» disse scuotendo il capo «Mi piacerebbe sapere cosa hai espresso come desiderio, perché potrei aiutarti a farlo avverare» aggiunse con un sorriso.
Mitchell divenne completamente rosso, fino alla punta delle orecchie e spostò lo sguardo altrove.
“Deve sempre dire qualcosa che mi mette in imbarazzo, accidenti a lui!” pensò “Adesso non posso scendere, altrimenti Dolly potrebbe pensare che sia successo chissà cosa.”
Completamente perso nei suoi pensieri, non si accorse che Eric, invece di scendere era ancora sul tetto, accanto a lui. Si abbassò e fece incontrare le loro labbra.
«Ti ho lasciato un gusto di menta, non puoi lamentarti» affermò il barista «Ci vediamo tra poco.»
“Ti farei picchiare da Becky, quel sorrisetto soddisfatto ti sparirebbe subito dalla faccia” pensò Timothy sbuffando, ma allo stesso tempo sorridendo come un imbecille.
“Forse non avevo bisogno di una stella cadente” rifletté “Dopotutto, un aiuto in più non guasta mai.”




NdA:
Buona sera ecco un a
ltro capitolo incentrato nella notte. Oggi ho aggiornato due volte, ma quando l'ispirazione c'è, è sempre meglio approfittarne!
Stavolta volevo essere meno demenziale (sempre ammesso che sia possibile) ed essere più fluff, ma non so se ci sono riuscita XD
I prompt utilizzati sono: 24. "Cosa ci fai lassù?" e 37. "Esprimi un desiderio! Ma non dirlo ad alta voce, altrimenti non si avvera!"

 

  
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