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Autore: mattmary15    25/08/2020    3 recensioni
L'istantanea di un momento come un altro o di una presa di coscienza definitiva?
Nella vita, in fondo, chi può dire quali sono i momenti decisivi? Dopotutto la felicità si nasconde spesso nelle piccole cose. Questo Usagi lo sa bene.
La storia partecipa alla Fast Challenge : Abbracci indetta dal gruppo Facebook Il giardino di Efp
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mamoru/Marzio, Usagi/Bunny
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima serie
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La storia partecipa alla Fast Challenge : Abbracci indetta dal gruppo Facebook Il giardino di Efp
Prompt 12 : 'Potrei quasi abbracciarti.' 'Potrei non desiderare altro.'


Magari ero qui per te


Ed eccoli, di nuovo lì, uno accanto all’altra.
Stavolta è una fermata dell’autobus.
Poco conta. Non fanno che incontrarsi, e costantemente scontrarsi, ovunque.
Chiunque capirebbe che è un segno del destino. Loro no. Fanno finta.
L’autobus sta arrivando e lei rovista nervosamente dentro allo zaino.
“Maledizione! Non c’è, non c’è! Eppure l’ho preso, ne sono certa!” Esclama all’improvviso continuando a spostare libri e quaderni. “Uffa!!”
Sospira rassegnata prima di saltare sul posto non appena sente la sua voce.
“Ehi, testolina buffa, dimenticato qualcosa?”
Lei fa istintivamente un passo indietro. Perché lui ha il potere di comparire ogni volta che lei sta per fare una figuraccia? Gonfia le guance e si prepara ad una linguaccia cosmica.
Si blocca non appena lui le allunga un biglietto della corriera. Non dice niente, lo sguardo nascosto dagli occhiali da sole.
“Per me?” Chiede smarrita, incerta della genuinità di quel gesto.
“A me non serve.”
“Sicuro?” Lui annuisce e lei prende timidamente il biglietto.
L’autobus si ferma e le porte si aprono. Lei sale il primo gradino, poi si volta a guardarlo come se realizzasse le cose solo in quel momento.
“Allora che ci facevi alla fermata dell’autobus?”
“Magari ero qui per te.”
“Ho un compito in classe oggi. Mi hai salvata. Sai che potrei quasi abbracciarti?” Dice guardando ancora il biglietto, le guance appena tinte di rosso.
Trova il coraggio di alzare lo sguardo solo quando le porte si chiudono.
“Potrei non desiderare altro, Usagi.” Dice Mamoru, ma lei non può sentirlo.


Piccole note dell'autrice:
Toc, toc, chiedo scusa...
Approfitto della challenge per entrare in punta di piedi in un fandom che mi spaventa un po'.
Confesso di aver pensato spesso di scrivere qualcosa su Sailor Moon ma finirei per iniziare qualcosa che potrei portare avanti per anni...
Così dedico questa breve istantanea a loro due per come li conservo nei ricordi di ragazzina.
E ora potete lanciare frutta e verdura in quantità.
Un abbraccio.
Mary.

  
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